Abbiamo avuto bisogno di una giornata per ricordarcelo.
Perché non basta saperlo.
No, non basta.
Abbiamo anche dovuto inventare un nome apposito.
Sì, perché anche qui, non bastava quello che già c’era.
Perché?
Perché nel 2000 ancora si pensa che la donna sia un essere inferiore.
Sia di proprietà di un uomo.
Sia “qualcosa” da poter usare liberamente e quando non se ne ha più bisogno, da uccidere.
Perché, “o mia o di nessun altro”…
Noi di Slowthinking, abbiamo deciso di partecipare con un racconto, una fotografia, una ricetta che parli di donne e/o di lotta alla violenza usando gli hashtag #niunamenos #nonunadimeno #giulemanidalledonne #slowthinking.
Dove si partecipa: sui blog personali, sulle pagine Facebook, sui profili Facebook.
Noi di Slowthinking diffonderemo i post e con i più significativi creeremo un racconto su Steller da diffondere su tutti i nostri profili.
Partecipiamo in tanti, uomini e donne di tutte le età, affinché, lottando e parlando insieme si possa realizzare il sogno di eliminare la parola femminicidio da tutti i vocabolari.
Qui potete vedere tutti i dettagli dell’iniziativa.
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