(Pakora, ovvero frittura di ceci con zucchina centenaria)
Che non sia alta 1,80 è cosa nota a tutti.
Che neanche con il tacco 12 (e nemmeno quello 18 con plateau), riesca a raggiungere tale vette è cosa poco influente.
Nemmeno in certe circostanze.
Ad esempio nei bagni pubblici.
Così capita che a volte, si abbia necessità di fare plin plin, mentre si è a scuola.
E che la chiave del bagno dei docenti non si trovi più, nemmeno quella che ti sei fatta fare a pagamento, per scongiurare il problema, che è finita chissà dove…
E allora si cerca la collega che si sa che ce l’ha, perché gliela hai fatta fare tu, e non c’è.
Si cerca quindi la bidella del piano che ha l’unica copia originale che funziona al 100% al primo colpo, al contrario della tua che invece, prima di aprire la porta, ha bisogno di preghiere, suppliche e, perché no, anche scongiuri.
Ma non c’è nemmeno lei.
Così decidi di andare nel bagno degli alunni (ovviamente delle alunne) e scopri che non c’è carta igienica. “Mannaggia, i fazzolettini li ho lasciati in borsa al secondo piano ed io sono al pian terreno…”
Così vai alla ricerca di un/a collega che abbia un fazzolettino e finalmente lo/a si trova.
Si arriva in bagno trafilata, sul filo di lana e scopri che la porta non si chiude…
Ti ricordi, allora, perché quando eri alunna tu, andavi in bagno sempre con una compagna…
Così, ti industri.
Abbassi i pantaloni, con una mano li tieni per non farli strisciare a terra, e allunghi l’altra per tenere la maniglia, così, forse, visto l’equilibrio precario, nessuno aprirà quella porta sul vivo…
E poi finalmente la plin plin, che più che una liberazione, diventa una iattura, un incubo, di bagnare tutto, di non riuscire più a stare in equilibrio.
E poi si parla di blue monday…
Ovviamente questa avventura non poteva che concludersi con una consolazione.
Il cioccolato, non ci crederete mai, è finito, cosa altro mi rimaneva? La frittura!
Ho fritto con una zucchina centenaria, regalatami dalla fidanzatina del pargolo n. 2. Non so se è stato questo, o che fritta, anche una ciabatta è buona, ma anche il pargolo n. 3 ha gradito!
Pakora, frittura
Ingredients
- 60 g farina di ceci
- 20 g farina di riso
- garam masala facoltativo
- un pizzico di lievito o bicarbonato
- acqua q. b.
Istructions
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Si mescolano tutti gli ingredienti insieme con una forchetta e si fa una pastella non troppo fluida che deve riposare per almeno mezz'ora. La farina di ceci infatti deve assorbire bene l'acqua, esattamente come si fa per la farinata o le pannelle, per permettere alla farina di assorbire bene l'acqua, se fosse possibile fate riposare anche tutta la notte, e poi sbattete con la forchetta per incorporare aria che la rende leggera, e aggiungete un pizzico di lievito chimico per torte salate.
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Sbucciate e tagliate la zucchina e immergetela nella pastella.
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Portate a temperatura l'olio, e immergete le zucchine pastellate.
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Appena sono dorate, scolate su un foglio di carta assorbente e salate.
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19 Comments
Piccoli peccati di gola…salati! – Logo
6 Marzo 2016 at 19:40[…] poi, appena avrò un attimo di tregua (e dopo un lungo periodo di dieta stretta), proverò anche questa ricetta della mia amica Stefania di Cardamomo & Co. Una pastella a base di farina di ceci e acqua. […]
patalice
22 Gennaio 2016 at 20:51l’insegnamento non è cosa da [vesciche] deboli…
Rita
22 Gennaio 2016 at 8:16che ingrediente è il garan Masala . Grazie .
Stefania FornoStar Oliveri
22 Gennaio 2016 at 16:39È una spezia, ma non è indispensabile, puoi sostituire anche con curry, o paprika o qualsiasi cosa tipizzai o anche niente 🙂
edvige
21 Gennaio 2016 at 15:28Buoni anche per me che non ho problemi per la frittura si ma insomma ogni tanto 😀
Ciaooo buona giornata.
Anna Lisa
21 Gennaio 2016 at 10:02Sempre super a raccontare come a cucinare ?
tesoro ma su questa quantità di ingredienti quanta acqua ci hai messo più o meno?
Stefania
7 Novembre 2018 at 9:31Non ti so dire… Ad occhio… O, come avrebbe detto mia nonna, “tu lo vedi” 😀
saltandoinpadella
20 Gennaio 2016 at 21:33viva il fritto, non sarà salutare ma tira veramente su il morale anche nelle condizioni peggiori 😉
Stefania FornoStar Oliveri
20 Gennaio 2016 at 23:35Quasi come il cioccolato! 😉
Melazenzero
20 Gennaio 2016 at 21:26Ma va che le centenarie sono meravigliose!
(Mi riferivo alle zucchine, a scanso equivoci 😀 )
Stefania FornoStar Oliveri
20 Gennaio 2016 at 23:34Screanzata! 😀 😀 😀
Leti - Senza è buono
20 Gennaio 2016 at 18:32Oddio…sto morendo dal ridere…perchè sei unica e hai il dono dell’ironia, di un’ironia sottile che ti consente di raccontare anche l’episodio più imbarazzante con stile… sei mitica Stefi! Ti adoro! La ricetta… che dire..adoro letteralmente la farina di ceci, mangerei ogni giorno la farinata (e non posso, altrimenti il cambio di armadio è in agguato) quindi ora non mi resta che provare questa pastella…ma so già che mi piacerà! Un abbraccio!
Stefania FornoStar Oliveri
20 Gennaio 2016 at 23:34Tu? Armadio? Grassa? Sono parole che insieme non condividono niente! <3
Gaia Celiaca
20 Gennaio 2016 at 18:28sì sì il dramma della plin-plin a scuola. celo 🙂
invece vorrei avere queste pakora o come diavolo si chiamano, che devono essere di un buono che la metà basterebbe.
e io sono A DIETA!
Stefania FornoStar Oliveri
20 Gennaio 2016 at 23:33Ecco, il titolo “il dramma della pin-plin” è da Oscar! 😀
Ginestra
20 Gennaio 2016 at 17:52Questa pastella mi ispira assai!
La proporrò quanto prima ai miei ?
Stefania FornoStar Oliveri
20 Gennaio 2016 at 23:32La adoreranno!
Rosa Maria Zito
20 Gennaio 2016 at 15:49non conoscevo questa pastella, la proverò, mi sa di buono anche al solo sentirla descrivere! mi consolerò anche io come te provandola con le verdure che ho in frigo, anzi lo farei subito, se potessi! prima però mi metto un tacco alto, vado a fare plin plin e copro gli specchi di casa!!! evviva la tua pastella di ceci, la cucuzza centenaria e tutto quello che ci da soddisfazione!
Stefania FornoStar Oliveri
20 Gennaio 2016 at 23:32Tu non hai bisogno del tacco 😀