(Ocra speziata)
Correva l’anno 1980.
Due giovani virgulte scorazzavano avanti e indietro per San Leone con il motorino.
E compravano l’album che avrebbe cambiato tutta la loro estate.
E sì, Bennato diventava il nostro eroe, un po’ bambino, un po’ ribelle, un po’ saggio, un po’ come ci sentivamo noi.
Appena ho visto il contest di Emanuela, subito ho pensato a lui. E d’incanto sono ritornata a quella magica estate
Sì, la mia migliore estate di sempre.
Era abbastanza piccola da non avere pensieri, ma abbastanza grande per uscire da sola con gli amici, complice il piccolo centro, il sole, il mare, la sabbia.
L’album, di cui ricordo ancora ( la meravigliosa memoria a lungo termine degli anziani) tutti i testi, è Sono solo canzonette. E la canzone prescelta è Il rock di capitan uncino.
Ora so che dirò una cosa poco da mamma, ma molti anni più tardi, ogni domenica svegliavo i miei pargoli con questa canzone a tutto volume e poi, comunque, dopo il primo momento di sbandamento, cominciavamo a ballare!
Come farla?
Ho chiesto aiuto su Facebook, e una amica mi ha dato u’idea eccezionale, anche se poco fattibile e sopratutto poco rock (il patré di fegato d’ocra).
Ho pensato che il piatto che rappresentasse degnamente questa canzone fosse proprio un contorno, ma uno particolare, fatto con l’ocra.
Perché l’ocra? Perché non è un ortaggio molto usuale da noi, anzi poco conosciuta, quindi fuori dagli schemi, così come il rock sa essere.
Forse, non tutti sanno (ovviamente i tutti che usano l’ocra) che è molto importante asciugare bene l’ocra, dopo averla lavata, perché altrimenti tira fuori una quantità di sostanza viscida, che sicuramente non è gradevole nel piatto.
Fra l’altro ho voluto fare un contorno un po’ speziato.
E poi, quando si taglia ha la forma di una stella… chissà se è proprio quella dell’album (“seconda stella a destra, questo è il cammino…”)
Ocra speziato
Ingredients
- 500 g ocra
- 1 cucchiaio di olio
- 1 grossa cipolla affettata sottilmente
- 1 pomodoro medio tagliato in pezzi
- ½ cucchiaino peperoncino in polvere
- ¼ cucchiaino curcuma in polvere
- ½ cucchiaino di cumino in polvere
- ½ cucchiaino di coriandolo in polvere facoltativo
- 1 cucchiaino di sale secondo i propri gusti
- ½ cucchiaino di Garam Masala
- ¼ cucchiaino Amchur Mango in polvere (se lo avete)
- 1 cucchiaino di semi di cumino
- 2 cucchiaini di foglie di menta
Istructions
-
Lavate l'ocra e asciugate con un telo.
-
Tagliate le estremità e tagliatele a fettine di un centimetro circa.
-
Scaldate l'olio in una padella e aggiungete i semi di cumino. Sfrigoleranno un po'.
-
Aggiungete le cipolle con un pizzico di sale. Soffriggete per circa 3 -4 minuti, su fuoco medio.
-
Aggiungete l'ocra e insieme con le spezie in polvere e fate soffriggere per circa 10 minuti. Assicurtevi che l'okra non si attacchi al fondo della padella.
-
Aggiungete il pomodoro tagliato grossolanamente e fate cuocere per qualche minuto.
-
Aggiungete l'Amchur (se l'avete) e guarnite con alcune foglie di menta.
Note
Potete servire con del riso basmati.
Con questa ricetta partecipo al contest Il tuo piatto rock di Emanuela di Ricami di Pastafrolla, che scade il 14 novembre.
E al 100% Gluten Free (Fri)Day di Gluten Free Travel and Living
Vi è piaciuta questa ricetta? Restiamo in contatto, mettete MI PIACE alla mia pagina
12 Comments
Monica
21 Ottobre 2015 at 23:01L’ho sentita nominare mille volte, ma mai trovata da nessuna parte. Quindi ti invidio doppiamente, da una parte per averla trovata e dall’altra per il piatto in sè, così particolare ed invitante!
Laura e Sara Pancetta Bistrot
19 Ottobre 2015 at 17:41Ma sai che non conoscevamo affatto l’ocra? All’inizio infatti leggendo il titolo credevamo che fosse qualche gioco di parole riferito al colore giallo ocra^^
Troppo carina la forma a stella di questo ortaggio, bellissimo piatto, molto originale, brava!!!
Un bacione e buona settimana 🙂
edvige
19 Ottobre 2015 at 14:15Non è molto conosciuto ma io l’ho fatto in padella com e il tuo in padella ma solo al pomodoro. Era il contorno alla cena di passaggio al 2000. Peccato che non ho più la ricetta ma prendo la tua e l’ocra fresca la trovo stranamente a Trieste in un negozio etnico che per il resto ha poche cose …sob.
Buon inizio settimana.
saltandoinpadella
19 Ottobre 2015 at 13:55Ho scoperto l’ocra solo poco tempo fa quando l’ho assaggiata ad una cena africana. In quell’occasione mi hanno spiegato un po’ cos’è. Al super non l’avevo mai vista, ma facendoci caso ho visto che ogni tanto si trova nei negozietti etnici, ma non l’ho ancora mai provata. Pensavo che si usasse solo negli arrosti o cose tipo spezzatini
lagaiaceliaca
18 Ottobre 2015 at 0:34l’ocra!!!!
ricordo di averci fatto una simil-pasqualina, ma non mi aveva convinto. forse non l’avevo asciugata dopo averla lavata?
ricordo benissimo “sono solo canzonette”, bennato è stato la colonna sonora delle mie scuole medie, anzi, ti dirò di più, un la prima volta che sono uscita la sera è stato proprio per un concerto di bennato. andammo io e una mia amica. però mi sa che ero poco rock: la mia amica stava dietro l’angolo, e quando tornammo arrivammo prima a casa sua, col risultato che dovetti fare gli ultimi 100 metri da sola. li feci tutti di corsa, e arrivata sotto casa avevo il cuore in gola, ma non per la corsa…
però passata la paura fui felicissima: avevo visto il mio idolo, e il pomeriggio l’avevo pure incontrato per le vie del centro. anni luce fa. che ricordi mi fai venire in mente…
quasi quasi per merito tuo mi riconcilio con gli okra…
Stefania FornoStar Oliveri
18 Ottobre 2015 at 10:51Basta poco per far saltare fuori ricordi, belli o brutti… e sono felice che con questo post te ne ho fatti riaffiorare ben due 😀
Andrea
17 Ottobre 2015 at 15:26Ma dove l’hai trovato quest’ortaggio? Io l’ho visto una volta in Toscana che veniva coltivato da alcuni albanesi; pare che in Albania sia molto diffuso. In giro però non l’ho mai visto. Non riesco a immaginare il sapore. Anche questo tuo piatto rock dev’essere speciale! Un bacione
Stefania FornoStar Oliveri
17 Ottobre 2015 at 19:13Io l’ho trovata in un negozio indiano qui a Palermo. Loro la usano molto. Il sapore non è proprio marcato, assomiglia alla verdura, con una consistenza più carnosa e non è amara.
Peanut
17 Ottobre 2015 at 11:47Il titolo mi ha fatto troppo ridere!:D
Io l’ocra non l’ho mai mangiata, anche se ora che ci penso credo di averla vista a qualche banco sudamericano al mercato centrale, ma non essendone in cerca non ci ho mai badato. La prossima volta mi sa che la prendo, che almeno so già come farla!
Un bacione e buon we!
Stefania FornoStar Oliveri
17 Ottobre 2015 at 19:13Sono certa che ti piacerà 🙂
Emanuela
16 Ottobre 2015 at 19:49Stefi grazie! Bellissima ricetta, ma sai che iio questa ocra non la conoscevoproprio. Accidenti mi hai incuriosito, proverò a caercarla! Un abbraccio, a presto Manu
Francesca Caprino
16 Ottobre 2015 at 18:24Ebbene si, non solo non la conoscevo , ma non l’avevo mai vista! Una verdura a forma di stella è già un incanto, mi piacerebbe proprio sapere che sapore ha. Un bacio bellezza (immagino che bella mentre scorrazzi in motorino cantando Bennato) <3