(Panini senza glutine con farina di teff)
Dal 26 agosto ho ripreso a lavorare.
Ogni mattina a scuola, checché ne pensi l’opinione pubblica che i docenti hanno 3 mesi di vacanza, come i propri figli.
Probabilmente i figli, a casa, pesano e preferiscono averli fuori dai piedi, a scuola, dove un docente deve fronteggiare 30 ragazzini, tutti diversi, e insegnar loro qualcosa, quando, molti genitori, non riescono ad insegnar loro nemmeno le basilari norme di educazione.
Be’, faccio coming out, e confesso che neanche io, come genitore, ci sono riuscita.
Per cui, nonostante i miei pargoli, ormai, siano grandi, non sono riuscita ad insegnar loro nemmeno a mettere i calzini dentro il cesto della biancheria sporca, figuriamoci il resto.
E da quando c’è il cane, i calzini non si trovano solo disseminati fra il soggiorno, la loro camera e il bagno, ma anche per tutta la casa, così come ciabatte e qualsiasi cosa possa prendere in bocca e trascinarsi dietro.
Così anche ieri, come ogni mattina, esco presto da casa e vado a scuola a lavorare.
Riesco, prima di scendere, a malapena a 1. stendere la biancheria, 2. pulire e sistemare la cucina, 3. pulire la lettiera, dare da mangiare e bere ai gatti e spazzolarli, 4. togliere qualche vestito di torno, 5. fare colazione, 6. lavarmi e vestirmi, 7. fare il letto e andare di corsa a scuola.
Alle 13,30 ritorno a casa pensando già a cosa devo preparare per pranzo, ma apro la porta e trovo due borsoni pieni di materiali proprio all’ingresso.
Ohibò! E cos’è?
Mi addentro e trovo un signore dentro la mia cabina armadio.
Ora, io non so come sono le vostre cabine armadio, ma la mia è il rifugio di ogni disordine della camera da letto.
Cioè, tutto quello che non trovate in giro, vi posso assicurare, è lì!
E lì, c’era anche quell’uomo…
Sì, il tizio di fastweb che, arrampicato su una scala, cercava di passare un filo per la fibra ottica.
Io non sono una che arrossisce. Sì, provo un grosso senso di vergogna, ma non arrossisco.
Ma, stavolta sono riuscita a diventare di fuoco.
Lui, la carogna, deve aver capito (no, ha visto) il mio disagio e ha infierito: “signora, mi scusi, per le borse di là, ma qui è troppo pieno…”
E la carogna, l’ha pure ripetuto più volte!
E io mi sono sentita tanto in colpa.
Sì, io mi sento in colpa per tutto il disordine di casa mia, sempre, anche se i calzini qua e là li lasciano i pargoli, anche se le scarpe in soggiorno le lascia il mio dolce doppio, e se la cucina è un campo di battaglia perché i pargoli hanno deciso che vogliono mangiare la pasta con salsa, tonno, pancetta, capperi e chi più ne ha, più ne metta, anche alle 5 del pomeriggio…
Perché se una casa è in disordine, è sempre colpa della mamma, della padrona di casa, della donna.
L’ordine, la pulizia dipendono solo da lei, perché lei dovrebbe essere lì, sempre pronta a pulire, sistemare, ordinare, per avere una casa splendida splendente in ogni attimo della giornata.
E io, non ce la faccio.
Non riesco a star dietro a tutte le briciole che si sparpagliano a terra appena si prende un biscotto, un pezzo di pane, delle patatine, o il pacchetto di cracker che devono essere consumati rigorosamente fuori dalla cucina.
All’acqua che cade ogni volta che si riempie un bicchiere, su cui pargoli, dolce doppio, cane o/e gatti passano sopra portando le impronte per tutta la casa.
E nemmeno a riordinare la cabina armadio ogni giorno. Anzi, proprio quella è il mio refugium peccatorum e non voglio che venga violato così, e soprattutto non voglio essere giudicata per quella cabina armadio, condivisa con il mio dolce doppio, disordinata e caotica, anche perché il 50% della responsabilità ( e non sono generosa) dipende anche dall’altro inquilino.
Quando è andato via, ero furente. Ho cucinato in fretta e HO DOVUTO preparare questo panini senza glutine con teff per dimenticare…
Panini senza glutine con farina di teff
Ingredients
- 450 g di farina per pizza pane Polselli
- 100 g farina di teff
- 30 g di semi di lino
- 350 g di acqua
- 18 g di lievito di birra
- 10 g di sciroppo di riso o miele di sulla, o di acacia
- 20 g di olio evo
- 5 g di sale integrale di Trapani
Istructions
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Sciogliete il lievito di birra nell'acqua a temperatura ambiente.
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Nella planetaria mettete le farine nella planetaria con il gancio e aggiungete l'acqua con il lievito a filo e impastate.
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Aggiungete anche lo sciroppo di riso e continuate ad impastare.
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Alla fine aggiungete anche l'olio e il sale. Il composto risulterà piuttosto morbido, non preoccupatevi.
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Coprite con pellicola e lasciate riposare per due ore circa.
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Su un foglio di carta forno, spolverizzato con la farina, mettete l'impasto e con le mani infarinate allargatelo.
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Con un coppa pasta spolverizzato di farina, tagliate tanti cerchi quanti ve ne vengono e mettete i panetti su una teglia coperta con carta forno e fate lievitare per un'altra mezzora.
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Fate scaldare il forno a 200° il mio ventilato, altrimenti alzate di 10° la temperatura) e infornate per 30 minuti. Se li volete più scuri dei miei allungate di 5/10 minuti i tempi!
Note
A dispetto del loro aspetto pallido e poco invitante, i panini erano davvero buoni e saporiti.
Non reggono però la prova tempo. Basta però scaldarli per renderli di nuovo buoni e fragranti.
Suggerimenti per i Panini senza glutine con farina di teff:
- se volete farli con il lievito madre, la quantità da usare è di circa 189 grammi, e dovete farli lievitare per almeno 8 ore;
- Potete diminuire il lievito di birra fino anche a 1 grammo, ma dovete aumentare i tempi di lievitazione.
Con questa ricetta partecipo al Contest “Non c’è spiga che tenga” indetto dalla Confraternita della pizza
e partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day
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6 Comments
ely - Glutenfreeely
12 Settembre 2015 at 19:27Cara Stefania, come ti capisco! Anche il mio doppio è come il tuo… e anche io fino a che non sono andata a vivere da sola ero una super disordinata… Però io non faccio il pane bello come il tuo!!! Che spettacolo questi panini! L’uso della farina di teff è super azzeccato con questo mix. Mi piacciono davvero tanto! <3 <3 <3
Simo
12 Settembre 2015 at 13:52Stefania…non dirmi nulla…anche io mi pongo sempre mille domande, a volte penso: ho sbagliato tutto, non sono stata capace di insegnare nulla a mia figlia. Le ripeto mille volte di sistemare le sue cose, mille volte risponde di si, e mille volte non lo fa.
Cosa devo fare? Alla fine presa dalla disperazione dopo aver urlato e provato in ogni modo…sistemo io.
Fare questo bel pane è stata la soluzione giusta per liberare un po’ la mente!
Bacione e buon fine settimana
edvige
12 Settembre 2015 at 0:07Meno male che esiste il web e che si trova tutto, conosco molte farine diciamo non di uso quotidiano o almeno non ancora ma il teff sapevo qualcosa ma ora cercato ne so di più. Vediamo se lo trovo.
Buon lavoro e buona fine settimana.
Fabipasticcio
11 Settembre 2015 at 22:04Io vivo in un caos organizzato e mio figlio è l’imperatore del caos organizzato, ma sai, non ho una casa da rivista patinata, ho una casa vissuta e panifico per dimenticare lo stress quotidiano. Quindi, evviva la pnificazione come antidoto. I tuoi panini sono davvero belli e adoro il teff. Buon fine settimana, cara!
Leti - Senza è buono
11 Settembre 2015 at 19:24Come ti capisco, Stefania! Io sono super disordinata e faccio infuriare la mia mamma… ma che ci posso fare? Il disordine è il mio ordine!!! ;-P Complimenti per la ricetta: i panini sono meravigliosi, davvero molto invitanti!!! Non per niente, ti chiamano Fornostar!!! 🙂 Baci baci
Stefania FornoStar Oliveri
11 Settembre 2015 at 19:44Leti, sai una cosa? Fino a quando ero figlia anche io, ero disordinata… Legge del contrappasso? 😀