E dopo due tentativi andati male, finalmente il terzo è andato a buon fine!
Spaventata dalla legge “non c’è due senza tre”, ho intrapreso il mio terzo panettone.
No, non con la stessa ricetta.
Perché io sono una temeraria.
Tre tentativi, tre ricette.
Perché?
Non perché le ricette non fossero buone.
Le ho copiate da brave blogger e sono certa che le loro ricette siano ottime.
Ma una volta capito l’inghippo, perdo interesse e so già che ho voglia di passare ad un’altra sperimentazione.
Il primo panettone è stato realizzato con una farina diversa da quella consigliata perché mi è stato impossibile recuperarla. Ovviamente il risultato non poteva che essere differente.
Col secondo panettone, invece, ho sicuramente toppato la cottura.
Il sapore ottimo, ma il mio forno ventilato mi ha impedito di controllare la cottura.
Devo confessare che per questo avevo seguito pedissequamente la ricetta e volevo rifarlo, cuocendolo bene.
Poi, mentre ero al telefono con Anna Lisa e le raccontavo le mie disavventure, lei mi dice “ma perché non fai quello con la biga? È facilissimo e non devi usare farine dietoterapiche”.
Ecco, le paroline magiche “farine naturalmente senza glutine”!!!
A questo punto ero più che convinta.
Sono andata sul suo blog e ho seguito la ricetta passo passo (o quasi…).
La ricetta in realtà è di Olga e Manu e la trovate qui.
Panettone
Per un panettone da mettere in uno stampo da 500 g o due da 300 g
290 g di farina di riso (che deve essere finissima!!! Altrimenti i dolci non riescono, restano crudi)
50 g di amido di tapioca
Mescolate le farine e setacciatele 3 volte. Conservate in un barattolo
Ingredienti per la biga
(da preparare 12 ore prima di impastare il panettone)
100 g del mix su citato
100 gr di acqua a temperatura ambiente (non fredda, non calda)
1 gr di lievito di birra
Per preparare la biga mescolate tutti gli ingredienti con una forchetta e lasciate riposare in una ciotola, coperta, in luogo riparato.
Per l’impasto completo
200 g di mix di farine come sopra
100 g di latte in polvere (da 0-6 mesi)
2 cucchiaini di xanthano
130 g di zucchero a velo
2 uova e 2 tuorli codice 0 (cioè bio)
la scorza di un limone bio
1 cucchiaino di estratto puro di vaniglia bourbon oppure i semini di una bacca
160 g di burro fuso
100 g di latte
13 gr di lievito di birra fresco
100 g di uvetta (io ne avevo solo 40 g… mi manca sempre qualcosa GRRRR)
30 g di scorze di arance candite (le mie erano quelle gentilmente regalatemi da Stefania)
Con una spatola pareggiate la superficie e trasferite l’impasto sul secondo ripiano del forno partendo dal basso. (Io ho messo dentro il fornito che è non è ventilato).
Lasciate lievitare per minimo 3 ore prima di controllare se l’impasto è arrivato a circa un centimetro dal bordo dello stampo.
I tempi di cottura dipendono molto dal vostro forno.
Quindi spegnete il forno e lasciate riposare, all’interno del forno per un massimo di 5 minuti.
Quando sarà/anno pronti, infilzatelo/li con degli stecchini lunghi, almeno facendo due incroci.
Capovolgete il panettone e lasciate riposare tutta la notte a testa in giù. L’indomani è pronto per essere mangiato.
19 Comments
lucia
22 Novembre 2017 at 14:34ricetta stupenda che proverò sicuramente appena iniziano le vacanze natalizie. purtroppo però essendo intollerante al lattosio avrei qualche problema con il latte in polvere… con cosa lo potrei sostituire?
grazie mille per l’aiuto
Panettone senza glutine | Cardamomo & Co.
24 Dicembre 2015 at 9:58[…] Auguri a tutti voi! La ricetta è di Olga Botta, ed è diversa da quella dell’anno scorso. Dopo un poco di esperienza ho capito alcune cose e penso che potrei rifarlo […]
Ricette natalizie senza glutine | Cardamomo & Co.
11 Dicembre 2015 at 21:11[…] Panettone […]
100% GFFD: i dolci di natale e la vincitrice – Gluten Free Travel and Living
11 Dicembre 2015 at 14:00[…] Lisa invece ci regala la ricetta del suo Panettone, che io ho provato e viene […]
Water Park in Delhi NCR
29 Dicembre 2014 at 11:01That is an extremely smart written article. I will be sure to bookmark it and return to learn extra of your useful information. Thank you for the post. I will certainly return.
NUVOLETTA
22 Dicembre 2014 at 12:35Bel panettone…:-)
tortina84
21 Dicembre 2014 at 17:51Stefania, sto facendo i calcoli per capire se posso prepararmelo per Natale.Quanti giorni prima posso farlo?Se io lo cucinassi il 23 sera ma lo aprissi il 25? Dura?
Stefania FornoStar Oliveri
21 Dicembre 2014 at 21:09Assolutamente sì!!! 🙂
tortina84
21 Dicembre 2014 at 22:27Great!!! 🙂
Mary Di Gioia
19 Dicembre 2014 at 18:19bellissimo Stefania! Buone Feste
La Gaia Celiaca
19 Dicembre 2014 at 17:25veramente… anche tu hai fatto quello con la biga, mica ci vedo questa gran differenza. anzi, onore al merito per aver usato farine naturalmente senza glutine.
bravissima, altroché!!!!
La Gaia Celiaca
19 Dicembre 2014 at 16:51bellissimo stefania! voglio provare anch'io con le farine naturalmente senza glutine.
solo che a questo punto stanno diventando tanti quelli da provare: questo, quello di sonia di favorito… ci vuole tempo mie care signore 🙂
Monica Giustina
19 Dicembre 2014 at 13:27Wow Stefy, già per me l'avventura del panettone è ancora lontana (non mi fido, ho un forno troppo ambiguo, temperature basse in casa e umidità vagante), ma vedere addirittura una tal meraviglia fatta con le farine naturalmente senza glutine. Riwow!!!
Brava brava brava!
Dajana
19 Dicembre 2014 at 9:26è bellissimo, e sono proprio contenta per te. Hai vinto questa volta ,) Io quest' anno niente panettone fatto in casa, ma ho già deciso che mi rifarò al ritorno dalle vacanze. Quando tutti saranno ormai a dieta, tanto io sarò a dieta per 15 giorni da mia suocera 🙁
Letizia - Senza è buono
19 Dicembre 2014 at 8:32Stefania ma io ti faccio un monumento!!!! Non pensavo si potesse fare il panettone con le farine naturali!!!!!!!!! Io ti adoro!!!!!!!!!! 🙂 Sembra proprio il panettone della pubblicità del bimbo che dice a Babbo Natale: "Buttati che è morbido!!!"… Lo proverò di sicuro e renderò la mia sorellina strafelice grazie a te e a tutti i consigli utilissimi che hai scritto!!!! Baciotti!!!
tortina84
19 Dicembre 2014 at 7:38Ma dai…! Eh no allora ci devo provare. Provo a chiedere in prestito un termometro da cibo che non ce l'ho. Però di stampo ne ho uno da chilo…troppo grande mi sa…e se raddoppio le dosi? Rischio?
Stefania FornoStar Oliveri
21 Dicembre 2014 at 21:11se raddoppi le dosi va bene. Solo che diventa più pesante e siccome i nostri impasti sono più idratati, appena cotti sono anche più morbidi… spero che non crolli tutto infilzandolo…
tortina84
19 Dicembre 2014 at 6:40Ciao! Aspettavo questo post! 😉 Complimenti! Anche io sono una che nn demorde!
E anche io sono reduce da due prove panettone…da due ricetta molto collaudate ma che non mi sono riuscite benissimo. I panettoni erano buoni ma un po' duri. Io non ho la planetaria…forse è per quello!
Comunque, posso chiederti com'è la consistenza di questo? È soffice? O per natura restano un po' compattini?
Stefania FornoStar Oliveri
19 Dicembre 2014 at 7:29No, no, la consistenza morbida. La consistenza dei precedenti invece dura. Ma se avesse cotto fino a 94° la consistenza sarebbe stata perfetta. Quindi mi raccomando la cottura.
La planetaria aiuta, ma con molto olio di gomito, o un frullino con le fruste piatte ce la fai lo stesso, tanto per i nostri impasti non si deve sviluppare il glutine e quindi non fanno il velo.
Il segreto è davvero la cottura. Figurati che anche oggi è morbido 🙂