(Frittura di seppioline alias cappuccetti)
A volte, anzi no, spesso, rimango basita per quello che dice la gente.
Così come quando proprio quest’anno, nel bel mezzo di un esame di riparazione, una collega, mi dice “ma hai tutto il decoltè macchiato, lo sai?” E poi ha anche aggiunto, giusto per farmi capire bene, “ma non metti la crema protettiva?”
In una frazione di secondo ho pensato alle possibili risposte da darle senza considerare la presenza di altri 12 colleghi, un alunno sotto esame e un pubblico che, credo, sarebbe stato ben contento di veder prendere una piega inaspettata…
Opzione n. 1
“e tu ti sei accorta che il vestito che ti sei messa è di una misura inferiore alla tua e l’unica forma che mette in evidenza è la tua pancia?” e poi, giusto per ribadire il concetto “ma non te l’hanno detto che i vestiti aderenti non vanno bene per chi ha un fisico come il tuo?”, ma temo che non avrebbe capito la finezza del sarcasmo.
Opzione n.2
“No, cara, non me n’ero accorta, grazie per avermi segnalato la cosa, in questo momento. Adesso, corro subito a passarmi quintali di varechina sulla pelle, sperando che le macchie spariscano…”
Confesso che sono stata tentata
Opzione n. 3
“Sì, cara, la crema protettiva la metto apposta a pois per creare questo effetto maculato che è tanto di moda, e come tu ben sai, l’animalier non tramonta mai e io, che sono di tenenza, voglio esserlo fino alle midolla!”
Opzione n. 4
“Dici che sono tanto visibili? da domani solo vestiti coprenti, anche se ci sono 30.000 gradi in classe!”
Opzione n. 5
“ma ci sei o ci fai?” come direbbero qui a Palermo…
E invece, appunto, sono rimasta zitta!
Anche quella di oggi è una ricetta un po’ datata. Questa estate, quando ho visto i cappuccetti dal pescivendolo non ho resistito.
Cosa sono i cappuccetti? Sono le seppioline, piccole piccole, chiamate così proprio per la loro forma di piccoli cappucci. Più piccoli sono più sono prelibati.
Una ricetta davvero facilissima, anzi di più…
Frittura di seppioline alias cappuccetti
Frittura di cappuccetti
Ingredienti:
Seppioline
farina di riso (al posto della 00)
olio (io di mais)
limone
sale
Lavate e asciugate i calamaretti. Quindi asciugateli e passateli nella farina di riso. Togliete la farina in eccessso.
Quando l’olio sarà molto caldo, tuffateli nell’olio bollente. Appena pronte, scolatele con un mestolo forato, salate e servite con del limone spremuto.
Suggerimenti:
– lo so che la frittura è una gran noia, si sporca tutto, si impuzza la cucina, e i vostri capelli si potrebbero mangiare, ma in estate, una volta ogni tanto e con un coperchio paraschizzi, non dico che friggerete ogni giorno, ma quella volta all’anno, ve la potrete concedere.
Fried little cuttlefishes
cuttlefishes
rice flour
oil (I used corn oil)
lemon
salt
Wash and dry the little cuttlefishes. Then dry and bake in the rice flour. Remove the excess of flour.
When the oil is very hot, plunge them into boiling oil. Drain with a slotted spoon, salt and serve with squeeze of lemon.
A presto
Stefania Oliveri
11 Comments
Chiara Inversi
23 Settembre 2014 at 17:41Cara Stefania, l'opzione numero 3 è fantastica quasi quanto questa ricetta!
:*
Mimma e Marta
23 Settembre 2014 at 5:20Sono d'accordo con te, le fritture bisogna concedersele ogni tanto… coi calamaretti poi…
Ilaria Agostini
22 Settembre 2014 at 13:17Io sono d'accordo con Mari qui sopra anche se però spesso non ho la battuta pronta come lei e questo mi fa ancora più rabbia…..comunque questi calamaretti li ho mangiati in Asturias e mi sono piaciuti tantissimo e poi sono così piccoli che non vanno neanche puliti…..un abbraccio
mari ►☼◄ lasagnapazza
21 Settembre 2014 at 13:56Io opto per la risposta n. 3 :)))
E più vado avanti con l'età più questo tipo di risposte a domande inopportune ho imparato a darle. Me ne frego. Quando ero più giovane ero più timida e poi, nella mia ingenuità credevo che nessuno potesse dire delle cose per semplice cattiveria. Con l'età ho imparato che purtroppo è così e certe persone hanno bisogno di essere messe al loro posto. Quindi la prossima volta stroncala di brutto a questa collega scema e probabimente invidiosa della tua bellezza.
Ottime queste seppioline, sono quelle che in Spagna vengono chiamati chipirones. Davvero buonissimi.
Un bacione!
Giulietta | Alterkitchen
20 Settembre 2014 at 7:35Anche io spesso, a commenti inaspettati e inopportuni, avrei talmente tante risposte da dare che finisco poi per star zitta.. ma contenersi diventa ogni giorno più difficile!!
Anche io, come te (leggendo da FB) friggo poco, ma "quando ci vuole ci vuole", e la frittura di pesce è uno di questi casi!
Un abbraccio
Emanuela - Pane, burro e alici
19 Settembre 2014 at 17:54Io più passa il tempo e meno riesco a stare zitta …..ma infondo è la cosa migliore!
Che buona questa fritturina!
Un bacio!
La Cassata Celiaca
19 Settembre 2014 at 16:51io tutte avrei voluto sentirtele dire! mah!!!! ricetta troppo buona!
Audrey Borderline
19 Settembre 2014 at 15:23la gente non è normale, sapessi cosa hanno dovuto udire le mio orecchi al mare da una perfetta estranea , non te lo scrivo nemmeno perchè è troppo allucinante
-.-'
ummm buoni i cappuccetti, ne rubo uno
La Gaia Celiaca
19 Settembre 2014 at 12:30ma che collega stronza!!!!
invece i cappucetti buonissimi… posso venire a pranzo da te?
lavvocatonelfornetto
19 Settembre 2014 at 10:44La voglio conoscere questa collega!
Annalisa -Piccanti Sapori Speziati-
19 Settembre 2014 at 7:13"Ma ci sei o ci fai" sarebbe stata la scelta ideale..da brava sicula ti appoggio….mahhhhh
Ottima fritturina, molto invitante!!!