Nessuna ricetta e nessuna foto artistica.
Oggi il tema è un altro.
La scrittura sarà la protagonista.
Oggi il tema è un altro.
La scrittura sarà la protagonista.
Sì, perché sono tornata nei luoghi della mia infanzia, quella felice, per fotografare i miei luoghi del cuore.
Ma quei luoghi non esistono più…
Cioè, il posto è sempre lì, ma non è più come era.
Così ho deciso che non ci sarebbero state foto a raccontarli.
Non c’è più il giardino sotto casa che accoglieva tanti gattini, che io cercavo di portare sempre a casa di nascosto, arrotolandoli dentro la gonna e pretendendo che mia mamma non si accorgesse di loro. Quel giardino, magico, selvaggio, che mi ha ospitato con i suoi rami intrigati e disordinati, in tanti pomeriggi estivi, quel giardino condominiale, usato da pochi, proprio perché così selvaggio, con i suoi mattoni in graniglia di marmo, anche un po’ sconnessi, e il muro rigato di verde, laddove scorreva un rubinetto, non c’è più, adesso, al suo posto, c’è un bel giardino ordinato, senza animali, che i condomini usano, ma i loro bimbi meno…
Sono tornata anche al lido dove ho imparato a nuotare.
Mi ricordo ancora il mio salvagente a forma di cigno, tutto bianco con un bel becco arancione, mio compagno inseparabile che mi dava la compagnia per stare in acqua per ore.
E mi ricordo anche il signore che ogni giorno mi chiedeva che gusto di ghiacciolo volessi, e io che non sapevo ancora parlare bene, gli indicavo il colore sul mio costumino, che, grazie a Dio, era bianco con delle arance stilizzate con le foglie verdi, per cui racchiudeva tutti i gusti di allora (e ancora il ghiacciolo alla coca cola non era stato inventato). Lui, brizzolato, con un sorriso malconcio e la pelle scura e ruvida, che si scioglieva alla vista di una bimba così piccola che andava a comprare il suo ghiacciolo da sola…
E mi ricordo anche la sabbia fresca dove giocavo con i miei amichetti (avventizi e solo estivi), grazie all’ombra del casotto che ospitava il bar. Quel bar dove il signore dei gelati trascorreva tutte le sue giornate fino ad ottobre, quando ricominciava la scuola, ed era già più fresco e i bambini tornavano a casa alle 12,30.
Quel lido c’è ancora, le sdraio sono diverse (non più di legno) e anche gli ombrelloni, e il casotto non c’è più e la sabbia fresca si limita ad una striscia sottile, dove ancora i bambini giocano, ma quasi in fila indiana.
Neanche il camerino, grande e con la finestra, trasformata nella mia stanza dei giochi, dove trascorrevo intere giornate, soprattutto in inverno, non c’è più. La casa è stata venduta e il camerino è stato trasformato in un bagno.
Esiste ancora, invece, il balcone dove trascorrevo ore a leggere libri, in attesa che si facesse un orario decente per uscire da casa di mia nonna a San Leone, per andare al mare con i miei amici, ormai adolescente. Ma la villa non è più quella di mia nonna, e quel balcone così fresco e ventilato, non mi vedrà più seduta a terra mentre leggo.
Così, ho deciso che non ci saranno foto dei posti del mio cuore, perché sarebbero diverse da come erano o da come me li ricordo.
Ma loro sono ancora lì, indelebili, in un altro posto che però non si può fotografare.
Sebbene siano passati moltissimi anni (troppi), quei posti sono proprio lì, nel mio cuore, che riesce ad accogliere anche mille altre cose, ma ognuno ha il suo spazio ben distinto. Ricordi, luoghi, persone, sono lì, tutti insieme, senza che niente e nessuno tolga spazio agli altri, e senza che l’azione del tempo possa cambiarli, e i nonni rimangono giovani, i cugini che non ci sono più, ci sono sempre, allegri e felici con me.
Ecco, tengo lì anche i miei posti del cuore, credo nel posto giusto…
Sebbene siano passati moltissimi anni (troppi), quei posti sono proprio lì, nel mio cuore, che riesce ad accogliere anche mille altre cose, ma ognuno ha il suo spazio ben distinto. Ricordi, luoghi, persone, sono lì, tutti insieme, senza che niente e nessuno tolga spazio agli altri, e senza che l’azione del tempo possa cambiarli, e i nonni rimangono giovani, i cugini che non ci sono più, ci sono sempre, allegri e felici con me.
Ecco, tengo lì anche i miei posti del cuore, credo nel posto giusto…
E con questo racconto, partecipo, fuori concorso al contest #Secondastellaadestra di Gluten Free Travel & Living, di cui mi pregio di farne parte
A presto
Stefania Oliveri
13 Comments
Marina
3 Agosto 2014 at 13:22I posti del cuore sono preziosi perché li vediamo e capiamo solo noi…e vedendoli solo con i nostri occhi li rendiamo unici e senza tempo. Buone vacanze cara Stefania, mi piacerebbe raccontare il mio posto del cuore…casomai lo faccio. Grazie.
Annarita Rossi
24 Luglio 2014 at 8:17I posti del cuore sono i più belli perchè rimangono immutati nel tempo. Brava. Un bacio.
Chiara Inversi
23 Luglio 2014 at 22:00Stefania, leggendo mi sembra di essere insieme a te.
:*
cristina b.
22 Luglio 2014 at 21:51bello, bello, bello!!!
furbissima già da piccola: il modo di farsi capire dal gelataio è geniale!
post meraviglioso 🙂
Audrey Borderline
22 Luglio 2014 at 15:02Ciao Stefania, bellissimo racconto, colmo di emozioni e ricordi. Spero di riuscire a partecipare presto anch'io a questa nuova iniziativa. un abbraccione
Luca and Sabrina
22 Luglio 2014 at 14:46I tuoi ricordi li hai descritti in modo così vivido che le foto a me sembra di averle viste e nessuno potrà mai cambiarli o ristrutturarli.
Un bacione
Sabrina&Luca
Chiarapassion
21 Luglio 2014 at 13:33Stefania ma lo sai che con questo post mi hai regalato emozioni bellissime? Ho viaggiato con te attraverso i tuoi ricordi ed ho visto una bimba bionda bellissima e dolce…lei sorride felice e sta leggendo il suo libro preferito proprio su quel bel balcone fresco…che belli i ricordi <3
paola
21 Luglio 2014 at 13:05purtroppo si sa tutto cambia ma soprattutto tutto si modifica e quel ricordo che portiamo nel cuore oltre che nella mente non ha avrà mai più un riscontro,non so cosa dirti vorrei consolarti ma mi è difficile farlo, ti lascio un bacio
LaRicciaInCucina
21 Luglio 2014 at 12:39Stefania…che bei ricordi!!! Mi sono un po' commossa, a leggerli, perché mi sono immedesimata molto con te. Ho provato le tue stesse sensazioni lo scorso anno quando sono tornata in quella piccola Diano Castello in cui trascorsi i primi 8 anni della mia vita e che ora è così diversa…
Dispiacere di non aver ritrovato quei luoghi a me così cari talmente diversi da come li ricordavo. Se non altro i nostri ricordi non ce li possono toccare 😉
Un grande abbraccio e grazie di aver condiviso questi pensieri!
Lilli nel Paese delle stoviglie
21 Luglio 2014 at 11:39Che belli i ricordi, capisco non voler mettere foto di luoghi che non corrispondono ai tuoi ricordi, ma quelli ci sono ancora dentro di te e questo è ciò che conta! buona vacanza!
Silvia Ferrante
21 Luglio 2014 at 10:34Bellissimo racconto, mi hai fatto tornare in mente quando andavo al mare nelle Marche. Lo stabilimento con le sdraie di legno, il biliardino. Tantissimi ricordi…
sandra pilacchi
21 Luglio 2014 at 10:29quello che ti ricordi da piccola è sempre meraviglioso….. quello non ti deluderà mai, la realtà… la realtà a volte si!
Sandra
Alem
21 Luglio 2014 at 9:46che bello questo post! 😀