Pasta gamberi, pistacchi e brandy
Secondo me, esistono tre categorie di persone:
1. gli entusiasti;
2. i presuntuosi;
3. i passivi.
1. Gli entusiasti sono coloro che studiano, si informano, vogliono andare avanti, si mettono in tante cose e cercano di essere competenti in quello che fanno, o affidano e si affidano a chi è competente per quello che non sanno fare.
2. I presuntuosi sono coloro che pensano di saper fare, senza avere delle grosse competenze. Agiscono senza informarsi e studiare prima, e poi sentenziano, sostenendo che le cose non vanno, senza mai mettersi in discussione, perché loro non sbagliano mai.
3. I passivi, invece, si lasciano attraversare dagli eventi, dalla vita e non sono interessati a cambiare niente, né a fare niente, per cambiare qualcosa…
Anche i celiaci si dividono in queste tre categorie.
1. Sono coloro che, una volta scoperta la malattia, si danno da fare per cambiare la situazione. E dopo un primo momento di scoramento, si rimboccano le maniche e cominciano a lavorare alacremente perché la loro situazione non diventi peggiore di quello che non sia già. In cucina, quindi, sperimentano, studiano i successi e gli insuccessi loro e degli altri, e poi aggiustano il tiro e ottengono risultati e le pietanze che cucinano sono uguali a quelle con il glutine e nessuno si accorge della differenza.
2. Sono coloro che pensano di saper cucinare talmente bene, che non hanno bisogno di studiare il problema. “Che ci vuole?” È la loro parola d’ordine. Salvo scontrarsi, poi, con cibo immangiabile perché fare la conversione farina 00, altra farina qualsiasi, non funziona. Ovviamente non ammetteranno mai che il problema è loro. È il cibo senza glutine che fa schifo, non ci si può fare niente… (grrrrr!)
3. Sono coloro che si fanno attraversare dalla malattie senza fare niente. “Non posso più mangiare il glutine? Bene, al massimo vado in farmacia a comprare qualcosa di bello e pronto e così sia, tutt’al più vada per del riso”…
E voi in quale categoria vi mettereste?
Pasta con gamberi e brandy
500 g penne rigate senza glutine
400 g gamberi sgusciati
100 ml di Brandy
3 pomodori per salsa
1 scalogno
2 cucchiai di panna di soia Alpro
3 cucchiai di olio evo
prezzemolo
peperoncino
pistacchi tritati
Mettete a bollire l’acqua e nel frattempo preparate il condimento per la pasta.
Fate bollire un po’ d’acqua e tuffate i pomodori, lavati, per eliminare la pelle. Quindi tritateli al coltello, eliminando l’acqua di vegetazione e i semini. Tritate lo scalogno e soffriggetelo in una padella con l’olio e aggiungete i pomodori tritati e il peperoncino. Fate cuocere qualche minuto.
Aggiungete i gamberi, dopo averli sciacquati, e fate saltare per due minuti.
Sfumate col brandy e quando questo sarà evaporato aggiungete la panna di soia.
Scolate la pasta al dente, conservando dell’acqua di cottura, e saltatela nella padella con il condimento, aggiungendo l’acqua se ve ne fosse bisogno.
Tritate i pistacchi a coltello e aggiungete una spolverata per servire.
Con questa ricetta partecipo al 100% Gluten Free (Fri)Day
A presto
Stefania Oliveri
13 Comments
Un'arbanella di basilico
18 Giugno 2014 at 18:26Ciao Stefy, ti lascio un abbraccio super, a presto!!!
Maria Bruna Zanini
16 Giugno 2014 at 4:00Ciaoo cara Stefi, buonissima e golosa questa tua ricetta, complimenti sei bravissima! Io amo molto cucinare e appartengo alla categoria 1 quella degli entusiasti.
ciaoo e grazie
ti abbraccio
Ilaria Agostini
15 Giugno 2014 at 20:36Una pasta deliziosa e io appartengo alla prima categoria anche se a volte essere entusiasti non e' così facile!
Un'arbanella di basilico
15 Giugno 2014 at 18:40Ciao Stefi, appartengo alla numero 1, per grazia di Dio, e ancora adesso a un anno dalla pensione preparo le lezioni e studio per offrire il meglio agli studenti e sono così in tutto quello che faccio, se a vvolte non sembra è perché la vince la stanchezza, ma mi riprendo 😉 Ti ho copiato di nuovo e mi sono divertita un sacco
arbanelladibasilico.blogspot.it/2014/06/riso-casimiro-e-grandi-donne.html
E visto che sicuramente anche tu sei nella categoria 1, ci mangiamo insieme una bella scodellina di questa pasta? Un bacio grande
La Cassata Celiaca
15 Giugno 2014 at 16:42alla numero 1 😉 ovviamente…questa bella pasta però i passivi in farmacia non la troverebbero 😉
mari ►☼◄ lasagnapazza
14 Giugno 2014 at 9:54ma è partito il commento? dovevo ancora finirlo… volevo dire che in questa pasta mi ci butterei a prescindere dal glutine 🙂
Glutenfree ely
14 Giugno 2014 at 9:32Leggo la tua ricetta in coda per i salumi al supermercato, ho mollato il numero e sono andata al banco dei pesci: gamberi! Splendida ricetta che sarà il mio pranzo di oggi!
Io credo di appartenere alla prima categoria, entusiasta di cucinare da sempre e come dici tu dopo un primo momento di smarrimento alla scoperta della celiachia, ho trovato la strada giusta: sperimentare! Sono sempre più felice di poter condividere i miei piatti e devo dire un grande grazie a te e a tutto lo staff di gluten free travel&living perchè aumentate il mio entusiasmo! Un grande abbraccio. ely
Ale
14 Giugno 2014 at 9:12io idem, sono entusiasta e felice della vita…e la tua pasta è meravigliosa…foto inclusa!!!
An Lullaby
14 Giugno 2014 at 8:09Io ci tengo ad appartenere alla prima categoria, anche se non sono celiaca 😉 Molto invitante questa pasta, devo ancora assaggiare la panna di soia (e anche quella di riso) Alpro vista al supermercato 🙂
Miu Mia
14 Giugno 2014 at 6:45mmmh io non sono celiaca, ma per più di un anno il mio compagno ha continuato a mangiar "normale" ed a dimagrire in modo spaventoso. Non abbiam saputo a quale causa attribuire questo calo ponderale fino a quando non abbiamo scoperto che è "solo" sensibile al glutine. Non è celiaco, ma il glutine non gli fa bene, diciamo. Così, da circa 3 anni ormai, ci siamo buttati insieme nella "mischia" e nella volenterosa esplorazione di tutto quanto potesse soddisfare la sua golosità (perché lui è moooolto goloso! :D)… all'inizio certo non è stato facile cambiare la nostra alimentazione, ma grazie a tanti esperimenti abbiamo ragiunto un buon equilibrio, ché, ti dico non ricordo più cos'è che mangiavo prima che ora non mangio più! 😉
Ma venendo al tuo invitantissimo piatto… è ancora troppo presto, ma a pranzo ne farei scorpacciata! 😀
Andrea
14 Giugno 2014 at 6:44Non sono passivo e neanche presuntuoso. La mia malattia non è la celiachia, ma la cucina: un mondo nuovo tutto da scoprire! E quando cominci a prenderci un po' di confidenza scopri che puoi ricavarne grandi soddisfazioni! Ciao Stefi, un bacio grandissimo
Cristiana Beufalamode
13 Giugno 2014 at 22:51Di sicuro nella categoria che ama la pasta con gamberi e brandy! Entusiasta di natura…ma anche molto infantile: se scoprissi di esser celiaca conoscendomi direi la prima, ma chissà…
journeycake
13 Giugno 2014 at 20:25Ciao Stefi cara. Io voglio tenacemente appartenere alla prima categoria! Anzi mi dichiaro appartenente alla categoria degli entusiasti! Anche perché, e tu ne sei l'esempio migliore, la cucina senza glutine PUO' ESSERE BUONA E GUSTOSISSIMA!!!!! Ti abbraccio. simo