Diciamolo chiaramente, a quanti interessa l’ambiente, l’ecologia e preservare la natura?
Non a tanti … e infatti, diciamolo (alla seconda), siamo alla frutta.
Ma in tempi di spending review, diciamolo (alla terza), risparmiare soldini, interessa tutti!
Così, per caso, mi sono imbattuta in questo libro.
Io che di risparmio me ne intendo (e non date retta al mio dolce doppio, io reinveinvesto ciò che risparmio), non ho resistito ad un libro che nel titolo metteva insieme due parole che, per molti, è ossimoro.
Per esempio, lo sostiene mio marito.
Ed effettivamente, quando vado a fare la spesa nei negozi che hanno prodotti bio, con 50 euro mi porto a casa due sacchettini scarni, che chi ti vede tornare a casa con quelle misere sportine, può solo pensare:
a. che sei a dieta (poi mi guarda e decide che la A non è la risposta esatta);
b. che a fine mese non ci arrivi se compri qualcosa in più, senza sapere che invece esiste la risposta
c. sei stato dal gioielliere ecologico dove tutto costa il doppio…
Giulia Landini, invece, asserisce il contrario.
Così, ho letto questo libro.
Una lettura interessante e interessata, anche se l’avevo preso più per dimostrare al mio dolce doppio che le sue asserzioni sono false e io spendo il giusto, che non perché credessi veramente che, mantenendo un comportamento “verde”, si potesse davvero risparmiare.
Vero è che ormai il detersivo per lavastoviglie me lo produco da sola, e che cerco di attuare tutti quei comportamenti che risparmiano (nel senso che “proteggono”) l’ambiente, che compro i detersivi alla spina, per non inquinare l’ambiente con plastica inutile, che riciclo anche i più piccoli pezzi di carta, anche se è anche vero cho ho ucciso il lievito madre (anche se non del tutto intenzionalmente…), ma di risparmio vero e proprio, non ne posso parlare…
Così, incuriosita, ma soprattutto per ribadire al mio dolce doppio che il concetto (risparmio) mi è a cuore, l’ho preso e l’ho pure letto.
Tadan, colpo di fulmine!
Innanzi tutto, l’autrice, parla di una “decrescita felice”.
Cosa è? È la volontà di guadagnare meno, rinunciando ad un lavoro stressante che ti porta via tanto tempo, che dedicheresti molto più volentieri a figli, marito, casa e a te, sapendo che questo comporterà delle rinunce, ma queste non saranno mai tanto gravi da renderti infelice.
Così, partendo da questo assunto e capendo (ok, è lapalissiano) che anche un solo stipendio in meno, comporterebbe dei sacrifici, se vivessimo come siamo abituati tutti noi a vivere, ci insegna a trovare il denaro che abbia perso rinunciando al lavoro, risparmiando.
Ecco quindi una serie di idee, consigli, suggerimenti e quant’altro per attuare uno stile di vita economico ed ecologico, che vanno dalla spesa, ai viaggi, ai vestiti, a i detersivi, alla cucina, etc. etc.
Forse, effettivamente, ancora io non sono del tutto pronta a rinunciare a tutti quegli oggetti e a quelle comodità, però è un libro che mi ha fatto riflettere tanto e adesso, ogni volta che punto un oggetto in una vetrina, mi chiedo “mi è davvero utile? mi farà felice? mi è davvero indispensabile?” e, il più delle volte, la risposta è proprio NO.
Un libro che, penso, ognuno di noi dovrebbe leggere, almeno per riflettere.
A presto
Stefania Oliveri
4 Comments
Forno Star
23 Marzo 2014 at 15:34Guarda, io non immaginavo, am dà degli ottimi consigli anche sui viaggi, che, devo dirti, attuerò anche io! 🙂
Eleonora Gambon
23 Marzo 2014 at 15:07È un libro che mi piacerebbe leggere, ho iniziato un mio personalissimo percorso di decrescita con la mia prima gravidanza, ma c'è una cosa che mi fotte: i viaggi, non potrei mai e poi mai farne a meno, per il resto pian piano con calma sto cercando di far tornare tutto.
Voglio prenderlo, sono sicura che mi darà ottime idee.
Andrea
23 Marzo 2014 at 13:49Ma forse non è vero che l'ambiente e l'ecologia interessi poca gente… credo però che molta gente pensi che siano gli 'altri' a doverci pensare, tanto noi da soli che cosa potremmo cambiare? E questa mentalità, che ci fa sentire piccole gocce in mezzo al mare, è la più difficile da abbattere! Un abbraccio
Audrey Borderline
23 Marzo 2014 at 9:22molto interessante, io sono sempre stata per il risparmio e per i prodotti sani, il rispetto della natura e quindi anche di noi stessi 😉
buona domenica