Pasta con fave, ricotta e spinaci
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Tutti a scuola con la bici?
Io sì, contrariamente quanto sostiene questo articolo.
E però sono riuscita a perdere 10 anni di vita in dieci esatti secondi.
Sabato mattina, ore 9.00.
Location: davanti l’ingresso principale della scuola dove lavoro.
Strada completamente deserta.
Corro veloce sulla mia bicicletta per arrivare in tempo.
Sento una moto che si avvicina.
Mi accorgo che mi stringe verso il marciapiedi.
Rallento, freno e poggio i piedi a terra.
Mentre penso tutte le parolacce del mondo contro i due avventori, vedo una mano che prende la mia borsa dal cestino, che però ha il manico incastrato nel manubrio.
Grido a squarciagola e in due secondi tutta la vita mi scorre davanti. Mi vedo trascinata per tutta la strada, indissolubilmente legata alla bici a cui è legata la borsa… Allora, mi dispongo a mollare la bici. Meglio che si portino tutto, piuttosto che essere sbatacchiata anche io, per una stupida borsa che contiene solo il mio portacolori, la bottiglia con l’acqua, la mia merenda, dei fazzolettini di carta e il ventaglio…
Il quadro apocalittico, però, ringraziando Dio, non si verifica.
La mano lascia la presa e la moto accelera.
Il ladro si gira a guardarmi, con uno sguardo sereno. Mi fissa e io rimango ipnotizzata da quel volto con il casco non integrale. Cerco di imprimerlo nella memoria, ma tremo come una foglia. Quello sguardo mi sembra infinito e mi impietrisce.
Sono sconvolta.
Sono sconvolta.
Il tizio che guida, mi sembra un adulto. Ha un casco integrale e penso che sia un ladro di professione.
Inaspettatamente, invece di andare dritto per scappare, girano proprio nella traversa dove c’è l’ingresso della scuola e che, se non si conosce bene, si pensa non ci sia via d’uscita.
Mi do dell’idiota perché non sono riuscita a prendere il numero di targa. Quello sguardo, mi ha impedito di pensare alla cosa più ovvia!
Se è possibile, tremo ancora di più.
Rimango immobile. Non ho il coraggio di andare proprio lì, dove, non so se, trovo anche loro.
Non so cosa fare. In strada non c’è nessuno e non c’è nemmeno un negozio dove potermi rintanare e ho paura di tornare indietro e vedermeli di nuovo in agguato alle spalle.
Decido, dopo qualche minuto, di tentare di arrivare a scuola.
Salgo sul marciapiedi, sperando di essere più protetta, come se una moto non possa farlo…
Arrivo lentamente alla traversa e prima di girare, mi assicuro che non siano lì.
Non vedo nessuno e mi fiondo verso il cancello. Mi sembra la mia salvezza.
C’è un bidello proprio all’ingresso che appena mi vede mi chiede cosa sia successo.
C’è un bidello proprio all’ingresso che appena mi vede mi chiede cosa sia successo.
Scopro di essere bianca come un lenzuolo candeggiato, sebbene abbia un chilo di fard per guancia.
Lascio la bicicletta e scopro di non riuscire né a parlare, né a camminare. Tremo in maniera esagerata. Finalmente riesco a proferire parola, racconto il fatto e da lì in poi lo avrò raccontato almeno un altro centinaio di volte…
Ma sono sconvolta e il solo pensiero mi fa piangere.
Ma sono sconvolta e il solo pensiero mi fa piangere.
Ancora oggi sono terrorizzata.
Temo di dover prendere ancora la bici.
E sono arrabbiata per la paura che mi hanno lasciato.
Ho pensato ai miei figli e ho pregato Dio di proteggerli.
Ero solo contenta di averli baciati prima di andare a scuola…
Un piatto di tagliatelle di Piaceri Mediterranei. Un nuovo formato tutto da gustare.
Le ho preparate qualche settimana fa, quando ancora si trovavano tutti gli ingredienti primaverili di questo piatto.
Ma essendo ancora “inverno” nel resto d’Italia, avrete ancora tempo per provarlo 😉
Tagliatelle fave, spinaci e ricotta
500 gr di tagliatelle Piaceri Mediterranei senza glutine
300 gr di ricotta fresca di pecora
500 gr di spinaci freschi
250 gr di fave lessate e private delle pellicine
1 scalogno
prezzemolo
olio evo
sale e pepe
Fate bollire abbondante acqua salata in una pentola capiente, quindi cuocete le tagliatelle per il tempo scritto sulla confezione.
Mondate lo scalogno e tritatelo. In una larga padella fate scaldare un po’ d’olio, quindi fate soffriggere lo scalogne, quindi aggiungete anche gli spinaci, ben lavati. Devono cuocere pochi minuti. Salate.
Togliete le pellicine alle fave, precedentemente sbollentate.
Quindi in una grande ciotola mescolate la ricotta, le fave e gli spinaci tagliuzzati.
Aggiungete un po’ d’acqua di cottura della pasta.
Scolate le tagliatelle con un mestolo forato direttamente nella ciotola del condimento e tenete altra acqua di cottura da parte, qualora vi servisse. Mescolate, aggiungete del prezzemolo tritato, e una macinata di pepe.
Servite subito.
Suggerimenti:
-se volete potete condire anche con del parmigiano.
– una gustosa alternativa per usare le fave in un condimento è questa insalata di quinoa
Noodles with beans, spinach and ricotta
500 grams of gluten-free noodles Piaceri Mediterranei
300 grams of fresh ricotta
500 grams of fresh spinach
250 grams of boiled beans and without cuticles
1 shallot
parsley
extra virgin olive oil
salt and pepper
Boil salted water in a large pot, and cook the noodles for the time written on the packaging.
Peel and chop the shallot. In a large pan heat some oil, then fry slightly the shallot, and add the spinach, well washed. They have to cook a few minutes. Season with salt.
Remove the cuticles to broad beans, previously boiled.
Then in a large bowl, stir together the ricotta cheese, beans and chopped spinach and add some water from the pasta.
Drain the noodles with a slotted spoon directly into the bowl of the sauce and keep cooking water apart, if you need it more.
Add chopped parsley and freshly ground pepper.
Serve immediately.
suggestions:
-if you want you can also add Parmesan cheese.
A presto
Stefania Oliveri
23 Comments
Elena
6 Giugno 2013 at 6:51fino alla fine del racconto ho sperato che si trattasse di un brutto scherzo, un abbraccio
ELel
5 Giugno 2013 at 13:15Mamma mia che brutta avventura! Un abbraccio! Pensa solo che è passata e anche bene 🙂
Ottimo condimento, mi sa che te lo copio.
Meris
4 Giugno 2013 at 15:28Già, brutta faccenda questa! Non si sta mai tranquilli! Immagino la tua paura a tornare in sella. Dai, consoliamoci mangiando (tanto per cambiare). La tua ricetta deve essere buonissima, solo la foto invoglia moltissimo.. ciao, un abbraccio.
Daniela
4 Giugno 2013 at 11:25Ciao Stefania , mi spiace per la brutta avventura e posso immaginare cosa hai provato in quei momenti. Per fortuna tutto è andato bene. La tua pasta è deliziosa. un abbraccio Daniela.
Anna Luisa e Fabio
4 Giugno 2013 at 11:07Meno male che è andata a finire bene! Rischiare di fare male ad una persona o peggio quando ormai chi porta soldi in borse o portafogli. Maledetti!
La ricetta è super golosa, come sempre.
Fabio
Valentina - La Pozione Segreta
4 Giugno 2013 at 10:27Non ci sono parole, mi dispiace tantissimo per questa brutta avventura che hai dovuto affrontare, deve essere stato terribile…spero che tu possa riprenderti e superarla al più presto!
La tua pasta è ottima!
Gio
4 Giugno 2013 at 7:57che brutta esperienza! ma ti assicuro che con l'aria che tira se ne sentono di tutti i colori e quasi ogni giorno! purtroppo bisogna stare molto attenti, a un'amica per poco non hanno sfilato il portafogli dalla borsa al supermercato sabato mattina e ce ne siamo accorti giusto in tempo!
in compenso le tagliatelle sono fantastiche!! almeno ci consoliamo
un abbraccio
Clementina e Davide
4 Giugno 2013 at 7:15Questa è una ricetta super favolosa complimenti!!!!
Elisa
3 Giugno 2013 at 20:39Ma povera!!! Che brutta avventura! 🙁
Meno male che è andato tutto per il meglio dai…ti abbraccio forte!
p.s. splendida pasta!
Cristiana Beufalamode
3 Giugno 2013 at 20:30….che s…zi!! Mi sale l'ira: con un gesto stupido potevano rovinarti la vita e sicuramente di hanno rovinato il piacere di andare in bici serena…bleah..
Letiziando
3 Giugno 2013 at 18:39Mentre leggevo mi sono venuti i brividi… esperienza traumatica che fortunatamente non ha lasciato (troppe) cicatrici!!!ti abbraccio forte forte…
mari ►☼◄ lasagnapazza
3 Giugno 2013 at 17:34Mamma mia Stefania! Io al tuo posto sarei morta sul colpo dalla paura oppure perché mi sarei catapultata giù dalla bici…
Bruttissimo episodio da buttarsi subito alle spalle e non pensarci più. Un abbraccio!
Betty
3 Giugno 2013 at 17:32che brutta avventura :8
mi dispiace per l'enorme paura e ringrazio Dio che sia sana e salva così ci hai potuto deliziare con questo bel piattino di tagliatelle 😛
un abbraccio.
Andrea
3 Giugno 2013 at 17:19E' terribile quest'avventura, e purtroppo sono esperienze che lasciano il segno! Spero, anzi ti auguro, che troverai la forza di riprendere a fare la vita di sempre! Ti abbraccio forte forte
Satsuki
3 Giugno 2013 at 16:28Mi hai fatto commuovere, soprattutto perchè capisco la tua enorme paura. Non ho mai subito uno scippo in bici, ma un incidente dietro l'altro, tra bici e Vespa, percorrendo chilometri, tra la periferia e il centro. E quel terrore e quella rabbia di non riuscire più a salire sulla bici me li porto ancora dietro, come se fosse successo ieri.
Spero che a te non succeda la stessa cosa, che questa paura piano piano vada via, perchè non è bello essere privati di una cosa che ci piace fare.
Ti mando un grosso bacio e un forte abbraccio :*!
Lara Bianchini
3 Giugno 2013 at 15:31gli incidenti, tutti i tipi, sono il mio terrore per questo, per l'eventualità che diventino tragedie in un nanosecondo… Starei ancora piangendo altroché…
Araba Felice
3 Giugno 2013 at 14:43Santo cielo, Stefania, che brutta cosa!
Coraggio, per fortuna è finita bene e la paura passerà…un bacione.
Vitto da Marte
3 Giugno 2013 at 12:56Stefi che pauraaaaaa!!!!! Ci credo che sei ancora tremante. Ma che bastardi!
Ma non permettere che abbiano la meglio!
Ti abbraccio.
Vitto
Patty
3 Giugno 2013 at 10:39Ommioddio Stefy, mi hai trasmesso la tua paura. Devi assolutamente cercare di rimuoverla anche se non sarà facile. Capisco il senso di impotenza e di terrore perché io probabilmente non sarei riuscita neanche ad arrivare a destinazione. Però non devi farti condizionare. Lo scopo di questa gente, oltre che impossessarsi dei nostri beni, è quello di annichilirci e renderci persone fragili. NOn permettere che lo facciano con te.
Ti abbraccio fortissimo. Con affetto.
mimma
3 Giugno 2013 at 10:00Stefania…non ho parole…sono solo felice che tutto sia sia concluso bene!!! ti abbraccio e , come al solito, ottima preparazione!!!!
baci
Jelly
3 Giugno 2013 at 7:54Mi dispiace molto per la tua disavventura…per fortuna è finita bene! Ma immagino la paura!!!
Già che ci sono ti invito a partecipare alla raccolta di ricette a tema che ho organizzato per il 6° compleanno del mio blog:
http://fragoleecioccolato.blogspot.it/2013/06/un-evento-per-festeggiarestasera.html
A presto.
Chiara Giglio
3 Giugno 2013 at 6:42è terribile pensare che dietro a quello sguardo si cela un ragazzo che non ha avuto una famiglia che gli ha insegnato a vivere onestamente, che non ha dato il buon esempio, che non lo ha abituato ad avere rispetto per gli altri, sei stata fortunata ad uscirne viva e ancor più fortunata per avere una famiglia diversa…Ti abbraccio forte !
anna the nice
3 Giugno 2013 at 6:39Stefania mi dispiace… davvero una bruttissima avventura.
Soprattutto perchè riescono a trasformare un attimo sereno in un momento che non dimenticherai più.
Meno male che noi donne siamo forti e riusciamo a metterci una pietra sopra, (anche se ogni tanto torniamo a sbirciare).
un abbraccio
Anna