In questo post: Plumcake alla zucca, mandorle e cranberries
Cosa sono 20 centesimi?
Effettivamente non molto, sebbene sono anche la differenza che a molti, in questi tempi di crisi, fanno scegliere un prodotto piuttosto che un altro…
In ogni caso, sebbene, 20 centesimi sembrino molto meno delle vecchie 400 lire, continuano a non essere una cifra esorbitante…
E però, non riesco a rassegnarmi, a quei 20 centesimi, perché sono la differenza fra me, celiaca, e un cliente non celiaco per mangiare esattamente la stessa identica cosa…
Quei 20 centesimi sono la discriminante! Oltre ad essere il 18% in più del prezzo di base…
Sì, perché arrivare in gelateria, una gelateria informata sul senza glutine, per carità, che tiene anche i coni e le brioche senza glutine, è una bella soddisfazione. Arrivare in quella gelateria e pagare quel cono senza glutine e quella brioche 1 euro in più rispetto alle altre, ti sta anche bene, visto che le nostre farine comunque sono molto più care. Ti rode, ma ci sta!
Ma arrivare in quella stessa gelateria e prendere una coppetta, che non è speciale, è come tutte le altre coppette che stanno lì esposte e che aspettano di essere riempite, con il gelato che è uguale al gelato che sta lì per gli altri, non fatto con ingredienti speciali, perché il gelato di quella gelateria è tutto senza glutine, e pagarla 20 centesimi in più perché è destinata ad una celiaca, mi fa diventare furente!
Perché è vero che il gelataio si reca nel laboratorio dietro al bancone per prendermelo da una vaschetta non contaminata, ma quel minuto in mezzo in più che impiega per servirmi, non credo che valgano 20 centesimi…
Forse, in realtà ne varrebbe molti di più, visto che ho la possibilità di mangiare un ottimo gelato anche sotto casa, io che essendo celiaca non ho diritto di mangiare dovunque…
Ma forse ne varrebbe molti di più e ne guadagnerebbe sicuramente molto di più di 20 centesimi a coppetta, se solo mi/ci trattasse come tutti gli altri…
La gelateria si chiama Stancampiano e si trova a Palermo in via Notarbartolo.
La gelateria si chiama Stancampiano e si trova a Palermo in via Notarbartolo.
Plumcake alla zucca, mandorle e cranberries
In realtà, negli U.S.A., queste preparazioni vengono chiamate BREAD. Ma quando io penso al pane, penso ad una preparazione diversa e sicuramente non dolce. Per questo io l’ho chiamato plumcake. Non ho seguito una precisa ricetta, ne ho mescolate tante, tutte trovate in rete e poi ho fatto la mia personale versione, più leggera, senza zucchero, senza burro e senza lievito, ma ugualmente morbido e dolce.
Il motivo di questa scelta, oltre ad essere dettata da motivi di salute personali, essendo celiaca, è che voglio diminuire anche gli zuccheri nelle mie ricette, in quanto i celiaci sono soggetti a rischio di diabete. Avendo un bimbo abbastanza piccolo, esposto a questo problema, le sue merende, voglio che siano più sane possibili…
Ingredienti secchi:
175 gr tazza di farina di mandorle
1 ¼ cucchiaino di bicarbonato di sodio
pizzico di sale
½ cucchiaino colmo di cannella
¼ cucchiaino di noce moscata
250 gr di zucca
60 gr di miele (meglio se di acacia)
60 gr di malto di riso
60 gr di olio d’oliva ligure
3 uova medie codice 0 o 1
3 cucchiai da tavola di acqua
Preriscaldate il forno a 180 gradi.
In una piccola ciotola aggiungete tutti gli ingredienti secchi e mescolate fino a quando tutti gli ingredienti secchi non saranno incorporati l’uno nell’altro.
Poi, in una grande ciotola aggiungete 3 uova e sbattete fino a renderle schiumose. Quindi aggiungete la zucca, cotta precedentemente al forno e tritata, e mescolate fino a quando non ci saranno più grumi. Quindi aggiungete l’olio e continuare a mescolare fino a quando non sarà completamente incorporato, quindi aggiungete il miele e il malto di riso e mescolate.
Mescolando, aggiungete lentamente un terzo degli ingredienti secchi e poi un terzo dell’acqua e continuate fino a quando non si esauriscono tutti gli ingredienti, continuando a mescolare ed tutto è completamente incorporato.
Versate il composto nella teglia, cospargete di cranberries e infornate per circa 35 minuti.
Io ho usato uno stampo un po’ troppo grande, quindi è venuto un po’ bassino, usate uno stampo da plumcake più piccolo per avere delle fette più alte.
Il dolce è molto umido e morbido.
Con questa ricetta partecipo al contest “Diversamente Buoni” di Cucina Tollerante e No Sugar Please nella sezione Dolci.
29 Comments
Elisa
23 Marzo 2013 at 14:02In effetti questi 20 cent in più puzzano un po'…hai mai provato a chiedere spiegazioni? Che roba…
Venendo al tuo plumcake o bread che dir si voglia, mi piace molto, ma proprio tanto eh! 🙂
Un abbraccio Stefi!
mimma
23 Marzo 2013 at 8:02Fantastico!!!! un concentrato di salute e gusto!!!! già inserito tra i miei preferiti!!!
un abbraccio
Murzillo Saporito
22 Marzo 2013 at 13:35E' allucinante e immagino che non siano pochi i rospi che ti tocca ingoiare. Ma tu hai grinta da vendere, lo dimostra anche questo plumcake bellissimo.
Anna Lisa
22 Marzo 2013 at 9:46Intanto sono felice che tu abbia scritto nome e cognome di questa gelateria che, come spesso accade nel nuovo mondo GF ha pensato bene di trarre guadagno da un disagio in maniera decisamente ingiustificata!
Il tuo plumcake è stupendo e se avessi letto "bread" nel titolo forse non mi avrebbe attratta così. Ho tanta zucca in frigo e mi sa che lo proverò al più presto.
Poi, ultima domanda provocatoria; se punti ad eliminare zuccheri PERCHE' cavolo mi hai fatto conoscere una delizia come la Red Velvet?????
🙂
Bacione tesoro e buon w.e.
mari ►☼◄ lasagnapazza
22 Marzo 2013 at 8:06Mi sembra veramente assurdo, questi signori hanno sbagliato completamente strategia. Tanto di cappello per il fatto che abbiano pensato di offrire prodotti gluten free però, se la materia prima o il lavoro per offrire tali prodotti è più costoso, avrebbero dovuto recuperare i costi alzando il prezzo di tutti i loro prodotti e non solo di quelli gluten free. E non mi riferisco solo al caso della coppetta che è veramente discriminante ma anche a quello dei coni e delle brioche.
Ciao!
Micol
22 Marzo 2013 at 7:44Veramente triste.. 🙁
Mi consolo con il tuo dolce!
Andrea
21 Marzo 2013 at 21:19Cara Stefania, quando leggo tutte le peripezie che devi fare per avere ciò che ti dovrebbe spettare di diritto penso che non è proprio giusto che qualcuno vi complichi la vita anche quando potrebbe essere più semplice. Ma questo succede purtroppo anche a noi 'normali' in altri campi: mi riferisco ad es. alle pratiche per la pensione (di mia moglie) che se non vai lì cento volte rimane tutto fermo. Lo sai che nel 2013 per trasmettere un documento da un istituto all'altro usano il 'camminatore?', sì è l'omino che porta i documenti a mano, perché non hanno i soldi per i francobolli! (Ma non c'è internet, dico io?). Scusa lo sfogo, ma non ne posso più di questa gente che gode a complicare le cose semplici! Un bacio
cristina b.
21 Marzo 2013 at 21:18stefania, avanti così non arrenderti mai! e i tuoi dolci sono stre-pi-to-si :)))
un superabbraccio
Cucinatollerante
21 Marzo 2013 at 20:59Che rabbia… mi dispiace tantissimo… mica è una scelta la tua. Detto questo, la tua ricetta è fantastica, complimenti!! E mentre il mondo impara a essere più tollerante, noi possiamo sempre rifugiarci in cucina e provvedere a noi stesse 😛 Un bacione!!
Isix
21 Marzo 2013 at 17:56Capisco il tuo fastido con i 20 centisimi. Purtroppo manca ancora mota strada per raggiungere uguaglianza. Sempre piú spesso ci sono persone che vedono nel gluten free solo un business e non un'opportunitá per creare tolleranza e inclusione.
La ricetta é magnifica. La voglio provare questo weekend: ho una bella zucca che non aspetta altro che essere cucinata!
Isa
Saretta
21 Marzo 2013 at 17:44Trovo schifoso speculare sulla salute, come sulla debolezza delle persone.
Ciò detto voglio fare assolutamente
questo cake..favoloso!!!bacine STeeee
Simona Mastantuono
21 Marzo 2013 at 16:41davvero meraviglioso….mi piace molto anche la foto!
annaferna
21 Marzo 2013 at 16:32ciao Stefania
siamo alle solite in Italia solidarietà e comprensione ridotta ai minimi termini!
però quanto mi piace quando leggo senza burro e senza zucchero!!
baci
Stefania
21 Marzo 2013 at 16:23Questa è davvero assurda … ricordo bene la prima (e ultima volta) che ho preso lì le brioche per te, tralasciando l'euro in più, se non fosse stato per te e per tuo figlio me ne sarei andata solo solo per la scortesia dimostrata
Luisa
21 Marzo 2013 at 16:18fantastico il tuo dolce e.. che dire, io per avere un gelato decente e non spendere milioni mi sono dotata di gelatiera e lo faccio in casa con ingredienti scelti, sani e come dico io!
Ylenia
21 Marzo 2013 at 16:06Una mia collega celiaca va sempre da Il Gelatiere, dice che si trova benissimo, tutto il gelato lì è senza glutine. Peccato per Stancampiano, nota di demerito, decisamente! Capisco il costo maggiorato nei coni ma nelle coppette proprio no.
muffins
21 Marzo 2013 at 14:00Fai bene a lamentartene. Non è colpa tua se soffri di un'intolleranza, non l'hai voluto tu e non è giusto approfittare della tua intolleranza per estorcerti dei soldi in più, anche se 20cent non arricchiscono loro e non impoveriscono te.
Greta
21 Marzo 2013 at 13:10Io ti ammiro con tutta l'ammirazione che possiedo…scusa il gioco di parole ma non sono molto brava con i complimenti…è che sei una che non si arrende…e mi piace davvero!
Raffaella Massa
21 Marzo 2013 at 12:39Anche a me innervosisce non poco il fatto di dover pagare un extra, soprattutto in casi come quello che hai esposto in cui non hai chiesto un cono particolare ma una normalissima coppetta di gelato. Purtroppo il vizio di aumentare il prezzo delle portate gf è molto diffuso anche se l'Associazione stessa sconsiglia vivamente di farlo. A Roma tre anni fà in un ristorante sul menù era indicato che per qualunque portata gf ci sarebbe stato un extra di 2€ (a fine pasto la spesa lievita x bene); complimenti per questo delizioso plumcake
Damiana
21 Marzo 2013 at 12:32Che rabbia,quanto hai ragione…se solo provassero a pensare meglio,non farebbero errori così sciocchi!Divino il tuo pane,pieno d'amore e d'attenzione,questo si che non ha prezzo!Un bacione!
Vale@Lattealcioccolato
21 Marzo 2013 at 11:50Cioè.. davvero 20cent in più per fare due passi?! Gli pesa il cu*o?! Scusa la volgarità, ma quando ce vo' ce vo'! 😀
Buonissimo il plumcake! :*
Patty
21 Marzo 2013 at 11:48Fai bene ad arrabbiarti, ma io lo direi anche al titolare. E' veramente un elemento di discriminazione per non avere alcuna differenza in termini di costi.
Hai fatto bene fare nome e cognome…una bastonata si meritano.!
Invece il tuo cake di zucca me lo merito io che sono down da una settimana….ormoni, che ne so! Mi servono tante coccole!
fantasie
21 Marzo 2013 at 10:46Stella: grazie a Dio ne ho un'altra vicinissima che anche più buona ed è senza glutine! 🙂 Tiè! 😀
Fellfreeglutenfree: ti penso ogni volta che faccio un dolce! 😉
Araba Felice: eh sì, che gliel'ho chiesto e il gelataio mi ha detto "è così!"
Valentina: per questo la mia amarezza è maggiore, perché essendo così scrupolosi e attenti non mi aspettavo una scivolta di questo genere… 🙁
No sugar please: ecco, neanche io… 🙁
Tonis: thank you 🙂
tonis
21 Marzo 2013 at 10:28Hey! Great post I just came across your blog and
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καρυωτακης
kariotakis
No sugar please...
21 Marzo 2013 at 10:23Hai decisamente ragione! Avendo vissuto 3 anni a Palermo, non mi sarei aspettata questo genere di "discriminazione", e invece… Comunque il tuo plumcake è bellissimo e lo inserisco subito! Baci mia cara, sei bravissima!
Valentina - La Pozione Segreta
21 Marzo 2013 at 9:46Il plumcake sembra buonissimo!
Quella gelateria la conosco bene, il gelato è buonissimo e ci vado spesso, ma non ho mai preso la coppetta, sempre il cono. Devo dire che stanno molto attenti ad eventuali contaminazioni, vanno sempre a prendere il gelato nel laboratorio, ma chiedere 20 centesimi in più solo per questo non mi sembra proprio giusto, se mai mi dovesse succedere glielo farò presente.
Araba Felice
21 Marzo 2013 at 9:07Ah però, approfittarsi di una malattia non mi pare una bella cosa…ma hai provato a chiedere come giustifichino il prezzo superiore?
Il plumcake, o pane che dir vogliano gli americani, è stupendo!
feelfreeglutenfree
21 Marzo 2013 at 8:39Bellissimo e immagino buonissimo!!!! Sono superfelice che lo zucchero stia abbandonando i tuoi dolci!!
Capisco l'amarezza per quei 20 centesimi..Baci
stella
21 Marzo 2013 at 8:07stellazza allora in questa gelateria penso che sia il primo posto che mi farai vedere di Palermo? 😀