Fideuà con passatina di ceci, gamberoni e pesto
Essere celiaci ha il suo costo!
E non solo in termini umani e sociali, ma proprio in termini pecuniari.
E in un momento di recessione, essere celiaco è ancora più pesante!
Visto che la sfida di questo mese prevede la Fiderà e quindi l’utilizzo della pasta, e l’unico modo che noi celiaci abbiamo per sostituire la pasta col glutine, è quello di comprare quella senza glutine, voglio darvi un’idea di quanto si spende per mangiare un piatto di pasta…
Così ho comparato i prezzi di alcuni spaghetti senza glutine:
Spaghetti Piaceri Mediterranei alle tre farine pacco da 500 gr E 4,80
Spaghetti Schaer pacco da 500 gr E 4,49
Spaghetti BiAglut pacco da 500 gr E 4,49 a 5,95
Spaghetti Garofalo Senza Glutine pacco da 500 gr E 3,45
Spaghetti Giusto pacco da 500 gr. E 3,92
Spaghetti Le Veneziane pacco da 250 gr E 1,80 (quinid da 500 gr. E 3,60)
Spaghetti Felicia pacco da 500 gr E 3,72
Spaghetti Le Asolane pacco da 500gr. (in offerta) E 5,00 (il prezzo originale E 7,00)
Spaghetti Rice&Rice pacco da 500 gr E 3,90
(i prezzi sono stati presi, prevalentamente, da qui)
Se confrontiamo i prezzi con le paste migliori sul mercato, quelle col glutine, un pacco da 500 gr., non costa mai più di 2,80…
Ma quanti di voi comprano questa pasta così cara per usarla ogni giorno?
Noi celaci, invece siamo costretti a spendere PER FORZA queste enormi cifre per mangiare l’italiaca pietanza…
Vero è anche che i celiaci “godono” di un assegno mensile, che varia da regione a regione, a seconda del sesso e dell’età. Qui in Sicilia per le donne, l’assegno ammonta a 99 euro…
Capite bene, che con questi prezzo, l’assegno non è sufficiente se si dovesse mangiare come prima della dieta.
Fideuà con passatina di ceci, gamberoni e pesto – Cardamomo & co
Ora, non mi voglio lamentare, punto e basta, ma vi consiglio 10 modi per ridurre il conto “dal droghiere”.
1. Comprate principalmente alimenti naturalmente privi di glutine. Questi, come verdure, frutta, noci, semi, legumi, cereali senza glutine, uova, carne, pesce, latticini costano alla stessa maniera sia che seguiate una dieta priva di glutine o meno. Rendeteli il nucleo della vostra dieta!
2. Mangiate pochi alimenti senza glutine dietoterapici. Questo va di pari passo con il punto n. 1.
Quindi recatevi meno possibile nel “negozio” (di solito farmacie) dove si acquistano pane, biscotti, cracker, cereali e altri alimenti che portano l’infame marchio GF (gluten free). Sono in genere più costosi rispetto ai loro omologhi glutinosi. Tagliate il consumo di questi alimenti, e il vostro conto in banca vi ringrazierà.
3. Fai il tuo pane, i biscotti e altri prodotti da forno da zero e soprattutto usando farine naturalmente senza glutine (anche se è bene leggere anche qui per capire cosa significa spendere meno…) . Farli a casa è gratificante e tempo ben speso in cucina, in più vi permetterà di risparmiare denaro.
4. Al supermercato spesso ci sono dei generi in sconto. E gli acquirenti più parsimoniosi catturano il momento.Ovviamente questo richiede la flessibilità di acquistare qualsiasi marca sembra essere in vendita in una determinata settimana. I consumatori celiaci non hanno questo lusso. Anche perché, seppure troviamo del cibo senza glutine di una marca che non conosciamo in sconto, l’amore, e, la fiducia, ma soprattutto la paura dell’acquisto sbagliato ci fa rimanere ferocemente leali, all’acquisto di di ciò che conosciamo.
Approfittiamo quindi di quegli alimenti di base -burro, riso, olio d’oliva, pollo, e quant’altro in offerta. E fate scorta. Conservatele nel freezer o in dispensa, e prevedete di utilizzarli nelle settimane o addirittura nei mesi a venire.
5. Organizzate i vostri pasti ogni settimana. La pianificazione, vi permette di non gettare via cibo e quindi denaro.
6. Fate un uso creativo degli avanzi. Certo, si possono anche solo mangiare come sono. Ma facendone un uso creativo, darete loro nuova vita, vi sembrerà di mangiare cose nuove e aiuterete quei cibi ad allungare il vostro budget. Come qui e qui e qui!
7. Fate compromessi. Se siete come me, preferirete prodotti biologici e proteine animali allevati secondo etica (uova codice 0, animali che pascolavano, nutriti con erba, ecc.) Purtroppo, anche tali alimenti costano di più. Basta comprarli meno spesso e il gioco è fatto!
8. Mangiate più verdure e meno carne. Una volta -solo una o due generazioni fa- la carne si mangiava una volta a settimana. Era un bene di lusso. Anche oggi, la carne, soprattutto quella buona costa molto e si vuole risparmiare conviene una dieta più vegetariana, e il portafogli vi ringrazierà!
9. Mangiate meno!
Scherzi a parte, a seconda del punto di vista, questo consiglio può sembrare sia a) ridicolmente ovvio, o b), ovviamente ridicolo.
Ma ascoltami. Focalizzate la vostra dieta su cibi nutrienti, piuttosto che su cibo spazzatura, superficialmente economico, con tanto zucchero, un alto contenuto di grassi e calorie inutili.
Il corpo avrà le sostanze nutritive di cui ha bisogno, ci sentiremo sazi, e non saremo tentati da spuntini che ci riempiono di calorie inutili, prosciugano il portafoglio e in ultima analisi, ci lasciano insoddisfatti.
10. Salta i ristoranti e cena a casa!
Certo è divertente andare per ristoranti. Ma se si vuole essere gentili con il nostro portafoglio, è meglio stare a casa e cucinare nella nostra cucina. Questo è vero e vale, anche se non seguite una dieta senza glutine, anche se in molti ristoranti (e ahimè non solo) pagare un sovrapprezzo per una versione senza glutine dello stesso piatto, è molto usuale!
E così il gioco è fatto. Dieci suggerimenti per ridurre i costi del celiaco.
Certo non è necessario aderire a tutti i 10 punti per vedere i frutti. Sceglietene un paio e vedete cosa succede. Mangiare senza glutine non deve prosciugare il vostro conto in banca, e con questi piccoli accorgimenti, sicuramente il vostro conto vi ringrazierà!
E dopo questa lunga disamina, che forse vi sembrerà che non c’entra niente col post, ma che invece è partito proprio dalla considerazione che l’equipaggio di una barca doveva proprio fare questi conti per non rimanere a corto di scorte, vi lascio con la ricetta, l’ultima della sfida, sulla fideuà.
Fideuà con passatina di ceci e gamberoni, con pesto … quasi genovese!
per 5 persone
250 gr di spaghetti spezzati (io ho usato quelli senza glutine della Garofalo)
500 gr di gamberoni
250 gr di spaghetti spezzati (io ho usato quelli senza glutine della Garofalo)
500 gr di gamberoni
250 gr ceci già cotti
una cipolla
una cipolla
mezzo bicchiere di vino bianco
un cucchiaio di concentrato di pomodoro Mutti alle verdure
erbette (prezzemolo, basilico, timo)
fumetto di gamberoni
sale
olio evo
Salsa quasi genovese (di accompagnamento)
mezzo spicchio d’aglio
200 gr di basilico fresco
100 gr di mandorle
sale
olio evo
La sera prima mettete a bagno i ceci (io faccio tutta la confezione e poi quelli che non mi servono li surgelo per future preparazioni). La mattina dopo sciacquateli, mettete nella pentola a pressione un po’ d’olio, mezza cipolla tritata e fate stufare. Quindi aggiungete i ceci, l’acqua fino a comprirli e superarli di un dito, chiudete la pentola a pressione e dal momento del fischio, fateli bollire per 20 minuti. Quindi fate evaporare e solo dopo aprite il coperchio. Salate solo adesso. Quindi frullatene un po’.
Lavate e pulite i gamberoni. Lasciate le teste solo a 5 di loro che serviranno come decorazione del piatto. Quindi in una larga casseruola mettete a scaldare dell’olio con mezza cipolla tritata e aggiungete le teste e i carapaci dei gamberoni. Fate tostare, quindi sfumate col vino bianco. Aggiungete il concentrato di pomodoro, dell’acqua, le erbette, il sale e fate cuocere a lungo. Quindi filtrate il brodo ottenuto.
Preparate il pesto “genovese”. In realtà il mio pesto non è con i pinoli, ma con le mandorle, come si usa qui in Sicilia. Per questo lo definisco quasi genovese. Il procedimento però è lo stesso (anche se non lo faccio col mortaio, che ho comprato, ma solo per supplire alla mancanza della volta scorsa).
Mettete in un bicchiere alto il basilico, le mandorle, mezzo spicchio d’aglio, il sale e abbondante olio evo e frullate con un mixer ad immersione. Io aggiungo anche un cubetto di ghiaccio per evitare che il pesto si scurisca.
Nella stessa casseruola, dove avete fatto il fumetto, che avete messo da parte, aggiungete olio e fate tostare gli spaghetti spezzati. Quindi cominciate a bagnare col brodo dei gamberoni, mescolando spesso, fino a quando gli spaghetti non saranno pronti (circa 8 minuti) e salate. Fuori dal fuoco, aggiungete i gamberoni a pezzi e mescolate. Il calore degli spaghetti li cuocerà.
Mentre cuocete gli spaghetti spezzati, una padella larga mettete un filo d’olio evo e fate cuocere i 5 gamberoni con la testa, circa due minuti per lato.
Presentazione del piatto.
In un piatto fondo, fate un letto con la passatina dei ceci, quindi al centro, mettete gli spaghetti spezzati, decorate con un gamberone e la salsa al pesto. Aggiungete un filo d’olio a crudo.
Con questa ricetta partecipo all’MTC di marzo vinto dalla fantastica Mai
E alla raccolta di marzo sui ceci di Salutiamoci questo mese ospitato da Pappa & Cicci
A presto
Stefania Oliveri
26 Comments
k@tia
1 Aprile 2013 at 15:10certo che tra me e te… questa ricetta è uno spettacolo stefania cara… nel post sbagliato avevi messo il link giusto e nel post giusto quello sbagliato, ma io quello giusto non lo ritrovavo più 🙁 con tutte le ricette arrivate son rintronata!!! un bacio grande grande!
NUVOLETTA
1 Aprile 2013 at 12:42Al mese non sto li a contare i soldi che spendo per i prodotti senza glutine… Nella mia città ci sono due supermecati che vendono la stessa farina sul primo il prezzo e 4,10 € e mentre il secondo la vende a 3,85 € del marchio Shaer..1 kg di farina!
Mai
30 Marzo 2013 at 10:42due cose si possono fare con questo post…
la prima: stamparselo e appenderlo sulla porta di casa così lo ricordi tutte le volte che esci…
la seconda: lo impari a memoria. Ma se la memoria è come quella mia, magari un aiutino con un post sul frigo aiuta a ricordare meglio…
Che dire, io ogni sabato (quasi) preparo i ceci, è una tradizione di familia, il venerdì sera si mettono ammollo e il sabato mattina si cuociono con acqua della fontana… qua in città andrebbe quella minerale, ma io uso quella del rubinetto, e fino qui posso dire che già un po' risparmio, come mi fai notare tu.
E sempre in tema ceci… potrei dire che mi piace questa tua fideuà, potrei dire che i ceci ci stano da favola con in pesce e con la pasta, potrei dire che sei una dona molto inteligent nelle tue scelte…
ma non te lo dico, lo penso e basta.
besitos
Cuoca Gaia
29 Marzo 2013 at 9:53Fantastica, come sempre! 🙂 Nient'altro da dichiarare! baci
Manu
28 Marzo 2013 at 17:03Bravissima Stefania
e non mi riferisco solo all'idea dei ceci con il pesce che proverò
ma sopratutto a questo bellissimo post in cui aiuti chi non è celiaco a capire meglio e a rendersi conto delle problematiche quotidiane
io devo ringraziare sopratutto Gaia e te per tutto quello che fate e ………. se un giorno foste mie ospiti saprei cosa e come cucinare
grazie
Manu
Patty
28 Marzo 2013 at 15:59Post meraviglioso. Tu sei padrona della materia e ti leggerei per ore. Tutti i tuoi consigli non sono importanti sono per i celiaci, rendiamoci conto.
Ennesima riprova di grande fantasia in cucina. Un signor piatto da una signora cuoca!
Baci grandi e Buonissima Pasqua di cuore.
Pat
La Gaia Celiaca
28 Marzo 2013 at 15:56ma come mi piace leggere la stefania e i suoi post! sempre così ricchi di informazioni, di cose da dire, e così piacevoli. peccato che in questo periodo mi perda tutto. vabbè, almeno di qui sono passata oggi!
questa versione con passatina di ceci mi sembra molto chic. e ti dirò… anch'io ho fatto una salsina simil pesto per la mia versione.
buona pasqua mia cara, che tu ti possa riposare a rinfrancare!
un abbraccio
gaia
Andrea
28 Marzo 2013 at 15:06Cara Stefania, ogni volta che ti leggo penso a quanto sono fortunato a non avere problemi alimentari. Buono il tuo pesto siciliano alle mandorle, e interessante l'uso del ghiaccio per non fare annerire il basilico! D'altra parte Palermo sta proprio di fronte a Genova e quindi ci può essere uno scambio di ingredienti.
Io la mia l'ho postata proprio oggi. Un caro saluto e Buona Pasqua
Glu.fri
28 Marzo 2013 at 14:35Sei una grande !!!!!
Giulietta | Alterkitchen
28 Marzo 2013 at 13:53A certe cose non si pensa mai fino a quando la realtà non ci viene sbattuta in faccia. Hai proprio ragione, deve essere uno svenamento del portafoglio, comprare gf (anche se qui mi pare che costino un po' meno i prodotti senza glutine, almeno per la pasta al supermercato, altri prodotti sicuramente no) 🙁
Complimenti per la tua fideuà, con ceci, gamberoni e pesto (quasi) genovese.. deliziosa
Emanuela
28 Marzo 2013 at 12:25Sei stata decisamente esauriente 😉
Posso aggiungere una cosa? Il celiaco ha più facilmente scarti del non celiaco a meno che non cucini gf per tutta la famiglia.
Ottima ricetta!
Lara Bianchini
28 Marzo 2013 at 11:59vademecum eccellente, e ci sono un paio di persone a cui lo stamperò e passerò, per far loro capire come una mente intelligente può dove non arriva l'abitudine. Detto questo: Ma tu due ne fai di fideuà? ma se non VUOI neanche vincere???? Un beso
Daniela
28 Marzo 2013 at 10:29ma è rimasto da qulche parte il mio commento? Non lo vedo pi….
Daniela
28 Marzo 2013 at 10:27Saggia, risparmiosa e intelligente, oltre che ottima cuoca, Stefi! Bel piatto e , lo devo dire?, bellissima foto!
Un bacio grandissimo a tutta la famiglia
Dani
Lo
28 Marzo 2013 at 6:50Sorellina..questi 10 punti sonobfondamentali..e ti ringrazio per averli scritti…sto facendo molta attenzione al glutine in questo periodo e inevitabilmente sono entrata in contatto con tutto ció che è affare….bhe che paura!!!!
journeycake
27 Marzo 2013 at 18:11Ciao che bello il tuo blog! Mi ha colpito molto la tua presentazione.. Non sono intollerante al glutine ma vivo quotidianamente il dispiacere che le mie bambine, entrambe celiache, debbano fare tante rinunce. Anch'io a seguito della diagnosi mi sono lanciata nell'alimentazione e nella preparazione di piatti gluten free e faccio di tutto affinché le mie bambine possano apprezzare sapori che al di fuori delle mura domestiche sono off limits. Brava simo
Sonia
27 Marzo 2013 at 17:53io sono tra quelle che fanno le cose in casa, quindi a me l'assegno stra-basta, ma è anche vero che si dovrebbe scegliere comunque di farsi il pane, le pizze e le torte semplici in casa, almeno si controlla il contenuto e si riducono i grassi che si sa bene , nel nostro cibo, abbondano un pò. Io mangio poca pasta, ma la voglio buona..quindi taglierei la metà di quella citata da te 😉
il consiglio di mangiare di meno dopo la diagnosi è giusto perchè, ricominciando ad assimilare, si riprende peso alla grande 😉
Va detto però che c'è gente che in farmacia compra anche la cotoletta panata congelata col buono che costa un botto…è che la gente di faticare non ne vuole sapere…
Mi piace anche questa fideuà..niente niente che vinci di nuovo ;-))
Anonimo
27 Marzo 2013 at 16:05Ormai da tempo cerco di preparare in casa pizza, torte e biscotti senza glutine.
Di solito nel weekend cucino qualcosa per la colazione che dura per tutta la settimana, e devo dirti che ora il buono mensile della ASL mi avanza!!!
Certo acquisto la farina di riso bio al supermercato perchè costa un terzo rispetto al negozio gluten free.
E soprattutto so cosa metto in quello che mangio, ingredienti naturali e possibilmente bio.
Grazie per diffondere queste idee e per il tuo entusiasmo.
Laura
Valentina
27 Marzo 2013 at 14:21buoni i ceci col pesce!!
oggi parlavo di celiachia con una mia amica e il tuo post capita a fagiolo, anzi a cecio! Da stampare e far leggere a chi vuole essere compatito, ma non fa nulla per mangiare bene spendendo meno (ovvero: non si vuole sporcare le mani!)
Daniela Lucisano
27 Marzo 2013 at 13:11Devo dirti grazie. Non te l'ho ancora detto, ma dopo la tua ricetta per l'mtc del mese scorso mi sono resa conto quanto sia difficile per i celiaci far da mangiare … e fare la spesa!
Come hai già notato (ma come hai fatto???) sono diventata più sensibile su questo argomento e ogni tanto mi cimento in ricette "gluten free" 🙂
fantasie
27 Marzo 2013 at 12:40Laura: Esatto, con 99 euro si fa pochissimo se non si mettono in atto delle strategie … sempre più costose, ma almeno più economiche del gluten free
Valentia: i celiaci lo sanno bene… spero che se ne rendano conto anche gli altri… Anche perché non è una malattia riservata ai ricchi…
Roberta: e certo che l'ho fatto il paragone, in un altro post, infatti grazie alla tua segnalazione, ho messo il link a quel post… Ahimè navighiamo in brutte acque…
Sabrina: ecco, questo è anche il problema, la vita è già cara di suo e la nostra lo è ancora di più 🙁
Acquolina: infatti, quella sembra uno scherzo ma non lo è! 😉
Acquolina
27 Marzo 2013 at 11:59ottimi consigli, i conti dobbiamo farli tutti ma i celiaci ancora di più, mangiare meno non è affatto una cosa banale, anche per la salute. A parte questo il tuo piatto oltre che bellissimo e invitante da vedere è anche molto molto goloso, complimenti!!! un bacione
Sabrina
27 Marzo 2013 at 11:13cos'è che non costa caro oggi?l'età mi porta ad avere qualche acciacco in più rispetto a quando ero più giovane e ogni volta che vado dal medico mi propina sempre una serie di medicine che non prevedono il ticket, ma sono a prezzo pieno.
ieri mi sono ribellata! ho obbligato la dottoressa a segnarmi un farmaco con ticket!
ma questo succede una tantum. non posso pensare a chi come te, ha un bisogno quotidiano di cibi particolari che implicano un costo che per tanti è insostenibile! quindi grazie per i tuoi consigli che alla fine sono utili per tutti.
fideuà e ceci. slurp!
baci
Roberta
27 Marzo 2013 at 10:54grazie cara … io pensavo a queste cose proprio nelle scorse settimane e pensavo anche a come mi piacerebbe non avere l'assegno mensile dell'asl ma poter fare la spesa al supermercato a prezzi accessibili! … un unico appunto sull'utilizzo di prodotti in natura privi di glutine: hai fatto il paragone tra quanto costa un kg di normale farina bianca e la farina di riso?!?!?
Buona giornata e buona Pasqua. Un bacio
Valentina - La Pozione Segreta
27 Marzo 2013 at 9:38Eccome se è costoso essere celiaci…grazie per i tuoi consigli!
Il tuo piatto è davvero invitante!
Laura
27 Marzo 2013 at 8:58La tua versione di Fideuà di pesce mi piace molto Stefania!
Capisco perfettamente quando parli di costi.. per un periodo ho dovuto evitare i prodotti con il glutine ed è stato un delirio.. per fare le cose in casa ci vuole anche tempo, ma ovviamente è la strategia migliore per risparmiare!
Le farmacia o i supermercati bio con il settore dedicato al gluten free ti spellano, altro che 99 euro e che ci fai?
Quì scatta l'ingegno… e poi la mente si abitua come quando impari una lingua straniera.. più la pratichi più va meglio!
Un abbraccio
Laura