(In questo post: Minestra di porri e pinoli con crosta di parmigiano)
Io sono siciliana, e questo è chiaro a tutti.
Anzi sono siciliana della parte occidentale… e anche questo sembra abbastanza chiaro a tutti.
Sarei anche palermitana… ma il mio mezzo agrigentino e il mio mezzo trapanese, mi impediscono di sentirmi palermitana del tutto.
Ma la “palermitatudine”, quella, l’ho catturata, mio malgrado.
E come tutti i palermitani, penso che le mie cose siano le migliori del mondo.
A Palermo c’è il centro storico più grande d’Europa, è la città più bella della Sicilia (non per niente è il capoluogo), il pane è il più buono d’Italia, i dolci sono i migliori del mondo, noi abbiamo le vocali più aperte di tutto il territorio… Insomma, noi siamo sempre di più!
Così, quando un’amica mi ha chiesto di provare degli olii, che non solo non sono palermitani, ma non sono nemmeno siculi, devo dire che mi ha lasciato un po’ perplessa. “Ma perché, esistono olii migliori dei nostri?”
E però, quell’angolino, restato libero dagli influssi isolani, che mi hanno fatto pensare a lungo di essere un’olandese, capitata per sbaglio in questa terra, mi ha permesso, non solo di provare l’olio, ma di apprezzarlo pure!
Stavolta è toccato ad un olio pugliese della Valle dell’Ido, che l’Associazione Città dell’Olio, mi ha gentilmente invitato a provare. Profumatissimo, fresco, avvolgente. L’ideale sarebbe gustarlo a crudo. Nell’insalata è una meraviglia, si sente il sapore dell’oliva, o su del buon pane caldo appena sfornato, il famoso pane cunzato, in cui l’olio la fa da padrone!
In ogni caso, l’olio evo mi scorre nelle vene fin dalla culla, e da noi si usa solo quello, tutto il resto non esiste. Io ho provato questa minestra, spettacolare, vi assicuro, nella sua semplicità e non so se il merito sia dell’olio soltanto, ma il suo bel contributo l’ha dato davvero!
Minestra di porri e pinoli (uno spunto da: Patate, cipolle e porri, Slow Food Editore e La Cucina del Corriere della
Sera)
Sera)
Ingredienti
per 5 persone
per 5 persone
4 porri piuttosto grandi
35 gr di pinoli
6 cucchiai di olio extravergine di oliva Valle dell’Idro
750 gr di brodo di carne (io l’ho fatto seguendo le istruzioni del Bimby), ma potete usare due buoni dadi di carne senza glutammato
5 fette di pane ai cereali (io ho usato quello della Nutrifree), ma per chi non è
celiaco può usare pane casereccio raffermo
celiaco può usare pane casereccio raffermo
4 pomodori o una latta di pomodoro a pezzi della Mutti
1 cucchiaio abbondante di parmigiano per ogni terrina
Affettate sottilmente i porri, eliminando la parte verde, e sciacquateli abbondantemente.
In un tegame basso e capiente, mettete l’olio e fate soffriggere i porri, fino a quando non saranno dorati. A questo punto aggiungete il brodo caldo e fate cuocere fino all’ebollizione. Nel frattempo, se avete dei pomodori freschi,
sbollentateli, spellateli, privateli dei semi e tagliateli a pezzi. Aggiungete la polpa di pomodoro e i pinoli, non appena il brodo sobbolle. Lasciate cuocere per circa 25/30 minuti semicoperto con un coperchio.
In un tegame basso e capiente, mettete l’olio e fate soffriggere i porri, fino a quando non saranno dorati. A questo punto aggiungete il brodo caldo e fate cuocere fino all’ebollizione. Nel frattempo, se avete dei pomodori freschi,
sbollentateli, spellateli, privateli dei semi e tagliateli a pezzi. Aggiungete la polpa di pomodoro e i pinoli, non appena il brodo sobbolle. Lasciate cuocere per circa 25/30 minuti semicoperto con un coperchio.
A questo punto tostate le fette di pane e mettetele sul fondo della terrina.
Versate sopra la zuppa e cospargete con parmigiano grattugiato. Infornate a 200°C per una decina di minuti.
Versate sopra la zuppa e cospargete con parmigiano grattugiato. Infornate a 200°C per una decina di minuti.
Servite caldo o a temperatura ambiente, è ugualmente buono.
Suggerimenti:
– pane a parte, la ricetta è totalmente gluten free. Se avete un celiaco a cena e
non avete voglia di cimentarvi col pane senza glutine, omettete pure la fetta
di pane sul fondo, il sapore non ne risentirà.
non avete voglia di cimentarvi col pane senza glutine, omettete pure la fetta
di pane sul fondo, il sapore non ne risentirà.
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A presto
Stefania Oliveri
21 Comments
fantasie
11 Novembre 2012 at 18:18Franca: 🙂
MIchela: 🙂
Giulia: neanche il mio numero 3… :*
Mamanluisa: 😀
Cosebuonediale: io ho mangiato solo questa… anche io a dieta… o quasi! 😉
Barbara: 🙂
Francy: 🙂
Patty: detto da te, che l'olio di Castelvetrano è il più buono è un grande onore… e sono felice che, una volta ogni tanto, non sono di parte! 😉
Stella: perfetta sintonia, sempre! 😀
Chiara: Miiii, le ho viste, ragione hai… e ragione abbiamo! 😀
Loredana: secondo me, anche con quello molisano, viene bene! ;)))
Faustidda: dopo aver visto la tua ricetta, quasi mi vergogno della mia. Sei grandissima!
Mariangela: fammi sapere se ti è piaciuta… altrimenti taci! ;)))
Cinzia: non per niente mi chiamano Teresa Mannino! 😀
Ma cheinfanzia infelice hai avuto… meno male che poi hai recuperato! 😀
Letiziando: Già! 🙂
Cristina b.: ma a Milano ci sei tu, che la rendi grandissima! :***
Andrea: io adoro le cipolle e in particolare i porri… e però il sapore del pomodoro e la crosta di parmigiano rendono questa minestra speciale.
Se ritorni in Sicilia, batti un colpo!
A presto!
Sonia
11 Novembre 2012 at 18:03ah però! bella questa zuppa e bella la foto 😉 buona domenica :-X
Andrea
10 Novembre 2012 at 19:17Non amo la cipolla, e i porri gli somigliano parecchio! Ciononostante questa ricetta mi stuzzica parecchio … non escludo che forse un giorno la proverò!
p.s. ogni volta che sono stato in Sicilia ho sempre mangiato divinamente; avete veramente il senso del gusto anche nelle cose molto semplici!
cristina b.
10 Novembre 2012 at 18:19chissà com'è che noi milanesi non le diciamo quelle cose lì…? non è che ci possiamo vantare di molte eccellenze noi, ma meno male che qui si trova di tutto: anche le super-bontà sicule!!!
adoro le zuppe, di tutti i tipi, e la tua mi sembra irresistibbbbbile!
un bacio grande
spuntiespuntini senza glutine
10 Novembre 2012 at 14:31La prima volta che ho letto "evo" mi sono chiesta"che cavolo significa??" proprio perchè per me non esiste altro olio. Comunque questa zuppa è interessante, dobbiamo cominciare a fare incetta di idee per l'inverno!un bacione
Letiziando
10 Novembre 2012 at 14:28Una favola tutta italiana, da qualsiasi angolazione la si rimiri 🙂
buona giornata
Cinzia
10 Novembre 2012 at 8:29carissima, a parte che leggere i tuoi post e "immagginàre la tua voce è l'àccènto tuo mentre pàrli" mi mette di buonumore immediatamente, poi ci manca che mi parli di oli pugliesi: da piccola in casa mia era d'uso l'olio di semi (…semi vari! Mi chiedo se per questo potrei aver accorciato la mia vita di un tot di anni O_°) poi, da un viaggio in puglia, i miei portarono dell'olio, che ai mei occhi pareva petrolio, tant'era denso e forte. Ma da allora, amore all'infinito per l'olio di puglia..
un abbraccione, cara bella bionda olandese 🙂
ah, la zuppa! meraviglia, in inverno vivo di quelle solamente
Mariangela Circosta
10 Novembre 2012 at 8:16Sarà sicuramente buonissima, la faccio subito!!!!!
faustidda
10 Novembre 2012 at 6:24anche da noi non esiste altro che olio extra, e che olio!!! (sono un po' come te "come in Liguria da nessuna parte…") però l'idea di assaggiare olii diversi che fanno parte delle eccellenze italiane mi piace, sarà una bell'avventura…
Non credere invece che non immagini il sapore di questa minestra; ne sento quasi il profumo.
Un abbraccio ad una delle mie "compagne di viaggio". Ciao
Loredana
10 Novembre 2012 at 6:18Da provare , questa zuppa, magari con un olio molisano ( che ogni scarrafone….) 😉
buon we
loredana
Chiara Picoco
10 Novembre 2012 at 4:20tu lo sai che io a Palermo ho trovato la zucca e le noci più grandi d'Europa, vero?
https://picasaweb.google.com/108854086291544626948/Sicilia#5803700035386056258
https://picasaweb.google.com/108854086291544626948/Sicilia#5803700023868390930
Sete grandi, non c'è niente da fare! 😛
stella
9 Novembre 2012 at 22:23Mi fai sempre morire dal ridere tu e la tua palemmitudine 😀
Indovina che foto sto sistemando?
Per il mio prossimo post, una vellutata con i porri, ah ah 😀
Patty
9 Novembre 2012 at 21:30Carissima, sono molto felice e ho letto questo tuo post con grande piacere. E sono anche felice di essere la prima a commentare, forse un motivo c'è. Grazie a mio marito ho imparato a conoscere gli oli extravergine di tutta Italia. In casa mia c'è una completa scelta da nord a sud e questo ha mortalmente sofisticato il mio palato, così ogni volta che ho la sfortuna di assaggiare oli rancidi, difettosi o balordi rifilati in qualche ristorante che non ha alcuna attenzione su questo versante, divento praticamente una persona infelice (e piuttosto inc..zata). Parlando di olio siciliano, ti confesso ma non dirlo a nessuno, che l'olio di Castelvetrano è per me il più buon del mondo. Non c'è toscano o ligure che tenga, poi un giorno parleremo a lungo di questo. Ma l'olio della Sicilia, per il suo meraviglioso equilibrio di acidità e profumi, è in assoluto il mio preferito. Così ti capisco, e tanto. Ma l'Italia riserva sorprese e le scopriremo insieme. Ti abbraccio forte forte. Pat
francy
9 Novembre 2012 at 21:20ti credo sulla parola che e' buona,perche' si vede….da provare!
BARBARA
9 Novembre 2012 at 20:55Una bella idea, mi piace questa zuppa Stefania.
cosebuonediale
9 Novembre 2012 at 20:27Questa me la segno per la dieta della prossima settimana! Magari riduco un po' l'olio…. palermitano ovviamente! 😉
mamanluisa
9 Novembre 2012 at 20:24ciao, sono siciliana dalla parte orientale…..questa minestra dev'essere squisita! buona serata
Giulia Tomsie
9 Novembre 2012 at 20:04ho dimenticato di darti un bacione!
Giulia Tomsie
9 Novembre 2012 at 20:03buona buona! bella e buona…peccato che il mio simpaticone non mangi zuppe!
Michela
9 Novembre 2012 at 19:59Meravigliosa, davvero! 🙂
franca
9 Novembre 2012 at 19:19io lo immagino invece……………..a vederla già mi è venuta fame.
ciao