(In questo post, pollo croccante al forno con corn flakes )
Io sciopero!
Oggi sciopero!
Lo so a cosa state pensando, “gli insegnanti non lavorano abbastanza e vogliono sempre di più!”
Vero, non lavoriamo abbastanza da quando la scuola è diventata un’azienda, da quando si fanno i progetti, che tengono sempre i soliti due/tre, che lavorano, poco dentro le classi e molto fuori per fare i progetti…
Ma chi ha figli adolescenti, o anche figli piccoli, sa bene cosa significhi passare 4 o 5 ore con loro… Sa quanto stancante sia e sa benissimo, quanto sia difficile, in quelle 4 o 5 ore tenerli impegnati cercando di insegnare loro qualcosa… E secondo voi, è più facile farlo con 25/30 ragazzi chiusi tutti in una stanza (ancora caldissima qui da noi)?
E parlo con cognizione di causa.
Il lavoro di insegnante non è stato il mio primo e unico lavoro.
Io ho lavorato all’università. Sì, per 5 brevi anni, ho fatto il lavoro più bello al mondo, ho fatto ricerca all’Università. Quello sì, che è un bellissimo lavoro! Ben remunerato, moltissimi vantaggi, orario flessibile, tanto riconoscimento sociale e chi vuole seguire, segue, gli altri fuori dalla porta e non sono fatti dell’insegnante. Per carità, non privo di “fatica”, ma ben ricompensata, sia economicamente, che socialmente, che personalmente.
Ho anche lavorato in una ditta privata, in ufficio. Gli orari, ovviamente rigidi, il lavoro, per carità, pesante, ma l’impegno mentale sicuramente poco presente. Cioè, un attimo di distrazione, te lo puoi permettere, una sosta caffè, quando ti serve, te la puoi permettere, un chiacchierata, anche veloce, con una collega, te la puoi permettere… Insomma non casca il mondo se ti distrai. Poi finisce il tuo orario di lavoro, torni a casa e chiudi con l’ufficio…
Ho anche lavorato alle elementari, come insegnante. Un inferno! Bambini da interessare, far giocare, far studiare e da tenere a bada contemporaneamente… Stipendio pietoso, impegno eccessivo, responsabilità a go go! Insomma, secondo il mio modesto pare, le maestre dovrebbero prendere lo stipendio dei professori universitari e viceversa…
Questo è il motivo per cui, alla fine, ho scelto di insegnare al superiore… almeno si può parlare e i ragazzi, quasi capiscono… Ma, ripeto, chi ha figli adolescenti, sa che non è sempre così facile avere a che fare con loro… E sebbene io abbia scoperto da poco, da altri fonti, di essere una prof molto amata (e qui, ovviamente, gongolo un poco!), non è fatica da poco!
Ma torniamo allo sciopero. Perché sciopero?
Perché credo che sia assolutamente controproducente (soprattutto per i ragazzi) che l’età lavorativa degli insegnanti venga allungata. Se, cioè, un calciatore o una hostess sono già vecchi a 40 anni, cosa ne pensate di un insegnate di 65? Io che già a 44 sono usurata totalmente?
Perché dal 2009 non rinnovano il nostro contratto (e questo significa che mentre tutto aumenta il nostro stipendio diminuisce). Mentre lo stipendio della donna delle pulizie è aumentato, eccome!
Perché non mi sembra giusto che lo Stato, ogni anno licenzi migliaia di precari e li riassuma tre mesi dopo (quando va bene, lasciando per lungo tempo gli alunni senza insegnanti) per non pagare le ferie, mentre obbliga i privati ad assumere, dopo il secondo rinnovo di contratto.
Perché non trovo giusto che porti a 24 ore settimanale di lezioni frontali (perché le altre le facciamo a casa, preparando compiti, correggendo compiti, facendo programmazioni) con lo stesso stipendio, cosa che, fra l’altro, butterà per strada precari storici, che lavorano a scuola da 20 anni e ancora non sono entrati di ruolo.
E perché non sono d’accordo all’azzeramento di tutto questo lavoro di precariato con un colpo di spugna di concorso, che metterà alla stessa stregua giovani appena laureati e persone di 40 anni, che da anni lavorano a scuola, e solo perché lo Stato non rispetta una legge fatta per i privati, non sono docenti a tempo indeterminato…
E sciopero per molto altro ancora. Sciopero per avere una dignità, per dire che non sono d’accordo e per insegnare ai miei figli e ai miei alunni che le conquiste si devono pagare. Sciopero perché credo, profondamente, nella democrazia, perché nonostante tutto, voglio credere, che chi mi governa, abbia a cuore la mia opinione e possa ravvedersi, e non sia guidato da meri parametri economici.
Sciopero perché non voglio credere che, il mio Stato, si comporti come la famosa Maria Antonietta, che sperperando a destra e a manca, mentre il popolo puzzava di fame, disse “non hanno pane, dategli le brioches”…
Sciopero perché credo ancora in un futuro nella mia terra, che parte dal lavoro, e da un lavoro dignitoso che ti permetta di vivere e non di sopravvivere o addirittura di non vivere…
Sciopero per assicurare un mondo migliore ai giovani, perché quello che gli consegneremo non sarà opera mia, visto che io sciopero!
La ricetta di oggi è moooolto semplice. Niente di più facile e da fare proprio quando si arriva a casa, trafelati, dopo un’intensa mattinata a scuola…
Pollo croccante con panatura di corn flakes
Ingredienti:
petti di pollo (meglio se sovracosce, ma è la parte più grassa) tagliati a pezzi
yougurt bianco
curry
sale
corn flakes (io della Sarchio)
Lasciate pure a marinare il pollo con lo yogurt , il curry e il sale, anche per un paio di ore o per tutta la mattina (o tutta la notte). Quindi spezzettate un po’ di corn flakes (ma non riduceteli in polvere) e impanate il pollo, sgocciolato. Quindi sistemate il pollo in una teglia e cuocete in forno a 180°, per circa mezz’ora o fino a quando non vi sembra pronto.
Servite con questa salsetta. Sarà divino!
Suggerimenti:
– i corn flakes, sebbene di mais, sono con il glutine, quindi, per un celiaco, comprate solo quelli con la spiga sbarrata, come ad esempio quelli della Sarchio;
– è un ottimo secondo anche da servire per cene a buffet, perché non c’è bisogno di coltelli, cioè, per dirla in maniera gastrofighetta , è un ottimo finger food!
– anche l’indomani sono buoni, ma i corn flakes perdono un po’ di croccantezza.
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21 Comments
mimma
16 Ottobre 2012 at 21:17Sono completamente solidale con te per mille motivi. Anch'io vivo da due anni nell'inferno. Provengo da 8 mesi di cassa integrazione e per questo e' natio il mio blog… Mio marito voleva farmi distrarre e mi ha aiutata a costruirlo. Adesso lavoro nuovamente…ma non so sono a quando… Capisco la tua stanchezza e ti sono vicina. Cmc questa ricetta te la copio subito!!!!un abbraccio
Maria Luisa
16 Ottobre 2012 at 10:19Ottima ricettina, che proverò a rifare, e ottima introduzione al tuo post. Non sono insegnante, ma credo nella scuola come unica arma per migliorarsi. Ed è giusto che gli insegnanti tornino ad avere una dignità. Servirebbe anche una dura selezione, la scuola non è uno scherzo e non possono entrare persone che pensano allo stipendio a fine mese. E' un lavoro che va fatto per passione. Ma per fare le cose per passione e al meglio serve tempo e tranquillità economica. Hai tutta la mia approvazione! baci
fantasie
14 Ottobre 2012 at 23:37Vi ringrazio tutte per i vostri meravigliosi contributi che ho letto con piacere, perché vi siete aperte, ma che mi hanno lasciato tanto l'amaro in bocca…
A Dida e ad Ely, in particolar modo, un abbraccio forte e speciale per le loro storie di cui il ministro Profumo non ha nemmeno idea…
:***
Ely Valsecchi
14 Ottobre 2012 at 12:19La ricetta oggi passa in secondo piano anche se gustosa e veloce come piace a noi, e ti do ragione. Ma ad una condizione, che tutti gli insegnati siano come te e come mio marito, metterei la mano sul fuoco su come vi dedichiate agli alunni, sull'impegno a casa, nel programmare e nel trovare agomenti interessanti per ogni fascia d'età….. Il lavoro dell'insegnate è per me una vocazione totale per dedicarsi ai ragazzi di qualsiasi età… E mi girano enormemente le balle, perdonami il termine, quando mio figlio Mattia 14 anni, discalculico, dislessico e disgrafico, senza il sostegno perchè ovviamente non è approvato per queste cose, che ha una stima di se stesso pari a zero, alla prima settimana di scuola, don dei professori demneti si è sentito dire che siccome lui ha bisogno del sostegno… (loro hanno tutta la pratica in mano e la progettazione del piano personalizzato di studio da concordare…) e che insommaun dislessico si sa non riesce neanche ad abbottonarsi la camcia… Al che Mattia ha detto, "be quella io la so abbottonare…" Forse questi non dovrebbero fare sciopero, dovrebbero proprio andarsene… Scusami lo sfogo è intervenuta la mamma on che ogni danto giorno passa 3 ore del pomeriggio ad aiutarlo per quello che sa e ha fargli capire che anche chi ha delle difficoltà di apprendimento come lui ha un valore pari e maggiore di chiunque altro.. Ma a volte è scoraggiante… Un bacione mia cara!
Englisch Übersetzung
13 Ottobre 2012 at 15:53Looks wonderful! Great idea!
Francesca
12 Ottobre 2012 at 12:01niente di più vero purtroppo!
mi rendo conto che non avrei mai potuto fare l'insegnate proprio per questo motivo, anche se gli orari di ufficio ahimè..a volte non sono orari, ma tralasciando queste piccole….. come dire quisquilie, sono sicura che in ogni caso hai perso 80 euro, che certamente non si concluderà niente come al solito e che si può parlare e parlare e parlare, e "dulcis in furnu" (per restare in tema culinario) chi governa sa cosa è giusto per questo Paese chiamato Italia e cosa non lo è, ma purtroppo le poltrone sono troppo comode per scomodarsi tipo uomini mitologici, metà umani metà sedia, restano fermi nella loro bella posizione, prendono 20 mila euro e forse più di stipendio, e considerando che restano pure con una pensioncina niente male… diciamo che la vita per loro è andata piuttosto bene….E' dura dove vai vai…e non ci si vede la luce…. e di questo credo siamo tutti un po' troppo scoraggiati.
p.s. il pollo così è divino…te lo dico senza assaggiarlo…già solo a vederlo, e mi sa che piacerà pure alla mia pupetta! E lo faccio la settimana prossima e ti linko pure! Ecco! ^_^
Roberta
12 Ottobre 2012 at 12:01nooooooooo, ti ho scritto un commento lungo un poema e mi è sparito…..tragedia, è forse finito nella spam?!? beh, comunque ti esprimevo grande solidarietà…..
La Gaia Celiaca
12 Ottobre 2012 at 11:44per fortuna che avevi dei dubbi! se non li avessi avuti, ti avremmo trovata in cima alla bastiglia come la marianna! 🙂
anch'io ho scioperato per tutte le ragioni che dici, e perché penso che non si possa fare 24 ore di lezione frontale alla settimana, che nel mio caso vorrebbe dire sicuramente 12 classi (!!!!!!!!!!!) e due o tre scuole. e la qualità dell'insegnamento, dove va a finire? la didattica personalizzata sull'alunno? a conti fatti, con 24 pore di lezione alla settimana, avrei circa 350 alunni.
forse alla fine dell'anno avrei imparato i loro nomi. forse.
il pollo è splendido, il post ancor di più però
Dida70
12 Ottobre 2012 at 9:45ahhh meno male che hai scritto questo post, così mi posso sfogare con qualcuno!
Ho preso la Laurea in Lingua e letteratura inglese … 16 anni fa, nel 1996, appena laureata, inizio la preparazione per il mega-concorso, da un professore privato a Napoli, ovviamente a pagamento e contemporaneamente frequento un master al Suor Orsola Benincasa, ovviamente a pagamento, nel frattempo decido, su suggerimento 'interessato' del professore che aveva la moglie che insegnava in un Isituto magistrale di Napoli, di prendere pure il diploma magistrale che mi avrebbe permesso di sostenere l'esame per l'abilitazione all'insegnamento anche nelle elementari, visto che da laureata avrei avuto possibilità in più dicevano (????)e non voglio parlare di quest'esperienza che è stata umiliante al massimo … tutto ciò ovviamente ha avuto un costo, economico, morale e fisico…nel 1999 finalmente espletiamo il concorsone…molti dubbi e forti perplessità su quanto ci sia servita la costosa preparazione privata ma cmq…arriviamo ad oggi, in 16 anni io sono stata chiamata per 3 supplenze … TRE…2 alle superiori, una alle scuole medie, è vero che ho deciso di non farmi 'sfruttare' da nessuna scuola privata per accumulare punteggio perchè nel frattempo, da dieci anni, lavoro come segretaria su uno studio medico, lo so non c'azzecca niente, ma intanto mi permette di pagare l'affitto e fare altre cosucce, visto che sono stata assunta regolarmente sin dal primo giorno e che mi vengono versati contributi e tutto ciò a cui ho diritto, vero è che, fondamentalmente, non è mai stato nelle mie corde insegnare (ai tempi della scelta universitaria avevo altre velleità ben presto rivelatesi incongruenti con il piano di studi) ciò prima lo credevo solo in teoria, ora posso affermarlo anche in pratica, le poche esperienze avute sono state devastanti – realtà difficili? può essere ma nemmeno più di tanto … istituti tecnici che vengono 'scelti' dai ragazzi meno volenterosi come parcheggio? nella mia realtà c'è forse anche questo concetto, sta di fatto che, dalla prima media alla quinta superiore mi sono ritrovata ad insegnar loro la differenza tra aggettivi e pronomi possesivi … e non in lingua inglese!!!
Con tutto ciò vengo a dire che, cara Stefania, sono assolutamente d'accordo con le tue motivazioni, oggi come oggi sceglierei di cambiare il mio attuale lavoro con quello di insegnante solo per una motivazione economica che però non sarebbe, come tu esprimi al meglio, proporzionata all'impegno profuso, per un prestigio sociale ("hai studiato tanti anni e che fai … la 'segretaria'???") … ora è stato bandito questo concorso…da più parti mi sollecitano a partecipare, per la mia cattedra sono disponibili 49 posti in tutta la Campania (vogliamo parlare di ciò che si 'muovera' per ottenere questi posti? no…non ne parliamo!!!)sinceramente…mi rifiuto, faccio bene? faccio male? non lo so…so solo che, al solo pensiero di dover ritornare a studiare e sottopormi ad un ennesimo esame mi ha provocato un incubo con conseguente malessere notturno come mai mi era capitato in vita mia.
A conclusione, ti chiedo scusa per aver invaso il tuo spazio e ti esprimo tutta la mia stima e la mia ammirazione per il lavoro che evidentemente svolgi con amore, abnegazione e fiducia, non è assolutamente facile essere un'insegnante 'molto amata' e quando ciò succede credo che l'istituzione per la quale si lavora debba tenerne giusto conto e mi auguro che mio figlio possa incontrare, nel suo cammino scolastico, almemo un insegnante come te!
Oggi io sciopero con te…
p.s.
e se però, potessi trovare una porzioncina di questo polletto … sciopererei ancora con più convinzione 🙂
ti abbraccio!
dida
Byte64
12 Ottobre 2012 at 9:33ha!
Oh, ma quale usurata, al massimo, usato garantito 😀
Il prossimo governo non lo vorrei né di tecnici, né di politici, mi accontenterei di un governo umano.
Ma mi rendo conto di chiedere troppo.
Roberta
12 Ottobre 2012 at 9:32Stefi, sono per te! Mia mamma insegna alle elementari, si è operata tre volte alle corde vocali, ha la sua età e quest'anno ha una trentina di bambini di prima. Mette un amore e una passione nel suo lavoro infiniti, ma da quando sono andata a trovarla in classe ho capito quanto il vostro lavoro sia logorante…dopo 10 minuti volevo scappare! Senza contare le responsabilità, i genitori che a volte son peggio dei bimbi, i rientri, le programmazioni etc. etc. etc….e io la vedo sempre più stanca.
Ti abbraccio, quanto al pollo me lo sono appuntato! 🙂
Chiara
12 Ottobre 2012 at 9:23STEFANIA SONO CON TE!!!!!!
SCIOPERO!!!
SEI GRANDE!!!!!!!!!!!!!!!!
Romy
12 Ottobre 2012 at 9:00Ciao Stefania che meraviglia questo pollo! assolutamente da rifare. Non sono insegnante ma credimi concordo su tutto soprattutto quando dici che "Sciopero perché credo ancora in un futuro nella mia terra, che parte dal lavoro, e da un lavoro dignitoso che ti permetta di vivere e non di sopravvivere o addirittura di non vivere…" la dignità del lavoro è il motore di tutto! A presto e buon week end
Letiziando
12 Ottobre 2012 at 8:56Ho tre figli e dire che ti comprendo non rende a sufficenza….. concordo sulla linea presa.Sopratutto il finale mangereccio 😉
Stefania
12 Ottobre 2012 at 8:49Ah, il pollo … cercavo proprio un'idea per domani. Te la copio all'istante!
Stefania
12 Ottobre 2012 at 8:49il discorso è così complesso che non bastano poche righe per snocciolare tutto.
ti dico solo una cosa: oggi le insegnanti di mio figlio non hanno scioperato. non ne conosco il motivo, ma sono loro grata. Perchè mio figlio può vivere con continuità la sua esperienza scolastica, perchè oggi tornerà a casa cantandomi una nuova canzoncina, perchè sarà felice di essere stato con i suoi compagnetti. hai ragione, il compito degli insegnanti è molto importante e delicato e meriterebbe più comprensione. ma credo che lo stesso valga per tante altre categorie sottovalutate e poco apprezzate. altro che sciopero, qui ci vorrebbe una sommossa generale!
Murzillo Saporito
12 Ottobre 2012 at 8:49Sull'argomento ci sarebbe da discutere per giorni. Sono circondata da insegnanti nella mia famiglia e so che non è assolutamente rispettata come categoria, portandosi poi dietro falsi miti, come quelli che hai elencato. Fai bene a scioperare e fai bene a far sentire la tua voce, anche se non c'è nessuno che ascolta….perchè da qualche parte dovremmo pure ripartire.
Carina l'idea dell'impanatura con i corn flaks 😉
Un abbraccio
piccoLINA
12 Ottobre 2012 at 8:49Grande prof!!!! Sei un mito…non posso che condividere l'intero post!
Pollo croccante compreso, che cucino spessissimo e piace un sacco alle belve!
Un abbraccio
PAola
Anna Lisa
12 Ottobre 2012 at 8:37Dieci e lode al tuo discorso ma…dovrebbero scioperare tutti ma proprio tutti! Mia figlia per esempio entra sempre e questo che sciopero è? A chi serve? E soprattutto chi ne paga le conseguenze?
Mangiamoci una bella crocchetta di pollo e risolviamo all'italiana 🙁
Fujiko
12 Ottobre 2012 at 8:34Bellissimo manifesto Stefania! Concordo in pieno con te come mamma, come donna e come insegnante!
Rosaria
12 Ottobre 2012 at 8:31scipero con te!