Pasta con pesto e sgombro
Qualche giorno fa leggevo questo post che parlava della “maledizione” delle vere maggiorate e si osannava a Simona Siri, che finalmente aveva detto pane al pane e vino al vino (o sarebbe più giusto dire “tette a tette”?)
Ma mentre leggevo e mi compenetravo nei grossi problemi delle maggiorate vere, pensavo a tutte quelle che, come me, andiamo dalla terza in giù e l’unica lettere dell’alfabeto che conosciamo è la A e alla B, facciamo salti di gioia!
E allora vorrei una Simona Siri delle piatte, una di quelle che capisce che comunque gli uomini guardano solo quei due argomenti e se anche hai dei gran begli occhi, continuano a non accorgersene proprio perché sei piatta. Una di quelle che capisce che il seno, sì, ti entra in una coppa di champagne, ma ti sta anche comodo… E che è vero che riusciamo a possedere i reggiseni di una gamma di colori inimmaginabili, ma di cassetti te ne servono almeno tre e ben capienti, per contenerli, perché più che essere REGGIseni, sono SOSTITUISCIseni! Anche perché nonostante tutto il rinforzo possibile e immaginabile, in ogni caso il vestito, lì, ti sta sempre largo!
E hai voglia di correre a prendere l’autobus e non arrivare mai in ritardo al lavoro, tanto il capo neanche si accorge che esisti e, a quel punto, potresti anche arrivare in ritardo…
E hai voglia di mettere vestiti impero, scollature abissali, e seno di fuori, non sei mai volgare, anzi, nessuno si accorge di niente… nemmeno dei tuoi gran begli occhi!
Ed è da 44 anni suonati che cerco di avere degli argomenti di distrazione, ma lo stuolo di occhi maschili rimane incollato lì… altrove da me!
E non mi resta che sospirare e possibilmente più a fondo che posso, anche se alla fine possa solo indurre a pensare di avere qualche problema di asma!
Ricetta consolatoria di una mia amica maggiorata (sarà anche per questo che era così buona?)
Pasta con pesto simil genovese e sgombro
Per 5 persone
420 gr di pasta (io ho usato quella integrale della Piaceri Mediterranei)
2 spicchi d’aglio
400 gr pomodoro pelati Mutti con peperoncino (ma potete usare anche pomodoro fresco con o senza peperoncino)
270 gr di sgombro sott’olio
olio evo
sale
pesto alla simil genovese così fatto:
pinoli
mandorle
basilico
aglio
sale
Mettete a bollire l’acqua per la pasta.
Nel frattempo fate soffriggere i due spicchi d’aglio e poi toglieteli. Quindi versate il pomodoro a pezzi e fate cuocere 4 o 5 minuti. Quindi unite lo sgombro sgocciolato e tagliato a pezzi e cuocete altri 3 minuti circa.
Preparate il pesto tritando mandorle (nel vero pesto genovese di mandorle non ce n’è neanche l’ombra, questa è una versione sicilianizzata), pinoli, mezzo spicchio d’aglio e le foglie del basilico lavate e asciugate.
Unite il pesto al sugo di pomodoro e sgombro.
Scolate la pasta molto al dente (trucco indispensabile per non far scuocere la pasta senza glutine) e saltate pochi minuti con il sugo. Conservate qualche cucchiaio di acqua della pasta, se dovesse sembrarvi troppo asciutta la pasta.
Stra buonissima!
A presto (si spera)
Stefania Oliveri
15 Comments
dauly
11 Luglio 2012 at 16:19zitta per favore, ho provato alcuni vestiti della scorsa estate e ci sto dentro con una tetta sola!!!!
La Cuisine de Liz
7 Luglio 2012 at 18:35Questa ricetta "consolatoria" mi piace tantissimo 🙂 Buona domenica Liz
laroby
7 Luglio 2012 at 16:37Io invidio le piatte !!! Ho una terza tendente alla quarta e ho quasi vergogna a dirlo !!! L ultima volta che sono andata a prendermi un reggiseno ho chiesto esplicitamente un modello NO push up ma che schiacciasse leggermente (si, proprio così ho detto) . La commessa mi ha guardata male e io sono uscita con il solito modello che compro e che poi non metto per scarsa superficie di stoffa …insomma esce tutto !!!! Tu comunque hai ben altri argomenti , altro che tette!! Il tuo sguardo cattura e te lo dice una che ha occhi piccoli (sigh) e insignificanti….mega bacio
Marilena
6 Luglio 2012 at 16:25Stefi posso capire gli uomini che si fiondano ad incollarsi sulla tua scollatura…voglio dire sei una gran gnocca!!! detto questo come membro appartenente alla classe (A/B) dico che abbiamo sempre quello è che giusto per noi….più adatto al nostro corpo e ognuno di noi deve imparare a valorizzarlo!!! Detto questo mi fiondo su questo primo formidabile…
roberta
6 Luglio 2012 at 7:25ahahahha io le uniche volte che ho provato l'emozione di essere una semi-maggiorata è stato quando allattavo … poi sono tornata piatta e floscia!!!!
Mi devo consolare con qualcosa di buono: la tua pasta!
Baciiiii
TataNora
5 Luglio 2012 at 21:25Stefania, se ti può consolare, io fui una misera seconda (scarsa per giunta) sino al matrimonio…
Iniziai a lievitare con delle cure ormonali volte ad aver figli… Allattai con una quinta ESAGERATA ed il Martirio guardava beato…
Ora: posto che grazie al cielo hanno inventato dei reggiseni con dei sani rinforzi, spalline rinforzate e ganci resistenti… le mie due airbag cominciano a guardare preoccupate verso le ginocchia, chiedendosi quale delle due le incontrerà per prima…
Forse sarebbe meglio la mia quasi seconda… che ne dici?
La pasta è goduriosa… un peccato da fare nella dieta…
Nora
Gialla
5 Luglio 2012 at 18:32Da piccola mi chiamavano Roventa… ma non perché ero "per quelli che non si accontentano mai", bensì perché ero piatta come un asse da stiro XD
Poi è arrivato il ciclo e da -1, mi presentai a scuola con una seconda, tutto nel giro di un'estate, i compagni rimasero talmente sconvolti che non vedevano l'ora che mi sedessi sul loro motore per mettersi dietro di me e allungare le mani (che puntualmente gli facevo saltare a suon di legnate!). A 17 anni sono andata in America per 1 mese e mezzo e trasformai la mia seconda in una quarta… subito dopo conobbi Ale che era decisamente felice di quel che tastava; poi però è arrivata 'università che ha riportato tutto alla normalità facendo rimanere quei reggiseni così ampi solo cimeli di guerra. Ora la mia dolce metà dice che è contento lo stesso (anche lui usa la scusa della coppa di champagne), dal canto mio posso solo dire che sto comoda quando dormo (sempre a pancia sotto), che non mi preoccupo di precipitazioni future né tanto meno di sballonzolamenti vari e che sino al "giorno delle caldane" godrò di quella settimana di "gloria" che capita ogni mese!
Ho un piccolo futuro da Simona Siri?
Acquolina
5 Luglio 2012 at 17:27noi donne non siamo mai contente! 😀
la pasta è proprio saporita e buonissima!!! ciao
Alessandra Gennaro
5 Luglio 2012 at 16:59non mi dire che tutto quel ben di Dio che vedo ogni volta esce fuori dai cassetti dell biancheria :-)))
Chiara -Cucinando con mia Sorella-
5 Luglio 2012 at 15:43io più che una coppa di champagne… come riferimento ho il secchiello dello champagne 🙂
Farei volentieri a cambio!!!
Mi accontento per adesso di una forchettata di pasta…
Un abbraccio, Chiara
Stefania
5 Luglio 2012 at 15:04ma in quale blog sono capitata? Siamo sicuri che a scrivere sia Stefania Oliveri, quella con le tette belle sode a 44 anni, e sulla cui scollatura ho a lungo indugiato proprio qualche giorno fa?
Anna Luisa e Fabio
5 Luglio 2012 at 14:24Ora ho capito perché hai puntato tutto sulla simpatia (oltre che sull'occhio verde chiaramente). Ho fatto lo stesso, stai tranquilla 😀
Fabio
Manuela e Silvia
5 Luglio 2012 at 14:22Ciao, una pasta semplice, mediterranea, profumata e ricca! Davvero un'idea interessante da provare.
baci baci
Letiziando
5 Luglio 2012 at 13:55Non mi inoltro sull'argomento "tette", troppo scivoloso e pericoloso… prendo invece una bella forchetta e mi infilzo un pò di questa pasta a cui sinceramente, non sò proprio resistere 😉
Buon pomeriggio
Saretta
5 Luglio 2012 at 13:38Io sono da coppa di champagne e cerco sempre di trovarne i vantaggi :)Ci sono anche uomini che guardano il complesso e non solo lì, per fortuna, dai!Sicuramente il tuo dolce doppio ci ha vesto bene con te 🙂
Grandissima pasta
Bacione