Comincio col dirvi che sabato mattina sono caduta, un’altra volta, dalla bici… e rovinosamente per giunta. Stavolta incidente fu! Un pargolo dei miei, perse il controllo e mi venne a sbattere e io finì distesa lunga lunga (almeno per una volta lunga) a terra, con la bici di sopra, sbattendo ginocchio e gomito sinistro, stinco destro, mani entrambe…
Per fortuna eravamo su un marciapiede largo e pulito (ebbene sì, esistono dei marciapiedi puliti anche a Palermo) e quindi il pericolo di essere investita da altre macchine è stato scongiurato, oltre di insozzarmi tutta con qualcosa di poco profumato. Anche perché i soccorsi tardarono ad arrivare e io sono rimasta 3 minuti buoni distesa a terra senza potermi alzare, fra le urla del pargolo che asseriva di aver ammazzato la mamma. Poi finalmente arriva il dolce doppio. Mi guarda e vede che ho gli occhi aperti (aveva temuto la catastrofe) e mi chiede di girarmi, senza nemmeno aiutarmi… Solo che io non posso perché, oltre ad essere tutta dolorante, ho anche la bicicletta sul polpaccio e la mia bici è quella elettrica, un pezzo di antiquariato, che pesa più o meno una tonnellata… Cerco di spiegargli il problema, con molto contegno, per non far sentire in colpa il pargolo, che è sempre più urlante, sebbene anche anche io voglia di urlare e piangere. Ma lui, che forse mi vede tranquilla, continua ad intimarmi di girarmi … Chissà poi perché… Ma mica mi aiuta… Anzi, arrivato ad un certo punto, alza anche la bicicletta, ed io felice, cerco pure di muovermi, ma poi la riposiziona esattamente sul mio polpaccio e continua a dirmi “girati”. Nel frattempo arrivano altre persone e addirittura due si fermano con la macchina. Una signora, il doppio del mio dolce doppio (un armadio 4 stagioni), cerca di aiutarmi, lei sì, mi toglie finalmente la bici da sopra il polpaccio, mi aiuta a girarmi e mettermi seduta, mi alza il pantalone per vedere cosa mi sia fatta e poi decide che è il momento di mettermi in piedi. Mi prende da dietro e come un sacco di patate mi tira su. Riesco a stare su i due piedi ma tremo per il dolore, mentre il pargolo mi abbraccia e mi chiede scusa e io che lo rassicuro che non è successo niente. Le mie parole saranno sembrate talmente convincenti, che, pargolo a parte, tutti ci credono e se ne vanno, proprio mentre io invece sto per svenire dal dolore… Avendo una soglia molto alta, riesco a resistere, però cerco di alzare il maglione dal braccio perché sento una certa umidità… E vedo il sangue… Ora, devo confessare, che la vista del sangue mi crea un certo impiccio, mi sento mancare, le orecchie cominciano a fischiare, la vista mi si annebbia, il cervello mi si obnubila… e io lì sola con il pargolo… Insomma, forse il viso ha tradito una piccola emozione, perché tutti ritornano indietro, e si danno un gran da fare, chi mi da dell’acqua, chi mi sostiene… Tutti, tranne mio marito che continua a dire “non ti sei fatta niente, riprenditi la bici e andiamo al parco”… Mi sono sentita tanto capita!
A tutt’oggi però sono ancora dolorante e per di più con un gran mal di testa, dovuto al fatto che non riesco a dormire per i dolori… e la bicicletta privata di un freno, rotto durante la caduta… ma tanto non mi sono fatta niente!
Detto questo, ieri, dovevamo cucinare in tandem io e il dolce doppio. In realtà avevo deciso di fare un risotto alle mele piuttosto dietetico, per cui lui, forse non fidandosi abbastanza, aveva deciso di fare delle patate, poco dietetiche di Jamie Oliver… Ieri mattina, però, io non mi sono nemmeno potuta alzare dal letto e così ha fatto tutto lui, perfino il risotto e pure… le foto! Il risotto dovrò assolutamente rifarlo, perché era buonissimo, ma le foto inservibili, nonostante ci fosse una luce meraviglosa!!
Siccome una ricetta ve la voglio comunque lasciare, e la foto delle patate è la meno peggio, vi do la ricetta presa direttamente da Jamie Oliver, I miei menù da trenta minuti
Gratin Dauphinois
1 cipolla rossa
1 kg di patate
Olio evo
¼ noce moscata grattugiata
2 spicchi d’aglio
300 ml di panna liquida
4 acciughe sott’olio
Parmigiano
2 foglie d’alloro
1 mazzetto di timo fresco (se l’avete)
Sale e pepe
Lavate e pelate le patate e tagliatele a rondelle sottili (aitatevi con una mandolina, sarà molto più semplice). Fate lo stesso con la cipolla. Mettete in una teglia dell’olio e dopo aggiungete le cipolle, l’aglio (intero o tritato) e le patate, salate mescolate e mettetele sul fuoco. Dopo un poco aggiungete dell’acqua calda fino a riempire ¾ della teglia (200 ml circa). Aggiungete la panna, la noce moscata, le acciughe spezzettate e mescolate. Mettete una ricca manciata di parmigiano e le foglie d’alloro. Coprite con la carta d’alluminio, sigillando bene e fate andare a fuoco medio finché le patate saranno cotte. A questo punto togliete la carta di alluminio, rispolverate con abbondante parmigiano e mettete in forno a gratinar e per 15 minuti circa.
Suggerimenti:
-nessuno di questi ingredienti è a richio per i celiaci, quindi è un piatto semplice e gustoso da riproporre per chiunque;
-se dovesero rimanervi, ma sono certa che non succederà, sono buone anche fredde!
A presto, sperando di scrivere con entrambe le mani…
Stefania Oliveri
19 Comments
Gambetto
6 Aprile 2012 at 6:52Se vabbè…allora MI DISPIACE seriamente di quanto ti è accaduto e spero che ad oggi sei come al solito un uragano as usual…però sti commenti da "mogli al bridge" proprio non si possono leggere!
Difendo la categoria anche perchè è semplice scrivere con un pubblico quasi tutto femminile! 😛
PS
Ma quanto sono acido ed insensibile=?! 😀 ahahahahahaha
fantasie
3 Aprile 2012 at 4:23Ma come è che abbiamo tutte questo mal comune, chiamato marito?
Mai
2 Aprile 2012 at 22:06Hai un carattere d'avvero unico, sopratutto per il tuo "Mi sono sentita tanto capita!"
Certo che gli uomini sono fatti con lo s tesso stampino… e noi che facciamo le food bloguer non possiamo metterci rimedio!!!
Ma 30 minuti per questo "gateau" li trovo.
besitos e riposati, che ti fa bene.
(COMPLIMENTI PER LA VINCITA…!!!)
Gio
2 Aprile 2012 at 19:58spero tu stia meglio, io quando cado così mi metto inevitabilmente a ridere un po' per l'imbarazzo 🙂
buone le dauphinois, le mangio spesso!
buona settimana
Satsuki
2 Aprile 2012 at 16:09Le patate alla panna (magari io d'avena, posso? 😛 ^_^!) devono essere strepitose *O*!
Mi dispiace però un casino per questa brutta caduta! Io tra bici e vespa sono caduta lateralmente 7 volte ç_ç e tutto per colpa dei km da casa a via Belmonte e del traffico "caotico e tentacolare" -_-'! Quindi capisco benissimo quello che hai provato ^^'!
Spero tu ti riprenda presto, un forte abbraccio :***!
Patrizia Gigliotta
2 Aprile 2012 at 16:05mi fai morireeeee!!! ma poi "e io finì distesa lunga lunga (almeno per una volta lunga) a terra, ma da dove ti vengono?????baci
°Glo83°
2 Aprile 2012 at 15:14ora sparai come comportarti al suo prossimo dolorino!!! 😉 però con queste patate si è fatto perdonare…deliziose!!! 😉
ELel
2 Aprile 2012 at 14:31Insomma mi sa che, visto anche gli altri commenti, li fanno con lo stampino sti mariti…
Buono questo gratin, anche se io toglierei le cipolle che non mi piacciono 😛
Debora
2 Aprile 2012 at 13:27shhh non dirlo a nessuno ma… mio marito quando ha il mal di testa si sente la febbre a 40… in realtà ce l'ha a 36.. però sopporta bene il dolore.. ha una soglia altissima.. io con il pizzico di zanzara svengo ahahah no beh non esageriamo ma veramente la mia soglia del dolore è bassissima! 😛
Adorooo Jamie Oliver!! queste patate le avevo fatte anche io ma non avevo messo la panna ma la besciamella!! 🙂
dario
2 Aprile 2012 at 13:08Mi dispiace per la tua caduta.
Le patate sono grandiose, me le segno.
Ciaooo
Saretta
2 Aprile 2012 at 12:57POvera Stefania, e manco hai protestato tu?!Io sarei adnata su tutte le furie accidenti!L'insensibilità è una cosa che non tollero.DEtto ciò fai un po' la vitima e falli arrangiare per una settimana…;)
baci e take care!
Una cucina tutta per sé – Ricette senza glutine
2 Aprile 2012 at 12:14Carissima, mi dispiace per la caduta ma vedo che per fortuna c'è il marito che ti coccola e ti aiuta anche con il blog 😉
Mi hanno regalato da poco un buono su Amazon e tra i libri che pensavo di prendere c'è proprio quello da cui hai presto questa ricetta… Me lo consigli?
Grazie e un bacione!!
Patty
2 Aprile 2012 at 12:07Scusa Stefania ma devo smettere di ridere perché il tuo racconto è fantastico specialmente con la tua affermazione " Mi sento tanto capita". Posiamo un velo pietoso sulla soglia del dolore maschile perchè sappiamo tutte di avere in casa un ragazzino di 9 anni con doti attoriali pari e superiori a quelle di De Niro quando una misera febbre li assale. Ma nel tuo caso mi viene da sospettare che tuo marito fosse più preoccupato dell'attenzione che stavi attirando attorno a te piuttosto che altro. Spero tu stia bene. Come si fa da brave mamme quando i nostri bambini si fanno male, ti do una bacino sulla bua e ti auguro di star bene prestissimo. Sei una vera forza! Pat
Acquolina
2 Aprile 2012 at 10:48mi dispiace per la brutta caduta, anch'io vado sempre in bici e quando tempo fa sono caduta ho solo battuto il ginocchio, ma che spavento! e che pazienza con questi mariti!
almeno ha cucinato e le patate sono davvero appetitose!!! un bacione
Stefania Orlando
2 Aprile 2012 at 10:38Mamma mia che avventura, spero possa riprenderti in fretta.
I mariti sono tutti uguali, il mio col naso che cola giace agonizzante sul divano…io venerdi' scorso con 39 di febbre ho dato da mangiare a lui ed i suoi compagni di immersioni sub…per sentirmi dire che non sembrava stessi tanto male!!!!
Un bacione 🙂
roberta
2 Aprile 2012 at 9:28ah ah ah …. fai ridere anche quando cadi e ti fai male sul serio. Pensa che io sono caduta in bici quando ero a due settimane dal termine per partorire il mio ultimo pargolo! Recuperata in ambulanza con trauma cranico e clavicola fratturata mi sveglio brevemente in neurorianimazione e sento la mia ginecologa che dice a mio marito: "eh però bisogna saperci andare in bicicletta!!!"
Uscita dalla rianimazione dopo due giorni, capito che a parte la frattura alla spalla, il resto era tutto a posto e non c'era pericolo di vita per me o per il piccolo, mio marito mi ha cazziata perchè quando gli altri l'hanno saputo gli hanno dato dell'irresponsabile che lascia andare in giro in bici la moglie incinta!!! Insomma offeso fu … lui!!!!
Curati e anche quando non ti farà più male niente fai finta così magari ti coccolano un po'! Baciiii
La Gaia Celiaca
2 Aprile 2012 at 9:16sti mariti andrebbero sculacciati!
per quel che riguarda le patate, le conosco eccome! le faceva da sempre, chiamandole patate al latte, e quando poi da adulta ho scoperto che avevano questo nome iper-chic sono trasecolata. ma quanto sono buone?!??!
è un'era che non le mangio, perché quel bischeraccio di mio, di mariti, non ama questo tipo di piatti.
ma tu adesso come stai, ti sei rimessa in sesto? ti mando un abbraccio, non servirà a niente, ma meglio di un marito che non supporta sarà….
una pernacchia al dolce doppio invece non gliela toglie nessuno: oh, ma come si permette di ignorare così magic stefania? ma non lo sa che magic stefania è una che la fa poco lunga?!?!
TataNora
2 Aprile 2012 at 7:35Urka: non sapevo che mio marito avesse un gemello…..
Quando si fanno male loro (dal graffio al semplice raffreddore) sono sempre *in punto di morte* se succede a noi *robetta*… grrr.
Mi auguro che tu guarisca presto prestissimo. Intanto, soprattutto visto che è capace di cucinare, io proverei a insistere con i dolori e i sensi di colpa (per lui)…
Inoltre finalmente capisco perchè ti si invertivano le lettere 😉
Ripigliati Stefi!!!!
Nora
Greta
2 Aprile 2012 at 7:24Mi sembra di conoscere il tipo…la prossima volta che con 37.1 dorme mezzo agonizzante sul divano deciderò che è il giorno giusto per una gita fuori porta!!! Questo gratin mi piace moltissimo, non lo faccio spesso perchè effettivamente tra panna e burro non è proprio leggerissimo, ma mi piace molto, ma molto molto!!!