Di solito si associa una pietanza senza glutine ad una ricetta triste, poco saporita o, peggio, non buona come quelle glutinose…
Di solito…
Mi correggo: SEMPRE!
E così, il più delle volte, non dico, prima che assaggino i miei piatti, che ho cucinato cibo senza glutine, per non far accostare la gente con dei preconcetti.
Il più delle volte (e, anzi, oserei dire SEMPRE) se li sbafano a quattro ganasce! E quando confesso che erano senza glutine, mi dicono “non sembrava…”
E però, il più delle volte se chiedi di fare una pietanza senza glutine per tutti, ti guardano come per dire “ma sei pazza? Dobbiamo mangiare tutti le tue schifezze?”
Il più delle volte hanno anche ragione… Perché se ci si ostina a cucinare senza glutine come se fosse col glutine la cosa diventa difficile…
Qual è la soluzione? Oltre che ispirarvi a questo blog (e a tanti senza glutine che ci sono nell’etere) e comprare il mio libro (saggia e giusta soluzione), decidere di cambiare modo di cucinare… No, non preoccupatevi, non un cambio radicale, solo piccoli accorgimenti che non peseranno né a voi né ai vostri amici celiaci… Perché NOI non vogliamo mangiare schifezze e non vogliamo che lo facciate nemmeno voi!
Piccoli esempi di cambiamento:
Antipasti: non chiediamo di cimentarvi in lievitati e meno che mai in fritti (seppure la panatura di mais rende più croccante i fritti e la farina di riso è migliore per le pastelle…), ma perché non lanciarsi in salumi e formaggi, cruditè, verdure, molluschi, crostacei, uova, ecc. ecc.
Primi: è facilissimo mettere una pentola a parte per cucinare la pasta senza glutine, ma è anche facile distrarsi e dar vita alla contaminazione. E allora perché non optare per riso, polenta, grano saraceno? E’ buono per tutti e anche più semplice!
Secondi: I secondi sono la cosa più semplice da offrire ad un celiaco, basta che non vi incaponiate con impanature e involtini – “come li faccio io, nessuno”… ma perché proprio stavolta? – e se proprio dovete mettere un cucchiaio di farina, sostituitelo con un terzo di cucchiaio di fecola e il gioco è fatto!
Contorni: Anche qui si ha una vasta scelta come per i secondi
Dolci: Qui, la cosa sembra più difficile, ma in realtà non è un’impresa impossibile. Se pensate a tutte le bavaresi, le panne cotte, i creme caramel, i geli che ci sono in giro, avete solo l’imbarazzo della scelta. E se poi volete proprio fare un dolce che contenga farina, allora andate a vedere qui, avete solo l’imbarazzo della scelta!
Di solito…
Mi correggo: SEMPRE!
E così, il più delle volte, non dico, prima che assaggino i miei piatti, che ho cucinato cibo senza glutine, per non far accostare la gente con dei preconcetti.
Il più delle volte (e, anzi, oserei dire SEMPRE) se li sbafano a quattro ganasce! E quando confesso che erano senza glutine, mi dicono “non sembrava…”
E però, il più delle volte se chiedi di fare una pietanza senza glutine per tutti, ti guardano come per dire “ma sei pazza? Dobbiamo mangiare tutti le tue schifezze?”
Il più delle volte hanno anche ragione… Perché se ci si ostina a cucinare senza glutine come se fosse col glutine la cosa diventa difficile…
Qual è la soluzione? Oltre che ispirarvi a questo blog (e a tanti senza glutine che ci sono nell’etere) e comprare il mio libro (saggia e giusta soluzione), decidere di cambiare modo di cucinare… No, non preoccupatevi, non un cambio radicale, solo piccoli accorgimenti che non peseranno né a voi né ai vostri amici celiaci… Perché NOI non vogliamo mangiare schifezze e non vogliamo che lo facciate nemmeno voi!
Piccoli esempi di cambiamento:
Antipasti: non chiediamo di cimentarvi in lievitati e meno che mai in fritti (seppure la panatura di mais rende più croccante i fritti e la farina di riso è migliore per le pastelle…), ma perché non lanciarsi in salumi e formaggi, cruditè, verdure, molluschi, crostacei, uova, ecc. ecc.
Primi: è facilissimo mettere una pentola a parte per cucinare la pasta senza glutine, ma è anche facile distrarsi e dar vita alla contaminazione. E allora perché non optare per riso, polenta, grano saraceno? E’ buono per tutti e anche più semplice!
Secondi: I secondi sono la cosa più semplice da offrire ad un celiaco, basta che non vi incaponiate con impanature e involtini – “come li faccio io, nessuno”… ma perché proprio stavolta? – e se proprio dovete mettere un cucchiaio di farina, sostituitelo con un terzo di cucchiaio di fecola e il gioco è fatto!
Contorni: Anche qui si ha una vasta scelta come per i secondi
Dolci: Qui, la cosa sembra più difficile, ma in realtà non è un’impresa impossibile. Se pensate a tutte le bavaresi, le panne cotte, i creme caramel, i geli che ci sono in giro, avete solo l’imbarazzo della scelta. E se poi volete proprio fare un dolce che contenga farina, allora andate a vedere qui, avete solo l’imbarazzo della scelta!
Adesso vi posto la ricetta di un antipasto forse scontato per molti, ma che sicuramente non contiene glutine, un’idea quando si è a corto di idee, che si può realizzare il mille varianti diverse sempre ottime.
La foto risale a qualche tempo fa quando ancora non avevo il flash orientabile (santo subito il mio dolce doppio e soprattutto chi lo ha consigliato di farmi questo magnifico regalo) e si vede. Oggi la situazione sarebbe del tutto diversa…
Tre “frittate”
Innanzi tutto voglio sottolineare che si tratta di titolo improprio perché di frittura neanche l’ombra… Io odio friggere (ma amo i fritti) e quindi cerco di schiaffare tutto quello che mi è possibile in forno. Così è successo anche a queste “frittate”… Ma come si chiamano quando la cottura delle uova si fa nel forno?
Ingredienti per la base di ogni frittata:
6 uova
mezzo bicchierino di latte
3 cucchiai abbondanti di parmigiano
sale e pepe
Condimenti per le frittate:
-funghi trifolati
-peperoni e cipolle soffritte e menta
-spinaci, ricotta (di pecora) e pancetta affumicata
Sbattere tutti gli ingredienti della base insieme e condire ognuna con un condimento diverso. Mettere l’impasto in una teglia rettangolare, foderata di carta forno (così non dovrete imburrare e spolverizzare di pangrattato) e cuocere in forno già caldo a 180°C per 20 minuti circa o fino a quando non saranno di un bel colore dorato.
Servire tagliate e cubetti, calde, tiepide o fredde, saranno sempre buone e adatte ad una cena a buffet con tante persone.
La foto risale a qualche tempo fa quando ancora non avevo il flash orientabile (santo subito il mio dolce doppio e soprattutto chi lo ha consigliato di farmi questo magnifico regalo) e si vede. Oggi la situazione sarebbe del tutto diversa…
Tre “frittate”
Innanzi tutto voglio sottolineare che si tratta di titolo improprio perché di frittura neanche l’ombra… Io odio friggere (ma amo i fritti) e quindi cerco di schiaffare tutto quello che mi è possibile in forno. Così è successo anche a queste “frittate”… Ma come si chiamano quando la cottura delle uova si fa nel forno?
Ingredienti per la base di ogni frittata:
6 uova
mezzo bicchierino di latte
3 cucchiai abbondanti di parmigiano
sale e pepe
Condimenti per le frittate:
-funghi trifolati
-peperoni e cipolle soffritte e menta
-spinaci, ricotta (di pecora) e pancetta affumicata
Sbattere tutti gli ingredienti della base insieme e condire ognuna con un condimento diverso. Mettere l’impasto in una teglia rettangolare, foderata di carta forno (così non dovrete imburrare e spolverizzare di pangrattato) e cuocere in forno già caldo a 180°C per 20 minuti circa o fino a quando non saranno di un bel colore dorato.
Servire tagliate e cubetti, calde, tiepide o fredde, saranno sempre buone e adatte ad una cena a buffet con tante persone.
Suggerimenti:
-servite con un’insalata può costituire un ottimo piatto unico;
-l’ultima versione non è vegetariana.
A presto
Stefania Oliveri
18 Comments
Lo
17 Aprile 2012 at 19:17ma vedi che belle idee…non mi è capitato spesso di trovarmi in questa situazione ma i tuoi consigli sono davvero preziosi 🙂
Zonzo Lando
17 Aprile 2012 at 18:56Ho un paio di amici che sono celiaci e la loro cucina è sempre stata da leccarsi i baffi! Ovvio ci vuole attenzione, ma ti do piena ragione. Qeuste frittate sono superinvitanti! E da oggi ti seguo 🙂
Sonia
17 Aprile 2012 at 18:01detto così pare semplice ;-)) è la sensibilità che manca :-DD io però ritengo che i dolci in genere siano quelli che senza glutine hanno la miglior resa, perchè la farina classica non è affatto necessaria …basterebbe questo perchè una festa sia festa anche per noi 😀 quoto per le frittate non fritte :-DD
per le panature con farina di riso e mais :-DDD e per le charcuterie come antipasto :-DDDD
TataNora
17 Aprile 2012 at 17:01Mi sa che queste ricette salveranno il mio matrimonio! A furia di fare dolci il Martirio potrebbe esplodere… adora poi le uova e … che dire: ci provo?
Nora
Virginia Dolci Magie
17 Aprile 2012 at 16:35Sempre MITICA Stefania ^_^ spero ci sarà presto l'occasione di incontrarci ^_^
Ultimamente sono molto di buonumore…non so se hai saputo o se mi hai vista, ma ho vissuto l'esperienza bellissima di cucinare un dolce senza glutine su Alice tv, ad Attenti al cuoco..ed è stato bellissimo! Presto ci saranno le repliche..che ridere! Ieri sono stata di nuovo a Roma negli studi per fare delle "prove"…spero che tutto andrà bene, magari ci tornerò!
Debora
17 Aprile 2012 at 13:34ho avuto come ospite a casa mia una zia celiaca.. scoperto da poco meno di un mese tra l'altro quando è stata qui quindi ancora doveva prendere dimestichezza con tanti accorgimenti… ho assaggiato un pò di cose e devo dire che ci sno tante valide ricette e tanti prodotti che vengono incontro a questo tipo di problema che al contrario di tanti pensieri e luoghi comuni, non si rinuncia alla buona cucina, basta stare attenti ^_^ bel post complimenti
Benedetta Marchi
17 Aprile 2012 at 13:25concordo! chi mangia gluten free mangia altrettanto bene se non meglio! Queste frittate sono un tripudio di sapori! 🙂
Micol
17 Aprile 2012 at 11:26Questa si chiama PERFEZIONE!
Brava Stefania!! Devo provare la frittata in forno…! 🙂
Francesco dElia
17 Aprile 2012 at 11:16Ottime.. Anche per i non celiachi queste "frittate" risultano naturali e gustose..:-)
alba
17 Aprile 2012 at 10:14ho iniziato da poco a cucinare le frittate non fritte ma non uso il latte.inizialmente non ero molto entusiasta del sapore ma adesso le adoro!! mi unisco ai tuoi lettori fissi hai un bel canale complimenti!
gloria cuce'
17 Aprile 2012 at 9:47Con la fame che ho in questo momento, le mangieri tutte!
Anna Lisa
17 Aprile 2012 at 9:35eh si ogni tanto ci vuole un post così 😉
Bellissime frittate!
*VaNe*
17 Aprile 2012 at 8:53Ciao!!!
Io non sono allergica al glutine, ma quando ero piccolina mi ricordo di una mia amica che lo era e noi suoi amici volevamo sempre assaggiare la sua merenda, il suo pane…perchè era diverso ma comunque buonissimo!
Quindi secondo me chi giudica il cibo gluten-free un po' insipido non ne capisce molto!!!
Queste frittatine ne sono l'esempio!Buonissime!!!
Se ti va passa da me, ho organizzato il mio primo contest!!!
Un bacio, ciao!
cristina b.
17 Aprile 2012 at 7:49grazie per questo post, sei GRANDE (forse te l'avevo già detto??)!
Saretta
17 Aprile 2012 at 7:39Suggerirò il tuo libro ad una mia amica celica, credo visiti già il tuo sito.Ste sei grandeeeeeee!
Bacioni
Sara
La cuoca Pasticciona
17 Aprile 2012 at 7:17No no macché voi mangiate divinamente… baciussss
Federica
17 Aprile 2012 at 7:16Se c’è ancora (e purtroppo c’è!!!) chi pensa che gluten-free significhi rinunciare a gusto e sapore si sbaglia di grosso e non sa nemmeno cosa si perde! Ultima prova…quel blitz di mele che è sparito rapido proprio come un blitz, nome più azzeccato non poteva esserci . E se proprio devo essere sincera per i dolci, la frolla gluten free è parecchio ma parecchio più buona di quella classica oltre a dare meno problemi 🙂 Due piccioni con una frolla…e tre con una frittata ^_^ il mio debole però è quella peperoni e cipolle ^_^ Bacioni, buona giornata
Saparunda's Kitchen
17 Aprile 2012 at 7:04Ti adoro!!!! Hai fatto un bellissimo e utile post. Una mia amica è celiaca, e gli ho dato il link al tuo blog, non so se mai ti commenterà…ma ti legge!
E se un giorno dovessi aprire uno studio mio e mi dovesse capitare un celiaco, so dove indirizzarlo…e quale libro comprare! Non lo dico tanto per…sarò una Biologa Nutrizionista (oddio ultimamente mi capita di dirlo spesso…spero porti fortuna!) e il tema della celiachia per me è importantissimo ed è fondamentale far capire che si può comunque mangiare con gusto!
A presto! 🙂