(In questo post: palline di ricotta con frutta secca)
Dopo 15 anni di matrimonio avrei dovuto fargli capire che non ci tengo ai regali costosi, ma che preferisco un pensiero speciale per me, fatto il giorno della ricorrenza, né prima né dopo.
In 15 anni di matrimonio avrei dovuto fargli comprendere che preferisco dormire tutta tappata, porta chiusa, finestre serrate… e anche che le scarpe lasciate al centro del soggiorno non sono proprio la mia massima aspirazione e neanche lasciate ai piedi del letto, proprio nel punto in cui io devo passare per andare al bagno e puntualmente ci inciampo rischiando l’osso del collo (tranne quando sono in soggiorno… e quindi forse è meglio lasciare tutto come è!).
Dopo 15 anni di matrimonio dovrebbe avere imparato che la camicia si toglie senza il maglione e che si sbottona tutta e anche che la tavolozza si chiude, il tappo del lavandino si rimette e anche quello del dentifricio…
Dopo 15 anni di matrimonio dovrebbe sapere che dopo 5 minuti mi addormento davanti alla tele e che poi il telecomando è tutto suo, e anche che non amo ricevere fiori, ma soprattutto che odio le rose… almeno ché non siano biologiche e posso cucinarle!
Dopo 15 anni di matrimonio dovrebbe sapere che se vede delle belle arance, o un mazzo di cavoli, o dei fichi, o qualsiasi cosa sia commestibile, bella e buona, la può comprare e portare a casa. Che fare la cucina non significa solo mettere i piatti dentro la lavastoviglie e fare il letto non significa andarsi a ri coricare. Che mi accendo come un fiammifero, e che mi spengo altrettanto facilmente, che mi offendo in un momento, ma che perdono col cuore e che dimentico…
In 15 anni di matrimonio avrebbe dovuto capire che ogni suo desiderio è un ordine e se non riesco a realizzarlo mi sento frustrata… Dovrebbe sapere che non amo la tecnologia, che bevo solo acqua frizzante, che voglio essere al centro della sua attenzione e che adoro ballare solo con lui, che non amo uscire da sola e che mi piacerebbe tanto che andasse a qualche ricevimento dei figli.
Però forse non mi sono spiegata bene…
In 15 anni di matrimonio ho però imparato che almeno una volta a settimana si deve mangiare carne rossa; a non farne un dramma (o quanto meno a farlo più piccolo) se impersona Pollicino; a non sperare che faccia la spesa se non gli faccio una lista dettagliata; che è meglio non andare a comprare vestiti con lui perché tanto sostiene che non mi serve niente.
In 15 anni di matrimonio ho imparato a contenere la gioia di un affare (secondo me, di una bufala, secondo lui), e a lasciare che scopra da solo un nuovo acquisto, così da poter affermare che l’ho posseggo da tempo.
In 15 anni di matrimonio ho imparato che se mi compra ad agosto un regalo per il compleanno a marzo, devo essere contenta e non sperare di ricevere nemmeno un simbolo per quella data.
Ho imparato che non ci piacciono gli stessi programmi e nemmeno gli stessi film, che non abbiamo gli stessi gusti in fatto di musica e di letture, ho imparato che i viaggi devono essere un po’ più riposanti e che non posso pretendere di vedere tutte le chiese e i musei presenti in città.
In 15 anni di matrimonio ho imparato che è disposto a cambiare, seppur lentamente, e che pur di venirmi incontro ogni domenica (o quasi) cucina. Ho imparato anche ad avere maggior senso dell’umorismo e a sopportare i suoi doppi sensi e che quando mi dice “ti porto a mangiare fuori”, in realtà vuole dire che si apparecchia in terrazza. Che preferisce la pasta con la salsa e la carne arrostita, ma che mangia tutto quello che gli propino senza fare storie (quasi mai).
E ho capito che non farà mai l’operazione ai turbinati e che sarò costretta a vita al dolce sottofondo notturno.
Forse lui si è solo spiegato meglio?
Da La cucina di Mamma Loredana
250 gr ricotta (lei ha usato quella vaccina, io quella più saporita di pecora)
100 gr parmigiano grattugiato (lei ha usato il pecorino, ma proprio non ce la facevo…)
pistacchi salati tritati
semi di papavero (lei mandorle a lamelle)
paprika (mia aggiunta)
Sgocciolare bene la ricotta, lavorarla a crema con una forchetta e aggiungere il parmigiano, amalgamare bene, Dividere il composto in due metà e ad una aggiungere la paprika e formare delle palline grandi come una noce.
“Per aiutarsi inumidire leggermente il palmo delle mani con acqua … mi raccomando, LEGGERMENTE!” consiglia Loredana, ma io prima mi sono aiutata con due cucchiaini e ho fatto delle quenelle e poi le ho arrotondate con le mani, così non si è appiccicato niente.
Una volta ottenute le palline rotolarle nei pistacchi tritati al coltello e, quelle con la paprika, nei semi di papavero e adagiarle in pirottini o direttamente su un piatto da portata.
27 Comments
La cucina di Molly
18 Febbraio 2012 at 8:51Che bella presentazione per questi stuzzichini deliziosi!Braca!Ciao
Virginia Dolci Magie
18 Febbraio 2012 at 0:49A me viene sempre fame quando leggo i tuoi post e guardo le foto…
Glu.fri
17 Febbraio 2012 at 17:25Ma perché noi capiamo tutto e LORO non imparano mai nulla ?…Boh.
Quelle palline le faccio spessimo come antipasto e vanno a ruba…
Brave entrambe !
nonnapapera
17 Febbraio 2012 at 17:14Bellissima quest'introduzione!! non avevo mai pensato di fare queste palline con la ricotta! Sembrano buonissime, buona serata!
Viviana
17 Febbraio 2012 at 16:05Ahahahaahahahahaahhaahahha quella del ti porto a cena fuori mi ha fatto troppo ridere 🙂
è bella la descrizione dei vostri 15 anni, perchè c'è tantissima ironia e moltissimo amore….
buonissime le palline di ricotta, le farò anche io, magari per il nsotro anniversario a cena in terrazza :)))
Chiara Picoco
17 Febbraio 2012 at 15:21Un post davvero adorabile! Soprattutto sul fatto che ogni tanto ti porta fuori a cena 😛
Virò
17 Febbraio 2012 at 14:38La meravigliosa, profonda e sottile ironia con cui candidamente si dichiara di non essersi spiegati bene anzichè urlare "E' la ventesima volta che te lo ripeto" è la principale arma con cui sopravvivo in molte mattinate scolastiche!
…comunque, se ti consola, sapessi su quante cose non mi sono spiegata bene anch'io in venticinque anni di matrimonio!
Letiziando
17 Febbraio 2012 at 12:43Un post vibrante e coinvolgente! Ma le pallette son così buone che spianano tutto…da fare ogni volta che c'è aria di burrasca con la nostra dolce? metà 😉
Elisa
17 Febbraio 2012 at 9:46Post carinissimo, mi sa che gli uomini li fanno con lo stampo!!! 😀 Ottimi questi stuzzichini!
EliFla
16 Febbraio 2012 at 23:01Ua cosa è certa Stefania, che seppur così diversi…. avete in comune la cosa più importante….vi amate tanto!!!!
Grazie per la ricetta, baci Flavia
Loredana
16 Febbraio 2012 at 21:55Mi sa che io al mio di marito così esplicitamente non gliele ho mai spifferate quelle due tre cosette di lui che i urtani un pò, in compenso so esattamente quale delle mie lo fanno andare in tilt, ma il bello delle coppie navigate ( anche noi 15 anni) è che ci si sopporta amorevolmente.
E poi dopo queste palline di ricotta può solo adorarti!
Tutti fatti con lo stampino i matiri!!
ciao loredana
Cinzia
16 Febbraio 2012 at 21:47il mio, invece, dopo 13 anni di convivenza con me, potrebbe scriverlo lui questo tuo post: che non ho ancora capito che ogni cosa deve avere il suo posto, che ogni volta che si adopera, ci si deve poi prender la briga ri rimetterla Lì, dov'era e che… uff! Mi acchiappo una pallina e sorrido 🙂 per ora mi tiene così come sono!
fantasie
16 Febbraio 2012 at 21:42Ely: :*
fantasie
16 Febbraio 2012 at 21:42Glo83: 🙂
Titty: :*
dolcichiacchere: diversissimi… 😉
ale raravis: Sì, lui è speciale perché ha sposato me… e sì hai vinto, con me vinci sempre! :*
Stefania: ottime speranze… ma mancano ancora 4 anni! 😉
Gaia: :DDD
P.s. Mi hai fatto venire un'idea! :DDD
Federica: ecco, ho capito non è lo status… è il ruolo! :DDD
TataNora: grazie tesoro, sei troppo gentile con me e meravigliosa con le tue amiche! :*
Ely
16 Febbraio 2012 at 21:39Bellissimo bellissimo post, ricetta compresa!!! Quelle palline li sono veramente invitanti!!!
TataNora
16 Febbraio 2012 at 20:56Stefania non so se ridere o piangere: precisi 'ntifici si direbbe dalle tue parti… Chi???? i nostri mariti!
Solo che, leggendo i commenti anche delle altre, mi sa che sono stati tutti clonati all'origine!
Meno male che il nostro cromosoma diverso ci aiuta a gestirli.
Le tue palline sono perfette come perfetto è il tuo blog. Ho un paio di amiche celiache (una che sta facendo ancora accertamenti) e mi stai dando tanti e tanti spunti per non farle sentire escluse. Grazie!
Nora
Federica
16 Febbraio 2012 at 19:59Mi sa che siamo in tante a ritrovarci delle similitudini…anche senza marito ufficiale ma solo cavia al seguito :)! Troppo forte questo post 🙂 E sfiziosissime le palline di ricotta in versione salata, specie quelle pistacchiose ^_^ Un bacione, buona serata
La Gaia Celiaca
16 Febbraio 2012 at 19:36io ho capito che sei una donna fantastica, e che non farò mai leggere questo post a mio marito, se no si accorge che al mondo esistono donne pazienti, sensibili, intelligenti, e non solo la rompi…ni che lui ha sposato 🙂
e ho anche capito che alla prossima cena farò queste palline per antipasto.
ma come patè, potrebbero valere? 😉
Stefania
16 Febbraio 2012 at 19:32Pensa, a mio marito non sono bastati 11 anni per capire che io mi dimentico sempre di comprargli la coca cola e che quando parlo mi deve ascoltare attentamente perchè salto molti passaggi … dici che ho buone speranze?
alessandra (raravis)
16 Febbraio 2012 at 18:53io l'ho capito in un secondo, che sei meravigliosa. E in un nanosecondo,che Salvatore è un uomo speciale.
E mo'??? cosa ho vinto????
🙂
dolcichiacchiere
16 Febbraio 2012 at 18:38bellissimo post….buonissima ricetta…e ulteriore conferma di come siamo diverse noi donne dagli uomini…e senza trarre alcuna conclusione su chi sia meglio o peggio….ma semplicemente diversi…ciao katia
titty
16 Febbraio 2012 at 18:28Che bel post! la ricettina la rubo all'istante, troppo carina 😉
°Glo83°
16 Febbraio 2012 at 18:11eh sì….quante cose simili!!! sono d'accordo che queste palline però mettono d'accordo tutti! deliziose! 😉
fantasie
16 Febbraio 2012 at 17:38Forse, tutte le mogli vedranno tante similitudini… :DDD
spuntiespuntini senza glutine
16 Febbraio 2012 at 17:38questo post avrebbe potuto scriverlo mia mamma, perchè la sento sempre lamentare per queste stesse cose!sei bravissima Stefania, non solo a cucinare, fotografare ecc ma anche a trasmettere emozioni!!!:)
Ginestra e il mare
16 Febbraio 2012 at 17:33Allora siamo in due a vedere similitudini… io ne ho viste tante… ma il mio lui non cucina neanche quando sto male… 🙁
Adoro i tuoi post!!! 😀
Stefania Orlando
16 Febbraio 2012 at 17:27Mi è piaciuto tantissimo questo post!!!
Ho visto anche qualche similitudine 🙂