Da piccola l’albero era affare mio e della mia mamma. L’albero era piuttosto piccolo, altezza bambino, tutto bianco e lo decoravamo con delle palle tutte sbrilluccicanti color oro, e delle palle rosa fatte con fili, che a me sembravano di seta (ma chi lo sa?) e questa era quanto! Niente lucine, niente festoni… molto minimalista e forse risentivano del retaggio degli anni sessanta… chissà, visto che io non c’ero! In ogni caso, ricordo ancora che nonostante le palline rosa e oro, l’albero non mi piaceva. Vedevo quello delle compagne tutti colorati, con le lucine che si accendevano e spegnevano e mi sembrava che l’albero loro incarnasse lo spirito del vero natale. Verso i nove anni decisi allora che dovevamo cambiarlo e così, uscì con mia mamma e comprammo altre decorazioni. Mia mamma, sapientemente indirizzo le mie scelte secondo i suoi gusti, ma io ne fui totalmente soddisfatta. Comprammo degli addobbi rossi, e dei fiocchetti tartan rossi e verde, delle lucette rosse e dei festoni dorati. Così per qualche anno fui pure felice di farlo. Dopodiché mi sposai e così il primo albero a casa nostra fu una vera festa. Avevamo ereditato gli addobbi, ma ero così felice di fare questo enorme albero finalmente a casa mia. Meno felice lo fui quando dovetti toglierlo… In ogni caso per alcuni anni continuai a farlo anche se a malincuore. Alla fine arrivarono i pargoli e quindi l’albero si faceva per loro. Ogni anno aggiungevamo qualche lavoretto fatto da loro e così piano piano non solo si trasformò, ma si arricchì alquanto. Adesso il pargolo più piccolo ha nove anni e io, già da due anni, non vorrei più farlo… Sono grandi i pargoli, basta! Anche perché tutti vogliono l’albero a casa, ma nessuno vuole decorarlo… Così ieri il dolce doppio ha fatto la fatica di prenderlo e di aprirlo e poi l’ha lasciato aperto in mezzo al salone. Mentre io preparavo una torta per amici che ci avevano invitati a cena, molto di corsa perché poi avevo un appuntamento al quale non potevo proprio mancare, il pargolo n. 3 veniva in continuazione per dirmi quando lo avremmo addobbato… Così per farlo contento, ho chiesto agli altri uomini della mia vita, di mettere le lucette nel frattempo io cucinavo. Dirvi che si è scatenata una rivoluzione contro la mamma dittatrice è dirvi poco e alla fine hanno tutti concordato che fare l’albero è cose da femmine e soprattutto da mamme!
Sapete come è andata a finire? Dopo urla e strepiti i maschi hanno messo le lucine (anche se mi sono accorta solo dopo che su tre fili, due giacevano a lato dell’albero non posizionate, e per quest’anno resteranno inutilizzate) e io ho dovuto fare l’albero col cucciolo di casa, che alla fine ha sentenziato: “è proprio affare delle mamme, l’albero di natale, perché è bello come te!”
Ovviamente visto che sono stata così impegnata, chi doveva cucinare? E dopo una scorta di salmone fatta per un reggimento, perché se ne prendevo tanto mi facevano uno sconto strepitoso e io non so resistere agli sconti, cosa doveva cucinare il dolce doppio? Gli ho pure fatto trovare la pagina del libro aperta, così doveva fare meno fatica… e indovinate su chi è caduta la scelta? Ma Nigella naturalmente e l’ultimo suo libro entrato a casa mia “Nigella Express”. A parte il mirin che ancora non ho trovato poi la ricetta è uguale e vi dico che è strepitosa!
Salmone in padella, glassato, di Nigella
Per 4 persone
4 fette di salmone da circa 125 gr tagliati dalla parte spessa del filetto in modo che siano stretti ma alti piuttosto che larghi e piatti
60 ml di mirin (vino dolce di riso giapponese, da noi sostituito il Marsala)
50 gr di zucchero di canna chiaro
60 ml di salsa di soia (per me Crudigno, perché gli altri hanno il glutine!)
2 cucchiai di aceto di riso
2 cipollotti, tagliati a metà e poi a striscioline
Bisogna far marinare il salmone con il vino, lo zucchero e la salsa di soia per pochi minuti (Nigella dice 3 minuti per lato). Nel frattempo bisogna far riscaldare una larga padella antiaderente, dove cuocere le fette del salmone per due minuti per lato aggiungendo la marinata quando si gira il salmone. Togliere il salmone dalla padella e aggiungere l’aceto di riso, continuando a far cuocere così da addensare il sughetto. Versare questa glassa sul salmone, quando è pronta, e servire il salmone con del riso cotto al vapore (riso basmati) e dei cipollotti. Nigella suggerisce che anche dello zenzero ci starebbe benissimo, ma io non ne avevo.
Suggerimenti:
– anche se già l’ho sottolineato, voglio ridire che la salsa di soia, un alimento assolutamente insospettabile, contiene glutine, quindi dovete fare molto attenzione quando la usate. L’unica che al momento so che è sicura si chiama Crudigno e si trova da Naturasì;
– il salmone, rimane molto morbido e succoso, con una consistenza davvero morbida;
– la crosticina che vedete in foto, non è una bruciacchiatura ma è la glassa attaccata al salmone che è divina;
– è una preparazione veloce e facile, ma assolutamente da maiala effige… o sarebbe più appropriato dire da salmone effige?
QUI potete trovare tante altre ricette con il salmone
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A presto
Stefania Oliveri
19 Comments
Rita & Mimmo
22 Dicembre 2011 at 6:34Noi abbiamo più di 60 anni, le figlie 41 e 36 eppure facciamo l'albero ed il presepe. In genere io, unico maschietto, mi occupo delle luminarie, l'elettricità è roba da maschi, mia moglie del resto, riservandomi qualche parte tecnica del presepe, le figlie, se capitano, collaborano, hanno il loro albero da fare.
Ah il salmone te lo copio, forse proprio oggi.
EliFla
20 Dicembre 2011 at 21:39Pensa che io l'albero lo faccio sempre, anzi ad anni alterni ne faccio due….. mi piacciono troppo… e non ho figli a cui dedicarlo 🙁 …. ma lo faccio lo stesso e mentre lo addobbo penso ai miei alberi di quando ero bambina, a quelli che farò…. e quando lo disfo e metto tutto in ordine…. un po' mi dispiace!!! BAci, Flavia
fantasie
12 Dicembre 2011 at 20:57Letiziando: e allora vieni a cena da me! 😉
Gaia: anche io avrei voluta fare l'alternativa come i tuoi genitori…
Per il salmone, copia pure come io faccio da te! 😉
Sulla salsa di soia: sì è proprio il tamari (crudigno le fa entrambe) quello che uso anche io, ma il Lima mi pare che non ce lo abbiano… In ogni caso alla prossima spedizione controllo! 🙂
Chez Denci: Brava mia cara, su tutta la linea! … soprattutto sul dire sottovoce che è buona la ricetta! ;)))
Elisa: Era proprio come me lo immaginavo anche io… e all'inizio è pure stato così… poi passano tanti anni di matrimonio e questo è il risultato! 🙁
Glo83: "piccoli ma saggi" sì, ma non tanto golosi da cedere alla lusinga! 😉
cristina b.: dona fortunata!!! :***
Claudia: e già, qual era l'appuntamento? :DDD
U nicu pare più grande fisicamente… e ho detto tutto! :DDD
Ilaria: grazie di avermi avvertita! 🙂
simo: magari si realizza questo sogno… Appena organizzo a casa mia ti faccio sapere! 🙂
P.s. capisco la problematica dell'albero ereditato… 😉
cosebuonediale: anche io una volta fatto sono contenta… ma che stress prima! 😀
P.s. e ti confesso che anche io, se fossi un uomo, la amerei da impazzire… per questo cerco di assomigliarle… ;DDD
Buon S. Lucia anche a te! :***
Glu.Fri: ecco, bella idea, facciamoli incontrare… anche se forse è meglio non a natale! ;DDD
APRANZOCONBEA: e ma Gaia è stata parca, io sono il tacco 14 più famoso del web! :DDD
Tornando serie, non ho mai visto il mirin da Naturasì, però, effettivamente, non l'ho mai nemmeno cercato lì… domani corro da Naturasì e vado a controllare! Grazie mille! 🙂
APRANZOCONBEA
12 Dicembre 2011 at 17:03ciao Stefania, ho letto sul blog della GaiaCeliaca che sei il tacco 12 più famoso del web e non ho saputo resistere…sono venuta a trovarti. molto carina la Gaia, con questa descrizione ad effetto! bello e buonissimo (adoro il salmone in tutte le salse) anche la ricetta della Nigella. Per il mirin…forse ce l'hanno al NaturaSì, ma vedo che già sei una cliente. Alternativa, io lo compro a Bologna in questi posti, i market asiatici. ma ricordavo qualcosa del NaturaSì…baci e complimenti!
Glu.fri cosas varias sin gluten
12 Dicembre 2011 at 16:26Io sto educando una figlia femminista…se si incontreranno mai con i tuoi pargoli un giorno chi fará l'albero??…Chissá.
Per ora lo facciamo insieme ma il masculo é in netta minoranza ..
Vorrá dire che faremo questo salmone unisex..Bacioni
cosebuonediale
12 Dicembre 2011 at 14:36Quest'anno sono stata tentata anch'io di non farlo l'albero e per le tue stesse ragioni. Tutti lo vogliono ma nessuno partecipa all'addobbo (non ti dico cosa è stato tirarlo giù dal soppalco da sola. Non ho più l'età….). Comunque sia, una volta fatto mi piace e penso che non potrei mai passare un Natale senza albero. =)
Quanto al salmone, lo adoro, come adoro Nigella. Se fossi uomo ne sarei follemente innamorato. Buon S. Lucia per domani!
simo
12 Dicembre 2011 at 13:33quest'anno niente albero! proprio non mi va….sarà che l'albero che ho non mi piace e il marito non vuole cambiarlo (è della mamma!! eh le imposizioni grrrr) o perchè questo natale proprio non lo sento ma quest'anno casa mia è completamente spoglia! Stefania questa te la devo dire…non ti conosco se non per il blog e stanotte ti ho sognato!!! avevi organizzato un raduno blogger a casa tua,in un paesino tutte scale che nel sogno era palermo. che bella serata!!! ciao 🙂
Ilaria
12 Dicembre 2011 at 13:05Ciao!!! il mio blog si è spostato qui
http://blog.giallozafferano.it/lacuocapergioco/
Se ti va passa e continua a seguirmi li! Un abbraccio!
Claudia
12 Dicembre 2011 at 13:00…e sentiamo? qual'era l'appuntamento al quale non potevi mancare?
ghghghgh
:*
il piccolo solo 9 anni ha? pare più grande!!!
:*
love
Cla
cristina b.
12 Dicembre 2011 at 12:31casa che vai… da bambina l'albero era esclusività di mio papà (e lo faceva semplice e bellissimo), ora ci pensano marito e figlia: ci mettono delle piccole decorazioni in legno e qualche pallina rossa, molto minimal, ma a noi piace così. dillo ai tuoi ometti che stanno facendo i furbi… ;)))
salmone da urloooooooo!!
°Glo83°
12 Dicembre 2011 at 12:06piccoli ma già saggi!!! 😀
se come ricompensa gli avessi proposto questo salmone forse avrebbe cambiato idea!!! 😉
Elisa
12 Dicembre 2011 at 11:04Da quando mi sono sposata io e mio marito addobbiamo casa insieme, trascorriamo così una dolcissima mattina dell'immacolata. Splendido questo salmone!
Chez Denci
12 Dicembre 2011 at 10:51Infatti non sono d'accordo ma chi l'ha detto che l'albero è roba da femmine? L'albero è della famiglia punto e se nelle tua ci sono tutti maschi a parte te, devono aiutare altro punto 🙂
Però la sviolinata del pargolo n.3 tanto bravo lui.
Buona anche la ricetta ma lo diciamo a bassa voce ok?! Ciao ciao
La Gaia Celiaca
12 Dicembre 2011 at 9:01il mondo è bello perché è varia: quand'ero piccola a me l'albero non l'hanno mai fatto perché avevo i genitori "alternativi", il risultato è che ho cominciato a farlo a vent'anni e non ho mai smesso, una rivalsa da adulta. qui piace a tutti, marito compreso, e quasi ce lo litighiamo. però ne abbiamo uno piccolo, perché se no non ci starebbe, e questo aiuta a non annoiarsi nell'addobbo.
per il salmone, mi sa che te lo copio come il maiale, mi ispira moltissimo. complimenti per questo tipo di piatti che mi piacciono da matti!
sulla salsa di soia ho però da darti un'informazione: il crudigno non lo conosco, ma le salse di soia in realtà sono due: la shoyu, che noi non possiamo assolutamente usare perché contiene glutine, e il tamari, che invece per noi va bene. da naturasì hanno addirittura un tamari con la spiga barrata, che è anche in prontuario (la marca mi pare sia Lima)
Letiziando
12 Dicembre 2011 at 7:52Ad essere sincera dell'albero me ne è sempre fregato il giusto,e adesso che ho due piccoli distruttori in casa le decorazioni sono festoni alti e irraggiungibili per le loro mani… invece vorrei accendermi un bel sorrisone sulla faccia pappandomi questo divin salmone 😉
fantasie
12 Dicembre 2011 at 7:06Roberta: Voglio trasferirmi a casa tuaaaaaaaaa!!! :DDD
Federica: lui mette sempre tutti d'accordo col buono! … e confesso che avrei preferito fare il salmone… :DDD
arabafelice: Che c… fortuna! Sono felice di non essere l'unica a trovarla irresistibile! 😀
arabafelice
12 Dicembre 2011 at 6:52Ammetto che ho sempre odiato fare l'albero, che a casa mia era solo affare di mia mamma 🙂 ma ho svoltato dopo il matrimonio: mio marito adora decorarlo!!!!
E quindi, grazie a Dio, ci pensa lui….io mi limito a dare indicazioni…
Il salmone di Nigella è buonissimo, lo faccio anche io!
Federica
12 Dicembre 2011 at 6:43La sentenza del pargolo è di una diplomazia ineccepibile :))
L'albero è proprio affare delle mamme! Io non lo faccio mai da me ma spero sempre di trovarlo dai miei!
Preferisco vedermela con il salmone qui sotto che con le lucine :D! Un bacione, buona settimana
Roberta
12 Dicembre 2011 at 6:21Certo che il mondo e' bello perche' e' vario: a casa mia devo litigare con mio marito e mia figlia per poter farmi l'albero in santa pace, da sola e come piace a me!! In ogni caso, le lucine sono affare mio. Quando le mettono loro si vedono tutti i fili…Quella Nigella e' una vera forza!! Buona settimana, a presto