Cosa c’è di peggio dell’annuncio del ricevimento dei genitori a due ore dall’incontro, sapendo che al ricevimento incontrerai non solo i professori di tuo figlio, ma quella professoressa che ti mette in agitazione al solo pensiero? Sì, proprio lei, quella con lo sguardo truce, con la bocca stretta, il ghigno sadico e nervoso… Quella per la quale l’ultima volta ti sei vestita e svestita duecento volte per trovare l’abbigliamento adatto per fare buona impressione, quella a cui non volevi stringere la mano, perché la tua grondava di sudore nervoso… Quella stessa che poi incontrandola si era rivelata un angelo, bella ed elegantissima, con un sorriso a trentadue denti (e non perché il tuo pargolo studiasse)… E però l’incontro ti mette sempre in ansia, perché lei comunque è severa… E forse saperlo SOLO due ore prima (e sempre poco prima di pranzo) aiuta, altrimenti non avrei dormito tutta la notte… Ma sì, ha fatto bene, il pargolo n. 2 a dirmelo solo alle 14.00…
Ovviamente, come da copione, mi annuncia “qualche mediocrità…”. Stavolta rimango basita… ma non eravamo rimasti che quest’anno cominciava bene dall’inizio evitando di farmi prendere inutili infarti finali, confermando, però, la mia assoluta fede nei miracoli, che l’hanno visto promosso? “Tesoro”, comincio, “qualche… significa che ne hai più di una?”. “No, mamma effettivamente è solo una… ma tu lo sai, LEI è severa, non mi ha fatto parlare, mi sento insicuro appena mi guarda, figurati quando mi interroga…” Capisco! D’altro canto fa lo stesso effetto a me… “Tesoro, sei sicuro che sia la sola ed unica mediocrità?” Informarsi prima è sempre meglio. “Effettivamente” e sento un improvviso mancamento “ho un 5/6 in matematica scritta… però all’orale ho un bel 6!”…
Cosa c’è di peggio che aspettare al ricevimento il momento in cui riceveranno anche te, sapendo già che ti devono dire qualcosa di negativo? Di peggio c’è quando incontri la mamma di una compagna di tuo figlio che tesse le lodi dei suoi figli, tre anche lei, tutti bravi, però! Sì, anche il suo maschio l’ha fatta penare perché non studiava (e tu ti rincuori un po’), ma in realtà non studiava perché non ne aveva bisogno… e alla maturità ha preso 100 e adesso è entrato subito in medicina… E il suo turno viene prima del tuo e capisci che non ha mentito per niente, quando dopo pochi secondi riappare sulla porta e se ne va con un sorriso che mette in evidenza il bel lavoro fatto dal suo dentista! E tu lì ad aspettare, mentre altri prima di te entrano ed escono dopo 15 minuti abbondanti… E finalmente arriva anche il tuo turno, sono la penultima, penso grazie a Dio, così non mi vedranno depressa quando uscirò dalla stanza… Poi mi consolo, perché il pargolo n. 2 è il più bravo fra i tre, è quello che ottiene i risultati migliori, è vero che non studia tantissimo, ma mezz’ora a fronte dei 5 minuti del grande e del piccolo, son faticacce, mica da nulla! E poi ha solo una mediocrità e una quasi mediocrità… C’è di peggio… E mentre recito il mio mantra, arriva il mio turno…
Cosa c’è di peggio che scoprire che le mediocrità sono in realtà insufficienze gravi e che su un tot di materie, il 45% è costituito da mediocrità? Di peggio c’è che a dirtelo è la prof. di latino, sempre elegantissima, ma stavolta in nero (sarà presagio?), che ha gli occhi lampeggianti di fuochi, fulmini e saette, spalancati ed enormi, e la sua bocca è ancora più stretta, ma si apre per vomitare lava incandescente contro il tuo pargolo, e indirettamente anche su di te, che non vegli su di lui e che quindi non sai che se ne infischia dello studio, mentre non sa che tu passi tutto il pomeriggio prima ad incitarli, poi ad invogliarli, poi a minacciarli e infine a gridare come un’ossessa per farli studiare. E tu ti senti piccola piccola, ritorni ai giorni in cui tu andavi a scuola e queste cose succedevano, ma non a te, ai tuoi compagni, perché tu sei stata sempre brava e i professori mandavano subito via tua madre e ti continui a chiedere “cosa ho fatto di male???”… E così, forse per la compassione che suscito nel professore di matematica, mi arriva un sorriso che mi dice, vada a casa e si riprenda, abbiamo tutti figli e la maggior parte son disgraziati, a parte quelli della prof. di latino! E considerando che lui è il pargolo che mi da più soddisfazioni a scuola, immagino che ci sia di peggio del suo ricevimento dei genitori…
E ancora una volta io sono qui a lambiccarmi il cervello, chiedendomi “ma se io lo faccio a pezzettini e poi lo cucino a stufato, mi possono incriminare per figlicidio?”
Dalla sua ha avuto che oggi è il 15 novembre, che è il giorno deputato ad una grande iniziativa e la ricetta prevista era a base di pesce. Ed è con piacere che annuncio l’inizio ufficiale di Rifatte senza glutine.
Ogni 15 del mese ogni blog che vorrà partecipare dovrà fare la ricetta prestabilita e postarla il 15 del mese successivo.
Stavolta abbiamo fatto tutte insieme le linguine ai calamari di Spunti e Spuntini senza Glutine e la prossima ricetta sarà Crespelle prosciutto e funghi di Una cucina tutta per sé
Io però le linguine, all’ultimo minuto non le ho trovate in dispensa e le ho sostituite con degli spaghetti… ma vi assicuro, la bontà è rimasta integra!
INGREDIENTI:
(per 4 persone)
320g fettuccine senza glutine
2 arance medie bio
1 limone bio
500g calamari
1 cucchiaino di miele di zagara
prezzemolo
1 spicchio d’aglio, da me sostituito con mezza cipolla per via dell’intolleranza del dolce doppio
olio extra vergine d’oliva
sale e pepe q.b
PROCEDIMENTO:
Pulire i calamari, togliendo la testa e la cartilagine interna. Lavarli bene e metterli a scolare. (Ok, confesso, questo lavoro l’ha fatto il pescivendolo!)
Tagliare a rondelle il corpo, mantenendo invece integra (o tagliata in 2) la testa con i tentacoli.
Grattugiare la scorza delle arance e del limone e spremerne il succo a parte.
In una padella soffriggere la cipolla tritata. Aggiungere la scorza grattugiata degli agrumi.
Unire i calamari, insaporire con un pizzico di sale e lasciare cuocere a fuoco vivo per dieci minuti.
Aggiungere poco per volta metà del succo degli agrumi.
Nel frattempo far cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolarla al dente.
Unire la pasta al sugo facendola insaporire in padella aggiungendo il restante succo e il cucchiaino di miele.
Aggiungere pepe e una presa di prezzemolo.
Vi assicuro una pasta di una bontà unica!
Suggerimenti:
– non cambiate niente, è perfetta così!Infine non dimenticate che nello spirito di questa iniziativa è ricominciato (st)Renne Gluten Free, tutti possono partecipare e il tema è: la tavola della festa! Sbizzarritevi!
A presto
Stefania Oliveri
34 Comments
Felix
15 Novembre 2011 at 21:51E un bacione anche a te Stefania! Molto bella la prima foto sa di Barocco siciliano!
p.s. mi devo studiare il meccanismo delle strenne 😉
alessandra (raravis)
15 Novembre 2011 at 21:16io non ce l'ho ancora fatta. Benedico l'agenda che non si incastra col calendario dei ricevimenti e continuo a fissare impegni per il martedì, quando riceve la maggior parte degli insegnanti di mia figlia.
Stesso copione: io studiosa, lei del tutto disinteressata. Quest'anno le è capitato un mio ex collega, come insegnante di latino- e io a supplicarla di non dirgli nulla: al secondo giorno, lo aveva già informato. Ieri, ha preso un glorioso 6 e mezzo di un compito dove bisognava studiare tre cose in croce, facilissime, per giunta rimandato di continuo e per giunta dopo aver avuto tre giorni di scuole chiuse e quindi nessuna scusa da accampare. "il prof mi ha chiesto se ero contenta", mi ha detto. e sfido io, ho pensato: gli sarò venuta in mente, con tutti i miei bilancini, e le lodi e le medie etc etc. "Gli ho detto che sto vivendo un momento di gloria", ha risposto…e io non ho nemmeno la giornata gluten free 🙁
ciao
ale
Lo
15 Novembre 2011 at 20:29le rifatte mi piace molto come idea…e i tuoi spaghettoni mettono una gran fame….
e come ti capisco a delirio di pargoli che giocano con le mediocrità….a me raccontano che la gnoma scrive bigliettini e fa la svampata…..e io la trucido! bacione
EliFla
15 Novembre 2011 at 19:22Tu lo sai che …. non dipende da te se c'è qualche mediocrità a scuola per il tuo pargolo….. certo sicuramente non è bell'affare da affrontare questi colloqui … ma ha ragione Mapi, i ragazzi ce la faranno a rimediare!!!!
Potrei anche dirti che se li minacci di non fargli da mangiare forse con el cose buone che prepari tu e a cui loro dovrebbero rinunciare….forse funziona…. comincia a sequestrare queste meraviglie di spaghetti..e dalli a me!!! BAci, Flavia
Anna
15 Novembre 2011 at 17:49Forse te l'ho già detto che è un piacere leggerti….evviva le rifatte!!!
Un abbraccio
Anna
Vale
15 Novembre 2011 at 17:12cucù ^_^ ariecchime 🙂
ho letto del N.2 e ricordato il post dello scorso colloquio, quello dei cambi di abito continui… 🙂
rimango di stucco nel vedere i particolari della tua tavola, splendidi sempre, ma come fai?
baci serali stè
V.
๓คקเ ☆
15 Novembre 2011 at 16:58Mamma mia, ho vissuto con trepidazione pure io il tuo colloquio con la prof di latino! Che dirti, tesoro? Coraggio, l'anno scolastico è appena iniziato e il pargolo fa in tempo a rimediare…
Particolarissime queste linguine di calamari, con il miele: mi ispirano tanto!
Un abbraccio.
Mariabianca
15 Novembre 2011 at 16:55Come ti capisco!!!
Complimenti per il singolare piatto.
gloria cuce'
15 Novembre 2011 at 16:19Anche io ho ricevuto i genitori sabato e certo ad alcuni non ho fatto passare un buon w.e. Non oso pensare a quando i miei figli ribelli andranno a scuola.
Mi veniva di prendere due bacchette cinesi ed assaporare quegli spaghetti fantastici.
Baci!
Kiara
15 Novembre 2011 at 16:04Aiuto, cosa mi aspetta… sto per diventare mamma e fare il genitore è difficilissimo! Ma tu sei in gambissima e coi tuoi racconti ci fai sempre divertire e riflettere! Ottima la tua ricetta! Un bacione
Anna Lisa
15 Novembre 2011 at 14:56Bellissima Stefy!
Io per fortuna sono ancora lontana da questiproblemi 🙂
spuntiespuntini senza glutine
15 Novembre 2011 at 14:45hai reso il piatto molto molto elegante…bravissima ( e divertentissima) come sempre!
letizia
15 Novembre 2011 at 14:21Stefania, ti capisco benissimo, mi sono ritrovata nel tuo racconto, anch'io tre figli e tutti e tre non amano studiare!!!!
Ma dove ho sbagliato!!!!
Consoliamoci con questo ottimo piatto!!!
Claudia
15 Novembre 2011 at 14:20mizzica mi facisti sudari settecamicie…Però il succo del discorso, con la ricetta finale mi fici arripigghiari *
😉
ho 2 pacchi di pane in cassetta e uno di fette biscottate che fa te li "avvicino"? (come si dice in inglese)
🙂 mezzo pacco circa di mix farina 😉
love
Cla
angicoock
15 Novembre 2011 at 14:16Non ti crucciare per i pargoli. Sai qualche piccola mediocrita' non e' la fine del mondo e poi analizza il sorriso del prof di mat…. Comunque se incav…. coi pargoli ti fa creare dei piatti così invitanti, goduriosi e buoni…. allora W i pargoli e le mediocrita'…. ma non e' che loro sanno di questa tua dote e lo fanno di proposito? ;-)))
Mariangela - La cucina di Nonna Luisa
15 Novembre 2011 at 14:10I tuoi post sono sempre così divertenti, io al posto tuo avrei fatto una tragedia!
Buonissimo piatto, complimenti 🙂
due bionde in cucina
15 Novembre 2011 at 13:45hahahah, questo post lo faccio sicuramente leggere a mio marito che insegna!!!!!
baci
Daniela
15 Novembre 2011 at 13:37tu sei una forza, ma anche i tuoi creaturi lo sono: quindi non sgridarli, poveri!!!! Si rifaranno col tempo di qualche attuale incidente di percorso e intanto sono ben nutriti da una mamma che sforna ricette così!!! un abbraccio a tutti
Dani
Mela
15 Novembre 2011 at 13:22Resto basita: quest'iniziativa è bellissima!
il resto non lo commento 🙂
forza e coraggio!
Vale
15 Novembre 2011 at 13:00me stavo a preoccupa'
eccoti!
tiratina d'orecchie: come avevamo deciso il titolo?? vabbè, sei perdonata 🙂
ti vado ad aggiungere alle altre, grazie stè
bacioni
Vale
Una cucina tutta per sè
15 Novembre 2011 at 12:54Che belle che siamo, tutte con la stessa ricetta ma ognuna con il suo modo di fare 🙂 Bellissima la tua versione e bellissima la foto, i colori sono azzeccatissimi!!
Fabipasticcio
15 Novembre 2011 at 12:48Evviva le rifatte!
Comincio dalla ricetta 😀
Per il pargolo, che dire? ogni persona è un caso a sè. Premesso che non ho un figlio così grande, che per ora mi ritrovo nella parte della mamma che sorride tanto, è pur vero che sono molto severa, studiare è anche disciplina. Detto ciò, ho amici con figli adolescenti che mi racconto storie come la tua, calvari di anni e anni, però in più di un caso ho visto i ragazzi cambiare, non sempre facilmente, in alcuni casi ci è voluta la bocciatura…casi limite! So che sai come fare e vedrai che il pargolo riprenderà la sua strada!
Oxana
15 Novembre 2011 at 12:17Un salutino al volo, Stefania!
Bella la tua versione (come sempre sei strepitosa!):))
Bacione
Anna
15 Novembre 2011 at 12:15Sei grande ed inimitabile!!! Splendida versione, ma devo dire che sto girando per i vari blog che hanno aderito e mi piacciono tutte!!! Siamo troppo brave!
Smack!
Elvira Coot
15 Novembre 2011 at 11:29ahah che ridere mi hai fatto! IO ricordo solo di un anno al liceo che era particolarmente difficile e a me non interessava per niente andare bene a scuola. Ricordo ancora oggi gli occhi dei miei genitori. Da quell'anno mai più avuto problemi 🙂
Forza! 🙂
Sonia
15 Novembre 2011 at 11:27noi i primi 3 anni abbiamo penato per il primo semestre, siamo arrivati col patema d'animo a fine anno..l'anno scorso un poco di tregua che non guasta e quest'anno siamo di esami di maturità…mi sento malissimo all'idea!! hai tutto il mio sostegno morale! la mise en place è fantastica!!! grandiosa Stefania! 😡
giovanni uno storico in cucina
15 Novembre 2011 at 11:00una ricetta molto interessante e sfiziosa.. me la segno!!
Saretta
15 Novembre 2011 at 9:32Che tremend che ono i figli maschi…mio fratello a volte lo diceva all'ultimo dei colloqui ma si può?!Fortuna che andava bene, vivacità a parte…
Ed il pargolo deve rinraziare ed applaudire questa ricetta..favolosa!
Buona giornata
arabafelice
15 Novembre 2011 at 9:28Non ho figli, ma stasera ricevo i genitori dei miei alunni, incredibile coincidenza 😉
Il piatto e' splendido!
La Gaia Celiaca
15 Novembre 2011 at 9:05bellissima la presentazione del piatto, stefania!
per il resto, tremo… tremo perché ho ancora figli alle elementari, ma le medie si avvicinano, tremo perché anch'io come te sono andata sempre bene a scuola e mi risulta difficilissimo accettare che abbiano problemi su questo fronte, tremo perchè… ecco, tremo!
e sono molto, ma molto solidale!
Acquolina
15 Novembre 2011 at 9:02che bella iniziativa, non la conoscevo, un piatto gustoso e raffinato!
ciao 🙂
ღ Djallen ღ
15 Novembre 2011 at 8:52Wow, non credevo che una prof avesse paura dei prof dei pargoletti…. incredibile, allora siete umani!! 😛
Mi sono spanciata dal ridere..ma poi ho pensato che ho solo tre anni per arrivare alle medie con la prima peste..e sono caduta in terrori… speriamo bene. Per fortuna poi sono arrivate le linguine con i calamari! bellisimiiiii
ciao jè
Elena
15 Novembre 2011 at 8:49Mamma mia…non ho figli ma ho tremato con te per l'attesa e per il risultato finale. Coraggio, siamo tutte con te. Da adesso…playstation e pc (facebook) sequestrati fin tanto che non si riprende!! Meno male che non ho figli…dici che sono un po' troppo severa? Il sorriso è tornato vedendo le foto: le tue tavole sono stupende Ste. Complimenti. Un bacio e forza mamma!!!
anna
15 Novembre 2011 at 8:40Sei tremenda con i tuo racconti di vita quotidiana, mia hai fatto scompisciare dalle risate 😉
Anche noi abbiamo apprezzato questa ricetta 😀