(In questo post: profiterole senza glutine con farine naturali)
E però l’amore può… e fa far tutto. E così mi sono messa di buzzo buono e ho deciso che stavolta dovevo “profittelorare” anche io… Io ho seguito la mia ricetta senza glutine (come previsto dalla gara!) , che però ho notato che ha le stesse proporzioni della mia beneamata, e strano ma vero, mi è pure piaciuto! C’è un piccolo dettaglio che ho tralasciato di sottolineare… il mio profiterole senza glutine è pure senza panna! E ho capito che non è il profiterole che non mi piace, ma la panna!
P.s. Sicuramente non vincerò, però mi sono rappacificata col profiterole… tanto da fare una versione dolce e una anche salata, anzi tre!
Il profiterole senza glutine della mia vita
Ingredienti per i bignè (70, grandi quanto una noce)
200 gr. di acqua
120 gr. di farina di riso
60 gr. di fecola
80 gr. di burro
4 uova
10 gr. zucchero (per preparazioni dolci, ma io non l’ho messo e va bene lo stesso anche per i dolci)
un pizzico di sale
Io ho usato il Bimby, ma se non l’avete le spiegazioni di Stefania sono precisissime! Ho inserito nel boccale tutta l’acqua, il sale e il burro e l’ho fatto cuocere a 100° velocità 2 per 10 minuti. Trascorso il tempo, ho aggiunto le farine e azionato il Bimby per altri 30 secondi velocità 4. A questo punto spegnete l’apparecchio (autocottura) e aspettate 10 minuti, mescolando, nel frattempo, l’impasto a velocità 4, per almeno 5 volte. Lasciate raffreddare l’impasto sempre nel boccale, e a questo punto potete aggiungere le uova, uno alla volta e non prima che il primo non sia stato totalmente incorporato, lavorando ancora per altri 30-40 secondi a vel. 5. A questo punto si può trasferire l’impasto in una sac à poche o fare i bignè con due cucchiaini. Il mio impasto era piuttosto denso, molto di più di una crema pasticcera, ma è dovuto al fatto che ci fosse meno burro che nella ricetta di Stefania. E però secondo me, e l’intera famiglia (ma sono di parte e non fa testo), sono venuti buonissimi. Ho quindi fatto delle palline grandi quanto una noce e le ho disposte su una placca da forno imburrata e come dice Stefania non usate la carta forno, altrimenti non si cuociono uniformemente. Cuocete in forno caldo a 180° (nel mio che è solo ventilato a 170°), perché la mia versione è povera di grassi, per circa 30 minuti, nel mio forno che è solo ventilato, altrimenti 12 minuti a forno chiuso e altri 25/30 minuti a forno socchiuso (aiutatevi con una paletta) se non è ventilato. La cottura è una parte determinante del processo, infatti devono colorarsi perché se rimangono chiari non sono cotti e il bignè sarà immangiabile! A questo punto lasciateli raffreddare quindi farciteli… Ed ecco la sorpresa, la farcia!
Le proporzioni secondo mia mamma sarebbero:
1 kg di ricotta di pecora (mi raccomando!)
700 gr di zucchero
Secondo me:
1 kg di ricotta
500 gr zucchero
Mettete tutto in una ciotola e mescolate bene. In realtà sarebbe bene anche setacciarla, ma a me piace di più grezza. Inoltre la ricotta dovrebbe essere di almeno due giorni, così che abbia perso gran parte dell’acqua altrimenti è troppo liquida per il ripieno. Mettete in una sac à poche e riempite i bignè praticando un foro da sotto. Se però non siete pratici, potete benissimo tagliarli a metà e riempirli.
E infine la colata. La colata è stata fatta con la nutella! Nutella e un po’ di latte per la versione under 14 e un po’ di brandy per la versione over 18!
Fate sciogliere la nutella con il brandy (o con il latte) in un pentolino, a fuoco basso, facendo attenzione e non far bruciare il composto, e fate colare sui bignè riempiti. Dapprima la cioccolata sarà liquida, ma al momento di servire il profiterole, si rapprenderà un poco formando una cremina paradisiaca!Dopodiché, siccome, mi sono venuti fuori 70 bignè, ho deciso di sacrificarne qualcuno e di servirli in versione salata. Ed ecco le tre versioni:
Le proporzioni sono rigorosamente… ad occhio!
philadelphia
prosciutto crudo
marsala
gelatina di mirtilli rossi
In un mixer, frullate la philadelphia, col prosciutto e il marsala. Quindi riempite i bignè con questa farcia e mettete una lacrima di gelatina sopra i bignè… Una goduria!!!
La seconda versione:
Bignè con crema di uova di lompo e grappa
philadelphia
grappa (o vodka)
uova di lompo
Mescolare a mano i tre ingredienti e poi coprite con uova di lompo.
Ultima versione
Bignè alla crema di olive verdi (versione vegetariana)
philadelphia
paté di olive
paprika
Mescolate la philadelphia col patè e farcite. Coprite con un po’ di patè d’olive.
Suggerimenti: Attenzione alla farina di riso, perché seppur naturalmente gluten free, se prodotta in stabilimenti che producono farine glutinose, si contamina e non va più bene per i celiaci. Quindi guardate sull’etichetta che ci sia scritto che non contiene tracce di glutine! Inoltre usate la qualità super fina, tipo amido. Quella più grossolana non va bene, così come non va bene macinare il riso direttamente a casa perché la grama resta troppo grossa.
Con questa ricetta partecipo alla sfida più dura della mia vita, quella per cui ho perso il sonno e la mia autostima è caduta sotto i piedi… ok, sotto i tacchi… ma sempre nel punto più basso sta… almeno fino a quando non vincerò!
A presto
Stefania Oliveri
47 Comments
EZ Flash IV
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xlpharmacy
6 Gennaio 2012 at 13:53Hey questa è una deliziosa ricetta! Mia zia prepara scorsi ed è stato un buon gusto.
pharmacy
23 Dicembre 2011 at 21:54Sembra delizioso e mi piacerebbe assaggiare il più presto possibile
Anna
26 Ottobre 2011 at 5:59Stefania, come puoi sottostimarti in questa maniera? Più che brava sei un portento, ed il motivo per cui non vinci potrebbe essere semplicemente perché prendere in esame ricette fatte con le nostre farine potrebbe essere scoraggiante per chi non le conosce? Non sono mai andata a leggere le regole a cui si attengono per eleggere il vincitore, ma potrebbe essere questo il motivo?
Per me, tu ed Elena dovreste vincere regolarmente 🙂
Un abbraccio
Anna
Gambetto
18 Ottobre 2011 at 7:36Mi piace come trovi sempre la tua strada, fatta di buon senso, gusto ed una sana verve che da sempre ti contraddistingue. Sai perchè non vinci mai…perchè in fondo in fondo lo sei sempre e lo dico senza nessun fondo di retorica.
I non-profitteroles sono un sorriso prima ancora che una goduria per il palato 🙂
fausta
17 Ottobre 2011 at 13:31cara Renata che dire? Te la sei cavata alla grande! I tuoi non-profiteroles sono davvero eccezionali. L'idea tutta sicula della ricotta è strepitosa e le versioni salate stuzzicanti… A me la panna piace però le tue interpretazioni ancora di più! Brava. Un bacione
Ginestra
17 Ottobre 2011 at 12:00…. mi prese di costei piacer si forte che…ancor non m'abbandona!!
E per forza!… anni e anni trascorsi ad odiare la piramide di bignè prima di scoprire che detesti la panna 😀
un bacio!!!
fantasie
16 Ottobre 2011 at 21:57Grazie mille atutti quanti.
Piccoli suggerimenti:
Luna: provali e poi dopo 12 minutti metti il cucchiaio di legno nello sportello del forno, come si fa per le meringhe… secondo me va bene lo stesso!
Ka': e non sei nemmeno celiaca? Io ti adoro!
Julie: curiosona! ;)))
Fabipasticcio: la mia versione è davvero chaltron style, don't worry! 😉
Giovanna: allora dopo averli magiati mi ringrazierai!!! 🙂
giovanna
16 Ottobre 2011 at 18:59bignè…. magnifici…. li proverò al più presto, sono almeno 2 anni che non ne mangio uno, devo assolutamente farli. I tuoi hanno un aspetto fantastico, e poi ogni tua ricetta è una garanzia.
Fabipasticcio
16 Ottobre 2011 at 16:19Delle vere golosità dolci e salate!
per me la pasta choux è un tabu ancora incrollabile, ma sto aspettando un guizzo cialtronesco per lanciarmi senza paracadute anche sulla pasta choux. Ottima idea la farcia di ricotta!
Bravissima come sempre
Buona domenica cara
Ilaria
16 Ottobre 2011 at 10:06Neppure a me piace il profiteroles con la panna montata. Ma io sono un caso limite… non mi piace proprio la semplice panna montata!
Adoro però il profiteroles con ripieno di crema chantilly, lo trovo assolutamente strepitoso!
Non essere così pessimista per l'MTC, al limite sei comunque riuscita a trovare un piatto che ti piace.
Julie
15 Ottobre 2011 at 18:54Due autentiche meraviglie, bravissima ^__^!
E adesso sono troppo curiosa di vedere la versione che porterai al brunch del 6…quella salata, per caso??
Ka'
15 Ottobre 2011 at 17:51Grazie per esser passata da me e esserti unita ai miei fedelissimi…son contenta ti piaccia la mia iniziativa, nel mio piccolo da non celiaca, cerco di far conoscere ai non celiaci che si può cucinare facilmente senza glutine basta per le prime volte, un po' di impegno in più (poi s'impara), sempre un po' di attenzione a scegliere e non contaminare gli alimenti…ma non è assolutamente impossibile!Attendo una tua ( o anche più) ricetta! bacioni buon WE e mi unisco ai tuoi!
Max
15 Ottobre 2011 at 15:51Dovresti assaggiare quelli al bergamotto, ti convinceresti…divorerei l'intero post potendo, ho pensato di stamparlo ma credo non sia commestibile…ciaoooo.
Mariabianca
15 Ottobre 2011 at 15:20Ne mangerei volentieri qualcuno con ricotta e colata di nutella….buono!!!!!
Silvia
14 Ottobre 2011 at 19:39Ma come sarebbe autostima sotto i piedi?!? Sei matta!!! Io se potessi, verrei subito a casa tua, per mangiarmi almeno 10 di quei bignè ripieni di ricotta e coperti di nutella…mmmmhhh… e poi, passerei a quello con le olive…forse sarebbe meglio il contrario…comunque…non so decidere, tutti fantastici! Bravissima!
agavepalermo
14 Ottobre 2011 at 17:58Ciao, il profiterole è il mio dolce preferito da sempre, soprattutto in versione superstucchevole con panna e cioccolato, però mi ispira tanto anche quello fatto da te, con la ricotta, e che dire dei bignè salati…che delizia!!!
Baci
Evelin
p.s. miii temporale!!!
luna
14 Ottobre 2011 at 17:57wow che brava che sei! Io li ho fatti solo una volta tanti anni fa… però si sono rammolliti subito… 🙁
Secondo te verrebbero bene anche senza il forno ventilato? bacissimi
Monica - Un biscotto al giorno
14 Ottobre 2011 at 16:22io in realtà adoro il profiterole, beh come tutti i dolci 😀 , e sono sicura che amerei anche questo con la ricotta!
La Gaia Celiaca
14 Ottobre 2011 at 15:51accidenti! chi ha tempo non aspetti tempo, stefania!
fantastico il tuo profiterole, sono ammirata dei bignè soprattutto, che confesso di non aver mai fatto. per fortuna che c'è ancora un po' di qui alla fine di questo difficilissimo MTC!
e tu sei stata bravissima, sono splendidi, per non dire super-golosi.
BRAVO' stefania, come direbbero i francesi…
Sonia
14 Ottobre 2011 at 15:47ma se sono strepiterrimi?!? non essere modesta che hai sfornato deliziosi bocconcini :))
gloria cuce'
14 Ottobre 2011 at 15:20Secondo me vinci con queste versioni.
Superbrava!
Fabiana
14 Ottobre 2011 at 15:11Quattro versioni in un sol giorno, fra una settimana ne avrai inventate minimo un'altra ventina!
Ieri mi sei proprio venuta in mente, ho visto che questo week end ci sarà un evento in quel di Cuneo tutto dedicato alla celiachia…..ci sarai?!
un bacetto
alessandra (raravis)
14 Ottobre 2011 at 15:05Fammi capire: per realizzare che non ti piace la panna, hai dovuto fare tre versioni di profiteroles???…
…povero Richard…:-)
😉
ale
spuntiespuntini senza glutine
14 Ottobre 2011 at 14:54sinceramente preferisco quelli salati!!!!Brava Stefania…come sempre!!!!
SONIA
14 Ottobre 2011 at 13:57In qualunque modo me li metti sotto il naso te li spazzolo ^_^ interessante la versione salata 😉
Günther
14 Ottobre 2011 at 12:42è giusto riappacificarsi con il profitterol… leggendo il tuo post oltre a verirmi una certa acquolina, per quella versione salata mi è venuta da ridere per tutti quelli che pensano che mangiare senza glutine non è goloso, tu sei la testimonianza che invece è vero il contrario complimenti
il cucchiaio magico
14 Ottobre 2011 at 12:06appzena ho visto la foto mi sono detta " non ha messo la panna" poi ho letto il post, io invece adoro i profitteroles straperni di panna, e i tuoi hanno un'aspetto molto invitante, anche senza panna.
°Glo83°
14 Ottobre 2011 at 11:54anch'io non amo troppa panna nel profiterole…la tua versione mi ispira molto! e anche quelli salati devono essere squisiti! 😉
๓คקเ ☆
14 Ottobre 2011 at 10:20Posto che sono svenuta quando ho visto che hai proposto ben 3 versioni salate stupende, non posso che notare quanto l'MTC sia utile: si impara perfino a conoscere se stessi e i propri gusti! 😀 Per conoscere i figli c'è tempo… ^_^
arabafelice
14 Ottobre 2011 at 9:49Illuminazione: non amo il profiterole ma ho capito il perchè.
Non me l'hanno mai dato riempito di ricotta!!!
Daniela
14 Ottobre 2011 at 9:32sTEFIIIIIIIIIIIIIIIIIIII quanto mi piacciono i tuoi profiteroles, ma anche quanto mi piacciono i bignè!!! sei stata un fenomeno, come sempre. Peccato che tu non li abbia "ammonticchiati" per tenerli in gara… Vabbè già quelli dolci sono eccellenti!
Baci
meggY
14 Ottobre 2011 at 9:30Aiutooo mi sento male, che golosità hai sfornato!!!Io scelgo quelli con le uova di lompo, ma, nel dubbio, meglio assaggiarli tutti 🙂 Baci e buon we!
Anna Luisa e Fabio
14 Ottobre 2011 at 9:16E meno male che non ti piacevano. Stavolta non ti sei risparmiata, ce nè per tutti i gusti, dolci e salati!
Fabio
dauly
14 Ottobre 2011 at 8:34stefy, anche io non amo particolarmente il profiterole, è un dolce che anche al ristorante non prendo minimamente in considerazione, ma che vuoi, l'mtc ci mette davanti a delle prove durissime e ci tocca sopportarle!
mentre amo da morire i bignè in versione salata, sono l'antipasto che in casa mia non manca mai e prendo nota anche delle tue versioni!
ehi, ma tu ci tieni così tanto a vincere l'mtc? io ne ho il terrore! ahahahahah!!
giovanni uno storico in cucina
14 Ottobre 2011 at 8:21buono.. io ne approfitterol.. 🙂
accantoalcamino
14 Ottobre 2011 at 8:02Scusa: "INFARINATO e fritto"…così si capisce cosa volevo dire 😀
Io questo mese passo (questione di feeling ;-)) ma tifo per te, se ci fosse il "votometro" farei votare tutti per "la cardamoma" 😀
accantoalcamino
14 Ottobre 2011 at 7:56Buongiorno Stefania, sai che i "Cuochi Speziali" mi hanno fritto le melanzane per la caponata che avevo destinato anche per l'angolo dei celiaci? Mannaggia…:-( grazie del tuo passaggio da me, sai che dopo quest'esperienza dentro di me si è "mosso" qualcosa?
Un abbraccio, Libera.
Stefania
14 Ottobre 2011 at 7:47Dillo, dillo che mi hai odiata!!!
E io lo dico, invece, che ti adoro! E che mi puoi benissimo corrompere con quelli salati!
lucy
14 Ottobre 2011 at 7:47si veramente complimenti io forse non mi sarei neanche cimentata ma è vero che quando uno si mette int esta di fare una cosa dopo tanti tentativi ci riesce.sei unica.w i bignè gluten free
roberta
14 Ottobre 2011 at 7:40mio marito adora i bignè e da quando sono celiaca me li mangia sotto il naso con una sadica soddisfazione!!! La tua ricetta mi sembra ottima e anche se non vincerai ti meriti un BRAVA … buon week-end
Cranberry
14 Ottobre 2011 at 7:35stefy sono bellissimi!
in tutte e due le versioni….datao però il mio amore per il dolci…emh…scelgo i primi…tutto il piatto!:D
EliFla
14 Ottobre 2011 at 7:33Per me hai già vinto solo solo per l'impegno che ci hai messo…..sei troppo in gamba….baci e buon weekend, Flavia
Ely
14 Ottobre 2011 at 7:21oh che dolce bontà!!!! io scelgo entrambe!!! baci cara!
Federica
14 Ottobre 2011 at 6:59Posso fare una confessione? Anche a me non piace la panna, soprattutto zuccherata! E invece sono molto curiosa della tua ricetta per i bignè gluten free ^__^ Un bacione, buon we
Francesca
14 Ottobre 2011 at 6:47Qui è davvero gara all'ultimo bignè, Stefania…però ti strizzo l'occhio: abbiamo avuto la stessa idea sul ripieno! Inutile: settsse idee, sul Profiteroles come su Cracco:-)