(In questo post: Parmigiana di melanzane)
Avete mai sentito parlare della sindrome di Gilles de la Tourette? Neanche io fino al 12 settembre, data dell’inizio della scuola, la mia! Arriva questa ragazzina dai modi gentili, che saluta tutti in maniera affettuosa e parla con un tono di voce bassa, quasi impercettibile. E’ dolce e disponibile e desiderosa di studiare. Cosa di meglio di un alunna così? Ci avvertono che soffre di questa sindrome e la manifestazione tipica è il turpiloquio (e adesso non pensiate che abbia acquisito il nome del maggiore imprecatore di tutti i tempi…) Ben presto però ci convinciamo che la ragazzina non deve essere stata colpita più di tanto o che comunque si trova così bene con noi, da non indurla alla licenziosità. Fino a quando, qualche giorno fa, arriva il suo insegnante specializzato sul sostegno e lei va fuori di testa. Diventa tutta rossa, si emoziona, si agita e poi l’apostrofa con un “ah bono!” Effettivamente, per dovere di cronaca, devo ammettere che il collega è davvero grazioso (ok, qualcosina di più) ed è molto interessante… cosa che non guasta mai in un ambiente di lavoro popolato da femmine e da pochi esemplari maschi di scarso valore estetico (ma perché i professori sono di solito brutti???) Ed ecco che la sindrome comincia a manifestarsi in tutta la sua natura. Innanzitutto il professore di economia, che fino al momento prima era stato il beniamino della ragazza, diventa brutalmente “Brutto”, salvandosi in corner, perché la ragazza sostiene, davanti a tutti i suoi compagni (e soprattutto compagne), che abbia un bel deretano (ma lei non ha usato questa parola, come potete ben immaginare) e tutti adesso lo guardano sotto un altro profilo… Le professoresse vengono invece apostrofate tutte come meretrici (e non sottolineo nemmeno che non è stata proprio questa la parola…). E cosa c’entro io in tutto questo, visto che non sono nemmeno nel consiglio di classe? Be’, appartenendo all’universo femminile, in quanto potenziale rivale, devo essere colpita. Così ieri mattina mi chiama per salutarmi… ma con una bella alzata di dito medio (se ci fosse bisogno di qualche spiegazione)… e io, che come al solito in queste situazioni sono prontissima, la guardo sorridente e amorevole e le rispondo con tutto l’afflato possibile “GRAZIE!”, mentre i miei alunni della prima classe mi guardano strabuzzando gli occhi!
Spero solo, che stamattina, entrando in classe, i miei alunni oltre ad alzarsi in piedi per salutarmi non mi mostrino anche il loro dito medio, perché altrimenti glielo faccio vedere io chi ha la vera sindrome della parolaccia e di quale verbosità fiorita sono capace!
Parmigiana di melanzane
Parmigiana di melanzane – Cardamomo & co
Ingredienti:
melanzane viola lunghe e scure (le migliori per essere fritte)
pomodoro fresco per salsa (cioè quello a grappoli)
cipolla
parmigiano abbondantissimo
basilico abbondante
olio extravergine d’oliva
In sé per sé la ricetta non è affatto difficile, però forse è un po’ lunga… E’ ovvio che diventa lunga se si vuole fare una parmigiana di ottima qualità con una buona salsa di pomodoro fresca. Ognuno ha la sua ricetta, quindi fate quella che più vi piace. Quanto a me, mi piacerebbe fare la parmigiana con la salsa fatta da mia suocera, perché è la salsa più buona dell’intero universo. Di solito io faccio così: faccio soffriggere una cipolla con un po’ di olio (mia mamma mette anche uno spicchio d’aglio, ma io lo evito per via dell’intolleranza del dolce doppio), quindi metto anche i pomodori dopo averli lavati, tagliati e spremuti (per eliminare l’eccesso di acqua). Quindi far cuocere per una mezz’ora circa, a fuoco basso e con un coperchio (altrimenti vi troverete improvvisamente tutta la cucina a pois rossi!). Aggiungete un po’ di zucchero (qui è proprio a vostro gusto), che serve a togliere l’acidità. Quindi spegnete il fuoco e aggiungete il basilico. Trasferite i pomodori pronti in un passaverdure e passatelo dentro una terrina. Quindi trasferitelo nella pentola di nuovo con un po’ d’olio e il sale e fatelo cuocere finché non si stringe. Appena è pronto mettete dell’altro basilico fresco.
Preparate nel frattempo le melanzane. Lavatele e senza sbucciarle tagliatele a fette di mezzo centimetro. Cospargetele con del sale e lasciate a spurgare per almeno mezz’ora. Quindi sciacquatele bene e asciugatele per friggerle. Mia suocera le frigge nell’olio d’oliva e le vengono buonissime. Io faccio metà olio d’oliva e metà olio di semi di mais, perché con l’olio d’oliva soltanto non mi vengono bene (ma questi sono misteri…). Mettetele ad asciugare su fogli di carta assorbente. Quando tutto è pronto, cominciate a preparare la parmigiana. In una pirofila mettete un primo strato di salsa, quindi le melanzane e un altro strato di salsa e abbondante parmigiano. Proseguite fino a finire tutti gli ingredienti. Badate bene che l’ultimo strato deve essere di parmigiano. Mettete in forno a 180° per circa 20 minuti. Servite tiepida o fredda, con ciuffi di basilico fresco.
Suggerimenti: le dosi sono rigorosamente ad occhio e vi assicuro che non si può fare diversamente!
La parmigiana di melanzane, quella vera, quella palermitana, ha solo questi 3 ingredienti. Niente mozzarella o formaggio di qualsiasi tipo, niente prosciutto, niente bechamelle. E però non sostengo che le aggiunte non ci stiano bene, anzi! Ma se già così ha un bel carico di calorie, qualsiasi altra aggiunta le fa lievitare enormente, quindi a quel punto non consideratelo più un contorno (quale è), ma un piatto unico!
La salsa dovrebbe essere fresca, ma se proprio non vi va di farla, allora vi consiglio la passata Mutti che è eccezionale ed è quasi come se fosse fresca. Non comprate passate di sotto marca perché il rendimento non è lo stesso, visto che il sapore della salsa è determinate!
La parmigiana di melanzane va fatta in estate (già adesso è piuttosto tardino) perché quando non è più stagione le melanzane si riempiono di fastidiosi semini che ne alterano la bontà!
Infine, ma non ultimo, questa pietanza, così come è, è naturalmente senza glutine, ma se volete aggiungere della bechamelle, fate attenzione che sia fatta con fecola, maizena o farina di riso. Il procedimento e le dosi sono le stesse della bechamelle tradizionale fatta con la farina 00.
A presto.
Stefania Oliveri
41 Comments
Oraviaggiando
3 Ottobre 2011 at 9:56Buongiorno!… non mi ricordo se sei iscritto o meno su Oraviaggiando. Se non l'hai fatto, fallo subito…
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Muscaria
3 Ottobre 2011 at 2:05Conosco la sindrome perché l'ho studiata, ma conoscevo anche una persona che ne soffriva, e non è certamente un bel vedere…
Consoliamoci con la tua parmigiana 😉
Acky
2 Ottobre 2011 at 7:53Mamma mia Stefania, che bella Parmigiana, altro che besciamelle, bandita completamente! per il tuo racconto purtroppo a me ha lasciato un filo di amaro…perchè conosco una persona che ha una sorella con questa sindrome.
Invece grazie per avermi segnalato il contest, perché ho pubblicato pochi giorni fa una ricetta con i fichi!
Ely
2 Ottobre 2011 at 7:43io non la conoscevo e li per li pensavo scherzassi… poi ho letto il tuo post all'intera cucina che sai contiene un insegnante di sostegno e che invece dice di averne sentito parlare… abbiamo riso per il tuo racconto ma davvero però che brutto non avere il controllo della propria lingua… ricetta bellissima che spero ti abbia consolato un pochino :-))) buona domenica!
monica
1 Ottobre 2011 at 11:50Ciao bella Stefy ti lascio un messaggio "ufficiale"…. un bacio.
"Ecco per te il 2° numero di OPEN KITCHEN MAGAZINE!
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Kalyan
1 Ottobre 2011 at 10:24Just mouthwatering…looks delicious!
Deborah
30 Settembre 2011 at 23:09Ottime, davvero gustose !
Rosalba
30 Settembre 2011 at 20:09Non conoscevo questa sindrome, certo una brutta situazione, parlo anche per la ragazzina!
Questa parmigiana palermitana mi piace molto, nonostante io sia abituata, da buona napoletana, a farcirla con la mozzarella e a condirla con gli avanzi del nostro ragù di carne…una bomba, lo so :-))
Buon fine settimana
Cucinado con mia sorella
30 Settembre 2011 at 16:45mmmmm mi sa che i miei alunni soffrono tutti di questa malattia! mha chissà che nn sia contagiosa?!
P.S.
Parmigiana goduriosa… ma da una palermitana nn potevo aspettarmi altro =)
Baci baci, Chiara
Passiflora
30 Settembre 2011 at 16:44adesso si chiama sindrome, non maleducazione??? mah!! la parmigiana è sempre spaziale! baci
Sonia
30 Settembre 2011 at 16:26caspita! si che la conosco 🙂 dev'essere dura..ma tu hai la stoffa necessarai! la foto è bellissima, la parmigiana pure e quoto sull'assoluta necessità di usare salsa di prima scelta, baci baci :X
ma se non trovo i fichi come faccio a partecipare al contest?! cavoli….continuo a cercare!
Mariangela - La cucina di Nonna Luisa
30 Settembre 2011 at 15:19Stefania sei un mito, mi hai fatto morire dal ridere!!
Buon fine settimana!
simo
30 Settembre 2011 at 13:04che fosse una sindrome non lo sapevo ma ho notato che l'uso della parolaccia è diventata una moda tra i giovani, sempre più spesso tra le ragazze. sono rimasta sbalordita da alcune 16enni che usano salutarsi dandosi delle "meretrici" per essere educata come te. mi spiace per chi ne soffre, per il resto non ho proprio parole. sempre post interessanti e una parmigiana perfetta!
Lady
30 Settembre 2011 at 12:53se non fosse una malattia reale e tragica per chi ce l'ha, ci sarebbe da riderne.. invece purtroppo è una cosa seria e tremenda!
come sono andati poi i tuoi alunni?
buon fine settimana
Paola
Günther
30 Settembre 2011 at 12:00ai miei tempi si diceva, due a tutti, forse erano esagerati , però va insegnato anche il rispetto che non può arrivare solo dalla scuola, ma dalla famiglia e dalla società in generale, dalla televisione, i ragazzi di certo non hanno dei buoni esempi ma non per questo dobbiamo lasciarli fare sono daccordo con te anche io mi comporterei uguale
Tinny
30 Settembre 2011 at 11:57Povera piccola…io ce l'ho un cliente che, fortunatamente, viene molto poco, che è una bestemmia continua, davvero a raffica.
La prima volta che l'ho servito sono rimasta un tantino turbata, poi ho capito che, almeno spero, non fossero proprio del tutto volute.
Ale only kitchen
30 Settembre 2011 at 10:45La parmigiana è uno dei miei piatti preferiti e mi piace quasi di più fredda!!! Anch'io la preparo come te, anche se, a volte, metto anche la mozzarella.
La passata o la polpa Mutti, anche per me sono super… 🙂
Anna Luisa e Fabio
30 Settembre 2011 at 9:47Pensa che da noi la parmigiana si fa in modo del tutto diverso e nella mia stessa città ci sono almeno tre correnti di pensiero…facciamo così, dato che adoro questo piatto, quando ci vediamo facciamo tutti i tipi di parmigiana esistenti 😉
Baci
Anna Luisa
Anna Luisa e Fabio
30 Settembre 2011 at 9:41Questa non la sapevo, ma da oggi ne sono colpito anche io. Ho la scusa ufficiale per mandare a defecare (non ho usato quella parola) qualcuno.
Fabio
roberta
30 Settembre 2011 at 9:34c'era un personaggio nella serie di Ally McBeal che ne soffriva … chissà se qualcuno si è mai inventato di esserne affetto per poter dar sfogo alla sua beceraggine!
bip … bip … bip … bip … le tue melanzane bip … bip … bip
ELel
30 Settembre 2011 at 8:45Questa proprio non la conoscevo!!! 0_o
EliFla
30 Settembre 2011 at 8:24Inizio dalla fine: una delle prime cose che mi ha fatto capire che la Sicilia è la regione TOP… è stata appunto la PArmigiana di Melanzane!!
In clinica da mio suocero c'è stato un paziente affetto dalla stessa sindroma, non diceva solo parolacce, ma aveva anche gli scatti delle braccia e delle gambe, incontrollabili….da starci a 5-6 metri di distanza, perchè poteva seriamente ferirti….e poi la sua specialità , oltre ad essere un validissimo pianista…era urlare all'improvviso..come un pazzo, appunto!!! Poi ti racconto un episodio, che quando ci penso me la faccio sotto dal ridere, ahahahah, baci e buon weekend!!!
MA a PA…ce la fai assaggiare la PArmi . vero?? 😀
arabafelice
30 Settembre 2011 at 8:23Mamma mia che situazione!!!!
Meglio che non parli ai miei alunni di questa sindrome, o potrebbero decidere di trovare una scusa per certi deplorevoli comportamenti…:-(
Elena
30 Settembre 2011 at 8:05La sindrome del turpiloquio, ho letto un libro in cui se ne parlava ma non sapevo il nome scientifico. Bè, guardando cosa è successo mentre venivo in ufficio in mezzo al traffico in fernale avrei detto che c'erano circa una ventina di malati di questa sindrome! La parmigiana è ineccepibile, io la faccio così, semplice. E' la migliore, complimenti!!
stefy
30 Settembre 2011 at 7:57Per me la parmigiana è sempre ottima….golosissima la tua versione….
Letiziando
30 Settembre 2011 at 7:45Mi è nuova 'sta sindrome. In quanto alla parmigiana me ne papperei una bella porzione anche adesso… mi piace un sacco l'annotazzione del "parmigiano abbondantissimo". Un bacione 🙂
Anna Lisa
30 Settembre 2011 at 7:40Ecco che sindrome mi ha preso mentre partorivo! Grazie per l'illuminazione 😀
La Gaia Celiaca
30 Settembre 2011 at 7:33sulla sindrome di tourette ricordo i libri di oliver sacks, bellissimi e molto coivolgenti. dev'essere tosto conviverci. c'è anche un sito dei genitori di bambini tourette, fa venire il mal di stomaco
per la parmigiana, io non ci mettevo la besciamella, ma la mozzarella sì. proverò sicuramente la tua versione, sono un'amante delle cose in purezza
p.s. la foto è bellissima!
Loredana
30 Settembre 2011 at 7:15E' vero siamo proprio all'unisono oggi melanzane per tutti…e sulla ragazzina, che dire…speriamo che non sia contagiosa!
ciao loredana
Elena
30 Settembre 2011 at 7:09Ciao Stefania, che bello leggere queste parole! Trovo conforto e sostegno nella mia quotidiana lotta con i miei alunni, che sindromi a parte, sono dei gran "vastasunazzi" 🙂 altro che psicologi e insegnanti di sostegno, ci vorrebbero le forze dell'ordine! Scherzi a parte, mi rendo conto che fare l'insegnante è un mestiere particolarmente difficile che ci mette a dura prova ogni giorno, particolarmente nella scuola dell'obbligo. Ma lavoro a parte.. adoro la parmigiana, d'estate ne mangio tantissima! Quando l'orto ci regala quelle bellissime melanzane è sempre una festa.
Un bacione
Fabipasticcio
30 Settembre 2011 at 7:07La sindrome di Tourette è una brutta bestiolina come molte altre malattie, da quel poco che ne so dà ha anche tremori e tic incontrollati oltre appunto al linguaggio sboccato…certo di fronte ad un piatto del genere ci si ammutolisce per altri motivi (a parte il mal di gola che mi rende pressochè afona). E' un vero peccato che mangiare melanzane sia per me impossibile…però me lo godo virtualmente
fantasie
30 Settembre 2011 at 7:03ValeTork: fra l'altro non è nemmeno capita… 🙁
colombina: non si finisce mai di imparare!
meris: l'ha detto anche mio marito! 😉
Ilaria: Il pericolo è proprio quello… t'immagine cosa succederebbe? 😉
due bionde in cucina: di solito anche io cerco di limitare le calorie, ma avendo un ospite straniero a cena volevo farle provare quella vera… non sensa i dovuti sensi di colpa! 😉
Francesca: ora mi sono spiegata tante cose anche io…!!! ;))))
mapi: non ti dico come la usiamo noi fra colleghi … enon solo! ;)))
๓คקเ ☆
30 Settembre 2011 at 6:23Ossantocielo, non avevo mai sentito parlare di una sindrome del genere!!! O_o
A pensarci bene però, si può volgere la cosa a proprio vantaggio: quando il capo o qualche collega mi fa arrabbiare lo mando a quel paese in gergo da camallo, e poi dico che soffro della sindrome di Gilles de la Tourette… 😀 Dici che la passo liscia? ^_^
Francesca
30 Settembre 2011 at 6:21Urca…mai sentito ! che ne sia affetta anche io che spesso e volentieri manderei a defecare i clienti??? forse la mia è una sindrome repressa o dormiente e sta aspettando il LA per scatenarsi. Quanto alla ricetta: slurpp è sufficiente???
due bionde in cucina
30 Settembre 2011 at 6:15ciao Stefania, credo che insegnare al giorno d'oggi sia veramente difficile, io non avrei tutta quella pazienza. Mio marito insegna e ne racconta di tutti i colori.
La parmigiana è sempre ottima in qualsiasi modo. Io la faccio con le melanzane grigliate perchè c'è sempre il problema linea, ma la salsa deve essere fatta in casa.
Buona giornata!
Ilaria
30 Settembre 2011 at 6:13Buongiorno… immagino che non sia facile nell'ambiente scolastico avere a che fare con questo tipo di malattia. Soprattutto perché poi tutti i ragazzi si lasciano un po' trascinare dal turpiloquio anche senza essere affetti da malattie…
Questa parmigiana è strepitosa cara.
meris
30 Settembre 2011 at 6:13Oddio!!!! Non conoscevo questa sindrome, è una specie di indiavolata! Da dolce, carina che è inizia a dire parolacce e a fare gestacci…. impressionante.
Ottime le melanzane così
colombina
30 Settembre 2011 at 6:08non avevo mai sentito di una sindrome così, la natura lascia davvero sorpresi delle volte…. la tua ricetta è divina nella sua semplicità… la passata di pomodoro buona è la cosa secondo me più difficile del mondo. Un bacione
ValeTork
30 Settembre 2011 at 5:43conosco ciò di cui parli… m'è capitato più di una volta di stare a contatto con persone che ne soffrono… :(:(:(
la parmigiana è deliziosa anche mentre sorseggio il mio primo caffè 😉