- (In questo post: Gelo di mellone siciliano)
Quindi un dolce GELO DI MELLONE (per gli italofoni anguria) per sopperire al gelo nel mio cuore
Per ogni 1 litro di succo di anguria
80 gr di maizena
100 gr. di zucchero
1 cucchiaino da caffè di vaniglia bourboun liquida (o cannella in pezze da togliere in seguito)
fiori di gelsomino
pistacchi
gocce di cioccolato (ma io non le metto perché, secondo me altera il gusto meraviglioso del gelo!)
Questa è la prima volta che lo faccio col Bimby. Inutile dirvi che il tutto si è risolto in pochissimi minuti. Il gelo è semplice da fare, ma è lungo ed ha bisogno di continue attenzioni nella cottura. Col Bimby si accorciano di molto i tempi e non si attacca niente! Per cui bando alle ciance e cominciamo.
Tagliare l’anguria a pezzi grossi e togliere tutti i semi (questo è il lavoro più lungo che rimane da fare). Aggiornamento: il lavoro diminuisce ancora di più perché non di devono più togliere i semi. Bisogna impostare velocità antiorario 3 per 10 secondi . I semi si separeranno dal succo e la polpa e non vi resterà che filtrarlo e il gioco è fatto.. A questo punto ho visto quanto liquido avevo ottenuto e ho fatto le debite proporzioni secondo la vera ricetta siciliana. Non vi resta che impostare la temperatura Varoma per 15 minuti a velocità 1. A questo punto ho aggiunto la vaniglia e alcuni fiori di gelsomino, ho spento e l’ho lasciato intiepidire. Quindi ho recuperato i fiori e ho versato in stampini singoli ed ho aspettato che si raffreddassero del tutto. Ho guarnito con pistacchi tritati e fiori di gelsomino e li ho messi a raffreddare in frigorifero fino al momento di servire.
A me piace così in purezza, ma spesso a Palermo si usa farcire di gelo le crostate. Se vi piace aggiungete anche gocce di cioccolato sopra (che rappresentano i semi dell’anguria!)
Se volete potete vedere anche la ricetta del gelo di gelsomino o di cannella.
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A presto
Stefania Oliveri
26 Comments
barchetta
22 Settembre 2010 at 9:00ciao stefania! questa è una di quelle cose su cui fantastico da un sacco di tempo!Appena torno giù da mia zia le chiedo se me la prepara 🙂 belle anche le foto!!!
crumpetsandco
20 Settembre 2010 at 6:18Uh povera piantina!!!! quella mia in terrazza è deceduta, quella che avevo piantato da mamma, in terra…ormai è una mega-siepe!!! bisogna dargli sfogo in terra!:)
cmq delizioso sto gelo…aromatizzato al gelsomino poi…special!
Max
19 Settembre 2010 at 8:48Buono!!! complimenti è golosissimo…per la lavanda? pazienza…buona domenica…
Dajana
18 Settembre 2010 at 17:16Ogni anno a casa mia si ripete questa storia, questa volta è toccato alle mie care piante di rosmarino, che ormai avevano resistito a tutto, neve e gelo (quello vero), ma non a questa estate :((
E lavanda, si vede che non si era affezionata lei a me, è morta nel momento in cui mi preparavo a raccogliere i suoi fiorellini (sarà per questo?)
Il gelo lo voglio assaggiare, ma ormai devo rimandare al prossimo anno.
Un abraccio
Rossella
18 Settembre 2010 at 13:43Ti capisco per il dolore per la lavanda… anche a me è capitato di perdere qualche pianta per troppa acqua di mani inesperte… ! I tuo gelo è spettacolare ! un abbraccione !
Federica - Pan di Ramerino
17 Settembre 2010 at 21:12Ciao, il piacee è tutto mio! Ricambio la tua visita molto volentieri! E già mi segno questa ricettina, che farò sicuramente il prossimo anno!! a presto
Giulia
16 Settembre 2010 at 21:00Stefania, ma che meraviglia!.. Poi quel fiore di gelsomino fa tanta tenerezza!
Un abbraccio
Gunther
16 Settembre 2010 at 20:47un bel gelo molto invitante il fiore sopra è un bel tocco d'artista
Edith Pilaff
16 Settembre 2010 at 16:01Il gelo e' una meraviglia,e le foto parlano.
Bravissima!
Massaia Canterina
16 Settembre 2010 at 15:19Prego per la povera piantina e trattengo l'acquolina per il gelo di anguria che mostri.
Anche le foto sono incantevoli!
A presto!
Elisa
I pasticci di Roby
16 Settembre 2010 at 14:10E tu sei stata capace di non mostrarmi cotanta meraviglia!!!!????Per protesta niente minuto di silenzio per la povera lavanda…a prestissimo,Roby
Glu.fri cosas varias sin gluten
16 Settembre 2010 at 13:09Povera piccola…ma vedrai, il tempo di dara´altri fiori…Fantastico il mellone che e´un anguria e poi quei bicchierini li adoro..!! Appena arriva l'estate da queste parti la faccio, tanto il bimby me lo sono portato in valigia…Baci..
gloria cuce'
16 Settembre 2010 at 13:08complimenti per queste belle coppette di gelo, chissà che figurone hanno fatto quella sera.
Per la lavanda mi dispiace, avendo il pollice verde capisco cosa vuol dire quando qualche piantina a cui teniamo decide di lasciarci mentre quelle insulse ortiche crescono felicemente ovunque e con qualunque tempo!!
Bacioni Gloria
arabafelice
16 Settembre 2010 at 12:30Metto anche il lutto al braccio, se vuoi, ma sono troppo rapita dalla bellezza della presentazione…da ammirare e rimirare!
Fabipasticcio
16 Settembre 2010 at 12:24Degno requiem per una pianta! potrebbe risorgere come araba fenice dalle ceneri o la consideri estinta?
Bellissima ricetta e adorabili bicchierini!
( parentesiculinaria )
16 Settembre 2010 at 8:19Tempo fa avevo letto un libro che spiegava questi inesplicabili e forti legami che si creano tra animali, uomini e piante. Non mi stupisco affatto di quel che dici.
Certo… dovessi io fare un minuto di silenzio per ogni mia piantina perita mi sa che non chiacchiererei molto :/
Ma credo che in quel caso si trattasse di veri e propri suicidi…
Ti consoli con un dolce molto poco luttuoso, vedo…
Uno splendido rosso sgargiante per una preparazione che non ho mai assaggito! Sigh…
roberta
16 Settembre 2010 at 7:05a questo punto ti faccio i miei complimenti per il dolce e una coccola per la tua lavanda!
Buona giornata cara.
Milena
16 Settembre 2010 at 6:37Sì sì le piante hanno un cuore, verde ma ce l'hanno!
E' spettacolare!!!!
Passo la ricetta a mia sorella che è dotata di Bimby …
Silvia M.
16 Settembre 2010 at 5:39La lavanda è dispettosa e questo gelo semplicemente meraviglioso. Qui qualche anguria si trova ma il gelsomino proprio no. Si può fare senza?
alessandra (raravis)
16 Settembre 2010 at 5:11a me muoiono pure quelle di plastica. E, come ciliegina sulla torta, tengo suocera botanica, con tutte le dita delle mani e dei piedi rigorosamente "verdi", altro che il solo pollice. Dopo anni di "ti faccio i poggioli", con piante sempre meno difficili da accudire, si è arresa e ora vivo serena, in un ambiente tutto spoglio- ma, come dico io, meglio "spoglio" che con le "spoglie" delle piantine.
Questo gelo è la fine del mondo. Lo teniamo per il prossimo anno, perchè qui dagli Italiofoni nordici di angurie non se ne vedono più, ma so già che fine far fare, alla prima che rispunta. Sul banco dell'ortolano, sia chiaro:-)
un bacione
ale
Chiara
16 Settembre 2010 at 4:39mai mangiato il gelo di mellone, lo so è una grave lacuna….vedrò di rimediare ! Un bacione Stefania !
La Gaia Celiaca
15 Settembre 2010 at 21:09il gelo di mellone è una cosa favolosa, cibo divino, e le tue verrine sono favolose.
mi dispiace per la lavanda. ma tu sei donna piena di risorse, e ne tirerai su una ancor più bella per l'anno prossimo.
qui domandi si ricomincia la scuola. non ne ho punta voglia…
Ely
15 Settembre 2010 at 19:59preghiamo per la lavanda…. e godiamoci questo gelo meraviglioso! a me oggi è morta la Rina… cana… rina, penso perchè non aveva più acqua…. ma lasciamo perdere… basta animali, baci cara! Ely
pagnottella
15 Settembre 2010 at 19:52Ammmuri, mi dispiace per quel fiore di figliolina…
non disperare, confida nella rinascita!
Il mellone come lo chiamate lì…è il frutto del mio cuor!
Alessandra
15 Settembre 2010 at 19:20Ma che mamma sei, abbandonare una si povera lavanda in mani sconosciute tra l'latro?????^_________________^. Perdonami ma posso osservare il minuto di silenzio con una tacita risata????Non volermene, ma il tuo dispaicere porta alla mente un episodio tristissimo, capitato in casa mia ben due anni fa, parliamo di piante. Siamo stati venti giorni al mare lasciando a mia cognata l'arduo e difficilissimo compito di dar l'acqua alle piante. Quando siam tornati abbiam trovato piante andate in overdose di acqua e una in particolare, che stava sul tavolo della cucina, quindi ben in vista, collassata con le sue foglie adagiate al tavolo. Ti lascio immaginare il mio attimo di terrore. Be la collassata l'abbiamo salvata innaffiandola, per l'altra non c'è stato nulla da fare, l'acqua usciva addirittura da sotto e il vaso bagnatissimo…parentesi chiusa.
Non ho mai fatto il gelo di anguria, e il tuo servito dentro quei bicchierini (li ho anche io), è assolutamente bello e buono. Ciao Stefy.
Fiordiciliegio
15 Settembre 2010 at 18:47Me la segno!!! E osservo il minuto di silenzio per la povera lavanda…