(In questo post: Sgombri con cipolla in agrodolce)
Il teatro e mio marito… ed io!
State pensando seriamente di sposare un ingegnere? Desistete! Se invece l’avete già fatto, avete tutta la mia comprensione, ma ormai è troppo tardi, e vi aspetta una vita piena di … imprevisti. Ve ne racconto una?
Il mio dolce doppio (chiamarlo metà sarebbe riduttivo e chi lo conosce sa bene perché) una sera mi fa una sorpresa (giubilo) e decide di portarmi al teatro a vedere lo spettacolo di un mio ex alunno, suo ex collaboratore, nostro attuale amico! Bello, bellissimo, lavora con Zappalà, ci faremo quattro risate! Capita anche che per caso il pomeriggio ci incontriamo tutti e tre e parliamo dello spettacolo e così riesco a sapere anche qual è il titolo (già mi aveva fatto la sorpresa, pure il titolo non era dato conoscerlo!) Parliamo di tutto, mi racconta le ultime novità della sua carriera artistica, e non, e poi ci lasciamo con “i biglietti li troverete al botteghino”. Ok. Capita anche che riusciamo a coinvolgere dei nostri amici (spettacolo infrasettimanale…) e ci diamo appuntamento sotto casa nostra. Assolutamente in tempo, ma sul filo del rasoio (ore 21.25), arriviamo al teatro Zappalà (eh sì, hanno un teatro tutto loro!). Mio marito va al botteghino per ritirare i biglietti, ma non li trova. Ci avviciniamo all’ingresso dove nel frattempo c’è una insolita bagarre, i tizi prima di noi sono arrivati in ritardo e i loro posti sono stati ceduti ad altri… “Ma lo spettacolo non iniziava alle 21.30?” E’ vero che sono le 21.28, ma qui non siamo mica in Svizzera, gli orologi sono sempre indietro di almeno un quarto d’ora…!!! “No no, lo spettacolo è iniziato alle 21!” Ci risponde gentilmente, ma visibilmente seccata una signora che sta all’accoglienza. Altro che Svizzera! Mio marito, in ogni caso, fa presente che i nostri biglietti non sono al botteghino… La signora arrossisce e comincia a cercare concitatamente fra le sue buste. Ci chiede il cognome tre volte e non trova niente. Mio marito, a questo punto, visibilmente seccato, lui stavolta, scandisce bene INGEGNERE T… Niente. La signora chiama immediatamente al telefono qualcuno e nel frattempo assolutamente imbarazzata comincia a scaricare la colpa sulla poca professionalità del tipo all’altro capo del telefono. Ci dice di attendere gentilmente che “ci sarà stato sicuramente un contrattempo”. Nel frattempo la tenda del teatro si sposta e più di una volta vedo delle ballerine in costumi piuttosto succinti che ballano la danza del ventre. Ragiono. “Vero è che danno “Il Fantasma di Canterville” in chiave comica… ma la danza del ventre che ci azzecca????” Mi insospettisco e così entra in azione il mio Sherlok Holms interiore e chiedo “Mi scusi, ma date il Fantasma di Canterville?”, “NO!” mi guarda allibita. Guardo mio marito che capisce subito l’antifona. Cerchiamo quindi di svignarcela, prima che arrivi il tizio, che invece, con un tempismo perfetto, arriva trafelato, chiedendo scusa e venia di una tale dimenticanza… La frittata è fatta (cosa più adeguato in un blog di cucina?) La signora ci invita a rimanere (“Oramai che siete qua”) e al nostro rifiuto ci saluta “arrivederci INGEGNERE T…” … s’è ricordata! Usciamo ridendo, anche se molto mortificati, e soprattutto umiliati per la nostra rincoglinitaggine! Con i nostri amici comincia la ricerca e la toto scommessa sul teatro. La versione estiva del teatro si trova a Mondello… “ma no, con questo tempaccio, non l’avranno ancora aperto”, “sarà qui, sarà là, sarà sotto, sarà sopra…” Avete presente quanti teatri ci sono a Palermo??? Noi ce ne siamo resi conto solo ora. Lampo di genio, si telefona ad un amico e si dice di cercare su internet… purtroppo la ricerca non porta i suoi frutti (sarà che l’abbiamo disturbato mentre era con la sua ragazza e non ha prestato grande attenzione…?). Decidiamo comunque che il più papabile (chissà poi perché) sia il teatro Savio. Avete presente dove si trova? Neanche noi… tranne che poi con un altro lampo di genio, mi ricordo “ho fatto un congresso lì, lo so dove è, vi ci porto io!” esclamo. Arriviamo alle 22.00 (ma tanto non siamo in Svizzera, no?). Ahimè, ahinoi, neanche quella è la sede giusta. C’è un tipo molto depresso seduto su una sedia e video proiettato su un telone che parla… A questo punto desistiamo. Per fortuna i nostri amici sono amici veri e non li perdiamo, anzi decidiamo di passare la serata in un pub e va pure bene, visto che di materiale per parlare ne abbiamo a iosa…
La storia però, non è finita qui. Perché l’indomani, il mio ex alunno mi viene a trovare a scuola per sapere se ci è piaciuto lo spettacolo e così gli racconto l’accaduto. Naturalmente, essendo quasi ingegnere anche lui, lo prendo in giro, di riflesso, sottolineando che la prossima volta deve dirlo a me qual è il teatro se vuole che arriviamo allo spettacolo e via dicendo.
Ma non è ancora finita qui. Stamattina, dopo diversi giorni ed esattamente dal pomeriggio in cui abbiamo incontrato il mio ex alunno, riprendo la borsa che indossavo quel giorno… e che ti trovo? Il biglietto d’invito dello spettacolo! Guai a chi si azzarda a segnalare il post al mio dolce sposo! E se qualche maschietto è alla lettura, mai sposare una donna e farle fare tre figli… nuoce gravemente alla sua salute mentale… e soprattutto non fatele possedere più di una borsa alla volta!
Ok, adesso ricetta assolutamente veloce, anzi velocissima e piena piena di fosforo… magari aiuta!
State pensando seriamente di sposare un ingegnere? Desistete! Se invece l’avete già fatto, avete tutta la mia comprensione, ma ormai è troppo tardi, e vi aspetta una vita piena di … imprevisti. Ve ne racconto una?
Il mio dolce doppio (chiamarlo metà sarebbe riduttivo e chi lo conosce sa bene perché) una sera mi fa una sorpresa (giubilo) e decide di portarmi al teatro a vedere lo spettacolo di un mio ex alunno, suo ex collaboratore, nostro attuale amico! Bello, bellissimo, lavora con Zappalà, ci faremo quattro risate! Capita anche che per caso il pomeriggio ci incontriamo tutti e tre e parliamo dello spettacolo e così riesco a sapere anche qual è il titolo (già mi aveva fatto la sorpresa, pure il titolo non era dato conoscerlo!) Parliamo di tutto, mi racconta le ultime novità della sua carriera artistica, e non, e poi ci lasciamo con “i biglietti li troverete al botteghino”. Ok. Capita anche che riusciamo a coinvolgere dei nostri amici (spettacolo infrasettimanale…) e ci diamo appuntamento sotto casa nostra. Assolutamente in tempo, ma sul filo del rasoio (ore 21.25), arriviamo al teatro Zappalà (eh sì, hanno un teatro tutto loro!). Mio marito va al botteghino per ritirare i biglietti, ma non li trova. Ci avviciniamo all’ingresso dove nel frattempo c’è una insolita bagarre, i tizi prima di noi sono arrivati in ritardo e i loro posti sono stati ceduti ad altri… “Ma lo spettacolo non iniziava alle 21.30?” E’ vero che sono le 21.28, ma qui non siamo mica in Svizzera, gli orologi sono sempre indietro di almeno un quarto d’ora…!!! “No no, lo spettacolo è iniziato alle 21!” Ci risponde gentilmente, ma visibilmente seccata una signora che sta all’accoglienza. Altro che Svizzera! Mio marito, in ogni caso, fa presente che i nostri biglietti non sono al botteghino… La signora arrossisce e comincia a cercare concitatamente fra le sue buste. Ci chiede il cognome tre volte e non trova niente. Mio marito, a questo punto, visibilmente seccato, lui stavolta, scandisce bene INGEGNERE T… Niente. La signora chiama immediatamente al telefono qualcuno e nel frattempo assolutamente imbarazzata comincia a scaricare la colpa sulla poca professionalità del tipo all’altro capo del telefono. Ci dice di attendere gentilmente che “ci sarà stato sicuramente un contrattempo”. Nel frattempo la tenda del teatro si sposta e più di una volta vedo delle ballerine in costumi piuttosto succinti che ballano la danza del ventre. Ragiono. “Vero è che danno “Il Fantasma di Canterville” in chiave comica… ma la danza del ventre che ci azzecca????” Mi insospettisco e così entra in azione il mio Sherlok Holms interiore e chiedo “Mi scusi, ma date il Fantasma di Canterville?”, “NO!” mi guarda allibita. Guardo mio marito che capisce subito l’antifona. Cerchiamo quindi di svignarcela, prima che arrivi il tizio, che invece, con un tempismo perfetto, arriva trafelato, chiedendo scusa e venia di una tale dimenticanza… La frittata è fatta (cosa più adeguato in un blog di cucina?) La signora ci invita a rimanere (“Oramai che siete qua”) e al nostro rifiuto ci saluta “arrivederci INGEGNERE T…” … s’è ricordata! Usciamo ridendo, anche se molto mortificati, e soprattutto umiliati per la nostra rincoglinitaggine! Con i nostri amici comincia la ricerca e la toto scommessa sul teatro. La versione estiva del teatro si trova a Mondello… “ma no, con questo tempaccio, non l’avranno ancora aperto”, “sarà qui, sarà là, sarà sotto, sarà sopra…” Avete presente quanti teatri ci sono a Palermo??? Noi ce ne siamo resi conto solo ora. Lampo di genio, si telefona ad un amico e si dice di cercare su internet… purtroppo la ricerca non porta i suoi frutti (sarà che l’abbiamo disturbato mentre era con la sua ragazza e non ha prestato grande attenzione…?). Decidiamo comunque che il più papabile (chissà poi perché) sia il teatro Savio. Avete presente dove si trova? Neanche noi… tranne che poi con un altro lampo di genio, mi ricordo “ho fatto un congresso lì, lo so dove è, vi ci porto io!” esclamo. Arriviamo alle 22.00 (ma tanto non siamo in Svizzera, no?). Ahimè, ahinoi, neanche quella è la sede giusta. C’è un tipo molto depresso seduto su una sedia e video proiettato su un telone che parla… A questo punto desistiamo. Per fortuna i nostri amici sono amici veri e non li perdiamo, anzi decidiamo di passare la serata in un pub e va pure bene, visto che di materiale per parlare ne abbiamo a iosa…
La storia però, non è finita qui. Perché l’indomani, il mio ex alunno mi viene a trovare a scuola per sapere se ci è piaciuto lo spettacolo e così gli racconto l’accaduto. Naturalmente, essendo quasi ingegnere anche lui, lo prendo in giro, di riflesso, sottolineando che la prossima volta deve dirlo a me qual è il teatro se vuole che arriviamo allo spettacolo e via dicendo.
Ma non è ancora finita qui. Stamattina, dopo diversi giorni ed esattamente dal pomeriggio in cui abbiamo incontrato il mio ex alunno, riprendo la borsa che indossavo quel giorno… e che ti trovo? Il biglietto d’invito dello spettacolo! Guai a chi si azzarda a segnalare il post al mio dolce sposo! E se qualche maschietto è alla lettura, mai sposare una donna e farle fare tre figli… nuoce gravemente alla sua salute mentale… e soprattutto non fatele possedere più di una borsa alla volta!
Ok, adesso ricetta assolutamente veloce, anzi velocissima e piena piena di fosforo… magari aiuta!
Sgombri con cipolla in agrodolce
4 sgombri grandi e freschi
4 cipolle bianche
olio q.b.
aceto un dito in un bicchiere d’acqua
Pulire e sciacquare bene gli sgombri e quindi metterli a lessare in acqua salata. Appena pronti, levarli dall’acqua e pulirli bene facendo bene attenzione a togliere tutte le spine. Adagiare quindi i filetti in un piatto da portata. Nel frattempo pulite le cipolle e tagliatele a fettine. Fare quindi soffriggere in una padella con un po’ d’olio (per diminuire le calorie aggiungete anche un po’ acqua) fino a quando non saranno ben morbide. Quindi irrorate con l’aceto e fate evaporare bene. Adagiate la cipolla pronta sopra i filetti di sgombro. Se fatti il giorno prima, ma anche addirittura due giorni prima, sono più buoni. Servire a temperatura ambiente (non quella di una cantina, però!)
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Manuela di La via delle spezie
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A presto
Stefania Oliveri
34 Comments
poverimabelliebuoni
18 Febbraio 2011 at 21:15quasi un carpione 😉
delizioso!
Cris
fantasie
3 Luglio 2010 at 12:24Gialla: 😉 smack!
Gialla
3 Luglio 2010 at 12:09Secondo me farebbero carte false per averti in compagnia! Sai che pienone al botteghino con te che reciti? (e anche se la memoria non dovesse aiutarti… non è assolutamente un problema, terresti banco ugualmente!!!)
Bacini
fantasie
2 Luglio 2010 at 15:23ROby: Shhhhh, che Francesco non lo sappia mai!!!!
Claudia: siamo nella sstessa barca!!!
Aurore: Grazie per avermi segnalato il tuo blog, passerò di certo!
Lady Cocca: 😉
ilcucchiaiodoro: smack!
Alem: Insomma….
Trattoria Trinacria: Sono ben lieta della vostra iniziativa e mi va di fare uno scambio di link… per i compaesani questo ed altro 😉
Trattoria Trinacria
2 Luglio 2010 at 14:02Ciao,
siamo una trattoria siciliana di Milano. Siamo in via Savona. Ci piace il tuo blog perciò abbiamo messo un tuo link sul nostro blog.
Siamo appena partiti, ma posteremo tutto all'insegna della Sicilia: ricette, vini, racconti di città e cultura.
Se ti va puoi seguirci e fare uno scambio di link.
A presto!
Trattoria Trinacria
http://trattoriatrinacria.blogspot.com
Alem
2 Luglio 2010 at 7:22ehi.. tutto bene?? 🙁 ho letto il commento da me!
ilcucchiaiodoro
1 Luglio 2010 at 13:10😀
😀
Donatella
Lady Cocca
1 Luglio 2010 at 10:49ahahahahahuuuuaaaahahahahahaha….dio mio non ce la faccio piu'…ma sei terribileeeeee…mi hai fatto morire ed ora non ho la forza di scrivere nient'altro…sie tremendaaaa!!!
😉
Aurore
30 Giugno 2010 at 13:24davvero buoo, se vuoi passare nella mia cucina, http://biscottirosaetralala.blogspot.com
Claudia
29 Giugno 2010 at 22:03Quanto ti capisco… anche io ne ho sposato uno!
Avventure del genere capitano e potrebbero capitare… non preoccuparti noi terremo la "bocca" chiusa.
Buono il piatto che hai preparato.
brava
I pasticci di Roby
29 Giugno 2010 at 20:59Ho riso in sordina…sia mai che Francesco debba leggere questo post!!!Baci,Roby
fantasie
29 Giugno 2010 at 15:31UnaZebrApois: grazie 😉
Lo: come Thelma e Luoise… però con una fine felice!!!
manuela e silvia: grazie grazie!!!
manuela e silvia
29 Giugno 2010 at 14:46Ciao! molto particolari preparati in questo modo: dolci e diversi!
baci baci
Lo
29 Giugno 2010 at 11:53urchissima…hai eliminato le prove??? io ho una lista di cose che tengo nascoste al galletto…se un giorno scoprono tutto…promettimi che io e te scappiamo insieme!!! un bacione
UnaZebrApois
29 Giugno 2010 at 9:45meravigliosi!!!Che coppia!!!Sei favolosa e mi hai regalato una risata!Mi fai troppo morir dal ridere! Un bacio e complimenti per il pesciotto!
fantasie
29 Giugno 2010 at 7:24Daniela: meno male che ci sono perssone come te che mi apprezzano… da lontano è più facile 😉
marifra79: assolutamente sì… parlo solo per esperienza diretta ;)… Allora via con la qquinoa in farina!!!!
Muscaria: smack!!!! Le suggestions sono in puro stile mio… certo non da ingegnere!
Nanny: qualcuno direbbe "meno male"! 😉
Patricia: ci credo che non l'hai sposato… dopo 4, saresti stata una pazza!!! 😉
COlombina: pensa che mio marito dice che anche io mi sarei dovuta laureare in ingegneria… forse perché sono carina anche io? ;)))
Genny G.: anche FB deve essere ingegnere… ;)))
Genny G.
29 Giugno 2010 at 6:17ho letto l'antepirma su fb e ho visto rivestire la teglai con mmf…non capivo proprio:DDDD poi ho capito che fb è scemo!:D
colombina
29 Giugno 2010 at 5:51mi sono fatta una bella rista…. hai ragionissima sai… io sono come tuo marito… saranno gli studi… sai quante volte convinco a fare qualcosa mio marito di cui sono convintissima, lui mi segue, io insisto, magari tratto male anche qualcuno… e poi mi accorgo che mi ero sbagliata giorno, posto, oggetto???? Perdonateci, siamo carini però!!!! Bacioni
Patricia
29 Giugno 2010 at 5:48ohh che ridere! io un ingegnere non l'ho sposato ma tutti e 4 gli uomini della mia famiglia sono ed erano ingegneri… gli conosco bene!!! buonissimo lo sgombro, un abbraccio:)
Pat
Nanny
29 Giugno 2010 at 5:38haha sei unica!!!!!!
Ottimo accostamento,per un piatto a base di pesce 😛
Muscaria
28 Giugno 2010 at 23:58Ahahahahaha meno male che ti ho incontrata, così quando ho le crisi di astinenza da Montalbano ci sei tu a farmi ridere :-DDDD
Buono quello sgombro!
Un bacione grossissimo e grazie per gli HTML suggestions 😉
marifra79
28 Giugno 2010 at 22:10Ma dai!!!! Spero però che la questione "sposare un ingegnere" sia valida solo per gli uomini!!! A parte gli scherzi, sei davvero unica! Un abbraccio cara
ps.prova la quinoa come farina, è fantastica!!!!!!
daniela
28 Giugno 2010 at 20:01tu…sei.. assolutamente…fantastica!!!!
adoro te e perfino la ricetta con il pesce!!!! ho riso da sola come una scema! grazie e un bacione.
Dani
fantasie
28 Giugno 2010 at 20:00Gaia: neanche sotto tortura 😉
Max: il Dante… perfino vicino casa dei nostri amici…
Simona: Infatti…
Scarlett: Caso mai, metti una buona parola per me??? Grazieee!
zucchero d'uva: semplicissimi e gustosi!
MarinaV: Allora sarà il gene maschile…
gloria cucè: infatti lo scrivo perché chi mi legge non mi conosce… anche se lo sputtanamento resta lo stesso!!! Speriamo meglio la prossima!
Glu.fri cosas: Simonetta, a che servono se non gli amici???
(parentesi culinaria): grazie 😉
Daniela: e invece succedono per davvero… :(((
Patrizia: Mi raccomando, cara, il silenzio è d'oro e le femmine siciliane sono di panza!!!… e noi sappianmo che significa 😉
Patrizia Gigliotta
28 Giugno 2010 at 18:59povera Stefania…ma capitano tutte a te????certo, altro che barzelletta, dopo una giornata pesante al lavoro, mi sono divertita leggendo questo post!ah se tuo marito sapesse dell'invito nella borsa!!!! acqua in bocca…baci e a presto
Daniela
28 Giugno 2010 at 18:41Concordo con quanto detto sopra: oggi le comiche; la tua ricetta mi attira molto. Ciao Daniela.
( parentesiculinaria )
28 Giugno 2010 at 16:55Ahahahah!! Sei grande! Per come scrivi, per l'ironia con cui prendi la vita ( e ci mancherebbe altro!) e per come riesci ad unire il tutto a sgombri e cipolla!!
Glu.fri cosas varias sin gluten
28 Giugno 2010 at 16:52grande…mi hai dato un momento di assoluta ilarita'…baci…ah buono lo sgombro,…
gloria cuce'
28 Giugno 2010 at 16:37ciao da morire da ridere, che figura se qualcuno lo sapesse!!
IL pesce con la cipolla secondo me è buonissimo.
Ma che ci azzecca un ingegnere con la vena artistica in un teatro?
Scherzo!
Speriamo che la prossima sorpresa te la possa godere meglio.Baci
MarinaV
28 Giugno 2010 at 16:04Hai tutta la mia comprensione!
Io non l'ho sposato e l'ollandico in questione non è un ingegnere ma un fisico, ma ti assicuro che di differenze non ne vedo!
zucchero d'uva
28 Giugno 2010 at 14:50Interessanti, lo sgombro lo adoro!
Simona
28 Giugno 2010 at 14:04ah ah ah!!!Sareste perfetti per organizzare un viaggio!
Che buono sto sgombro, però!!
Baciuzz!
Max
28 Giugno 2010 at 14:00Oggi le comiche!!! Ma alla fine qual'era il teatro?
La Gaia Celiaca
28 Giugno 2010 at 13:45mi hai fatto morire stefania!
…
…
…
…
mi daresti il numero di tuo marito e del tuo ex allievo;-)