Torta Amaretto
Vi ricordate del mio alunno e delle sue performance all’Orto Botanico? Be’, devo dirvi, che le cose sono migliorate tantissimo. Da quel giorno tutto è cambiato e adesso si va d’amore e d’accordo. Sì, sì, ho proprio imparato ad ubbidire bene e così lui non si arrabbia più! Che devo dirvi, l’ubbidienza fa miracoli! E infatti adesso non mi lancia più quei fastidiosi anatemi, conditi da fiorenti e variegate parolacce. No, non più amici miei. Anzi adesso mi aspetta per andare in classe e quando io non ci sono rimane tutto il giorno al bar ad aspettarmi (con grande gioia dell’assistente e della proprietaria del bar, che appena mi vedono mi chiedono immediatamente quando è che me lo porto in classe…). Anche lui, appena mi vede, mi viene subito incontro con un sorriso smagliante, mi abbraccia fortissimo (mi stritola sarebbe più adeguato, ma lo fa per affetto, mica per altro), mi ricopre di baci e mi dice “ti voglio bene” con gli occhi languidi. Che ne pensate, non è un bel salto di qualità? Qual è stata la mia strategia per ottenere tal risultato? Per esempio per farlo andare in classe a studiare, per prima cosa gli devo promettere di fargli fare una cosa che gli piace tantissimo, cioè scrivere una lettera d’amore alla sua fidanzata e non chiedetemi il nome, perché ne cambia una ogni quarto d’ora. In ogni lettera, oltre a promettere infiniti baci sulla bocca, di andare in discoteca e di non aver paura di suo padre (???), chiede regolarmente a tutte di sposarlo il 30 ottobre! Fra queste io non sono mai stata e quando, una volta, qualcuno gli chiese se era interessato ad avermi come fidanzata, lui rispose candidamente e molto onestamente, che ero troppo vecchia per lui. Tant’è, me ne sono fatta una ragione, anche se, il mio orgoglio, un po’ ferito ne è rimasto. Poi, però, dopo che abbiamo scritto la lettera d’amore (ormai sono un’esperta di missive e affari di cuori), finalmente si comincia a studiare… solo che, il ragazzo, pretende tutte le attenzioni su di se’ e guai a distrarsi anche solo un attimo, pure per cercare qualcosa da fargli fare… Così, subito, senza nessun indugio mi chiama così “PRONTOOOOOO!?!?!” E, io, che ormai ho imparato la lezione, ubbidiente mi volto verso di lui immediatamente, con gli occhi teneri (anche se a volte un po’ rossi, ma lo spaccio per congiuntivite) gli rispondo. “sì, mio sire?”. E guai a nominare il padre ed una eventuale telefonata per comunicargli la sua disapprovazione nei confronti dello studio, perché, adesso che siamo in sintonia, mi comincia ad urlare un grazie di sfida e promette di tirare banchi per aria. Ma io, che ho imparato, non lo faccio più e per indurlo a studiare ulteriormente devo promettere di fargli chiamare la fidanzata di turno. E inutile dirgli che non conosco il numero (che ci posso fare se non riesco a dire bugie?), lui non vuole sentire ragioni e contro ogni mia volontà, che invece mi imporrebbe, per estrema correttezza, di non promettere ciò che non posso mantenere, devo promettere. E allora si accorda per altri cinque minuti di lavoro… poi, passati questi faticosissimi minuti, mi guarda ancor più languidamente e mi dice “ora basta, sono stanco, ho lavorato troppo per oggi” e io che ho il cuore tenero, cedo! Ora, io mi chiedo, ma quanti minuti in totale riesce a studiare? Ai posteri l’ardua sentenza…
Quindi per festeggiare tutti questi miglioramenti ho deciso che dovevo proprio premiarmi con una torta. Quella più adatta mi è sembrata quella della dolcissima Gaia di La Gaia Celiaca, per il suo nome ispiratore…
Quindi per festeggiare tutti questi miglioramenti ho deciso che dovevo proprio premiarmi con una torta. Quella più adatta mi è sembrata quella della dolcissima Gaia di La Gaia Celiaca, per il suo nome ispiratore…
TORTA AMARETTO (e a buon intenditor, poche parole!)
Ingredienti
2 cucchiai di fecola di patate
1 cucchiaio di fioretto di mais (quella sottilissima)
1 cucchiaio di farina di riso + quella per infarinare la tortiera (io no perché ho usato uno stampo in silicone)
200 g di mandorle sbucciate (io farina di mandorle)
200 g di zucchero semolato + 4 cucchiai
110 g di burro + quello per imburrare la tortiera (io no perché ho usato uno stampo in silicone)
4 uova codice 0 o 1
1/2 bustina di lievito per dolci
Preparazione
Per la base:
Separare le chiare dai tuorli e tenere da parte le chiare per la farcitura.
Sbattere i tuorli con 4 cucchiai di zucchero. Aggiungervi 110 g di burro fuso intiepidito, e per ultima la fecola di patate, la farina di riso, il fioretto di mais e il lievito. Versare il composto in una tortiera da 28cm di diametro e versarvi l’impasto. Ne verrà uno strato piuttosto sottile. Va bene così. E comunque appena cotto sarà morbidissimo.
Se avete le mandorle intere tritarle finemente nel mixer e mescolarle a 200 g di zucchero.
Montare le chiare a neve ben ferma e incorporarle un cucchiaio alla volta al miscuglio di mandorle e zucchero, sempre montando.
Versare il composto così ottenuto nella tortiera, sopra l’impasto, e far cuocere nel forno statico, precedentemente scaldato, a 180° per 40 minuti (come suggerisce Gaia).
Lasciar raffreddare e servire. “Il giorno dopo è pure più buona” asserisce Gaia, ma io dico che è divina!
Ingredienti
2 cucchiai di fecola di patate
1 cucchiaio di fioretto di mais (quella sottilissima)
1 cucchiaio di farina di riso + quella per infarinare la tortiera (io no perché ho usato uno stampo in silicone)
200 g di mandorle sbucciate (io farina di mandorle)
200 g di zucchero semolato + 4 cucchiai
110 g di burro + quello per imburrare la tortiera (io no perché ho usato uno stampo in silicone)
4 uova codice 0 o 1
1/2 bustina di lievito per dolci
Preparazione
Per la base:
Separare le chiare dai tuorli e tenere da parte le chiare per la farcitura.
Sbattere i tuorli con 4 cucchiai di zucchero. Aggiungervi 110 g di burro fuso intiepidito, e per ultima la fecola di patate, la farina di riso, il fioretto di mais e il lievito. Versare il composto in una tortiera da 28cm di diametro e versarvi l’impasto. Ne verrà uno strato piuttosto sottile. Va bene così. E comunque appena cotto sarà morbidissimo.
Se avete le mandorle intere tritarle finemente nel mixer e mescolarle a 200 g di zucchero.
Montare le chiare a neve ben ferma e incorporarle un cucchiaio alla volta al miscuglio di mandorle e zucchero, sempre montando.
Versare il composto così ottenuto nella tortiera, sopra l’impasto, e far cuocere nel forno statico, precedentemente scaldato, a 180° per 40 minuti (come suggerisce Gaia).
Lasciar raffreddare e servire. “Il giorno dopo è pure più buona” asserisce Gaia, ma io dico che è divina!
A presto
Stefania Oliveri
46 Comments
Anonimo
1 Maggio 2013 at 15:30Salve! Ho fatto questa torta ed è' venuta come in foto ma….a rovescio!!!! L'impasto alle mandorle e' passato sotto e l'impatto all'uovo sopra, cosa e' successo secondo voi? I due impasti sono buoni,ma le mandorle sotto rendono la torta difficile da tagliare e quindi brutta nel servizio.
Però' è buona!!!!!!
Ornella
daniele
10 Giugno 2010 at 9:28Ciao,
ho letto la tua interessantissima ricetta.
Mi dai l'autorizzazione ad inserirla sul nostro sito http://www.casajole.it, ovviamente mettendo il link al tuo sito?
Ciao e buona giorta
Daniele
fantasie
6 Giugno 2010 at 22:49Simona: una intera te ne mando!!!
Vale: hai visto non ho perso tempo…
fiordivanilla: grazie 😉
Onde99: felice di servire da antidepressivo 😉
Italians do eat better: fa al caso di tutti 😉
Kat: ne avevo tanto bisogno…
Manu: le tue parole mi commuovono! Smack
RaffaellaM: ;)))
Sonia: peccato, ci speravo tanto!
Alessandra: e tu dolcissima!
accantoalcamino: ho delle piccole riserve sulle zucchine crude… e se le saltassi un po'?
alessandra
6 Giugno 2010 at 9:42Torta e post bellissimi.
Baci Alessandra
Sonia
6 Giugno 2010 at 8:06Ciao Stefania, ti ringrazio molto per avere pensato anche a me. Purtroppo però fino al 19 non ci sarò..spero che tu faccia un resoconto dettagliato e fotografico del rendez-vous, almeno me lo godo per interposta persona.
Grazie mille e buona domenica. 😀
RaffaellaM
5 Giugno 2010 at 21:52Complimentoni sia a te che a Gaia, avete realizzato due torte così golose! Ciao
Manu
4 Giugno 2010 at 21:58Ciao
i miei complimenti per la tua capacità di capire i ragazzi e saper catturare la loro attenzione
e la torta all'amaretto mi stuzzica molto
bravissima
smack Manu
kat
4 Giugno 2010 at 13:46Ciao Stefania! Certo che dopo tutta questa fatica a scuola o meglio in trincea, un premio cosi' e' super meritato!…anche solo per ricaricare le batterie!
Italians Do Eat Better
3 Giugno 2010 at 14:20Adoro i dolci con le mandorle, questa torta fa proprio al caso mio! Un bacione
Onde99
3 Giugno 2010 at 14:10Grazie mi hai fatto sorridere 🙂 Che, dopo una riunione con il mio capo, uno scontrino del supermercato che somigliava più a un salasso che a una spesa per due persone e una bufera di grandine (il 3 di Giugno!!!), non è poco…
fiOrdivanilla
2 Giugno 2010 at 22:38forte e curiosa la storia dello studente! e poi, simpaticamente scritta 🙂
questa torta è una bontà scommetto. la base così rustica e l'amaretto così buono.. dev'essere proprio buonissima
Vale
2 Giugno 2010 at 15:58mi ricordavo di aver letto di questo tuo alunno… certo che hai una pazienza…
veram mi ricordavo anche la torta di gaia… urka che splendore!
la faccio… la devo fare… ho anche le mandorle!
affettuosità
Simona
2 Giugno 2010 at 15:53Ecco, con questa farei felice Andrea, perché lui ama le mandorle. Ma io mica sono te, nemmeno se prego in aramaico antico riesco a farla, detto ciò…che me ne manderesti una fetta?
Lov!
fantasie
2 Giugno 2010 at 15:25Fimère: merci beaucoup!
Fimère
2 Giugno 2010 at 14:56un gâteau qui me parait vraiment délicieux
bravo et bonne journée
fantasie
2 Giugno 2010 at 5:57crumpetsandco: voglio le altre versioni!!!!
fantasie
2 Giugno 2010 at 5:56UnaZebraApois: grazie e … il mio alunno fa morire anche me!
lucy: grazie per la tua visita e le tue parole mi commuovono!
Ely: in quanto moglie di insegnante, sai anche tutto il resto… Garzie tesoro per la tua dolcezza! Davvero non sei nemmeno riuscita a fare le foto??? Contenta sono!
crumpetsandco
2 Giugno 2010 at 5:31una delle torte che amo di più, e che mi piaceebbe provare anche in questa versione… ottima riuscita!!! 🙂
Ely
1 Giugno 2010 at 21:53che meraviglia…. il rapporto che sei riuscita a recuperare con il tuo alunno è una grande conquista e da moglie di un insegnate ne so qualcosa…. questa torta è golosissima! oramai il tuo blog è diventato una bella abitudine quando sono alla ricerca di qualcosa di buono! la torta al limone l'ho fatta e l'hanno divorata, non sono riuscita a fare manco le foto!!!!
lucy
1 Giugno 2010 at 20:51complimenti agli insegnanti come te che con tenacia e persevranza riescono a far studiare i loro alunni.la torta è proprio meritata
UnaZebrApois
1 Giugno 2010 at 20:25Sei troppo forte!!!E il tuo alunno mi ha fatto morire!!!e che dire della torta?!?!che spettacolo!!!Un trionfo di bontà…e soddisfazioni!
fantasie
1 Giugno 2010 at 18:29Anna: qui si dice "a favorire"!
Lory: non un attimo in più!
Antonella-Vera: Con questo mio alunno non funziona nemmeno la tecnica della torta… per questo, adesso la faccio per me… almeno mi consolo 😉
pagnottella: Tu mi fai sempre morire dal ridere!!! Quando era piccolo il cucciolo diceva "ma che combini???"
La cucina di MIla: grazie per le tue bellissime parole di incoraggiamento!
Alem: grazie tesoro… neanche te mancano i racconti!
Zazusa: grazie mille!
Edi: ed io di "fantasie" ne ho tante 😉
manuela e silvia: sì, è prorpio delicata e non troppo dolce e con il gusto; neanche troppo forte, dell'amaretto.
Pippi: ;)))
Scarlett: effettivamente ogni volta che ci ripenso mi devo prendere una fetta… 😉
Fiordiciligio: visto che passo? 🙁
Glu.fri cosas: Durissima e ora ci si è messa pure la Gelmini…
Micaela: felice di saperlo!
sabri: Anche io sogno (per adesso) di mangiarne una intera, ma la dieta non permette 🙁
Oxana: Che bel complimento! GRAZIEEEEEEE!
Milena: Già, dovremmo dare maggior potere alle mandorle!!!
Milena
1 Giugno 2010 at 17:08Simpatico il tuo studente!!!!!
Abbiamo messo a tacere l'orgoglio ferito: credo prorpio di sì. E' il potere delle mandorle :))
Oxana
1 Giugno 2010 at 15:54Anch'io stavo ridendo ma non è di te e di tuo solito modo di raccontare!!….Sei unA "Zelig", veramente!
Bella torta, immaggino che buonaaaa!
Un bacione
sabri
1 Giugno 2010 at 13:15Ho assaggiato una sola volta una torta all'amaretto e ancora me la sogno, profumatissima e molto morbida. Questa mi sembra ancora più buona. Me la segno e mannaggia, quando la dieta sarà finita …. una intera ne mangio!
Un bacio
Micaela
1 Giugno 2010 at 12:04che dirti cara, è stupendissima questa torta! hai contagiato anche me!
Glu.fri cosas varias sin gluten
1 Giugno 2010 at 11:34Che vita dura per gli insegnanti…urca !! Meno male che' c'e' Gaia e la torta amaretto…mi sa che me la rifaro' in qualche mio momento…amaro
Fiordiciliegio
1 Giugno 2010 at 11:01Bhè, direi un bel passo avanti sì!! ;)) E complimenti anche per la torta…golosissima!!!
Pippi
1 Giugno 2010 at 9:30hahaha oddiooooo hahahahah scusami…ma….hehhee ….bellissimo!! 🙂
è buona anche al torta ma il racconto…. ;-))))
Pippi
manuela e silvia
1 Giugno 2010 at 8:34Una torta così dovremmo concedercela più spesso anche noi!! sembra delicata ma con il gusto forte dell'amaretto diventa ricchissima!
un bacione
Edi
1 Giugno 2010 at 8:09Certo che ne serve di fantasia con queste nuove generazioni!!!! e che pazienza!!! Torta squisita!
Zasusa
1 Giugno 2010 at 7:58questa torta è una delizia! bravissima
Alem
1 Giugno 2010 at 7:40speciale questa torta proprio come il tuo racconto!
La cucina di Mila
1 Giugno 2010 at 7:20Ciao Stefania, la torta è da provare…quello che più mi ha colpito è il tuo racconto e chiaramente essendo nuova sono andata a leggermi il post dell'orto botanico, sono orgogliosa del fatto che ci siano insegnanti come te che seppur con molta pazienza e tanto impegno si mettono in gioco e usano una buona dose di flessibilità per far si che tutti gli alunni abbiano l'opportunità di imparare (non tutti apprendiamo nello stesso modo) e di essere amati. Grande!!! Buona giornata
pagnottella
1 Giugno 2010 at 7:17Solo ora leggo dell'orto botanico…però tesò perdonami, ma mi sono scompisciata dalle risate! No, no, mica sono felice che Il (simpaticissimo) ragazzo t'abbia anghiuto di parolacce…è che come descrivi tu i fatti, mi fa scimunire (di più!)
Questa torta doppio strato è il caso di dire: STRATOSFERICA!
p.s ho fatto na figura di …..vabè tralasciamo di cosa! Ho scritto questo messaggio tra i commenti del blog di Morena: menta e cioccolato!
Mannaggia sti pop up nelle pagine piccole m'incasinano!!! ahahahahhahaah
Antonella-Vera55
1 Giugno 2010 at 6:24Complimenti!!!mi è molto piaciuta la tua introduzione,anche io sono un'insegnante anche se i miei alunni sono più piccoli,capisco quali strategie occorre inventare per ognuno di loro e non sempre è facile come potrebbe sembrare!!!credo che con una fetta della tua torta amaretto,crollerebbero tutti i tuoi studenti ai tuoi piedi,per questo la voglio fare anch'io…chissà che non ci riesca con i miei..aha ahaha!!!scherzo,mi piacciono moltissimo amaretti e mandorle..quindi,è la mia gola che mi guida ed io mi lascio guidare.Buonissima giornata!!!
Lory
1 Giugno 2010 at 4:56Hai visto come li porto bene i miei diciotto ? Direi che ne dimostro 25..ahahahahahah 😉
Grazie di cuore tesoro!!!
Anna
31 Maggio 2010 at 22:02mmm che bonta' te ne rubo una fetta!! Ciaoo
fantasie
31 Maggio 2010 at 20:47Gaia: Quando l'ho adocchiata, pensavo fosse buona, ma quando l'ho mangiata, ho pensato che fossi modesta! E' veramente ottima e inaspettatamente non dolcissima e quindi non sdegnosa. In due parole: SEI BRAVISSIMA! L'onore è tutto mio!
Morena: pazienza infinita! E pooi ci si chiede perché abbia bisogno di così tanti dolci!
Federica: grazie Federica sei molto dolce! Effettivamente il tuo dubbio è assolutamente inconfutabile!
sweetmaremma: grazie e piacere di conoscerti!
Federica: grazie tesoro!
Giuky: un 10 e lode va ad un'altra prof. che ha il vanto di avermela fatta conoscere!
Patricia: Una delizia assoluta!
Patricia
31 Maggio 2010 at 20:15leggendo gli ingredienti deduco che questa torta sia davvero una delizia!!
Buon inizio settimana:)
Patricia
Giuky
31 Maggio 2010 at 20:05buona la torta…10 e lode!:D
Federica
31 Maggio 2010 at 20:03che bello questo post…e che delizia la torta!!!bravissima!
sweetmaremma
31 Maggio 2010 at 19:59che bella la tua storia! complimenti per il tuo blog, ti seguirò spesso!
Federica
31 Maggio 2010 at 19:36I tuoi racconti si leggono sempre con gran piacere. E con gran piacere mangerei una fetta di questa torta, originale nella preparazione ed incredibilmente golosa per un'amante delle mandorle! L'unico dubbio che ho è farla arrivare al giorno dopo ^_^ Un bacio
Morena
31 Maggio 2010 at 18:59Che forte la storia del tuo studente!!essere costretti a obbedire a loro pur di farli studiare un p..ma quanta pazienza ci vuole??..
Torta Amaretto hai detto??..io adoro l'amaretto..e perciò copio!!!Buonissima di sicuro!
La Gaia Celiaca
31 Maggio 2010 at 18:52Sono onoratissima!
Senza parole!
Me felice!
Insomma, non sai quanto sia contenta che tu abbia fatto la mia torta, ti sia piaciuta e che abbia ottenuto il "si stampi"!
La storia dell'allievo mi ha fatto morir dal ridere…