Ed eccoci alla puntata numero due su Praga.
FUMO: Paese che vai usanza che trovi: praticamente ti fanno la multa se fumi all’aperto al centro storico, ma ti è consentito fumare all’interno di qualsiasi locale… vi rendete conto di cosa significhi per una non fumatrice come me, che finalmente ha ottenuto un po di rispetto dai fumatori, a ritrovarsi immersa in una immensa nube tossica???
GENTE: purtroppo la seconda puntata (e non credo ultima) non comincia bene. Perché se c’è una cosa che mi ha lasciato l’amaro in bocca di questa bella esperienza è proprio la gente! Devo dire che ho trovato una scortesia diffusa fra tutti i praghesi (ok, la maggior parte), che non solo non curano il turista, ma addirittura lo trattano a pesci in faccia! E io che sono la persona più pacifica e paziente del mondo (almeno con gli estranei), mi sono ritrovata a rispondere per le rime più di una volta! Esempi? In un pub, una sera entriamo in venti e sono l’unica che parla l’inglese. I miei alunni ordinano alla bell’e meglio qualcosa da bere e anche noi professori. Il cameriere sbrigativo va via e ritorna con i bicchieri e io, portavoce, gli chiedo se ci sono delle patatine fritte. Già mi guarda spazientito e mi risponde con un secco “NO”. I miei alunni, però vorrebbero mangiare anche qualcosa, così gentilmente chiedo i menù, che non ci erano stati portati. Bruscamente ci porge i menù. A questo punto ordiniamo qualcosa da mangiare, e lui ha un atteggiamento come se ce li stesse dando gratis. Porta le cose da mangiare e io gli chiedo (per la mia collega) di portare una acqua tonica… E’ successo il finimondo. Mi ha rimproverata di averlo chiamato più volte, di cercare di raccogliere le idee e ordinare tutto insieme e mi chiede scortesemente se è tutto o lo dovrò chiamare qualche altra volta… Io rimango un istante basita e poi con tutta l’arroganza possibile gli rispondo “I DON’T KNOW!!!” (ok vi aspettavate di più, ma non è nelle mie corde e già questo per me è stata una violenza). E devo dire che sullo stesso stile sono tutti i negozianti e chiunque a che fare con il pubblico. Altro esempio? In albergo ci hanno dato un tesserino senza il quale ci hanno fatto storie per: darci la chiave, per darci una (dicasi una piccolissima) bottiglietta d’acqua (anche a noi professori), per farci entrare al casinò, per prenotare il bowling… ma dico io chi sarebbe tanto pazzo da arrivare fin lì per “rubare” una miserrima bottiglietta d’acqua, per entrare in questo “casinò” come lo chiamano loro, in queste due piste da bowling?????
GHETTO EBRAICO
La nostra vacanza inizia proprio con la visita al ghetto ebraico, un quartiere molto antico della città dove però la maggior parte degli edifici è in stile Liberty, in quanto nel 1873 il quartiere subì una rimodernizzazione profonda. Qui si trovano: al suo ingresso il vecchio municipio, la cui peculiarità sta in un orologio che gira le sue lancette al contrario per contare il momento in cui arriverà il Messia; due sinagoghe dismesse ora trasformate in musei, fra cui il museo dei disegni dei bambini di Terezin (circa 15.000 bambini soggiornarono lì), molti dei quali defunti, dove fra l’altro sui muri sottostanti al museo si trovano sulle pareti i nomi di tutti gli ebrei cechi e moldavi defunti (impressionante vedere tutte le pareti con tutti quei nomi sopra), il museo di cimeli sequestrati agli ebrei dai tedeschi con particolare attenzione all’arte funeraria e il cimitero ebraico che conserva le tombe dal 1439 al 1787. Le lapidi sono affastellate l’una sull’altra perché per gli ebrei è sacrilegio riesumare le tombe e siccome fino ad allora non era stato concesso loro nessun altro spazio, non potevano che accumulare le tombe e i corpi l’uno sull’altro. Si dice che ne conti circa 12.000 tutti seppelliti nella nuda terra.
I sassolini sulle lapidi, o i bigliettini ripiegati su se stessi e ancora le monetine, sono indice delle preghiere dette per quel defunto.
GIRO TURISTICO SULLA MOLDAVA
Se c’è una cosa che potete evitare tranquillamente è proprio il giro sul battello (almeno il giro da un ora è completamente inutile). Infatti esso percorre un breve tragitto sul fiume che facilmente visibile dai ponti di Praga. Insomma risparmiatevi il prezzo del biglietto.
GUIDA: La nostra guida principale è stata una bella signora, alta e bionda, con un accento spiccatamente ceco e che ci accompagnati per 5 giorni con le scarpe aperte, pure quando ha piovuto. Il sesto, con un sole che spaccava le pietre, anche se i gradi erano comunque pochini, la stessa indossava un paio di stivaloni grigi da cowboy (???). A parte la difficoltà di capire molte delle sue spiegazioni che dovevano piuttosto essere interpretate, la signora ci ha accolti facendo subito un discorsetto su quanto i cechi erano desiderosi di raggirarci. Ecco quindi che ci suggeriva di non cambiare denaro nelle banche dove promettevano di fare un buon cambio, ma poi con le commissioni ci fregavano. Così, lei carinamente si è messa a nostra disposizione per cambiarci ogni euro con 24 corone (invece delle 27 ufficiali delle banche). Fin qui è lapalissiano anche a me, che solo come spenderlo e mai come farlo il denaro, che a lei la cosa dovesse convenire. Così, anche per la comodità, abbiamo tutti cambiato tramite lei. A parte che in molti negozi (forse in tutti) accettano gli euro con un cambio a 25 corone (…), la cosa più fastidiosa è successa l’ultimo giorno, quando le avevamo chiesto (la sera prima) se ci cambiasse le corone in euro e lei aveva esclamato “CERTO!”. Invece, la mattina della partenza aveva sbadatamente lasciato gli euro a casa perché prima era andata dal dottore e quindi il cambio dovevamo farlo all’aeroporto… dove ci hanno dato solo 21 corone ogni euro… Per la serie “non fidatevi dei cechi!”.
INVASIONE RUSSA
Fra i Paesi comunisti appartenenti al Patto di Varsavia la Cecoslovacchia era quella meno allineata, quella in cui la partecipazione popolare aveva portato ad un regime comunista più liberale. Tutto ciò fu molto mal visto da Mosca, la quale dapprima provò con mezzi diplomatici a riportare tutto a posto e poi nel 1968 invase Praga con i carri armati per imporre il suo regime. Seguirono anni di dura repressione. Non valse a niente la forte protesta degli studenti che ad uno ad uno (il primo fu Jan Palach) si dettero fuoco in piazza Venceslao (nella città nuova) affinché il mondo vedesse cosa stava succedendo e si dovettero aspettare gli anni ’90 per trovare l’indipendenza. A simbolo di questa liberazione si trova un manometro dove prima c’era una statua di Lenin, ad indicare come cambia il tempo politico (e non atmosferico) a Praga. E siccome oscilla molto lentamente e a volte si ferma, i praghesi lo guardano con assoluta diffidenza. Fra l’altro c’è da sottolineare che comunque ad oggi non sono contenti della loro classe politica (e questo li accomuna a tanti paesi…) e quindi si teme che alle prossime elezioni i contadini, che sono quelli che sentono maggiormente il peso della crisi economica, voteranno nuovamente per i comunisti… Speriamo solo che non li faccia ripiombare in quegli anni bui…
LINGUA
Il ceco è difficilissimo, per cui col turista si comunica in inglese. Quasi tutti lo conoscono (più o meno). I miei alunni, purtroppo, meno… per cui mi hanno chiamata anche quando dovevano comunicare con qualche gentile donzella…
23 Comments
dolci a ...gogo!!!
11 Aprile 2010 at 9:29ecco aspettavo la seconda parte e come vedo va tutto alla grandissima!!vorrei essere li anch'io!!!bacioni imma
Byte64
10 Aprile 2010 at 16:03Che curioso, ricordo un mio amico che mi magnificava una donzella in quello stesso castello, stai a vedere che era proprio la castellana 😀
Ciao!
Tlaz
emamama
10 Aprile 2010 at 13:39i maleducati sono ovunque…quel
cameriere meritava altro..sei stata fin troppo cortese….semmai dovessi
capitare da quelle parti sapro'come
agire..grazie
ciao Enza
furfecchia
9 Aprile 2010 at 21:12a Praga ci sono stata due volte e tutte le due volte ho avuto la stessa tua percezione della scortesia e della non curanza verso il turista, (però ci sono anche delle eccezioni il proprietario del b&b dove alloggiavamo è stato di una gentilizza unica!)… nonostante ciò ci tornerei subito…
Scusa se ti ripsondo solo ora, si la marmellata di limoni viene un po' asprina
Ciao
Silvia
Claudia
9 Aprile 2010 at 7:37Tu scrivi nel mio blog "e ti credo che hai fame?" ahahaah e ti credo si.. ho guardato le prime foto che hai postato!! Cmq bel viaggio.. io non ci son mai stata a Praga.. ma dicon tutti che è bellissima 🙂 smack e buon w.e.
Tina
9 Aprile 2010 at 7:21Quel barista l'educazione non la conosce proprio. Era da alzarsi e andare via… ma chiaramente noi siamo educati e non lo facciamo. Non ci crederai qualcosa di simile è successo anche a me quando sono andata a Praga. Il cameriere ha fatto una faccia disgustata quando ho ordinato un tè. Che ci sarà di strano se uno ordina un tè???? Diciamo che sono contenta di aver visto questa città …. ma non ci tornerei.
Ma vuoi mettere la nostra bella Sicilia, sole, mare… persone ospitali e stupende. Sono proprio contenta, se tutto va bene alla fine di maggio tornerò a "casa" per due settimane. Un bacione, Tina
mammadeglialieni
9 Aprile 2010 at 6:04ho capito, praga non fa per me. al di là della bellezza dei luoghi, non sopporto la maleducazione degli indigeni verso i turisti.
pagnottella
8 Aprile 2010 at 21:14Tesò sorry volevo scrivere: per indisporre te…^_^
pagnottella
8 Aprile 2010 at 21:13Accipicchia, mi dispiace per il comportamento del barista…per fare indisporre te ce ne vuole!
Per non parlare del fumo!!! Incredibile!
Vabè almeno vi siete rifatti, alla vista di scorci e monumenti e diciamola tutta, (soprattutto i maschietti) davanti a cotanta bellezza…tesoro i colori più o meno son quelli, ma posso dì na cosa? Sei unica bella, bellissima e la luce che riflettono i tuoi occhi è inimitabile!
bacioni alla prossima
p.s che bel tour interessante…grazie!
ilcucchiaiodoro
8 Aprile 2010 at 21:09Deve essere proprio una bella città! E quelle cialde da provare assolutamente!!!
Cassandrina
8 Aprile 2010 at 20:56In effetti somigli parecchio alla castellana….lei ha uno sguardo decisamente più fisso, direi di cera….tu molto più umano, vivo e certamente più dolce!!
Vabbè quest'anno tutti promossi eh?!!
Baci baci………….Fabiana
La Gaia Celiaca
8 Aprile 2010 at 20:56mica avevo capito che eri in gita scolastica!!!
io ci vado lunedì e martedì (gitina piccolina, proprio dietro l'angolo) ma sono in preda al panico.
spero solo vada tutto bene… mi sento la responsabilità di queste 20 piccole pesti sulle spalle come una montagna!
Patrizia Gigliotta
8 Aprile 2010 at 19:27Bella descrizione…soprattutto la risposta al cameriere! potevi rispondergli un bel " ma vaffan….o!!!
eh ma quando ce vò ce vò!
alessandra (raravis)
8 Aprile 2010 at 19:15Sempre sintonizzate, tu ed io. Mi dispiace immensamente dirlo, ma non mi sono mai sentita così male accolta come a Praga. Paradossalmente, arrivo a capire la tendenza al raggiro (questa, oltretutto, è trasversale)ma la maleducazione no.
Il cambio è un altro problema. Noi siamo stati clamorosamente fregati da un gioielliere, che ha rifiutato le carte di credito: non avendo moneta ceca a sufficienza, siamo stati costretti a pagare in euro e ti lascio immaginare la maggiorazione. Col senno di poi, avrei dovuto lasciare lì tutto, ma ormai è andata.
Il ghetto, in compenso, è uno dei ricordi più toccanti che mi porto dentro
Grazie per questo bellissimo reportage- e, ovviamente, aspettiamo la terza puntata
ale
Elena
8 Aprile 2010 at 18:02rivedo con un mondo di piacere i luoghi che anche io ho visitato, e i nomi scritti sul muro della sinagoga…io non li ho fotografati perchè mi sorvegliavano i custodi e non si poteva….e poi che bella la foto delle pietre sulle tombe….brava, un saluto e un bacio
il sapore del verde
8 Aprile 2010 at 17:07Che bello un "diario di viaggio" a puntate! Io a Praga sono stata mooolti anni fa e mi è rimasta nel cuore. Ricordo particolarmente bene la bontà del cibo che mangiai e la bellezza elegante dei ristoranti. In quanto alla gente allora furono tutti piuttosto cortesi, chissà che gli anni, il progresso e la globalizzazione diffusa non abbiano lasciato il segno anche là! Un saluto. Deborah
Pasquy
8 Aprile 2010 at 16:43Praga è una citta incantevole… vorrei proprio andarci 🙂 grazie per le foto!!!!!
Max
8 Aprile 2010 at 16:14Un vero casino per me è tutta colpa di Berlusconi!!!… Ma no scherzo sono acidi e pensa non ti è capitato di guidare una macchina e fare qualche sbaglio per esempio cambiando corsia ad un semaforo, scendono e ti prendono quasi a schiaffi, io per i soldi li ho sempre ritirati al bancomat poi la conversione automatica della banca dava il valore della valuta di quel giorno…ero stato avvisato, cmq ti è rimasto solo aver visto e visitato pezzi di storia, o no? Ciao. pensavo che le scarpe con i tacchi li avessi date alla guida monachina…baci.
Luca and Sabrina
8 Aprile 2010 at 15:49Stefania, la maleducazione indispone molto anche noi, il ragazzo del pub si è comportato malissimo, il suo lavoro è servire, consigliare e possibilmente fare sentire a proprio agio i clienti, sinceramente è stato molto strafottente e non ha dato una bella immagine nè di sè, nè del popolo ceco. Avremmo risposto anche noi perchè dal momento che ci poniamo con gli altri in modo amichevole e gentile vorremmo che anche dall'altra parte ci fosse rispetto.
Detto questo Praga è bellissima, la parola incantata che hai usato, rende bene l'idea. Certo che il nostro calore, quello italiano, è unico.
Il tuo alunno ha ragione, somigli molto alla castellana, quindi è stato proprio sincero!
Bacissimi da Sabrina&Luca
Giò
8 Aprile 2010 at 14:49anche mia mamma che ha avuto la fortuna di visitare praga ha avuto la stessa impressione sui cechi…però che città magica deve essere e quei dolcetti similporchetta??
stefi
8 Aprile 2010 at 14:46Praga, non ci sono mai stata ma con tutte queste tue foto, già la conosco un pochino.
Bellissime veramente anche quelle della prima parte.
Complimenti a presto!!!!
Sonia
8 Aprile 2010 at 14:40Ciao, ancora belle foto!
mia sorella è stata a Praga ma mi ha parlato benissimo anche degli indigeni…può essere che si scoccino con le scolaresche perchè credono che facciano casini? mah….
Oxana
8 Aprile 2010 at 14:38Bellissima anche questa puntata :)))!!!