MEZZI DI TRASPORTO. Essendo un viaggio organizzato abbiamo avuto pochissime possibilità sui mezzi pubblici, però c’è da notare una grande stranezza. Il prezzo del biglietto dell’autobus varia a seconda da dove lo comprate, così vi costerà 20 corone se lo prendete nelle colonne che ci sono alle fermate, ma vi costerà 26 corone se lo acquistate sopra l’autobus… Il biglietto dell’autobus vale anche per la metropolitane, però se lo acquistate nelle macchinette nelle stazioni vi costerà solo 18 corone… Insomma anche in questo poca chiarezza… Discorso a parte meritano i taxi i quali prendevano per trasportarci dall’albergo al centro città 300 corone (e in macchina salivano 3 persone), ma se per caso il taxi era una monovolume il prezzo lievitava fino a 700 corone per 7 posti, quindi 100 corone a testa. Una sera però in un taxi sono saliti solo tre persone, ma il taxista della sera precedente pretendeva 400 corone … abbiamo contrattato con un altro taxista e questo ha accettato di trasportarci a 100 corone a testa. Ergo, bisogna contrattare per tutto!!!
MONUMENTI
La città è stracolma di chiese, palazzi, castelli, musei, ponti e quant’altro, ma noi abbiamo visto soltanto:
Chiesa di San Nicola: in realtà, questa non era inserita nel nostro giro, ma essendo considerata la più bella chiesa di Praga, non ho voluta perderla. Così approfittando di un’ora libera, mentre gli altri si dedicavano allo shopping, io mi sono rifatta gli occhi con questa meraviglia. Fra l’altro, se ricordate la mia gioia nell’usufruire di sconti per docenti, qui ho provato una gioia intensa nel pagare la metà del biglietto dicendo che ero insegnate. Ma non vi preoccupate perché comunque l’ingresso è comunque poca cosa!
E’ una chiesa barocca, costruita nella seconda metà del Seicento, quando cioè il Rinascimento stava lasciando il suo posto al Barocco ed è considerata una delle espressioni più valide del Barocco in Europa… e io me la dovevo perdere???? Effettivamente, entrando si ha un’impressione di maestosità e opulenza tale da lasciarti senza respiro, con l’uso smodato di materiali pregiatissimi come marmo, oro, legno intagliato (della precedente chiesa di San Nicola del 1200 si cui era sorta questa) e affreschi. La cosa più stupefacente (no, non è la cosa più stupefacente, ma la più impressionante sì) sono quattro immense statue che reggono la cupola, che sono i quattro padri della chiesa Ortodossa: San Cirillo d‘Alessandria, Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nissa e Basilio il Grande.
Chiesa della Vergine Maria Vittoriosa: in questa chiesa invece si trova il Bambino Gesù, simbolo stesso di Praga, che fu portato qui dalla Spagna da una una nobildonna. La piccola reliquia si tramandava da madre, in figlia, ma si racconta che la donna non poteva avere figli. Finalemente all’età di 40 anni procreò, ma un maschietto, così la donna donò la statua all’ordine dei Carmelitani. Il bambino possiede un armadio degno di una regina e le suore si occupano di vestirlo secondo il periodo liturgico (essendo poco prima di Pasqua era viola).
Palazzo Reale:
Il Castello di Praga ha attraversato uno dei suoi momenti di massimo splendore durante il regno di Carlo IV (1346-1378) diventando sede del Sacro Romano Impero. Il Palazzo Reale venne riedificato, le fortificazioni rafforzate e fu dato inizio alla costruzione della Cattedrale di San Vito seguendo lo stile della cattedrali gotiche francesi di quel tempo.
L’ingresso e la Prima Corte
La visita al Castello richiede almeno un giorno e noi invece ci abbiamo speso appena mezza giornata… quindi praticamente è stata una corsa all’interno di questo complesso fra una pioggierellina fine, ma insistente e un freddo rigido. All’ingresso principale ci sono le guardie le cui uniformi non sono costumi storici, ma sono stati disegnati da Pissek, il costumista del film Amadeus, dedicato a Mozart che a Praga visse per alcuni anni. Il cambio della guardia c’è ogni giorno, alle 12 ed è piuttosto surreale, soprattutto se si è visto quello di Londra….
L’ingresso del Castello è decorato con le statue gigantesche che rappresentano la Gigantomachia.
Superato l’ingresso si entra nella Seconda Corte attraverso la splendida porta barocca. Sulla destra della porta si trova la Cappella della Croce, con bei interni fatti decorati con affreschi e oro. La parte più interessante della Seconda Corte è la Galleria Rodolfina che si trova sulla sinistra, che noi però non abbiamo visitato. Accanto alla galleria c’è l’ingresso dell’immensa Sala Spagnola. Qui le foto si possono fare solo se si paga il dazio!
La Terza Corte
Attraverso il passaggio ad archi si entra nella Terza Corte e subito ci si trova davanti la Cattedrale di San Vito, inglobata proprio nel Palazzo Reale quasi a volere indicare l’unione tra potere temporale e potere spirituale.
Dentro, colpisce soprattutto l’altezza della navata, ma il gioiello della Cattedrale di San Vito è la Cappella di San Venceslao, principe della dinastia dei Premyslidi ucciso, nel 939, dal fratello pagano Boleslav il crudele e Santo protettore della Boemia. Questa cappella, concepita come uno scrigno, ha nelle sue pareti dorate più di milletrecento pietre dure di Boemia incastonate, che fanno da corona ad affreschi del XIV secolo narranti la Passione. La tragedia di Venceslao, è rappresentata in oro e azzurro. La Cappella dell’Incoronazione, vietata al pubblico dal 1867, conserva i gioielli della Corona boema, come la corona d’oro di san Venceslao, che comprende preziosissimi zaffiri. Al centro del cortile della Terza Corte c’è una bellissima riproduzione della statua che raffigura San Giorgio e il Drago. Proprio di fronte alla statua c’è l’ingresso del Palazzo Reale che conduce nell’immensa Sala Vladislao. Le volte sono immense e splendidamente illuminate da enormi vetrate rinascimentali. La sala è talmente ampia che vi si svolgevano all’interno dei giochi a cavallo. Sulla destra della Sala c’è l’ingresso per un’altra sala, importantissima per la storia ceca e di tutta Europa. È la Cancelleria di Boemia dove, nel 1618, avvennela famosa Defenestrazione di Praga, ad opera di alcuni nobili, che infuriati per la perdita dei privilegi, scaraventarono dalle finestre i governatori cattolici che rappresentavano il Re Mattia. Si dice che sopravvissero perché caddero sull’immondizia delle cucine del Castello.
La Basilica e il Monastero di San Giorgio
Dalla Sala Vladislao si accede alla Piazza di San Giorgio, entrando nella Quarta Corte su cui si affaccia uno dei monumenti più belli di tutto il Castello: la Basilica e il Monastero di San Giorgio. Nella cripta si trova la statua di Santa Brigida con il ventre pieno di serpenti. Inoltre si trova anche la statua di Santa Ludmilla, nonna di Venceslao (quella strozzata dalla nuora, per intenderci).
Le Torri e il Vicolo d’Oro
Superato il complesso dedicato a San Giorgio girando a sinistra si raggiungono le Torri di Dalibor e delle Polveri e il Vicolo d’Oro, dove si dice abitassero degli alchimisti che cercavano di cambiare il ferro in oro. E formato da piccolissime case basse, che adesso ospitano negozi di souvenirs e birrerie. Piazza dell’orologio:
Una piazza contornata da numerosi edifici storici, dove al centro si trova un mercato permanente con bancarelle che vendono souvenirs per turisti e anche cibo caratteristico. Una speciale attrattiva turistica è rappresentata dall’orologio astronomico, nel quale appaiono tra le 9.00 e le 21.00 le figure dei 12 apostoli e in cima alla torre un uomo in costume suona una tromba. Ogni ora un numero impressionante di persone si raduna davanti alla torre per assistere alla scena.
Prima di arrivare al Castello si passa dalla piazza del Loreto, che prende il nome dalla Chiesa che vi si trova. Il Santuario di Loreto, luogo di pellegrinaggio del mondo cristiano, ha il suo centro nella “Santa casa”, una copia esatta di quella che si ritiene sia stata la piccola casa della Vergine Maria a Nazareth dove l’arcangelo Gabriele le annunciò la nascita di Gesù. Il modello della Santa Casa è ricalcato su quella del Loreto italiano, che, si narra, gli Angeli trasportarono dalla Palestina. Questo fu fondato nel 1626 con la Santa Casa voluta da una nobile dama di una ricca famiglia ceca, e realizzata da un italiano. Non vi dico la bellezza e la ricchezza! Al piano superiore, poi, si trova il tesoro di Loreto, che raccoglie pezzi di valore inestimabile fra cui dei calici e degli ostensori tempestati di pietre preziosi e brillanti accecanti. Inoltre la fondatrice donò al Santuario il suo preziosissimo abito nuziale (visibile solo in un quadro), perché andata in sposa a 40 anni ad un uomo molto più giovane di lei (di circa 20 anni), la Vergine facesse durare il suo matrimonio. Non è dato sapere se la sua preghiera fu esaudita. Inoltre si trova la statua di una donna barbuta in croce, che si racconta non volesse sposare un pagano, per cui chiese il miracolo a Dio che le fece spuntare la barba. Naturalmente il pagano non la sposò e anzi la fece crocifiggere (forse non conosceva il detto “donna barbuta, sempre piaciuta…”)
MOVIDA
Discorso a parte merita la vita notturna.
Numerosissime sono le discoteche e i P.R. Che le propongono agli studenti, organizzando dei pullman che li prendono in albergo, li accompagnano in discoteca e poi li riaccompagnano in albergo dalle 2 alle 3 (di notte). L’ingresso ai professori è gratuito e perfino di offrono un privèe e una bottiglia di champagne (pessimo e caldo) dove stai ad aspettare che i tuoi alunni ballino. Noi siamo andati al “5 piani” un locale vicinissimo al Ponte Carlo, fatto appunto di cinque piani dove si suona musica diversa. So, però, che ci sono altre discoteche migliori (mi sono sentita in un locale anni ’70 un po’ squallido, almeno dove c’era il privèe era così…), ma noi non siamo andati…
I pub, invece hanno un’apparenza piuttosto normale, ma sotto ogni locale si trova un piano dedicato a lap dance e spogliarelli… Noi ce ne siamo accorti assolutamente per caso, perché proprio in quel locale dove il cameriere è stato piuttosto sgarbato, la mia collega, dovendo utilizzare il bagno è scesa nel piano sottostante, scoprendo il secondo locale… Abbiamo cercato di non far trapelare la cosa, ma certo non potevamo impedire agli alunni di andare alla toilette! E così il primo che è sceso ha avvertito tutti, provocando il pellegrinaggio al bagno di tutti gli altri. Io, ero troppo arrabbiata e avevo i piedi troppo doloranti per far prevalere la mia curiosità e quindi non ve ne so parlare, ma i miei alunni mi hanno solo detto “prof., scandaloso”! Che avranno voluto dire?
Alla prossima e spero (per voi) ultima puntata.Stefania Oliveri
12 Comments
Italians Do Eat Better
16 Aprile 2010 at 15:16Bello il racconto del tuo viaggio e bellissime le foto, non sono mai stata a Praga, mi piacerebbe andarci un giorno. Un bacione
La Gaia Celiaca
13 Aprile 2010 at 21:46questa praga mi fa venire una voglia…
stefi
13 Aprile 2010 at 13:09Mamma che bello questo viaggio che ci stai regalando!!!!!!!!
Grazie!
pagnottella
12 Aprile 2010 at 21:49Non oso pensare il mio viaggio a Praga…contratterei fino all'ultimo respiro…amo poco gli "sgamuffi" (la non chiarezza)
credevo, che solo ai giorni d'oggi una donna potesse sposare un uomo 20 anni più giovane di lei…ed invece…
Tirando le somme: camerieri scorbutici, toilettes un pò zozze (questo avranno voluto dire i ragazzi), tariffe taxi poco chiare, in compenso ricca di monumenti (statici ^_^ e non)
A me sta piacendo moltissimo questo viaggio virtuale!
Potresti chiedere a S.Wikipedia di diventare sua collaboratrice ufficiale…fossi tua alunna ti adorerei…non lo sono, ma ti adoro uguale!
Bacioni
Giulia
12 Aprile 2010 at 21:38Cara Stefania, noi dobbiamo tornare a Praga 6 anni or sono.. e ancora niente.. Comunque spero tanto che i tuoi post mi serviranno da guida a breve!
Vuoi partecipare al mio giochino delle cene?.. Conto su di te!
UN bacione!
fantasie
12 Aprile 2010 at 20:56Dida: Sei un gran dolcezza e ti auguro di andarci al più presto!
Gunther: giugno mi sembra la stagione migliore per Praga, sono sicura che la troverai incantevole… a me il grigiore del periodo me l'ha fatta digerire un po' meno…
Tania: ti ringrazio per le tue belle parole, anche perché con i racconti si rischia sempre di annoiare… Quanto ai ragazzi, meglio alle ragazze, mi sembravano del tutto sincere… i ragazzi avevano uno strano sorriso di beatitudine…
Gaia: ti aspetto!!!
Chiara: quasi quasi il racconto sta durando più del viaggio vero…
Alessandra: ho promesso (ai miei figli) che l'anno prossimo non partirò… ma se ci fosse Amsterdam…
alessandra (raravis)
12 Aprile 2010 at 15:46Hai centrato in pieno le contraddizioni di questa città, che poi sono anche quelle di Budapest, per esempio (che però è meno bella di Praga e quindi la digerisci un po' peggio). Gli alunni, comunque, sono grandiosi, ovunque vadano: l'anno prossimo li porti ad Amsterdam, vero????
Gran bel reportage. Aspetto la quarta puntata
Ciao
ale
Chiara
12 Aprile 2010 at 14:05e il viaggio continua:))))
mille volte grazieeee!! mi piacciono moltissimo questi tuoi post!!!!
pagnottella
12 Aprile 2010 at 13:41passo tonight ^_*
baci
Tania
12 Aprile 2010 at 10:29Come si fa a non leggerli questi post? Sei sempre così dettagliata e poi il tuo modo di scrivere mi piace, non annoi mai e le foto rendono il tutto ancora più interessante. Iutile dire che i monumenti sono fantastici, Praga è sicuramente da visitare!
Sarà stato ironico quello "scandaloso" dei ragazzi!?
Gunther
12 Aprile 2010 at 9:45anche io devo andare a praga a giugno, approfitto del del tuo reportage molto bello, contrattare sempre in tutto il mondo oramai
Dida70
12 Aprile 2010 at 6:46Cara Stefania,
conseverò gelosamente questi tuoi post perchè sogno da una vita di visitare Praga!
un giorno ci riuscirò, promesso ma fino a quel momento mi godo le tue foto e le tue paole!
grazie infinite
un abbraccio strapazzoso!
dida