Passiamo quindi al pargolo n.3: “il cucciolo”.
E’ il più piccolo e in quanto tale anche il più viziato. Viziato, certamente, non da me perché io ho una naturale propensione ad incarnare la signorina Rottermeyer di heidiana memoria (alias l’istitutrice di Heidi). Ma a casa non ci sono solo io e così il pargoletto è stato viziato ben bene da:
1. mio marito,
2. mia mamma,
3. la tata!
E cosa potevo io, di fronte a tre titani del genere, che mi impedivano di impartire la disciplina?
Questo piccolo esserino, fra l’altro, è sempre stato molto deciso e volitivo fin da piccolissimo e (torniamo a Dante) fino a tre anni mangiava di tutto! Ma la sua volontà, a tre anni, decise che non doveva più mangiare e soprattutto niente che contenesse il colore rosso o arancione. Non vi dico appena c’era una piccola carotina o un pezzetto piccolissimo di pomodoro cosa succedeva. Decisi di impormi con il metodo Rottermeyer. Così ogni pranzo e ogni cena, dopo infiniti pianti e strilla per affermare la sua volontà, finiva sempre con la minaccia da parte mia di contare fino a tre, termine ultimo per impedire che il cucchiaio di legno venisse usato sul suo culetto. Per fortuna, devo rassicurarvi, che non è mai stato usato, perché quando arrivavo a due, evidentemente la mia faccia convincente, lo persuadeva subito a mangiare.
La soddisfazione però la prendeva mi madre, che da un lato se la rideva perché anche io stavo subendo ciò che io avevo inferto a lei, dall’altro mi am
mirava perché riuscivo comunque a farlo mangiare (lei non ci riusciva con me … ma non ha mai contato!).
Non vi dico però il mio fegato.
Ho cercato allora di prenderlo con il “dolce” … preparando goduriosi manicaretti che venivano mangiati con gran voracità dai pargoli n. 1 e 2, con mia grande soddisfazione, ma lui non ne assaggiava (e tutt’ora non lo fa) neanche un pezzetto (e qui non mi andava di contare, perché sempre dolci erano, meno ne mangiava meglio era!).
Certo, devo confessarvi che se cucino la carne o gli do un pezzo di formaggio lui li mangia e anche ben volentieri. E questo per me è grosso smacco, perché il DNA maritale ha prevalso su quello mio, che invece preferisco di gran lunga dolci e primi e non mangio “quasi” nessun formaggio. La frustrazione maggiore deriva poi dal fatto che non solo non mangia le cose che gli cucino, ma che addirittura preferisce mangiare tutte le schifezze industriali che gli propina la pubblicità. E io che mi affatico a preparare e lui che si ostina a non mangiare!Ancora.
Anche con il pargolo n. 3 purtroppo l’argomento scuola è un tasto dolente. A differenza dei fratelli lui, però, ama leggere (tutto la mamma!!!) e ha cominciato a leggere i libri da solo non appena ha imparato a sillabare. Ma, c’è un ma. La sua infinita intelligenza (tutto sua madre anche in questo caso!!!) gli ha fatto scoprire subito una tipologia di lettura adulta: la predizione. Così non appena comincia una parola già lui passa a quella successiva indovinando dal testo la parola adatta. Questo unita alla sua scarsa considerazione per lo studio (“ma se leggo”), ha portato il cucciolo a non conoscere la differenza fra le parole con le doppie e quelle senza, e quindi a una lettura spedita (più del normale) ad una comprensione matura e ad una rielaborazione personale, che però si accompagna a un disastroso scritto. Dunque non scrive! Soddisfazioni grandi mi riserva però con l’inglese, per il quale è veramente portato (tutto sua mamma!!!).Qualche indecisione ancora ce l’ha, invece, con lo sport (proprio tutto sua mamma!) e con una famiglia di sportivi alle spalle (quella di mio marito) dove non solo si pratica, ma lo si segue anche alla TV (mia suocera si vede tutte le partite di pallone e di palla a canestro – o era basket, tanto per me è lo stesso -… grazie a Dio mio marito, no!), non vi dico l’onta che rappresenta il mio povero cuccioletto, che ancora non ha deciso cosa preferisce NON fare! (Ma ogni tanto, sta legge del contrappasso, non doveva anche colpire il ramo paterno? Ben fatto amore cuccioloso della mamma tua!). D’altro canto anche lui ha un muscolo molto ben allenato, proprio come quello della sua mamma: l’ugola! Il mio piccolo parla sempre, sempre, sempre. Anche di notte. Anche da solo. Anche dentro la piscina, dentro l’acqua del mare. Parla quando deve fare i compiti, parla quando dovrebbe mangiare, parla in chiesa, parla a scuola (arridaglie ai ricevimenti), parla con tutti e canta, canta, canta. Tanto che il mercoledì aspettiamo X Factor insieme! E ci arrabbiamo quando fanno uscire quelli più bravi e fanno rimanere quelli meno bravi perché devono ancora imparare… ma non dovrebbe vincere chi ha l’x factor, e chi ha l’x factor non dovrebbe almeno, anche sapere cantare? Ma questa è un’altra storia.
Muffin al cioccolato bianco senza glutine – Cardamomo & co
Comunque due giorni fa c’è stata una svolta, almeno in campo gastronomico. Ho provato dei meravigliosi muffin al cioccolato bianco (naturalmente senza glutine) fatti apposta per me dalla meravigliosa proprietaria del blog “La cucina di qb”. Tutto contento mi ha aiutata a farli, eccitato dal fatto che ci fosse il cioccolato bianco. Sfiduciata, come sempre, ho pensato che non appena pronti mi avrebbe detto “li mangio dopo” e questo dopo si sarebbe trasformato in un mai. E invece non solo li ha assaggiati, ma li ha portati anche a scuola guadagnandosi dei punti dalla maestra che li assegna solo a chi porta merende “sane” – nel senso di salubri . Questa precisazione nasce da un fatto accaduto una volta. Proprio questo pargolo ci lasciò totalmente basiti quando alle mie rimostranze per convincerlo a mangiare un ghiacciolo alla frutta piuttosto che un pacchetto di patatine perché il primo era molto più sano di queste ultime, lui mi rispose “non è vero mamma, ho visto un bambino che aveva un ghiacciolo tutto rotto”! Per cui adesso, per essere precisi, devo sempre specificare… altrimenti son guai!
150 gr di farina di mandorle (o mandorle tritate finissime)
150 gr di farina di riso
1 bustina di lievito Pan degli Angeli
qualche goccia di aroma alle mandorle (io non l’avevo e non l’ho messo)
2 uova grandi allevate rigorosamente a terra
100 gr di yogurt (io ho usato quello alla vaniglia di Granarolo)
100 gr di burro chiarificato morbido
200 gr di cioccolato bianco (io Galak)(Le marche non sono specificate per fare pubblicità,ma per permettere a tutti di sapere quali prodotti non contengono sicuramente glutine, né alcuna contaminazione)
Procedimento
Nel Bimby abbiamo montato le uova con lo zucchero fino a renderle spumose. Nel frattempo nel forno a microonde (a bassissima temperatura) abbiamo fatto sciogliere il burro con il cioccolato, che abbiamo poi aggiunto alle uova. Abbiamo setacciato la farina di riso con il lievito ed infine abbiamo aggiunto tutti gli altri ingredienti. Abbiamo quindi versato la pastella nei pirottini di silicone, riempendoli quasi completamente. Li abbiamo messi a cuocere nel forno già caldo, statico a 190° per 35-40 minuti, fino alla completa asciugatura interna del dolce. Abbiamo fatto raffreddare sopra una gratella e spolverizzato “con una nuvola di zucchero a velo”.
Ottimi veramente… e sono piaciuti anche a mia mamma che non ama né il cioccolato bianco né questa tipologia di dolci.Anche con questa ricetta partecipo alla raccolta di
Mara di Pan di Panna
34 Comments
Risotto asparagi, topinambur e menta | Cardamomo & Co.
28 Aprile 2015 at 10:06[…] Be’, forse non tutti i bambini, ma i miei pargoli soprattutto il n. 3 ha un’idiosincrasia per tutto ciò che è arancione, verde, rosso, viola… […]
alessandra
8 Novembre 2009 at 20:34una nuvola di sofficità e bontà i tuoi muffins… Bravissima e non solo per quelli…
Baci Alessandra
pagnottella
7 Novembre 2009 at 21:49Fortissima la storia del ghiacciolo! 🙂
Anch'io da piccola ho fatto tribolare un pò mammina, quello no, quell'altro neanche…ora divoro tutto, l'importante sia "sano" nel senso di salubre… 😉 i muffins mi sembrano davvero salubri e buonissimi…
Un bacio a presto!
kat
7 Novembre 2009 at 14:29Ciao! Ho appena dato una sbirciatina da queste parti e woOow quante cose!
Intanto complimenti per i cuccioli, il tuo n.3 mi ricorda tanto mio fratello che era a dir poco tremendo, ma di una furbizia unica (io al contrario ne avevo poca).
Questi muffins poi non sono solo gnam gnam, si vede che son sani e fatti con amore, non come quelli che trovo qui enormi e supercolorati…mi sa che verro' a trovarti di nuovo, tra l'altro io sono un ignorante in materia di celiaci e ho voglia di imparare.
Ultima cosa come si fa a partecipare alla raccolta di Pan di Panna? buon w.e. a presto! katia
Afrodita
7 Novembre 2009 at 14:24Mi sono rifatta gli occhi con questa lunga carrellata di muffin! Cat
Marti
7 Novembre 2009 at 13:24Che belli questi!
E mi è anche piaciuta la descrizione del tuo ometto n.3 😀 eheh, molto simpatica.
Che mamma!
Lady Cocca
7 Novembre 2009 at 8:43Premietto per te ti aspetto corriiiiii ciao ciao Lady
afrodite
7 Novembre 2009 at 8:18Trooooppo buoni con la cioccolata bianca!!!!! Sluuurp!
E trooooppo simpatici i tuoi figli. Il numero 3 mi ricorda molto il mio, anche se credo sia molto piu' grande(il tuo, dico). Baci e a presto
Francesca
marcella candido cianchetti
7 Novembre 2009 at 7:30ottimo buon w-end
manu e silvia
6 Novembre 2009 at 22:11divini questi miffin! scommettiamo che nonostante le differenze…accontenti tutti e tre i figli eh?!
un bacione
Nanny
6 Novembre 2009 at 21:17Il figlio num. 1 ( per rimanere in tema) adora il cioccolato bianco,questa ricetta te la rubo immediatamente 😛
luna
6 Novembre 2009 at 18:06che bel racconto!!! E bella anche la ricetta!!! Ma a proposito.. quegli stampini sono troppo cariniiii… ma dove li trovi???
Baci
lenny
6 Novembre 2009 at 16:09Cioccolato bianco e farina di riso e di mandorle sono delle mie debolezze che non posso e non voglio contrastare: riunirli in questi golosi muffin è entusiasmante 🙂
Claud
6 Novembre 2009 at 15:04I miei tentativi con i pirottini sono sempre finiti con tortini sgalembri… complimenti quindi a te e al figlio n. 3!
cuoca sentimentale
6 Novembre 2009 at 13:29Eccomi, finalemnte riesco ad aprire il tuo blog e a lasciarti un saluto. Mi fa piacere averti trovata: ti terrò d'occhio e provo subito questa ricetta, ho dei pirottini colorati che non aspettavano altro!
Paola
Dajana
6 Novembre 2009 at 13:13Vorrei avere io la tua forza a impormi. La piccola che adesso ha 2,5 è terribile. Tutto quello che non vuole, me lo sputa in faccia.
Ottimi i muffin/tortini, immagino che l'aiuto è stato molto apprezzato
pinar
6 Novembre 2009 at 13:13ahahahahahah Stefania anche il mio piccolo di casa parla sempre (come me) e se perdo una parola del discorso mi costringe a risentire tutto dall'inizio e la storia del contare fino a tre lo fa mio marito (io sono la buona dei due)e si ferma sempre a due!
a proposito la ricettina è gustosissima!
ciao
Claudia
6 Novembre 2009 at 12:38Che personaggio anche il pargolo numer 3!!!!!! ma ti posso dire una cosa?? voi 5 siete proprio una bella famiglia.. che si vuol bene.. e questo è l'importante!! Ottimi i tuoi muffin.. Bacioni e buon week-end!!!! :-DDD
camalyca-la mucca pazza
6 Novembre 2009 at 11:35Ahahahahahahah! Mi hai fatto morire dalle risate. Ahahah!
Tra bimbi che mangiano cose non rosse, chiacchere ovunque e ghiacciolo sano… Ahahah!
Giá me l'immgino i 3 tuttu la loro mamma. Ahahah!
Buoni questi muffin me ne rubo uno :p
L'oca bonga in cucina
6 Novembre 2009 at 11:26Ha le idee chiare il piccolo.. :DD complimenti questi muffins sembrano buonissimi, quello che ci vorrebbe in questa giornata pessima sotto ogni aspetto… 🙁
Un abbraccio Arianna
Tania
6 Novembre 2009 at 11:11Io di figli non ne ho, ma un po' tutte le mamme si lamentano di quello che mangiano o meglio non mangiano. I cibi preparati in casa sono tutta un'altra cosa, prenderli per la gola risulta è forse la strada meno complicata, insomma, come resistere a questi muffins?! (Troppo simpatica la risposta sul ghiacciolo!)
margot
6 Novembre 2009 at 11:02Oh!!!
Buonisimi cuesto muffin.
Baci.
Margot
Lory
6 Novembre 2009 at 10:41Mamma cosa vedono i miei occhi con la fame che hoooo!!!!!
lelli
6 Novembre 2009 at 9:20Buonissimi questi muffin io ti copio la ricetta anche perchè è senza farina di frumento e per me è l'ideale 🙂
Complimenti
marsettina
6 Novembre 2009 at 9:16wowww che bontà!
Mara
6 Novembre 2009 at 8:49ciao cara e grazie per la ricetta e grazie per l'aiuto che mi dai a diffondere la raccolta!!!
Bellissimo post…. veramente
Un besos
luby
6 Novembre 2009 at 8:15mi sono sganasciata dalle risate! che caratterino il piccino!!!!
adoro questo dolcetto!
mi fà pensare ad una soffice nuvola!!!!!
marifra79
6 Novembre 2009 at 8:14Premetto che sto per svenire da tanta bontà…riprendendomi dallo svenimento…io non ti vedo proprio nei pannii di Rottermeyer!!!!!Starei ore a leggere i tuoi post per quanto mi piacciono!!!!!UN ABBRACCIO
Federica
6 Novembre 2009 at 7:39deliziosi!
Solema
6 Novembre 2009 at 7:00A quest'ora ci starebbe proprio bene!!! Belli davvero!!! Buona giornata!!!
clamilla
6 Novembre 2009 at 6:42Fantasticiiiii!!!!
Marty
ELel
6 Novembre 2009 at 1:13I bambini sono la gioia e il dolore di ogni genitore…sei davvero fortunata ad averne tre, uno meglio di quell'altro! E buonissimi i tuoi sani muffin!!!
ele
6 Novembre 2009 at 0:56wow! grandi questi muffins!
Martino sarà felicissimo di farli al suo papà che adora il cioccolato bianco.
brave stefy e qb
p.s.: ho aderito alla raccolta di pan di panna e nel messaggio di adesione, ho messo il tuo link. Te l'ho scritto anche nella risposta al tuo commento nel mio post muffins mela carote e cocco. Mica ti dovevo chiedere l'autorizzazione???
baci
Chiara
6 Novembre 2009 at 0:26deliziosi!!!con il cioccolato bianco troppo buoni!!!ora, dopo aver preparato il dolce al ciocc bianco…(qll con troppa farina 🙂 tanto per capirci:)) so che il ciocc bianco mi piace da impazzire nei dolci!!
la prox volta proverò a fare il dolce con farina di mandorle e riso
bacioniiiiii