(In questo post: zucca in agrodolce)
Settimana buia, quella appena trascorsa, sotto ogni profilo: niente computer all’orizzonte, ogni pomeriggio rientro a scuola (ma chi lo ha detto che gli insegnanti lavorano mezza giornata???), compiti a profusione del piccolo, che puntualmente non ha fatto perché la mamma non c’era! e questa settimana non si preannuncia migliore: adesso tocca ai ricevimenti dei miei figli (ed essendo tre…), e la successiva iniziano gli scrutini delle mie classi, perché abbiamo votato per il trimestre e poi un successivo pentamestre… ma se avessi immaginato che tutto ciò significava avere un mese dicembre totalmente pieno di impegni pomeridiani, proprio il mese di dicembre, avrei votato contro. Ma ormai la frittata è fatta!
Inoltre io proprio non capisco perché proprio a me, ma sempre a me succede ‘sta cosa! E dire che io non sono proprio una stacanovista del lavoro, anzi devo dire (lo confesso) che se posso risparmiarmi lo faccio, anche volentieri! Certo non mi tiro indietro di fronte al lavoro in classe con i ragazzi, il preparare il materiale per i miei alunni, nel cercare di aggiornarmi sempre per fare al meglio il mio lavoro, ma quando si tratta di extra, no. Proprio no! Non ci sto! Io voglio dedicare tutto il tempo libero che mi rimane ai miei cuccioli, a mio marito, ai miei hobby, al parrucchiere, allo shopping, al dolce far niente, all’ozio puro e sublime! E se c’è una cosa buona nell’insegnare al superiore consiste proprio in quei pochi giorni liberi in più rispetto a tutti gli altri ordini e gradi (certo non è come all’università…): giornate di sciopero dei miei alunni, le assemblee di istituto che ogni mese scandiscono la vita scolastica, per usufruire di tutti quei piccolissimi vantaggi che provengono dal fatto che hai a che fare con ragazzi indipendenti. Ma una maledizione mi perseguita. Ogni volta che la scuola chiude per un motivo qualsiasi (concorsi, disinfestazioni e quant’altro) io sono sempre in servizio. Come? direte voi. Perché sono una di quelle insegnanti che si rendono disponibili ad accompagnare i propri alunni a qualsiasi manifestazione e progetto fuori dall’Istituto! E io credo fermamente in questi momenti formativi e penso che siano importantissimi e assolutamente costruttivi… ma mi chiedo: MA PERCHE’ LE DATE PRESCELTE COINCIDONO SEMPRE CON UN GIORNO DI VACANZA PER TUTTI GLI ALTRI MIEI COLLEGHI???? Quindi finisce sempre che faccio sempre un sacco di ore in più e per giunta assolutamente non pagate… ma questo Brunetta lo sa????
Ora passiamo all’unica ricetta che vi posso postare in quanto la fotografia giace da tempo nel mio archivio (tutte le altre sono ancora ben conservate nella macchina fotografica (quando avrò il nuovo computer finalmente potrò scaricare le centinaia, ma che dico migliaia, di foto che ho fatto in questo frattempo) e cioè la meravigliosa
ZUCCA IN AGRODOLCE (what else?)
La ricetta è di Paola di Nocciole Tostate che a sua volta l’aveva vista da Camomilla. È davvero buona e semplice e riporto integralmente la versione di Paola, anche perché io l’ho seguita “para para”!
Zucca in agrodolce
“Ingredienti per 4 persone:
“Ingredienti per 4 persone:
800 g di zucca (lei ha usato la mantovana, io una che mi ha dato Celeste -arrieccolo – e che mi ha detto che era buonissima e così è stato!)
2 cipolle gialle
1/2 cucchiaino di peperoncino rosso a scaglie (io l’ho omesso perché dovevano mangiarlo anche i miei figli che non gradiscono)
3 cucchiai circa di olio extravergine di oliva
qualche fogliolina di menta fresca
sale
2 cipolle gialle
1/2 cucchiaino di peperoncino rosso a scaglie (io l’ho omesso perché dovevano mangiarlo anche i miei figli che non gradiscono)
3 cucchiai circa di olio extravergine di oliva
qualche fogliolina di menta fresca
sale
per la salsa al miele:
80 ml di miele di acacia
80 ml di aceto di vino rosso
80 ml di miele di acacia
80 ml di aceto di vino rosso
Eliminate la buccia della zucca con un coltello affilato e riducetela a cubetti di ugual dimensione. Mondate la cipolla e tagliatela a spicchi (io l’ho fatta a fettine più sottili, sempre per i miei cuccioli che sevedono i pezzi di cipolla troppo grossi si impressionano). Trasferite entrambe in una teglia rivestita di carta da forno (e cospargete di peperoncino rosso, se lo mettete) e olio extravergine di oliva, regolando di sale. Fate cuocere nel forno già caldo a 200° per circa 30-40 minuti, o comunque fino a quando la zucca sarà diventata tenera e dorata, mescolando a metà tempo.
Un paio di minuti prima che la zucca sia giunta a cottura, in una piccola casseruola portate ad ebollizione l’aceto di vino rosso insieme al miele di acacia, mescolate per farlo sciogliere e fate ridurre per circa 5 minuti. Dovrete ottenere una salsa appena un po’ densa, ma fate attenzione a non lasciarla troppo sul fuoco altrimenti otterrete un caramello ed il rischio di bruciarlo sarà altissimo. Trasferite la zucca e le cipolle in un piatto da portata, irrorate con la salsa al miele e completate con qualche fogliolina di menta fresca. Servite immediatamente”.
Io l’ho servita con l’arista, ma quella che è rimasta l’ho accompagnata con la ricotta (ma di pecora) seguendo le indicazioni di Camomilla e di Paola… e vi assicuro anche io che è davvero ottimo!!!
Io l’ho servita con l’arista, ma quella che è rimasta l’ho accompagnata con la ricotta (ma di pecora) seguendo le indicazioni di Camomilla e di Paola… e vi assicuro anche io che è davvero ottimo!!!
A presto miei cari
Stefania Oliveri
19 Comments
alessandra
2 Dicembre 2009 at 19:20Viata dura per tutti… ma davanti ad un piatto così si dimentica tutto.
Io preparo la "zucca in saor" qualcosa di simile, e l'abbino al cotechino…
Complimenti!!!!
Baci Alessandra
fantasie
2 Dicembre 2009 at 19:15@pinar: no, carissima, non c'è bisogno che si mettano d'accordo… c'ho il karma!!!
@iana: e non dimentichiamo che prima cominciava pure ad ottobre la scuola!
@polepole: sono contenta di rientrare in questa categoria di insegnanti… anche se a volte è molto più faticoso!
Anche a tutti noi piace la zucca in tutte le salse e in tutte le maniere… che fortuna!
polepole
2 Dicembre 2009 at 18:26Stefania, io sto dalla parte dei ragazzi (in realtà vorrei tanto starci ancora… ma questo è un altro discorso :-))) e dico: w le prof che accompagnano fuori i ragazzi e che li fanno incontrare con la realtà!
Perché mi sono resa conto anche a mie spese, purtroppo, che tra la scuola ed il mondo del lavoro c'è un abisso, e che questo abisso si può colmare solo facendo esperienze parallele, da studente calato nella realtà di tutti i giorni: quindi W tutte le possibilità di formazione al di fuori delle pareti scolastiche!
(Ma cos'è che insegni?)
E poi: W la zucca! a noi piace in tutte le salse, alla piccola meraviglia pure (còre di mamma!), quindi la prossima volta proveremo questo metodo…!
Grazie, polepole
iana
2 Dicembre 2009 at 13:07Eh già, gli insegnanti un tempo stavano meglio… ora sembra che abbiano solo qualche piccolo vantaggino in più rispetto ad altri lavori! Mi ricordo che da piccola io e mia madre, che faceva l'insegnante avevamo sempre entrambe 3 mesi di ferie estive… ma mi sa che è finita la pacchia 😉
Che bella questa zucca, a me non bastano mai le ricette con la zucca, la adoro!!!
pinar
2 Dicembre 2009 at 10:55OPS! il mio commento di ieri è scomparso! Stefaniaaaaa!!!!
comunque dicevo che forse i tuoi colleghi si mettono daccordo per assentarsi fidandosi che la tua presenza riempia anche la loro assenza! (non era proprio così il commento ma il senso è quello)
baci
fantasie
1 Dicembre 2009 at 21:07@Daniela: l'amerannno come i miei "masculazzi" (= i miei maschietti). Super lavoratrice piuttosto forzata, però!!!!
@Agave: Evelin sono felice di sapere che ci sono tante persone che ci considerano (ma purtroppo sono di più quelle che non lo fanno!).
La zucca tipica palermitana, la fa spesso mia suocera, ed è buonissima, ma è molto meno light (in quanto fritta) E MOLTO PIù COMPLICATA DA PREPARARE!
@Mimmi: sono contenta che nonostante tutto si capisca la mia dedizione al lavoro che svolgo insieme ai miei alunni e loro lo apprezzano (o almeno così mi fanno credere…). La ricetta è veramente buona, provala e non te ne pentirai!
@Maurina: grazieeee, lo apprezzo di cuore!
@Giulia: grazie per le tue preziose indicazioni… effettivamente forse avevo usato poca fecola…
Giulia
1 Dicembre 2009 at 19:57Ciao Stefania, grazie per essere passata!:)
Per i biscotti se vuoi provare il trucco sta tutto nella quantità di farina..anche a me è capitato lo stesso inconveniente una volta, belli appena messi in teglia, in forno un disastro! Per la quantità regolati con la capacità che ha la tua farina di assorbire i liquidi, dieci cucchiai non è una regola, è una media!
Maurina
1 Dicembre 2009 at 16:27Ciao Stefania, passo per un saluto di incoraggiamento!!!
Mimmi
1 Dicembre 2009 at 12:44Dalle tue parole traspare una passione ed una dedizione al tuo lavoro che va ben oltre il normale senso del dovere 🙂
Spero che almeno la truppa dei tuoi alunni lo apprezzi!
La ricetta della tua zucca é una vera delizia e, avendone comprate diverse, te la copieró presto!!
Buona giornata, Mik
Agave
1 Dicembre 2009 at 11:32Il lavoro di insegnante è il più delicato e impegnativo che ci sia, e soprattutto non finisce quando suona la campanella, conosco molti insegnanti e so la passione che ci vuole, soprattutto perchè si è anche poco pagati e spesso precari… Quindi coraggio!
La zucca, come potrai immaginare, la mangio nel tipico modo palermitano, ma questa è veramente un'ottima alternativa, mi piace la salsa con il miele e la cottura al forno, la provo di sicuro!
Evelin
daniela
1 Dicembre 2009 at 10:15Stefi tra le mille cose che abbiamo scelto con Ale questa cosa piccantina e dolce ci deve essere sfuggita, ma poco male, la preparerò per me e le ragazze!! Grazie e un bacione, super lavoratrice!!
fantasie
30 Novembre 2009 at 22:14@Alessandra: solo chi ha insegnato può capire che le favole che ti spacciano per vere sono frottole (come tutte le favole… che dire delle povere ragazze che sposano sempre il principe azzurro e "vissero PER SEMPRE felici e contenti"???). E sì, hai ragione, a parte il contatto con gli alunni (e qualche collega), c'è molto poco, se non addiruttura niente altro! E su questo fanno leva: sulla meravigliosa esperienza che si vive con i propri alunni … anche se non sempre tutte le classi sono proprio belle… ma io sono fortunata e quest'anno, così come l'anno scorso, (e comunque tante altre volte) ho e ho avuto delle bellissime classi! BACI A TUTTI I MIEI ALUNNI (se mi leggono!)
E baci anche a te!
Stefania
fantasie
30 Novembre 2009 at 22:08@Federica: approvo in pieno il tuo motto!!! Qui a Palermo la zucca in agrodolce si frigge e poi si mette l'aceto, insomma si fa in un'altra maniera che a me non piace tanto, ma questa è buonissima!
@marifra79: di solito è gennaio, se c'è il quadrimestre, ma con il trimestre… è un incubo!!! Ucci ucci sento odor di computerucci… in arrivo!
@manu e silvia: io l'ho rifatta subito, tanto mi era piaciuta, solo che il tempo di pubblicarla l'ho trovato solo ora!
@Milla: io ho imparato a non essere stakanovista, visto che comunque già il fato ci pensava da solo!
@Gaia: è davvero tanto semplice… e poi si può preparare la domenica per mangiarla anche il martedì e a seguire, perché è ancora più buona!
alessandra (raravis)
30 Novembre 2009 at 22:05ho insegnato per 17 anni, prima una materia su 18 classi, poi 4 su 5: un incubo. Entravo alle 8 e uscivo alle tre, normalmente, e al pomeriggio c'era sempre qualcosa da fare. Anche i famosi tre mesi di ferie, con le maturità finivano a metà luglio (a volte anche oltre, a seconda delle commissioni) e il primo settembre al Collegio docenti- anche se cadeva di sabato. Sorvolo sui giorni liberi, gli orari di ingresso e di uscita, le gite scolastiche, le sere all'opera e tutto quanto fa insegnante full time. Ora ho cambiato lavoro e, anche se indubbiamente il carico è molto più pesante, sotto ogni aspetto, riesco a gestirmelo molto meglio: orari più flessibili, possibilità di lavorare da casa (e quindi anche fino a notte fonda o al matino presto) e, a parte il contatto con i ragazzi che ti mantiene più giovane di quanto tu non sia, non rimpiango assolutamente nulla dell'insegnamento. Ciò non toglie, però, che Dicembre cominci fra meno di un'ora- e il mio se ne sia praticamente già andato..:-)
buona notte
ale
La Gaia Celiaca
30 Novembre 2009 at 21:48ti capisco benissimo stefania. nella scuola dove ho insegnato l'anno scorso c'era il trimestre, e ricordo dicembre come un incubo.
vedo però che la zucca squisita sei riuscita a farla lo stesso… troppo brava!
Milla
30 Novembre 2009 at 21:44Alla fine piano piano sto cedendo anche io alle lusinghe della signora in arancio e con questa ricettina ancor di più!!
Non parliamo di lavoro, io so pure stakanovista di natura!! Non aggiungo altro!
manu e silvia
30 Novembre 2009 at 21:33E chi se la dimentica una ricetta così! la salsa ci aveva motlo colpite..dev'essere proprio buona!!
baci baci
marifra79
30 Novembre 2009 at 21:18Avrei detto che il mese peggiore per un insegnante fosse gennaio!!!Invece è dicembre!Certo è dura come ti capisco
Ottima ricetta un abbraccio forte e tieni duro per il pc!!!
Federica
30 Novembre 2009 at 21:07Quanto lo capisco il tuo sfogo Stefania! Chissà perchè ma anche a me capita puntualmente che il mese di dicembre sia un surplus di lavoro da sbrigare prima di subito. E come te cerco di dare il massimo ma non toccatemi i miei spazi perchè non ci sto: lavorare per vivere e non vivere per lavorare!!!! Divagazione a parte…è una vera tentazione questa zucca. La adoro ma in agrodolce non l'ho mai provata; mi toccherà farla prima o poi…
Baci e buona serata