Qualche giorno fa, dopo il ricevimento dei genitori di due dei tre miei pargoli (perché le disgrazie non vengono mai sole!), ero talmente depressa, che stavo cedendo alla regola d’oro “NIENTE ANIMALI IN CASA, tranne pesci rossi”. Ma proprio quest’ultima parte del pensiero, mi ha fatto desistere perché ho pensato a tutti quelli che abbiamo avuto e alla fine che hanno fatto, o meglio, alla fine che mio marito ha fatto fare loro. Riuscite ad immaginare come è la vita con un fish serial killer? Io sì. E per questo ho pensato che non sarebbe stato opportuno portare nella gabbia del leone un povero esserino innocente. Ma cominciamo dal principio. (P.s. Anche stavolta un’avvertenza. Se volete la ricetta, passate alla fine della pagina, altrimenti mettetevi comodi e gustatevi un buon tè e un dolcetto… che il tempo c’è!), I bambini, si sa, desiderano sempre possedere qualche animaletto per casa e miei non fanno eccezione. Ma io, a tal proposito, sono stata sempre irremovibile: ne ho già tre e non ne entrano altri! Però, si sa (ancora), cuore di mamma è debole, così quando un giorno il mio pargolo di mezzo vinse a boccette un pesciolino rosso, gli permisi di entrare (anche al pesce, s’intende…) convinta com’ero che sarebbe durato da Natale a Santo Stefano! Naturalmente ci fu il battesimo e lo, anzi la (avevo deciso che se un altro essere vivente doveva entrare a casa per lo meno doveva essere femmina… ad ogni costo!), quindi la chiamammo Gaia (come il personaggio di “Galline in fuga”!). La pesciolina però era forte e quindi sopravvisse felicemente (nonostante i miei figli) per ben otto mesi. A quel punto, essendo estate, avevamo affittato una casa in collina e ci trasferimmo a Sant’Onofrio per i tre mesi estivi. Le cure della pesciolina passarono quindi al marito che ogni giorno tornando a Palermo per lavoro, passava da casa per accudire Gaia. Quando entrò in ferie (due misere settimane) comprò una bella pasticca di mangime (di quelle che si sciolgono piano piano e che durano un mese) e la tuffò nella boccia. Io però ero un po’ preoccupata per le due settimane di assoluta solitudine dell’animaletto. Ogni giorno pensavo a Gaia, alternando sentimenti di colpa a sentimenti di apprensione. Così alla ripresa del lavoro di mio marito la prima domanda fu quella di aggiornarmi sulla silenziosa bestiolina… ma, rimanendo senza alcuna risposta lo spronai “parla”. Ancora atteggiamento omertoso… e poi, finalmente, “Giovanna (la signora delle pulizie, n.d.s.) l’ha uccisa!” “Come????”, grido io, “Le ha dato troppo cibo”, sentenzia lui. Affranta e sconsolata, cercai di farmene una ragione, soprattutto per i miei piccoli. Così tornando dalle ferie estive, incontrando Giovanna, cercai di farla sentire in colpa per la situazione (dovevo vendicare la memoria della piccola creatura?). Ma, sorpresa! Giovanna, non solo mi nega di aver aggiunto altro mangime, ma si sbottona dicendomi di averla trovata già morta in veranda… Piccolo Sherlok Holmes entra in azione e indaga. Con una domanda a trabocchetto, degna di Monsieur Poirot, venni a scoprire che la boccia era stata lasciata in veranda il giorno delle ferie con le finestre ben chiuse (“altrimenti suonava l’allarme”) dal mio sposo, che anzi, mi disse, pensava di fare una cosa ottima perché la mandava in ferie ai tropici. Vi lascio immaginare le mie grida e le urla di disperazione per la morte atroce che aveva riservato alla povera bestiola: bollita! “Giuro che non entreranno mai più animali a casa mia!” Neanche due mesi dopo mio marito decise di farsi un acquario. Naturalmente lo minacciai, sufficientemente convincente, e così l’acquario finì nel suo studio…. pieno zeppo di pesci (maschi o femmine a quel punto non mi interessava più). Ma l’estate ha la brutta abitudine di ritornare ogni nove mesi e la gestione dell’acquario è difficile. Stavolta però non avevamo affittato nessuna casa e i pesci vennero trasferiti a casa nostra dentro un secchio in attesa di una aquario più dignitoso. Il fine settimana però decidemmo di andare a trovare al mare (a Trapani) mia mamma. Certo i pesci (ridotti a 8) non potevano affrontare il viaggio con noi. Allora decidemmo (ma è un plurale maiestatis) di metterli in un balconcino molto fresco con la solita pastiglia. L’esperimento andò a buon fine e questo ci convinse a partire anche il fine settimana successivo. Al nostro ritorno però di pesci ne troviamo solo 5. Uno aveva tentato la via di fuga ed era finito a terra, gli altri due non sono stati mai ritrovati (forse la fuga riuscì). Fatto sta che, ad ogni partenza, qualcuno ci lasciava. Alla fine dell’estate non ce n’erano più. Ma arriviamo all’anno scorso. Il pargolo n.3 (il piccolo di casa), va ad una gita con la scuola e gli regalano … un pesce… Cosa potevo fare se non accoglierlo nella bellissima boccia di Gaia? Lo battezziamo Ashley (a questo punto cercavo di non affezionarmi, quindi o maschio o femmina, non aveva più importanza). Ma ritorna anche stavolta l’estate (abbiamo questo brutto vizio qui!) e ci trasferiamo a Sferracavallo dove c’è (meraviglia delle meraviglie) uno stagnetto con un pesce rosso con la testa enorme (oltre ad un’infinità di girini e ranette). Decidiamo che se Ashley vuole sopravvivere deve cambiare residenza. E così traslochiamo anche lui. Si adatta immediatamente alla nuova situazione che,anzi, sembra essergli del tutto congeniale. Cresce pure a vista d’occhio. Alla fine dell’estate dopo uno dei violenti acquazzoni, il pesce dalla testa enorme scompare e Ashley adesso nuota da solo a Sferracavallo e a casa nostra non ha fatto mai più ritorno. Arriviamo così al 23 dicembre, quando passeggiando per uno di questi mercatini natalizi, sempre il cucciolo di casa vedendo i pesci, mi chiede di comprargliene uno. Come fare a dire di no? Abbiamo tutto a casa… E, crepi l’avarizia, decido di comprarne due (per farsi compagnia). Stavolta vengono battezzati con due nomi femminili, uno il mio, l’altro quello della tata. Intimo a mio marito di stare loro lontano, ma contemporaneamente penso “l’estate è ancora lontana!”. Ma il 25 dicembre si sfiora la tragedia. Il cucciolo in lacrime mi dice che i pesci sono morti per colpa del fratellone che ha messo loro troppo mangime. La storia mi puzza un po’. Cerco, comunque, di consolarlo e gli prometto che ne compreremo altri due il giorno dopo e così si acquieta. Ma mentre mi sto vestendo, il colpo di scena. Non c’è stato nemmeno bisogno del mio fiuto da segugio che mio marito mi confessa, dopo avermi fatto giurare di non dirlo mai a nessuno ed io averglielo assicurato: “mentre stavo pulendo la boccia dei pesci, li ho visti che cominciavano a nuotare vorticosamente fino a scontrarsi e a morire”. Lo guardo attonita. Penso “sta scherzando. Non possono aver deciso di suicidarsi solo alla vista!” E lui continua “non mi ero accorto che avevo aperto l’acqua calda!” Lo riguardo basita pensando tutto il male possibile “disgraziato, disattento, stavi rovinando il pranzo di natale, hai lasciato addossare la colpa al sangue del tuo sangue…” e nel frattempo mi ribadisce “giura che non lo dirai a nessuno!” Scoppio a ridere (pregustando già la vendetta) e gli prometto “non preoccuparti, amore, a Daniele non lo dirò!”
Siccome di pesci abbiamo parlato, una ricetta di pesce vi posterò:
SALMONE CON CREMA DI AVOCADO e LIMONI CONFIT
Per la crema di avocado:
Crema di avocado
1 avocado maturo
125 gr. philadelfia
qualche goccia di limone
Scavare l’avocado, dopo averlo tagliato in due, con un cucchiaio per prelevare la polpa. Frullarla con la philadelphia e il limone. Quindi adagiare sopra la crema delle fettine di limone confit. La crema è meravigliosa e si può usare anche spalmata su crostini di pane, come antipasto.
Per il salmone
Ingredienti:
2 filetti di salmone (i miei erano congelati)
crema all’avocado
paprika
limoni confit
Arrostire i filetti di salmone, prima dalla parte della pelle e poi dall’altra parte, ma per pochi minuti, altrimenti si secca (ed è un peccato!) Spalmare ancora caldo con la crema all’avocado, spolverizzare un po’ di paprika e peperoncino e adagiare qualche fetta di limone sott’olio. Assolutamente godurioso!
Salmone con crema di avocado
La ricetta dei limoni l’ho presa da qui e lei, a sua volta, l’ha tratta dal libro La cucina del Medio Oriente e del Nord Africa di Claudia Roden di Claudia Roden Lamoun makboussIngredienti:
limoni
sale grosso
paprika
olio extravergine di olivaLavare bene i limoni e asciugarli con uno strofinaccio. Affettarli e disporli su un piatto o in uno scolapasta cospargendoli di sale grosso. Aspettare almeno 24 ore, in modo che diventino morbidi e dolci. Disporre le fette di limone in un contenitore di vetro alternandole con pizzichi di paprika. Coprire di olio e chiudere ermeticamente. Riporre al fresco per 3 settimane. Dopo questo periodo di tempo si potranno consumare.A presto Stefania Oliveri
39 Comments
colombina
8 Febbraio 2011 at 21:07è identica, secondo me qualche spunto da qui è stato preso!!! Bravissima
fantasie
2 Marzo 2010 at 14:54Simona: ma no, è semplicissima. Io non faccio ricette complicate… quasi mai!
alessandra: sì, anche io non lo utilizzo molto, perché è troppo grasso, ma una fettina così piccola e con questa cremina si può fare!
Italians do eat better: grazie mille!!!
Roxy: i pesci rossi, di qualsiasi genere e tipo, effettivamente non hanno molta fortuna a casa nostra…
Anna Luisa e Fabio: Sui negozi di pesci c'è scritto sll'ingrsso: "non aprire quella porta!"
Luciana: anche io li amo da morire… mia mamma invece pensa cche siano … oltre!
Gunther: anche mio marito è allergico all'aglio, quindi in questa casa ne circola davvero pochissimo!
Iana: Sì erano proprio questi, come ti sembrano??? Sì, il sacrificio perfino inutile dei pesci è ancora più oltraggioso!
accantoalcamino: "disattenzioni"??? Ma quanto sei buona, tu! Basta che siano biologici, penso che vadano bene tutti i limoni…
iana
1 Marzo 2010 at 21:16ah, erano questi i limoni che mi dicevi?
un fish serial killer in casa… noooo! almeno si mangiassero!
Gunther
1 Marzo 2010 at 19:00sono morto dal ridere con il racconto dell'acquario, bellissimo e si in famiglia capita, complimenti per la ricetta del salmone ma sopratutto per i limon confit, cosi li posso fare anche io perchè sono allergico all'aglio
Luciana
1 Marzo 2010 at 18:34Mi piacciono molto questi abbinamenti originali, da provare subito!!!
Anna Luisa e Fabio
1 Marzo 2010 at 18:15Pesci rossi, siete avvisati, state alla larga da questa casa e dal fish serial killer!!! :-DD
Baci
Anna Luisa
Roxy
1 Marzo 2010 at 8:18Direi che con i pesci rossi è meglio lascarci perdere…povere creature…..ma mi hai fatto morire dal ridere!
Sfiziosa la riceta! BAci
Italians Do Eat Better
28 Febbraio 2010 at 17:52Se passi nel mio blog c'è un premio per te. Buona serata 🙂
alessandra
28 Febbraio 2010 at 10:27Il salmone lo trovo un pesce "difficile" perchè grasso e quindi lo utilizzo poco, ma la tua ricetta mi piace molto.
Baci Alessandra
Simona
27 Febbraio 2010 at 14:53Sfiziosissima questa ricetta e appunto per quello per me difficilissima 😉
Brava-brava-brava!Il racconto del pesce poi…
😀
fantasie
26 Febbraio 2010 at 22:07Giuliana: grazie mille!
LaSirematta: ho pensato che fosse "la morte sua" (del salmone…), ma starò attentissima alle tue pinne, don't worry!
Luciana: grazie mille, anche io amo gli abbinamenti un po' insoliti.
Micaela: io cerco sempre delle ricette con i limoni, perché mio fratello me ne fornisce in abbondanza biologici.
alessandra: qui, le mie creature, ormai sono abituati ai traumi… tesoro, ti aspetto e visto che sei anche malatina, ti aiuto con le valigie! Muchas gracias
Luca e Sabrina: Lui è bravissimo a scaricare le colpe sugli altri, ma ormai, dopo tanti anni, lo conosco talmente bene, che comincio ad indagare anche se ancora non sospetto…
marifra79: per adesso il loro computer è sequestrato… quindi, almeno che qualcuno non glielo racconti, lo scoprirà solo da grande…
ilcucchiaiodoro: come ti capisco! anche io preferisco di gran lunga i dolci…
Nanny: più che altro sono un pozzo senza fondo… e lo stanno scoprendo anche i miei vestiti!
kat: sono una fautrice degli acquisti economici, e quando vedo delle offerte non so resistere. Anche il mio avocado è nato da una offerta e anche io ho una testa…
ROssa: tu il salmone lo cucini davvero bene, mia cara, sei un'esperta!
ZuccheroFilato: poveri pesci rossi… hai visto che fine ha fatto anche questo??? Spalmato con la cremina…
Max: grazie, mio caro, sei sempre affettuosissimo con me!
Gaia: purtroppo, però, sono sempre la dura e cruda verità… perdindirindina!
manuela e silvia: esotica, era uno degli aggettivi che mi attribuivano in Olanda… mi piace!!!
Alem: Certo anche il tuo Pasquino avrà subito un attacco di qualche killer, per aver addirittura cambiato il luogo di ritrovamento… sì, mia cara, molto meglio non indagare!
Vale: però, ora che ci rifletto, sono stati trattati bene gli ultimi due… come le aragoste… Grazie per il premio, già il solo saperlo mi ha risollevato!
mari_angela: allora sono riuscita a trasmetterlo! Grazie!
Lady Cocca: veroooo, Montalbano di più mi si addice! baciuzzi a te, mio cuore!
Ely: mi rincuora sapere che mio marito non sia l'unico "maldestro" della situazione!
sabrine: scampa a mio marito, ma il poverro, non è scampato a me!
piccoLina: non sono riuscita ad entrare nel tuo blog, ma siccome sono tenace, stasera ci riprovo!!!
Barbara: grazie, grazie e grazie!
RaffaellaM: bella la tua definizione di racconto noir… anche se però il colre dominate è stato il rouge… (ok, battuta penosa!) Baci
Roberta: oddio, Roberta, "migliaia di persone"… giusto quelle 25 persone che mi servono per ricattarlo!!! NOn vedo l'ora che arrivi domenica!!!!
Baci
Elisa
26 Febbraio 2010 at 21:46Non l'ho mai assaggiato, sono curiosa!!
Bacini Elisa
I pasticci di Roby
26 Febbraio 2010 at 21:20Oddio Stefania…per le risate fatte mi dolgono gli addominali…pensa che Francesco sentendomi è venuto a controllorare cosa stesse succedendo, unendosi anche lui alle risa.Sei fenomale nel raccontare i simpatici aneddoti della tua quotidianeità familiare e ci fai sbellicare ancor più da ridere quando prometti al povero Salvo, che non lo dirai a "NESSUNO" tranne a quelle migliaia di persone che ti leggono.
Pregusto già l'allegria di Domenica prossima,buonanotte Roby
RaffaellaM
26 Febbraio 2010 at 17:09Divertente questo racconto noir sul fish serial killer e molto interessante l'abbinamento della ricetta proposta, buon fine settimana
Barbara
26 Febbraio 2010 at 16:45Che racconto incredibile! Belle le foto del piatto, ottimo l'accostamento! Un abbraccio!
piccoLINA
26 Febbraio 2010 at 13:57Ahahah…fantastico il racconto dei tuoi pesci!!! Sei una forza, non solo ai fornelli! Saper scrivere è un dono!
Se ti interessa anche io oggi ho fatto una ricettina "pesciolosa"…la trovi qui!
http://lacucinapiccolina.blogspot.com/2010/02/polpette-anche-in-quaresima-sidi-tonno.html
Un abbraccio!!!
Paola
sabrine d'aubergine
26 Febbraio 2010 at 12:03Carina la tua crema di avocado, e mi piace l'abbinamento col salmone. Che, dopo la lettura del tuo racconto, immagino sia l'unico pesce in grado di scampare a tuo marito (in effetti l'idea del freezer…)
Sabrine
Ely
26 Febbraio 2010 at 11:15bellissimo questo racconto.. e ti capisco come ti capisco, mio marito ha lessato 2 pesci la prima volta che ha cambiato l'acqua 🙂 bella ricetta! ciao Ely
Lady Cocca
26 Febbraio 2010 at 9:56ahahahahahahhahahaha…..uuuuuaaahahahha……scusami teso' ma non riesco a smettere dal ridere…ahahahha….mizzica sei tremenda….miiii Montalbano sembri!!!! Ahahahahah….scherzi a parte complimenti per il piattinooooo…baciuzzi!!
mari_angela
26 Febbraio 2010 at 9:17Ma il marito è un danno vivente 😛
La ricetta invece mi pare molto sfiziosa ì, complimenti 🙂
Vale
26 Febbraio 2010 at 9:12no!!!! l'acqua calda no!!!! sob…
beh, sul mio blog c'è un premio con te, così magari ti risolleva il morale! 😉
Alem
26 Febbraio 2010 at 8:45noi avevamo augusto e pasquino. Anche i nostri si sono suicidati durante le vacanze.
O meglio Pasquino lo abbiamo lasciato nella sua bella boccia rotonda alla suocera e lo abbiamo ritrovato in un vaso di ikea morto… bah!!!
Ancora non oso indagare!
manuela e silvia
26 Febbraio 2010 at 8:20Ciao! esotico questo piatto!
un bacione
La Gaia Celiaca
25 Febbraio 2010 at 22:43ma che storie scrivi! come un romanzo…
per il salmone con l'avocado, un solo commento: GNAM!
Max
25 Febbraio 2010 at 20:32Ciò messo un pò ma alla fine sono arrivato fino a giù dove ce scritto "posta un commento"!!! pensavo di non farcela invece è impossibile non leggerti… poveri pesciolini però capita. Per la ricetta direi ch'è da provare, conosco già l'associazione tra avocado con il salmone, mi incuriosisce il philadelfia…comunque brava come sempre per tutto. Baci Max.
ZuccheroFilato
25 Febbraio 2010 at 20:30Ma tuo marito è un vero serial killer! 🙂
IO per adesso resisto agli attacchi di
'compriamo un pesciolino ' di mio figlio,
anche perchè so con certezza che anche la nostra pacifica famiglia si trasformerebbe in una banda di assassini..:-) in un battibaleno !
Divertente il tuo racconto..!
Rossa di Sera
25 Febbraio 2010 at 20:24Stefania, che storia!! Nemmeno io voglio animali in casa, ce n'ho già due (marito e figlia)! E poi quando gli animaletti ci lasciano, è troppo triste.. lo so..
Che buono il tuo salmone, è uno dei miei pesci preferiti!
Un bacionr
kat
25 Febbraio 2010 at 20:13ciao! sfiziooooso il salmone con l'avocado, io l'ho usato da solo per delle bruschette, dall'altra parte qui al supermercato quasi lo regalano, e io dovevo provarlo…
la salvo al volo …ho una testa che se l'ha un pesce s'annega!!!
bacioni
Nanny
25 Febbraio 2010 at 19:49Sei un pozzo d'idee,ti rubo entrambe le ricette 🙂
ilcucchiaiodoro
25 Febbraio 2010 at 19:02è da un pò che manco da qui e mi sono persa un sacco di delizie,lo sia io sono una golosa di dolci e ho già intravisto dei cuoricini carini carini,scappo a quel post,scusa per il salmone,ma al gusto non si comanda….
marifra79
25 Febbraio 2010 at 18:55Ops…non hai paura che adesso il pargolo lo scopra leggendo qui????
Ottima ottima la ricetta!UN ABBRACCIO
Luca and Sabrina
25 Febbraio 2010 at 18:22Ci sono venute le lacrime agli occhi dal tanto che abbiamo riso, tuo marito ha praticamente fatto una strage, ma molto candidamente. Ci ha fatto ridere l'episodio della veranda chiusa versione tropici e la colpa scaricata sulla povera Giovanna! Certo che tu sei bravissima nei panni di Sherlock, ma in quelli di chef sei proprio il top! Ti copiamo la ricetta della crema di avocado perchè ci attira molto e abbiamo sempre desistito dal comprare certa frutta, vedi mango o avocado, perchè non sapremmo proprio come cucinarla o meglio, come abbinarla!
Un bacio da Sabrina&Luca
alessandra (raravis)
25 Febbraio 2010 at 18:05Senti: io per disperazione (il nostro, alla fine, si chiamava matusalemme) ho messo la boccia sulla lavatrice, col programma della centrifuga. NIENTE. E, quel che è peggio, quando dopo un anno e tre mesi ha tirato le cuoia, mia nonna di nascosto è andata a comprarne uno uguale (?) perché non voleva che la creatura restasse traumatizzata.
E comunque: le hai già fatte le valigie? sennò, comincio io!!!
🙂
besos a todos
ale
Micaela
25 Febbraio 2010 at 17:44ottima ricetta, interessante anche quella dei limoni confit! un bacione
Luciana
25 Febbraio 2010 at 17:13Ciao buonissima la tua ricetta…adoro certi accostamenti diversi dal solito…brava un bacio
Luciana http://daldolcealsalato.myblog.it/
LaSirematta
25 Febbraio 2010 at 17:11ommammamia, certo che dopo un simile racconto dell'orrore postare pure una ricetta di pesce (e rosso, per giunta!) è un vero azzardo! meno male che non sono poi così impressionabile… ma tieni tuo marito lontano dalle mie… pinne! 🙂
splash!
satsuki010
25 Febbraio 2010 at 17:05Davvero sfiziosa questa ricetta, complimenti :D!
Una bella idea per accompagnare salmone e tipi di pesce simili :D!
Ciao ^__^
Giuliana
fantasie
25 Febbraio 2010 at 16:42Lory, la banda te la organizzo eccome… non vedo l'ora che arrivi aprile!!!
Baci
Lory
25 Febbraio 2010 at 16:28Non potrei mai perdermi l'occasione di conoscerti 😉
E visto che la lista si allunga ,come ho gia scritto nei mie commenti,organizzate un comitato di ricevimento ,però voglio anche la banda..ahahahahah!
Sarà un vero onore Stefania credimi!!
Mi piace questa ricetta e le foto sono davvero belle!!
Un abbraccio