( Lasagne di cavolfiore con ragù leggero)
Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo!?
Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.
Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.
Che vuol dire “Montecchi”?
Non è una mano, né un piede, né un braccio, né un viso, nulla di ciò che forma un corpo. Prendi un altro nome.
Che cos’è un nome? Quella che chiamiamo “rosa” anche con un altro nome avrebbe il suo profumo.
Rinuncia al tuo nome, Romeo, e per quel nome che non è parte di te, prendi me stessa.
— William Shakespeare
Già, cosa è un nome?
Cambia qualcosa se io mi faccio chiamare FornoStar? o bloggallina?
Se dico che sono intelligente, forse lo sono?
O se sostengo di non essere celiaca, guarisco?
O se dico di dire la verità, è vero solo perché lo dico?
O se prometto un milione di posti di lavoro, li impiego davvero?
E se mi dicono cattiva, meschina, sleale e piccina, lo sono perché me l’hanno detto?
E però, le parole sono comunque importanti, soprattutto quando la sostanza è diversa da quello che la rappresenta.
E quando si parla, si deve pensare a quello che si dice.
Perché le parole pesano.
Così come pesa la verità…
E così è nato anche questo piatto. Anche se risale già a qualche tempo fa.
Mi sono chiesta “è possibile chiamarle lasagne, anche se in realtà non sono proprio delle lasagne, perché sono lasagne di cavolfiore?”
Sì, perché la sfoglia, non è una sfoglia di pasta.
La sfoglia è vegetale, è fatta col cavolfiore e nessuna farina…
Possibile?
Sì, possibile!
E ho ingannato tutti a casa, che le hanno scambiate per lasagne e le hanno divorate, senza capire che stavano mangiando l’odiato cavolfiore…
Ecco la forma inganna, ma la sostanza è diversa, anche se nessuno se n’è accorto, come spesso accade anche nella realtà.
Lasagne di cavolfiore con ragù leggero – Cardamomo & co
Lasagne di cavolfiore con ragù leggeroPer 6 persone
Per le simil lasagne
300 g cavolfiore
2 albumi
sale e pepe
per il ragù leggero:
500 g petto pollo tritato
1 cipolla
4 cucchiai d’olio evo
1 foglia d’alloro
1/2 bicchiere di vino bianco secco
1/2 l passata di pomodoro (io salsa home made)500 g di ricotta di pecora
parmigiano
Per le lasagne:
Preriscaldate il forno a 180° e foderate una teglia con della carta forno.
Pulite il cavolfiore e dividetelo in cimette. La metà tritatelo in un robot da cucina fino a quando non avrà una consistenza più
sottile del riso.
Mettetelo in una ciotola per micronde, con il coperchio, e fate cuocere due minuti alla massima potenza. Quindi lo mescolate e lo fate cuocere altri due minuti. Strizzatelo bene dentro un canovaccio (operazione indispensabile) e poi rimettetelo nella ciotola e aggiungete gli albumi, il sale il pepe.
Stendete l’impasto sulla leccarda foderata e infornate per 15 minuti.
Togliete dal forno e fate raffreddare per 5 minuti, circa, quindi staccate la carta forno con prudenza e poi tagliate l’impasto in rettangoli.
Adesso la base per le vostre finte lasagne è pronta.
Nel frattempo preparate il ragù di pollo:
Soffriggete nell’olio la cipolla tritata.
Quindi rosolate anche il pollo.
Sfumate col vino e aggiungete la foglia di alloro, dopo qualche minuto anche la salsa. Coprite.
Fate cuocere a fiamma bassa per 30 minuti circa.
Salate e pepate.
Fate raffreddare.
Comporre la lasagna
Fate uno strato di impasto di cavolfiore e versatevi sopra il ragù di pollo che coprirete con uno strato di ricotta e un po’ di parmigiano. Proseguite così per tre/quattro strati e finite con la ricotta e il parmigiano.
Infornate per un quarto d’ora a 180°.
E con questa ricetta partecipo
100%Gluten Free (Fri)Day. Ogni settimana,
Gluten Free Travel and Living vuole sensibilizzare l’etere e spronare tutti a cambiare modo di cucinare, almeno in presenza di un celiaco. Fra l’altro c’è una bellissima opportunità perché le ricette arrivate, vengono vagliate dalla chef di un locale milanese rinomato,
La CuocOna, che le ripropone nel suo locale, per il suo aperitivo gluten free e l’autrice della ricetta diventa la blogger della settimana di
Gluten Free Travel and Living. Anzi, andate a scoprire
chi ha vinto questa settimana!
E infine, visto che è una ricetta gustosa ma con un occhio alle calorie, ovviamente va nella raccolta
Happy caLOWries.
E infine, ma non ultimo, voglio ringraziare
Il tuo Olio Novello, per la possibilità che ha dato ai miei lettori di poter usufruire del fine settimana all’insegna della natura e dei buoni prodotti, e un grazie a tutti voi che avete risposto.
Vi ricordo che anche l’altro fine settimana ancora, sarà possibile ripetere l’esperienza e poi, stay tuned, perché forse ci sarà una bella sorpresa…
Vi è piaciuta questa ricetta? Restiamo in contatto, mettete MI PIACE alla mia pagina
oppure sul mio profilo Instagram
A presto
Stefania Oliveri
da PensieriParole
23 Comments
Fausta Lavagna
29 Ottobre 2014 at 8:02post condivisibile al 100%! E queste lasagne "finte"? Uno spettacolo. In casa ho giusto una "cavia" che potrebbe fare al caso mio… non ama cavoli e cavolfiori, che eppure fanno tanto bene alla salute. Che sia giunto il momento d' "ingannarlo" un po'? :))
TataNora Dellavedova
27 Ottobre 2014 at 12:46Quando penso alle parole penso a Mina….parole-parole-parole-soltanto parole-parole oh no!
Per le lasagne sono una genialata! Davvero!!!!!
Sei una scoperta ogni volta che ti leggo.
Baci
Nora
Alessandra Gio
26 Ottobre 2014 at 14:38Stefania, eh sì che le parole hanno un peso! Ed io mi incavolo, soprattutto se a parlare sono persone che si dicono amiche. ma non esitano a scagliare parole come frecce…o come frecciatine, salvo poi aggiungere o a sottintendere "i presenti esclusi". Io non sono così, piuttosto di rischiare di offendere mi mordo la lingua: poco limpida, poco schietta, dicono alcuni… e invece io sostengo che la sensibilità sia cosa rara e preziosa. Preferisco guardare i miei difetti, piuttosto che criticare ciò che fanno gli altri. Tu hai colto perfettamente il punto. Un abbraccio! 🙂
Rosaria Orrù
25 Ottobre 2014 at 20:52ma lo sai che li mangerei anche io i cavoli così?? che idea!!! complimenti
PS: non so cosa sia successo ma qualcuno ha detto: non ti curar di loro ma guarda e passa ^_^
Gabila Gerardi
25 Ottobre 2014 at 16:32Sto un po' ingolfata con i post e le ricette, Mac in riparazione ma appena torno operativa, sarò qui ogni venerdì!!!
Gabila Gerardi
25 Ottobre 2014 at 16:31Se riesco a far mangiare il cavolo sotto forma di lasagna giuro che corro a trovarti…giuro!!! Per le parole, le cattiverie…..fanno male, pesano ma dobbiamo imparare a lasciar correre perché il vero malessere sta solo sulla bocca e nella mente dei poveri D' animo….porelli davvero!!!! Comunque tu sei una donna di spessore, intelligente, un vero tesoro di donna è chi non ha compreso questo è solo da compatire!!!!!
Ilaria Agostini
25 Ottobre 2014 at 14:55Grande Stefania con questi trucchi sei riuscita a far mangiare ai tuoi uomini ciò che non gli piace….ma come i bambini sono stati smentiti 😉
Voglio riprendere al più presto il 100% Gluten free(fri)Day
Teresa De Masi
25 Ottobre 2014 at 10:01Comunque, mi chiedevo una cosa: e io, che mi faccio chiamare la c(r)apa di gennarino.org? Si' devo avere qualche problema, decisamente. Di autoironia, nella fattispecie. 😀
Roberta Morasco
25 Ottobre 2014 at 9:20Stefania sei una grande!!!
Piatto stupendo, me lo segno!!! 😉
Maninpasticcio di Antonella
25 Ottobre 2014 at 8:35Parole sante, dalla prima all'ultima. E la ricetta di questa finta-lasagna?…… una figata!!!
Natalia
25 Ottobre 2014 at 5:30Stefania, che bellissima idea che hai avuto. Mi piace da matti. Anche io passo le verdure al micro: velocità e praticità. Te la copio sicuramente, voglio vedere l'effetto che fa a casa, soprattutto sui piccoli!
Un abbraccio grande!
La Greg
24 Ottobre 2014 at 16:47Apparenza e sostanza…potremmo parlarne per ore!
Ho fatto la pizza di cavolfiore ma alla lasagna non ho pensato…geniale
cosebuonediale
24 Ottobre 2014 at 15:49E' una figata pazzesca e te la copio subito. Il cavolfiore ce l'ho, le uova pure, gli ingredienti per un ragù idem…. Vado!!!!
Teresa De Masi
24 Ottobre 2014 at 15:39Ma sai questa cosa di spacciare la verdura per pasta mi attira proprio? devo provare a spacciarle alla belva, chissà se ci casca… 🙂
Fabiana Del Nero
24 Ottobre 2014 at 15:26Tecnica di cottura interessantissima e per me del tutto nuova!!!
Il caso vuole che io abbia un orto strapieno di cavolfiori……se non è fortuna questa!:))))
Assolutamente innovativa, chissà se funziona anche con altro!;))
Un abbraccio
Chiara Inversi
24 Ottobre 2014 at 15:22Stefania, sei un genio. E io ti chiamerò maestra, perchè da te imparo sempre tanto e non parlo solo di ricette!
:*
Giulia
24 Ottobre 2014 at 13:07L'idea di trasformare il cavolfiore in lasagna la trovo geniale! Da provare.
Buona giornata
Eleonora Colagrosso
24 Ottobre 2014 at 13:03Stefania, sai che ultimamente vivo in una specie di caverna, lontana dal mondo blog e da tutto ciò che ruota intorno. Ogni tanto ne esco, metto il naso fuori e quello che vedo non mi piace e mi rificco dentro. Questo per dirti che non so di cosa parli nello specifico, non so chi ti abbia offesa in questa maniera e sinceramente, lo sai, non ti farò domande al rispetto. Ma mi dispiace tanto, mi fa male vedere una persona così piena di energie, così positiva e ironica in questo stato.
In quanto al piatto…io che amo il cavolfiore in tutte le salse e che dall'anno scorso che ho scoperto il "couscous" di cavolfiore, non perderò l'occasione di copiarti questa pasta per lasagne 🙂
un bacio Sté
Gaudio (Franci)
24 Ottobre 2014 at 7:58Spera che i tuoi cari non vengano mai a sapere la verità… altrimenti sentiranno il cavolfiore anche nelle torte al cioccolato! 😀
MarielladM
24 Ottobre 2014 at 7:41Ma che figata è questa ricetta??? Grande!
CONTROTUTTI
24 Ottobre 2014 at 7:32di sicuro ci saremo cascati anche noi…che il cavolfiore lo o.d.i.a.m.o…..proveremo la tua ricetta
Michela Sassi
24 Ottobre 2014 at 7:31Ci sono persone che non danno peso alle parole, forse per poca sensibilità o distrazione, purtroppo io non sono cosi, sarà per questo che soffro spesso per quello che le persone dicono senza pensare…. Fantastiche queste lasagne… non vedo l'ora di provarle!
Baciotti
sandra pilacchi
24 Ottobre 2014 at 7:13sei un genio Stefania!
queste le propongo a mia figlia, la vegetariana, ne sarà entusiasta.
e poi, si, le parole fanno male, come sassi scagliati contro il vetro di una finestra.
rompono, deflagrano, distruggono più uno schiaffo a volte, dipende da chi "tira" le parole contro di te: se a tirarle sono quelle che un tempo pensavi fossero amiche la delusione è talmente tanta che non è quantificabile a parole.
ma è proprio come dici tu: non è che uno ti dice che sei cattiva sei davvero cattiva, anzi….
Sandra