Focaccia con lievito madre senza glutine
Quante sono?
Ho perso il conto.
Sebbene io sia una che se ne frega del consiglio di variare e quando ne individuo una, la metto dappertutto.
Altrimenti la dimentico, non per altro.
Ognuno ha il suo sistema.
Il mio dolce doppio aggiunge dei numeri a casaccio.
Io, ho cercato di seguire il suo metodo con risultati… pessimi.
E trovarne una nuova, ogni volta è una tragedia.
Gli hacker sono bravissimi a trovare le mie password, ma io altrettanto brava a perderle.
Che poi non ho segreti. È tutto alla luce del sole, che ve ne fate della mia password?
Insomma, alla fine, con tre blog da seguire, due indirizzi di posta elettronica, vari siti con password a cui sono associata, quello della mia scuola, delle scuole dei miei figli, vuoi per un hackeraggio, vuoi per un altro, ho 14 password diverse…
E per una che ha un’intimissima relazione con quel signore tedesco di nome Alzheimer, 14 sono davvero troppe…
AIUTOOOOO!
Mi date qualche trucco per fare una password che si ricordi?
Oggi per il nostro 100% Gluten Free (Fri)Day, vi propongo una focaccia buonissima, ovviamente di quello che è diventato il mio paladino nella panificazione, nientepopòdimenoche Marco Scaglione, dal suo libro Pani, pizze, focacce senza glutine, che, stavolta, udite, udite, ho modificato pochissimissimo!
- 500 g di farina Farmo Fibrepan per pane pizza e focacce
- 350 g acqua a temperatura ambente
- 280 g di lievito madre
- 20 g di miele di sulla (o di acacia è lo stesso)
- 30 g di olio (non ho usato lo strutto)
- 5 g di sale
- olio evo
- Sciogliete il lievito con l’acqua.
- Aggiunte la farina e il miele e impastate (io con la planetaria e il gancio).
- Aggiungete l’olio e infine il sale e impastate fino a quando l’impasto non sarà omogeneo.
- Coprite la ciotola dell’impastatrice con una pellicola e fate lievitare per almeno 8 ore o fino al raddoppio.
- Quindi riprendete l’impasto e su un piano di lavoro, spolverizzato di farina (meglio un mix al 50% di farina di riso finissima e di mais finissimo) e dividete l’impasto in due pagnottelle rotonde di circa 20 cm, da adagiare su una teglia ricoperta di carta forno. Fate riposare ancora per un’ora ad una temperatura di 27/30°
- Cuocete in forno caldo a 200° per 40 minuti circa.
- Alla fine si dovrebbero spennellare con un po’ d’olio, ma io l’ho dimenticato (visto che faccio sempre le cose di fretta).
- Fatele raffreddare e poi tagliate e farcite come meglio credete.
Non dimenticate di lasciare la vostra ricetta qui
Vi aspettiamo!
E ovviamente, trattandosi di pane, va dritta dritta anche nella raccolta della mia cara amica Sandra, Panissimo n. 26, raccolta mensile ideata da Sandra e da Barbara, Bread & Companatico e questo mese ospitata da De Gustibus Itinera
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A presto
Stefania Oliveri
11 Comments
edvige
10 Febbraio 2015 at 14:57Anche chi non è intollerante non fa male mangiare senza glutine anzi, l’uncia cosa che non so fare è il famoso lievito madre anche perchè di pane in genere ne mangiamo pochissimo e quindi non merito. Farò questa focaccia magari con farine alternative tipo kamut, riso ecc. senza usare la classica 00. Grazie e buona serata.
Mimma e Marta
9 Febbraio 2015 at 22:40Hahaha Stefania ma che consiglio ti potrei dare io? Io che a malapena ricordo la password al lavoro e qui in casa cerco di usare sempre la stessa altrimenti faccio confusione :-(((. La mia password è formata da ben 17 caratteri….quasi una tragedia…ma rimane sempre la stessa…lo stress arriva sempre dall’ufficio dove ti costringono a cambiarla mensilmente, deve essere alfanumerica e di max 8 caratteri e ne serve una per ogni transazione….Però, ma forse questo già lo sai, quando ne scade una meglio cambiarle tutte e usarne una comune…vabbè meglio che rubi un po’ di questa focaccia dall’aspetto invitantissimo 🙂
Spuntine
7 Febbraio 2015 at 17:34Stefy proprio bella questa focaccia sembra glutinosa!! Fatta solo con Farmo, moooolto interessante… Buon GFFD 😉
Michele Torazza
7 Febbraio 2015 at 15:30Stefania, questa focaccia è bellissima! Pensa che sono appena tornato da una trasferta lavorativa in Puglia (e per questo non ho partecipato questa settimana al #GFFD) e ti direi che sembra proprio simile a una Puccia Pugliese…
Anche a me intrigava il libro di Scaglione, e se tu lo consigli, mi sa che lo comprerò…
Io più che un metodo per fare una password che si ricordi, ti posso dire il metodo che uso io per ricordarmi tutte le password che uso. Me le scrivo sul cellulare ma mettendo solo la prima e l’ultima lettera (o numero) e in mezzo asterischi. In questo modo il mio neurone riesce a ricostruire la password ma c’è il vantaggio che essendoci gli asterischi nel mezzo non sono comprensibili a chi non le conosce. Questo metodo ovviamente va bene se usi delle password che per te hanno un significato (e non numeri e lettere a caso). Ciauuuuuu, alla prossima
Gluten Free Travel and Living » Focaccia con lievito madre - Gluten Free Travel and Living
7 Febbraio 2015 at 11:42[…] https://www.cardamomoandco.it/2015/02/5487.html#comment-19335 […]
lagaiaceliaca
6 Febbraio 2015 at 23:03e tu la farcisti benissimo, mi pare!
proprio bella questa focaccia.
io sto libro di scaglione me lo devo comprare, ci sono un sacco di pani interessanti, mi sembra.
o sei tu che li realizzi meglio che nell’originale?
ely - Glutenfreeely
6 Febbraio 2015 at 18:55Rapita da questa focaccia stavo per dare un morso al pc. Ok, lo so non è il caso… 😉 Bellissima e dev’essere buonissima! Il mio lievito madre è morto per la terza volta, ma io non demordo… ce la farò a farlo partire e queste focaccia è nella lista delle ricette da provare! Un bacione! ely
Leti
6 Febbraio 2015 at 16:09Stefania, hai proprio ragione: sei una vera Forno Star! 🙂 questa focaccia è meravigliosa, sembra glutinosa…vorrei tanto divorarmela stasera per cenaaa!!! Baci baci, Leti
Rosa
6 Febbraio 2015 at 12:50Stefania, che dire? semplicemente spettacolare!!! Quando ci vediamo portamene un pezzetto! ahahahahahah
Francesca Caprino
6 Febbraio 2015 at 9:20Cara Stefania, ho consigliato a tutte le mie amiche celiache il tuo sito e promesso loro che avrei attinto alle tue ricette per sfamarle alle mie cene e alle mie feste, dove spesso ,per ignoranza (mia) non c’era nulla che potessero mangiare.
ti abbraccio.
Stefania FornoStar Oliveri
6 Febbraio 2015 at 14:13Che tesoro che sei! <3 <3 <3