In questo post: Timballo di pasta con broccoli, olive e pancetta affumicata
Ho scoperto, da poco, di essere una accumulatrice seriale e, per giunta, senza distinzione di oggetto.
Ho la casa stracolma di tutto: mobili, quadri, soprammobili, cuscini, sopraporta, tazze, tazzine, piatti, bicchieri, posate. L’unica cosa che mancano sono i centrini, per il resto, c’ho tutto!
Anche di vestiti sono un’accumulatrice seriale.
Nel mio armadio c’è ancora il tailleur delle laurea, che ovviamente non mi entra più nemmeno se mi faccio l’anno e mezzo di ginnastica che mi si prospetta e nemmeno se la faccio tutti i giorni… ma io lo tengo lì, perché è bello, è “buono” ed è un ricordo…
A dirla tutta, ho anche la prima felpa che ho comprato al superiore… quando ero ancora un’alunna, però. Quel Topolino ammiccante e sorridente, su un rosso sgargiante, che con gli anni è diventato arancione, non me la sento proprio di abbandonarlo nel cassonetto, nemmeno quello differenziato!
Non che speri di rimetterla, e a dirla tutta non l’ho messa nemmeno da ragazzina, perché l’abbigliamento sportivo non faceva per me nemmeno a 15 anni, figuriamoci adesso!
Ma proprio, non posso. Punto!
Quando abitavo con i miei, mia mamma, periodicamente mi faceva sparir qualcosa. Io me ne accorgevo regolarmente due anni dopo, ma era troppo tardi.
Quando mi sono sposata avevo una casa enorme. Riempita all’inverosimile già prima di entrare.Poi sono arrivati i figli, e gli spazi si sono dimezzati. Poi abbiamo cambiato casa e gli spazi si sono rimpiccioliti ulteriormente, avendo esigenze diverse da soddisfare.
Adesso sono arrivata al punto che non riesco a chiudere più il mio armadio… Ma la cosa grave è che è una cabina armadio…
Per pentole e suppellettili casalinghi , ormai i miei si sono rassegnati, se li trovano anche nei cassetti della loro biancheria…
Non fanno eccezione nemmeno le foto.
Ho una serie infinita di foto che rimangono lì, accumulate sul computer, da quando ho aperto il blog. Foto brutte, alcune bruttissime, spesso tutte uguali, ma che comunque non riesco a buttare. Ho, addirittura, comprato un hard disk esterno per conservare quegli obbrobri…
E però, stavolta una di quelle foto fatte in serie, che non mi piacciono e che non ho avuto il coraggio di buttare (anche se risalgono solo ad un mesetto fa), mi è tornata utile.
Perché un’amica che ha un blog senza glutine ha indetto un bel contest in cui l’argomento è “il timballo”. Le avevo scritto rammaricando che non avrei potuto partecipare a causa di tutti gli impegni che ho per adesso…
Poi l’illuminazione! Il mio buon timballo di pasta, offerto al solito compagno di scuola che viene a studiare a casa nostra, che mi ha fatto i complimenti, perché, come si dice qui, “è venuto a scoppo” e non si aspettava il menù proposto. In realtà, è stato solo fortunato, deve essere nato sotto una buona stella, perché il timballo era nato per riciclare un broccolo lessato il giorno prima, che non poteva essere ripresentato sotto la stessa veste, pena ammutinamento dei pargoli.
Da quel giorno i miei pargoli, sperano che il compagno venga a mangiare ogni giorno… ma per fortuna non è così!
Timballo di pasta con broccoli, olive e pancetta affumicata
Anelletti senza glutine BiAlimenta
broccolo lessata
olive nere (erano verdi perché ho scoperto che quelle nere non erano nella mia ex fornitissima dispensa)
una confezione da 250 gr di pancetta affumicata
1 scalogno
parmigiano
olio evo
Lessate le cimette del broccolo e alcune foglie con abbondante acqua salata. Tritate finemente lo scalogno e fatelo soffriggere brevemente. Aggiungete le cimette e la pancetta e fate saltare per pochi minuti. Fate cuocere la pasta per la metà del tempo indicato sulla confezione. Dovrete scolarla al dentissimo (immangiabile). Tagliate le olive a rondelle e mescolate il condimento con la pasta. Condite con parmigiano e mettete in una pirofila un po’ unta di olio (se volete la crosticina croccante usate della farina per polenta) e versate la pasta. Quindi spolverizzate con parmigiano e mettete in forno a 200° fino a quando non avrete una bella crosticina dorata. Servite calda.
Suggerimenti:
– il formato di pasta deve essere piccolo, ma non necessariamente gli anelletti, che sono un tipico formato siciliano.
Con questa ricetta partecipo al contest di Marcella di Celiaca per amore. Scade il 30 gennaio!
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A presto
Stefania Oliveri
29 Comments
mimma
27 Gennaio 2013 at 20:55ottima idea, come tutte le tue!!! hai dimenticato il mio contest??? ti aspetto con tutte le tue buonissime ricette!!! non è necessario ripubblicarle! aiutami a creare un PDF per la salute di tutti noi , costretti a consumare almeno un pasto fuori!!!
un abbraccio
faustidda
24 Gennaio 2013 at 19:22da accumulatrice ad accumulatrice (ma non di vestiti che, se dismessi, nel cassonetto ci finiscono eccome) ti posso ben capire! Da quando ho il blog poi ogni occasione è buona per comprare qualche casalingo (un piatto di lì, una posata di là, la tazza di un colore, la tazzina di un'altro… ebbasta!!!); fortuna che ho un marito che non si lamenta e che a volte mi incentiva pure!
Ecco, se nella vita abbiamo questo difetto, almeno per quel che riguarda il cibo non si butta via nulla. Evviva il riciclo ed evviva il tuo timballo!
Passo domani a curiosare la tua ricetta…
:))
Un abbraccio e buona serata
Romy
24 Gennaio 2013 at 10:48ciao cara ogni volta che passo e vorrei farlo più spesso è un piacere leggerti e scoprire le tue ricette..ottimo questo timballo!
p.s. anche io ho il completo della laurea e anche se sono passati quasi 10 anni e non sta più neanche a me!! 🙂
Elena
23 Gennaio 2013 at 17:29Guarda che rischi di essere segnalata per una puntata del programma che danno su SKY: Seppelliti in casa!!! Pasta sublime 😛
spuntiespuntini senza glutine
22 Gennaio 2013 at 15:37Stefy, ricetta e post sempre fantastici, davvero!!! tra poco noi saremo nuovamente alle prese con il tailleur…PAURAAAAA!!! 😉 baci
cosebuonediale
22 Gennaio 2013 at 5:48Se può consolarti anch'io sono un'accumulatrice….pentita.!! Sto cercando di "disintossicarmi" e periodicamente, presa dal raptus dello sbarazzo, elimino quintalate di roba ma sono ancora ben lontana dalla guarigione definitiva!
Ottimi anelletti!! =)
La Gaia Celiaca
21 Gennaio 2013 at 22:53il broccolo è proprio una bella idea!
la farò mia!
e comunque, sai che anch'io conservo il vestito della laurea, e il tailleur verde del mio matrimonio, e il vestito rosso del primo matrimonio di amica a cui ho partecipato?
se tu non ci entri più nei tuoi, figuriamoci io… però stan lì… a perenne monito 🙂
Anna Lisa
21 Gennaio 2013 at 20:08Bellissimo! Riciclare è un arte non lo sapevi?
PErché non provi a riciclare la felpa da alunna?
🙂
Lo
21 Gennaio 2013 at 19:10tu sei accumulatrice di cuore e creatrice di bontà…i timballi mi stanno molto simpatici e pure la pasta annellini….magari timballer del miglio che ora ho la fissa! un bacio tesora
annaferna
21 Gennaio 2013 at 18:03pensa che proprio stasera ho preso tra le mani un pacco di questa pasta così cara alla cucina della tua regione….ricordi di vacanza!! ^_^
Mi toccherà comprarla perchè questa ricetta mi intriga non poco!
baci
Sabrina
21 Gennaio 2013 at 16:10anch'io sono così..accumulo e non smaltisco…però da quando ho visto la pubblicità di un programma che si chiama Sepolti in casa, mi son venuti i brividi….
bacio al timballo.
Emanuela
21 Gennaio 2013 at 13:15Anche io ho quel formato in dispensa ma ancora non mi decido a utilizzarlo …
Potresti fare concorrenza a mia zia: lei compra vestiti nuovi e non li mette mai perchè le dispiace non usare i vecchi …
Francy BurroeZucchero
21 Gennaio 2013 at 12:35Io invece sono una che periodicamente fa dei "ripulisti" che nemmeno uragano Katrina, guarada..
ma nonostante questo anche la mia cabina armadio certe volte non si chiude!
alla faccia del riciclo! questo è un timballo delizioso, proverò a farlo anche io!
bacioni!
Silvia
21 Gennaio 2013 at 11:46Ah come ti capisco! E non voglio pensare al prossimo imminente (spero) trasloco!!
Il timballo del riciclo è spettacolare!
Saretta
21 Gennaio 2013 at 11:29Parli con una che conservava anche gli scontrini ed i cartellini dei vestiti da ragazzina(in tempi decisamente non sospetti x il redditometro…).Ma ora sono maggiormente disciplinata anche se, ogni tot faccio repulisto e d elimino tante di quelle cose….Sui vestiti e scarpe faccio fatica ma lo spazio è poco e cerco di fare la brava..cerco!E sogno la cabina armadio!
Beh, la pasta mi sgolosa parecchio, ti credo che il compagno viene volentieri da voi!
Senti ma..mi spieghi quella cosa dell'avena?!
Bacione
Mile
21 Gennaio 2013 at 11:18delizioso questo timballo!!!
lasciamo perdere il discorso "accumulatrice seriale" 😀
mi sa che siamo messe tutte bene 😀
baciotti cara
Dolci a gogo
21 Gennaio 2013 at 11:08Adoro questo timballo colpita e affondata e non parliamo di accumulatrice seriale…tra poco sarò cosi sommersa di cose di qualsiasi genere che non riuscirò piu ad entrare in casa!!Bacioni,Imma
stella
21 Gennaio 2013 at 11:06Sei decisamente una accumilatrice seriale! Vedi mai in tv sepolti in casa? ah ah, vedo che gli anelletti sono molto versatili, eh?
Sara R.
21 Gennaio 2013 at 10:56Wao che favola questo timballo! E' anche un'idea furba per "propinare" broccoli ai verdurofobi (chi non ne ha uno in casa?!)! Lo proverò sicuramente!
Ps. Ho aperto da pochissimo un blogghino di ricettine senza glutine, mi piacerebbe molto ricevere qualche dritta!! Passa a trovarmi:
http://celiakeira.blogspot.it/
Teresa De Masi
21 Gennaio 2013 at 10:36e perche' io ho scritto due volte un commento e per due volte non appare? parlavo della voglia di anellini, per un timballo – aspettando l'estate, che ci voglio le melanzane – e del fatto che sto buttando tutto e di più da un po' di tempo a questa parte, mentre prima ero accumulatrice seriale… perche' non appare…??? :(((
giuli
21 Gennaio 2013 at 9:19I timballi sono sempre furbissimi, perché, in genere, riescono a metter d'accordo tutti! In quanto ad accumuli di "ricordi", non parlarmene. Io ora sono costretta, per questioni di spazio, a fare una pulizia periodica di tutto quello che veramente non serve. Altrimenti rischierei davvero di dar fastidio ai vicini. In effetti si potrebbe adottare una nuova forma di locazione: affitto di armadi altrui…..che ne dici??? Dato che siamo in stallo economico e diamoci da fare!!!!
Baci e complimenti!
Raffaella Massa
21 Gennaio 2013 at 9:08Che bontà
Greta
21 Gennaio 2013 at 9:04Vedo che abbiamo un difettuccio in comune, mia madre e mio marito hanno fatto sparire tanta di quella roba tra un trasloco e un altro che ormai non me ne ricordo neanche più…..anche se sono ancora arrabbiatissima comunque!!!
fantasie
21 Gennaio 2013 at 8:44Mariangela: da quando li ho scoperti gluten free non en posso più fare a meno…
veronica: anche io odio il lunedì… be' fino al venerdì diciamo che non mi riprendo… 😉
Mela: sono contenta di non essere sola… 😀
Roberta: già! E non ti dico cosa ho scoperto oggi in camera dei miei figli…
Sciabby: Qui li trovo… ma forse richiedendoli… in ogni caso, fammi sapere, che te li mando!
Sciabby
21 Gennaio 2013 at 8:37No vabbè…scopro in questo secondo gli anelletti senza glutine….ma li trovi solo lì???? Comunque buonissssima!! Sei riuscita a farmi venire fame alle 9.35!!! E grazie <3
Roberta
21 Gennaio 2013 at 8:36potresti partecipare ad una puntata di "sepolti in casa" … ahahah
bello il tuo timballa, però non hai pulito il bordo della pirofila! Baciiiiiiiiiiii
Mela
21 Gennaio 2013 at 8:03Ma questo post l'ho scritto io?
Ah, no: io per ora non cucino anelletti 😀
veronica
21 Gennaio 2013 at 8:01diciamo che ti seguo in questa moda di essere accumulatrice e non parliamo di ricette sul computer va!!!!il timballo è fenomenale a scoppo proprio ^.^ —perfetto con gli nanelletti siciliani un bscio stefania e buon inizio settimana anche se è appena lunedi 🙁 io odio il lunedi sto schiusa in pizzeria senza tregua fino a domani sera !!!
Mariangela Circosta
21 Gennaio 2013 at 7:55Stupendo questo timballo, gli anelletti mi piacciono tantissimo.
Brava!