Se ancora non siete mai stati a Taormina, vi dico subito che non sapete cosa vi perdete.
Se invece ci siete stati, allora vi dico subito che dovete andarci una volta di più e in concomitanza di Cibo Nostrum Taormina.
La manifestazione, organizzata dalla F.I.C. (Federazione Italiana Cuochi) arrivata alla sua sesta edizione, è davvero un’occasione unica. E lo chef stellato Seby Sorbello di Zaffarana Etnea, ristorante Sabir, quest’anno si è fatto carico dell’intera riuscita.
Devo confessare che solo a Identità Golose mi ero sentita così arricchita dall’esperienza.
E invece, adesso, posso solo dire che anche in Sicilia, nella mia bellissima isola, c’è una manifestazione in grado di regalare emozioni uniche.
Più di 1000 cuochi, 150 in realtà gli chef, ma con le loro brigate al seguito, tutti impegnatissimi nel preparare il loro piatto, con le eccellenze dei loro territori, che a turno sul palco lo hanno raccontato tramite dei cooking show, condotti magistralmente da Alex Revelli Sorini e Susanna Cutini.
Ovviamente non potrete assaggiarli tutti. Sono davvero troppi. E soprattutto, gli chef sono davvero generosi, perché gli assaggi sono piuttosto abbondanti.
Io, ovviamente, ho scelto il criterio del “senza glutine“. Mai, però avrei potuto immaginare che tanti chef fossero così sensibili alla problematica. Ma non solo.
C’era anche una grossissima presenza di chef aderenti all’iniziativa di AIC Mangiare Fuori Casa. Per cui in totale libertà e in assoluta sicurezza, ho potuto assaggiare di tutto e di più.
Come se non bastasse, ho anche conosciuto il primo produttore di birra senza glutine artigianale siciliano AmbraLibre, Irias. Esattamente della provincia di Messina. E che non costa più di quella con il glutine, come di solito succede per i prodotti che ci riguardano.
Tre giorni intensi a cominciare dall’inaugurazione, domenica 11 giugno a Zafferana Etnea e subito dopo la cena di benvenuto nei giardini dell’Atahotel Naxos Beach di Giardini Naxos, con una cena all’insegna dello street food siciliano.
Il secondo giorno, iniziato con il convegno “Pesce azzurro: pesca sostenibile, cucina consapevole”, organizzato in collaborazione con il MIPAAF, e con un giro per le aziende di produzione di miele, di cui proprio Zafferana è la maggior area siciliana per la produzione di questo nettare, è proseguito con la manifestazione di cui vi ho già raccontato sopra, a cui il pubblico è ammesso alla modica cifra di 30 euro, il cui ricavato è servito interamente per uno scopo benefico e cioè sostenere la ricerca sul Parkinson (con la Fondazione LIMPE Onlus di Messina).
L’ultimo giorno invece è stato dedicato a conoscere due delle cantine presenti alla manifestazione e cioè Alta Mora, cantina di Cusumano, dove, fra l’altro, è stato siglato un Patto di collaborazione tra i produttori di Etna Doc e gli armatori del pesce azzurro, e poi alla Cantina Cottanera, per un pranzo luculliano.
Che dirvi, il paradiso a Taormina!
Una breve carrellata, purtroppo non esaustiva, di foto e un grazie particolare ad Antonio Iacona
1 Comment
Annalisa
19 Luglio 2017 at 20:18Che orgoglio immenso, come i noti eventi di Roma..Milano ..La nostra Sicilia, la nostra magnifica Taormina!
Grazie per l’escursione dettagliata..Deve essere stato un onore prendervi parte..