Zuppa di amaranto con tenerumi
Sono convinta che tutto derivi da quella piccola mancanza.
Non si spiega altrimenti.
Quella X imperfetta, a cui manca un pezzettino e si trasforma in Y.
Piccola mancanza che si aggiunge in una parte del corpo, del tutto inutile, che rende impossibile, ai portatori di Y di pensare… quanto meno col cervello…
Mancanza che rende impossibili anche alcuni lavori.
Lavori impossibili, sia chiaro, che le X però affrontano con coraggio e determinazione:
- chiudere il tappo dello shampoo/bagnoschiuma;
- chiudere la tavolozza del bagno;
- mettere i calzini sporchi (e quant’altro) nel cesto della roba da lavare;
- chiudere qualsiasi sportello/anta/cassetto;
- rimettere al posto qualsiasi suppellettile;
- andare al supermercato e comprare tutto, tranne il superfluo.
Sia chiaro, sanno fare tanto altro, che le X, per indolenza si rifiutano di fare:
- sporcare per ogni dove;
- seminare vestiti, novelli pollicini;
- invitare a cena chiunque, nel bel mezzo della settimana, incuranti di: a. cibo a sufficienza; b. sporcizia al limite dei controlli NAS; c. non aver controllato che la lavastoviglie sia stata messa prima di uscire di casa e ritirarsi all’ultimo momento.
E no, questi lavori, le X non li sanno proprio fare…
Le X, poi, sono deputata anche (prevalentemente) a cucinare ogni giorno a casa. Che lavori anche fuori casa, è un dettaglio, perché il lavoro di una X è sempre meno impegnativo di quello di una Y (altro dettaglio inutile se, per caso, fanno lo stesso lavoro…)
E fra le cose che cucino, spessissimo, in estate io faccio, è la pasta con i “tenerumi“.
Ho sperimentato varie ricette giocando con loro come ad esempio una tarte tatin strepitosa, ci ho riempito dei fiori di zucca, ci ho fatto un budino salato, e nell’ultima ricetta li ho trasformati in una salsa per accompagnare le alici fritte.
Insomma, mi piacciono assai.
Stavolta li ho voluti provare con l’amaranto, un cereale che amo tanto. E devo ammettere che la zuppa estiva più famosa di Palermo, ha avuto un gran successo!
Insomma, se volete limitare l’uso di pasta (soprattutto senza glutine) e volete tenere anche più basso l’indice glicemico, questa è la ricetta che fa per voi.
E poi non dite che non vi voglio bene… Y comprese!
Zuppa di tenerumi con amaranto
Ingredients
- 5 mazzi di tenerumi
- 240 g di amaranto Nuova Terra
- 5 pomodori freschi grandi o anche più
- Aglio io metto scalogno
- Olio extravergine d’oliva
- sale qb
Istructions
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Lavate molto tenerumi. Bisogna scegliere le foglie più tenere, così come anche i gambi più teneri. Lavate e risciacquate svariate volte la verdura per eliminare eventuali residui di terra. A volte si trovano delle piccolissime zucchine e queste bisogna assolutamente prenderle e cucinare pure!
-
Mettete abbondante acqua sul fuoco, salate e fate bollire.
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Quindi calate i tenerumi e fateli cuocere circa 5 minuti (assaggiateli).
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Tirateli fuori con un mestolo forato e nell'acqua di cottura cuocete l'amaranto per 15 minuti circa.
-
Nel frattempo preparate la salsa.
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Tuffate i pomodori in acqua bollente per pochi secondi e spellateli. Tritateli.
-
Preparate il soffritto con lo scalogna (o l'aglio) e e aggiungete il pomodoro. Fate cuocere per una decina di minuti.
-
Appena l'amaranto è pronto, aggiungete al brodo di tenerumi e il pomodoro e servite.
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5 Comments
Emanuela
19 Luglio 2016 at 18:09Ho comprato amaranto una sola volta e non finiva più XD non avendo idea di come cucinarlo l’ho fatto tipo il cuscus ma alla fine avevo piatti enormi 🙂 credo di aver esagerato con dosi :)))))
Cosebuonediale
16 Luglio 2016 at 8:15Se vuoi potrei allungare l’elenco delle attività che gli Y non potranno mai svolgere ancora un po’….. Ma perché accanirsi?
Da palermitana DOC pienamente d’accordo con te su tenerumi sempre, comunque e ovunque!
Bacini!!!
tamara
9 Luglio 2016 at 8:54Ciao, curioso spesso e volentieri nel tuo blog, ho visto che hai usato amaranto Nuova Terra e ricordo che sulla confezione c’è scritto “può contenere tracce di glutine”. E se ci fossero dei piccoli chicchi o frammenti di chicchi di altri cereali glutinosi non riconoscibili? Tu come ti regoli? (La celiaca incasa è mia figlia e naturalmente si cerca di fare il meglio). Grazie,Tamara
Stefania FornoStar Oliveri
11 Luglio 2016 at 17:32Ciao Tamara, per quanto riguarda i cereali in chicchi o anche i legumi, io li compro tranquillamente, li sciacquo e li guardo così come faceva mia nonna. In questa maniera riesco ad evitare qualsiasi contaminazione 🙂
Leti - Senza è buono
8 Luglio 2016 at 15:19Inutile dire che amo questa zuppa di amaranto, l’ho amata al primo sguardo e non c’era neppure da scriverlo 🙂 per quanto riguarda il discorso X e Y, mi trovi completamente d’accordo. E come sempre, hai affrontato l’argomento con la tua meravigliosa ironia …Stefi ti adoro! Baci!