Siete mai stati a Palermo?
Dico P a l e r m o, non Sicilia.
Perché, sebbene Palermo si trovi in Sicilia, a Palermo si mangia in maniera diversa da tutto il resto della Sicilia.
Soprattutto il cibo da strada.
Vi rifaccio la domanda, siete mai stati a Palermo? E avete mai mangiato il nostro cibo di strada?
E non parlo di panelle e cazzilli (che è troppo facile), parlo di interiora…
Sì, perché se non siete mai stati a Palermo quand’anche aveste mangiato il cibo da strada che si trova a Palermo (difficile), non conoscereste comunque né il sapore, né l’odore, né i suoni, né la prelibatezza che significa mangiarlo.
È ovvio che, se venite a Palermo, e decidete di mettervi alla prova, se siete un minimo deboli di stomaco, è meglio che indossiate una bella benda sugli occhi.
Io non sono palermitana, come forse avrete capito, ma sto a Palermo da quando avevo 7 anni. La mia famiglia però non è palermitana e quindi io ho cominciato a mangiare da vera palermitana solo dopo i 17 anni, quando mi misi con il mio primo fidanzatino.
Dapprima odio profondo, ma, piano piano, me ne sono innamorata…
Ancora oggi non ho avuto il coraggio di assaggiare la quarume*, ma se qualcuno di voi mi vuole fare compagnia, potrei fare un’eccezione… forse!
In ogni caso la mia seconda proposta riguarda proprio il nostro cibo da strada.
Vi assicuro che il risultato è semplicemente eccellente, anche se ben lontano dalle eccellenze che ho visto finora… ma tanto non voglio vincere più… forse! 😉
Ultima precisazione: questa piadina è sicuramente SENZA glutine, ma non per questo le manca qualcosa… anzi, oserei dire, che sicuramente è piena di un sacco di altre cose… e non sempre salutari! 😀
Piadina siculo-romagnola
Gli ingredienti per la piadina li trovate qui
Ripieno
250 g fra milza, polmone e cartilagini (a Palermo dal macellaio il mix è già pronto)
strutto qb
parmigiano a vostro gusto
limone
sale
Preparate le piadine come descritto qui, e nel frattempo in una padella larga, fate sciogliere lo strutto. Quindi friggete la milza, a poco a poco, facendo attenzione a fare un solo strato. Girate le fette di milza e fate cuocere anche dall’altra parte.
È pronta quando cambia colore.
Mettetela quindi nella vostra piadina e condite con sale, limone e parmigiano.
Se volete la versione “maritata”, aggiungete della ricotta (ovviamente dovrebbe essere di pecora e freschissima), se invece la volete “schietta” (che è il contrario di maritata) conditela solo con abbondante limone.
Con questa ricetta partecipo alla 40esima edizione dell’MTC sulla piadina di Tiziana.
A presto
Stefania Oliveri
15 Comments
mari ►☼◄ lasagnapazza
28 Giugno 2014 at 10:58Ecco, io sono stata in Sicilia più volte e ci ho pure abitato per un anno (ma nella zona del trapanese) e Palermo non l'ho mai vista ma è una di quelle città che mi ha sempre affascinato e prima o poi dovrò andarci.
Il mio street food siciliano si ferma a pane e panelle ma ti devo confessare che questa piadina mi fa venire voglia di provare anche qualcosa di più temerario…
Per quanto riguarda il senza glutine mai più mi verrebbe in mente che alla tua piadina possa mancare qualcosa, basta vederla, non le manca proprio niente, anzi 🙂
La Gaia Celiaca
27 Giugno 2014 at 23:47fantastica stefania! devo confessarti che me lo immaginavo, che l'avresti fatta ca' meusa, era un accostamento quasi inevitabile!
e immagino sia splendida!
Anna Luisa e Fabio
26 Giugno 2014 at 13:53Il panino (ma anche la piadina!) con la meusa è una delle cose che vorrei tanto provare. Ed io in genere non mi tiro indietro, provo e poi valuto se mi piace o no, senza preconcetti.
Quindi mi piace questo "azzardo", tanto.
Fabio
Giulietta | Alterkitchen
26 Giugno 2014 at 12:38Mai stata a Palermo, e conosco la vostra favolosa e ricchissima cucina da strada solo dalle parole della mia collega palermitana DOC, ma ambisco ad assaggiare la meusa, perchè sono convinta che la amerei alla follia!
Bellissima la tua piadina 🙂
Tiziana M
25 Giugno 2014 at 18:44Io son stata a Palermo e peccato davvero che non ti conoscessi ancora, ho amato questa città, ho gironzolato per i chioschetti che preparano cibo di strada, da pane e panelle alla milza.. ammetto che non l'ho mangiata perché non amo il genere ma mi piace molto l'idea di abbinare ad uno street food romagnolo e uno siciliano e tu lo hai preparato con la tua solita bravura, non hai bosogno di assicurare che sia ottimo, ci crediamo di certo!!!!
poverimabelliebuoni/insalata mista
25 Giugno 2014 at 13:59fantastica la tua piadina fusion interregionale!!!
Alessia - ParoleInPadella
25 Giugno 2014 at 13:11Ero molto restia e tendenzialmente schizzinosa per cui non è stato facile l'approccio al panino con la milza…ma una volta assaggiato confesso che ne avrei mangiati 4! È davvero buonissimo e trovo molto originale l'accostamento alla piadina, da provare!
A presto
Giulia
24 Giugno 2014 at 16:40Che idea geniale fondere lo street food romagnolo con quello palermitano! Spero di visitare presto la Sicilia e poter fare incetta del suo meraviglioso cibo da strada (soprattutto le panelle, che adoro!).
A presto
Giulia
flavia galasso
24 Giugno 2014 at 16:25Di te ci fidiamo, a PAlermo ci siamo stati, ma non riesco a mangiarla….e PAolo quando ci ha provato si è intossicato ahahahahahhaha, ma sono certa che a casa tua …è tutta un'altra storia ! 😉 , baci Flavia
veronica
24 Giugno 2014 at 16:24ihihiihi io cos ci ho fatto il calzone con tutte le frattaglie ihhhihihi ma la piadina uhmmm credo che sia allo stesso livello buonissima stefania
Günther
24 Giugno 2014 at 13:18beh ma bisogna provare….mai dire mai, spero un giorni di venire a Palermo
Lilli nel Paese delle stoviglie
24 Giugno 2014 at 12:03Ammazza che piadina, confesso non son sicura di farcela, forse se mi butto senza pensarci, a Palermo ho mangiato alla grande, una cucina strepitosa!
Murzillo Saporito
24 Giugno 2014 at 11:53Sono stata a Palermo ma non ho mai avuto il coraggio….magari la prossima volta che vengo a trovarti 😉
Marina
24 Giugno 2014 at 9:13No vabbé… questa è un matrimonio strepitoso!
spuntiespuntini senza glutine
24 Giugno 2014 at 8:54Cioè va…hai voluto proprio azzardare: piadina e meusa??!! Davvero curioso questo connubio! Palermo è bella tutta anche nel suo degrado, la sia ama e la si odia nello stesso tempo! A noi rimarrà sempre nel cuore!