(In questo post: Busiate senza glutine e senza uova)
Busiate è il nome di un formato di pasta, senza uova, trapanese.
Io le conosco da quando sono piccola, visto che ho abitato lì.
Ma non le avevo mai fatte. Figuriamoci le busiate senza glutine…
Poi l’avvento.
Il tour nella Sicilia Occidentale. E l’esperienza fatta con l’impasto glutinoso, dove ho imparato la tecnica per farli.
Anticamente si utilizzava il buso, da questo il nome della pasta, che altro non è che lo stelo della pianta dell’ampelodesmo (chiamata anche disa o saracchio), secco, che anticamente utilizzavano per fare le busiate.
Questo però è facilmente sostituibile con uno stecchino lungo. Certo, il fascino non è lo stesso, ma il risultato lo si porta a casa ugualmente.
Busiate senza glutine con pesto alla trapanese – Cardamomo & coCosì, qualche giorno fa, in un raptus di pazzia (e tappatevi la bocca sul fatto che non sia solo uno il raptus, e che non si tratti solo di raptus), uscendo da scuola, sono arrivata a casa e ho deciso che era arrivato il momento di provarci, a farli gluten free. Perché per mangiarle, le avevo già mangiate, grazie allo chef Francesco Pinello, che me le aveva preparate prima di cominciare il corso, per evitare contaminazioni, così anche io ho potuto gustare questo piatto meraviglioso.
L’esperienza di pasta senza glutine e senza uova l’avevo già (qui trovate i miei pici), per cui senza tema, mi sono lanciata nell’esecuzione.
Ovviamente ci vuole mooooooolta pazienza. Ma se vi fate aiutare o ci prendete la mano (più di me), riuscirete a finire in mezz’ora… A San Vito io ho visto la macchina per farle e me ne sono subito innamorata… Per adesso faccio a mano, vedremo nel futuro 😀
E se non bastasse, vi ho fatto anche il video delle busiate senza glutine, perché una cosa è vedere, una cosa è descrivere il processo.
E poi non dite che non vi penso!
Buscate senza glutine con pesto alla trapanese
Ingredients
Per la pasta
- 250 gr. mix per pasta fresca Le farine dei nostri sacchi
- 120/135 ml acqua
- 10 ml olio extra vergine di oliva
- un pizzico di sale
- per il pesto
- 100 g di mandorle spellate
- 1 spicchi d’aglio io ho sostituito con un piccolo scalogno
- 2 bei mazzi di basilico bio
- 4 filetti di acciuga sott’olio
- 450 g pomodorini ciliegino
- olio extravergine d’oliva abbondante
- sale
Istructions
-
Mettete la farina dentro una ciotola facendo un buco al centro, dove mettere l’olio e l’acqua.
-
Con una forchetta cominciate a mescolare, prendendo un po’ di farina dai lati e portandola al centro.
-
Quindi mettete tutto su una tavola di legno e impastate (brevemente) fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico.
-
Fate riposare qualche minuto avvolto nella pellicola. L’impasto tende a seccarsi, per cui lasciatela dentro l’involucro di pellicola fino al suo uso.
-
Anche in questo caso la percentuale di acqua può leggermente oscillare a seconda del mix prescelto, quindi regolatevi ad occhio.
-
A questo punto prendete piccoli pezzi di impasto e fate dei salsicciotti che dovete stendere con le mani fino a farli diventare sottili, con una dimensione di circa 0,5 cm e lunghi 10 cm circa.
-
Mettete l'impasto per pedicolare davanti a voi e con uno stecchino cominciate ad arrotolare l'impasto (come si vede nel video).
-
Lasciate riposare quando finite tutto ben spolverizzate di farina.
-
Nel frattempo preparate il condimento e fate bollire abbondante acqua salata.
-
In un frullatore mettete le mandorle, l’aglio (o lo scalogno) e tritate.
-
Con le lame ancora in azione mettete le foglie del basilico lavate, le acciughe sgocciolate, i pomodorini e l’olio e frullate ancora. Assaggiate e regolate di sale.
-
Scolate la pasta con un mestolo forato direttamente in una grande ciotola con il condimento, ma tenete da parte una tazza di acqua dell’acqua.
-
Condite la pasta con il pesto e amalgamate bene, aggiungendo altro olio e l’acqua della pasta (se necessario).
Note
La farina, che ho usato, è una farina siciliana, anzi palermitana, per cui ne sono particolarmente orgogliosa.
La pasta senza uova si fa un po’ dovunque in Italia e se volete vedere come si fa, mi piace segnalarvi alcune versioni col glutine , che però ben presto voglio rendere gluten free, come quella di Teresa maccaruna calabresi, i maccheroncelli di Rosa, ma anche, i ravioli capresi di Maria. E se li sglutinerete prima di me, scrivetemi 🙂
Vi è piaciuta questa ricetta? Restiamo in contatto, mettete MI PIACE alla mia pagina
oppure sul mio profilo Instagram
7 Comments
dody
30 Maggio 2016 at 23:32Ciao Stefania, ti seguo da un pò ma è la prima volta che commento. Questa ricetta è fantastica, guardandola mi ha ricordato le ottime ricette di pasta fatta in casa che preparava mia madre e che io mangiavo volentierissimamemte prima di scoprire di essere celiaca.(Perdonami la parola non proprio corretta, ma esprime perfettamente il gusto con cui la mangiavo).Ma bando alle ciance. Ho scoperto di essere celiaca quasi trenta anni, dopo il primo momento di smarrimento(MOLTO FORTE) ho cominciato ad organizzarmi in cucina.Primo perchè mi è sempre piaciuto pasticciare, secondo perchè i prodotti sglutinati
dell’epoca erano terribili.Perdonami, sono una chiacchierona. Per finire volevo dirti che ti trovo affabile e simpatica,bel sito,amo Palermo e tutta la Sicilia.Ciaooooooooo.-
Stefania FornoStar Oliveri
3 Giugno 2016 at 21:51Ma quanto sei cara Dody? Grazie grazie grazie :*
Valentina
27 Maggio 2016 at 11:09Mamma mia che bontà…!
L’anno scorso sono stata in Sicilia e quante ne ho mangiate! Mi mancano ma con la tua ricetta ho la possibilità di ritrovare un po’ di sapori siciliani a tavola!
Bravissima!
Stefania FornoStar Oliveri
3 Giugno 2016 at 21:52🙂
Maria Romano
25 Maggio 2016 at 15:44Vorrei proprio imparare, bello il video!
Stefania FornoStar Oliveri
3 Giugno 2016 at 21:53Grazie :*
manuela
24 Maggio 2016 at 17:20Grazie Stefy, io le adoroooooooo!!!!!! Voglio assolutamente provare a farle!! un abbraccio grande!